Ascoltare con attenzione e in spirito di preghiera

Aiutare gli altri ad acquisire la conoscenza spirituale

Ascolta attentamente, osserva e discerni al fine di comprendere il reale intento delle domande, dei sentimenti e delle convinzioni degli studenti.

Suggerimenti

  • Crea un ambiente nel quale gli studenti si sentano al sicuro nel discutere i loro dubbi.

  • In spirito di preghiera, ascolta lo Spirito e i tuoi studenti per avere un migliore discernimento su come affrontare le loro domande.

  • Poni domande che invitino gli studenti a condividere i loro sentimenti riguardo ai dubbi che hanno.

Ulteriori risorse

Il manuale Predicare il mio Vangelo offre il seguente consiglio:

“Quando ascolti con attenzione le persone, le capisci meglio. Quando sanno che ciò che pensano e provano è importante per te, sono più disposte ad accettare i tuoi insegnamenti, a parlare di esperienze personali e ad assumersi degli impegni. Quando ascolti, sarai in grado di adattare con più efficacia l’insegnamento alle loro necessità e interessi.

Ascolta in particolar modo i suggerimenti dello Spirito. Mentre le persone ti parlano dei loro sentimenti, i pensieri o le idee che ti vengono in mente possono essere generati dallo Spirito. Sarai, inoltre, in grado di comprendere ciò che gli altri cercano di dirti. […]

A volte i problemi delle persone sono come un iceberg: è visibile solo la punta che affiora in superficie. Questi problemi possono essere complessi e difficili da risolvere. Per questo motivo hai bisogno di seguire lo Spirito e rispondere nella maniera più opportuna alla situazione. Prega per avere il dono del discernimento e segui le impressioni che ti vengono in mente. Il Padre Celeste conosce il cuore e la situazione di tutti gli uomini (l’iceberg intero) e ti aiuterà a sapere che cosa è meglio per ogni persona.

Quando aiuti le persone a risolvere i problemi, cerca per prima cosa di comprendere di che cosa si tratta facendo delle domande e ascoltando. Confida nello Spirito affinché ti aiuti a sapere in che modo aiutarle a risolvere le loro difficoltà” (Predicare il mio Vangelo – Guida al servizio missionario [2005], 196, 198).

Il presidente Henry B. Eyring della Prima Presidenza ha insegnato: “Io e voi possiamo fare meglio se non ci soffermiamo a lungo su ciò che gli studenti considerano la fonte dei loro dubbi. Dobbiamo ascoltarli abbastanza a lungo da dimostrare che siamo interessati, che li comprendiamo e che non siamo tubati da ciò che li preoccupa. Il loro problema non sta in ciò che credono di vedere; sta in quello che non riescono ancora a vedere. […] Pertanto, la cosa giusta da fare è portare quanto prima la conversazione sulle cose del cuore, su quel mutamento di cuore che apre gli occhi spirituali” (Henry B. Eyring, “And Thus We See: Helping a Student in a Moment of Doubt” [Una serata con un’Autorità generale, 5 febbraio 1993], 4).

Rispondi con affetto e con il desiderio di aiutare.

Suggerimenti

  • Sii sincero nel cercare di comprendere le necessità degli studenti. Rispondi loro con sensibilità e compassione e fagli sapere che le loro domande sono importanti per te.

  • Quando gli studenti si consigliano con te in merito alle loro domande e ai loro sforzi di cercare la guida del Signore, esprimi gratitudine per la fiducia che ripongono in te.

  • Evita di dare risposte affrettate.

Ulteriori risorse

Il presidente Thomas S. Monson ha dato questo consiglio: “Non lasciate mai che un problema da risolvere diventi più importante di una persona da amare” (“Trovar gioia nel viaggio”, Liahona, novembre 2008, 86).

L’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha raccontato questa storia: “Di recente un ragazzo di 14 anni mi ha detto un po’ esitante: ‘Fratello Holland, non posso ancora dire che so che la Chiesa è vera, ma credo che lo sia’. Ho abbracciato quel ragazzo fino a lasciarlo senza fiato. Gli ho detto con tutto il fervore della mia anima che credo è una parola preziosa, e un’azione ancora più preziosa, e che non deve scusarsi mai per ‘credere solamente’. Gli ho detto che Cristo Stesso disse: ‘Non temere, solo abbi fede’ [Marco 5:36], una frase che ha sostenuto il presidente Gordon B. Hinckley sul campo di missione [vedere Gordon B. Hinckley, Conference Report, ottobre 1969, 114] (solo in lingua inglese). Ho detto a quel ragazzo che la fede è sempre stato il primo passo verso la convinzione e che ogni articolo che definisce la fede che tutti noi condividiamo inizia con ‘Noi crediamo’ [vedere Articoli di Fede 1:1–13]. E gli ho detto quanto fossi orgoglioso di lui per l’onestà della sua ricerca” (Jeffrey R. Holland, “Io credo”, Liahona, maggio 2013, 94–95).

Stabilisci il modo e il momento migliori in cui rispondere alla domanda.

Suggerimenti

  • Cerca di discernere il momento e il luogo giusto per rispondere alle domande. Gli argomenti di interesse generale che sono fonte di dubbi potrebbero essere discussi in classe, mentre quelli riguardanti un singolo studente in modo specifico possono essere meglio affrontati in un secondo momento.

  • Invita gli studenti a condividere i loro dubbi con i propri genitori, con i propri dirigenti del sacerdozio o con altre persone che contribuiranno a edificare la loro fede.

Ulteriori risorse

Gesù Cristo insegnò questa dottrina:

“Perciò in verità vi dico: alzate la voce verso questa gente; dite i pensieri che vi metterò nel cuore, e non sarete confusi dinanzi agli uomini;

Poiché vi sarà dato nell’ora stessa, sì, nel momento stesso, ciò che dovrete dire.

Ma vi do il comandamento di proclamare qualunque cosa proclamiate in nome mio, con solennità di cuore, in spirito di mitezza, in ogni cosa.

E vi faccio questa promessa: che fin quanto farete così, lo Spirito Santo sarà riversato per portare testimonianza di tutte quante le cose che direte” (Dottrina e Alleanze 100:5–8).

L’anziano Robert D. Hales, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato ai membri della Chiesa come rispondere alle critiche o agli attacchi alla loro fede. I principi da lui insegnati si applicano anche agli insegnanti che stanno imparando a rispondere in modo appropriato alle domande degli studenti:

“Quando rispondiamo agli altri le circostanze saranno sempre diverse. Fortunatamente il Signore conosce il cuore [delle altre persone] e come possiamo risponder loro efficacemente. Quando i veri discepoli cercano la guida dello Spirito, essi ricevono l’ispirazione adatta per ciascun incontro. E in ciascun incontro, i veri discepoli rispondono in modi che invitano lo Spirito del Signore. […]

Le domande e le critiche ci danno l’opportunità di fare un passo verso gli altri e di dimostrare che essi sono importanti per il nostro Padre Celeste e per noi. Il nostro obiettivo dovrebbe essere di aiutarli a capire la verità, non di difendere il nostro ego o guadagnare punti in un dibattito teologico. Le nostre sentite testimonianze sono la risposta più potente che possiamo dare. […] Tali testimonianze possono essere condivise solamente con amore e mitezza” (Robert D. Hales, “Il coraggio cristiano: il prezzo dell’essere discepoli”, Liahona, novembre 2008, 73–74).