Conferenza generale
Avvicinarsi al Salvatore
Conferenza generale di ottobre 2022


15:4

Avvicinarsi al Salvatore

Cercando di conoscere e amare il Salvatore, ci separiamo dal mondo mediante le alleanze con Dio, essendo diversi, atipici e speciali, senza isolarci dagli altri che credono in maniera diversa.

Miei cari fratelli e sorelle, questa sera parlo agli umili e devoti seguaci di Gesù Cristo. Quando vedo la bontà della vostra vita e la vostra fede nel nostro Salvatore qui in questo paese e nelle nazioni di tutto il mondo, vi voglio bene ancora di più.

Verso la fine del ministero di Gesù, i Suoi discepoli Gli chiesero di parlare loro del “segno della [Sua seconda] venuta e della fine dell’età presente”1.

Gesù parlò loro delle condizioni che avrebbero preceduto il Suo ritorno e concluse dichiarando: “Quando vedrete tutte queste cose, [saprete] che [il tempo] è vicino”2.

Durante l’ultima conferenza generale, ho ascoltato molto attentamente le parole del presidente Henry B. Eyring: “Ognuno di noi”, ha detto, “ovunque si trovi, sa che viviamo in tempi sempre più pericolosi. […] Chiunque abbia occhi per vedere i segni dei tempi e orecchie per ascoltare le parole dei profeti sa che questo è vero”.3

Il Salvatore comandò ai Suoi valorosi discepoli: “Ma beati gli occhi vostri perché veggono; ed i vostri orecchi, perché odono”4. Possa questa benedizione essere nostra, mentre ascoltiamo attentamente le parole del Signore tramite i Suoi profeti e altri oratori in questa conferenza.

Il grano e le zizzanie

Il Signore spiegò che in quest’epoca finale prima del Suo ritorno, il “grano”, che Egli descrive come “i figliuoli del regno”5, sarebbe cresciuto fianco a fianco con le “zizzanie”, ossia coloro che non amano Dio e non osservano i Suoi comandamenti. Sarebbero “ambedue [cresciuti] assieme”6, fianco a fianco.

Questo sarà il nostro mondo fino al ritorno del Salvatore, con molto bene e molto male da ogni parte.7

Potreste talvolta non sentirvi come una forte spiga di grano. Siate pazienti con voi stessi. Il Signore disse che il grano avrebbe incluso delle tenere foglioline appena spuntate.8 Noi siamo tutti Suoi santi degli ultimi giorni e, sebbene non siamo ancora tutto ciò che vogliamo essere, siamo seri nel nostro desiderio di essere Suoi veri discepoli.

Rafforzare la nostra fede in Gesù Cristo

Ci rendiamo conto che, man mano che il male aumenta nel mondo, la nostra sopravvivenza spirituale e la sopravvivenza spirituale di coloro che amiamo ci richiederanno di nutrire, fortificare e rafforzare più pienamente le radici della nostra fede in Gesù Cristo. L’apostolo Paolo ci ha consigliato di essere radicati9, fondati e saldi10 nel nostro amore per il Salvatore e nella nostra determinazione a seguirLo. Oggi e i giorni a venire richiedono uno sforzo più mirato e concentrato, stando in guardia contro le distrazioni e la noncuranza.11

Pur con le crescenti influenze mondane che ci circondano, non dobbiamo temere. Il Signore non abbandonerà mai il Suo popolo dell’alleanza. C’è un potere compensatore di doni spirituali e di guida divina per i giusti.12 Questa ulteriore benedizione di potere spirituale, tuttavia, non si posa su di noi solo perché facciamo parte di questa generazione. Arriva quando rafforziamo la nostra fede nel Signore Gesù Cristo e obbediamo ai Suoi comandamenti, quando giungiamo a conoscerLo e ad amarLo. “Questa è la vita eterna”, pregò Gesù, “che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”.13

Come sappiamo molto bene, avere fede in Gesù Cristo ed essere un vero discepolo è più di una decisione che si prende una volta soltanto, più di un evento singolo. È un processo sacro e continuo che cresce e si espande attraverso le fasi della nostra vita, e che continua fino a quando ci inginocchieremo ai Suoi piedi.

Con il grano che cresce tra le zizzanie nel mondo, come possiamo approfondire e rafforzare il nostro impegno verso il Salvatore nei giorni a venire?

Ecco tre riflessioni:

Immergiamoci nella vita di Gesù

Primo, possiamo immergerci più completamente nella vita di Gesù, nei Suoi insegnamenti, nella Sua maestà, nel Suo potere e nel Suo sacrificio espiatorio. Il Salvatore ha detto: “Guardate a me in ogni pensiero”14. L’apostolo Giovanni ci ricorda: “Noi amiamo perché Egli ci ha amati il primo”15. Quando sperimentiamo più a pieno il Suo amore, Lo amiamo ancora di più e, in modo molto naturale, seguiamo meglio il Suo esempio di amare coloro che sono nel bisogno e di prendersi cura di chi ci sta intorno. A ogni retto movimento nella Sua direzione, Lo vediamo più chiaramente.16 Lo adoriamo e cerchiamo nel nostro piccolo di emularLo.17

Stringiamo alleanze con il Signore

Poi, quando conosciamo e amiamo il Salvatore meglio, desideriamo ancora di più prometterGli la nostra lealtà e la nostra fiducia. Stringiamo alleanze con Lui. Iniziamo con le nostre promesse al battesimo e confermiamo queste e altre promesse quando ci pentiamo quotidianamente, chiediamo perdono e attendiamo con trepidazione di ricevere il sacramento ogni settimana. Ci impegniamo a “[ricordarci] sempre di lui e ad obbedire ai suoi comandamenti”18.

Quando siamo pronti, accettiamo le ordinanze e le alleanze del tempio. Sentendo l’influenza dell’eternità nei nostri momenti sacri e tranquilli nella casa del Signore, stringiamo volentieri alleanze con Dio e rafforziamo la nostra determinazione a osservarle.

Stringere e osservare alleanze permette all’amore del Salvatore di penetrare più profondamente nel nostro cuore. Nella Liahona di questo mese, il presidente Russell M. Nelson ha detto: “[Le nostre alleanze] ci [porteranno] sempre più vicini a Lui. […] Dio non abbandonerà il Suo rapporto con coloro che hanno creato un legame di questo genere con Lui”19. E come il presidente Nelson ha detto in modo così meraviglioso questa mattina: “Con la dedicazione di ogni nuovo tempio, ulteriore potere divino scende sul mondo per rafforzarci e per contrastare gli sforzi sempre più intensi dell’avversario”20.

Riusciamo a capire perché il Signore ha comandato al Suo profeta di portare i sacri templi più vicino a noi e di permetterci di essere più spesso nella Sua casa?

Quando entriamo nel tempio, veniamo liberati per qualche tempo dalle influenze del mondo che si affollano contro di noi, mentre impariamo qual è il nostro scopo nella vita e quali sono i doni eterni offertici tramite il nostro Salvatore, Gesù Cristo.

Salvaguardiamo il dono dello Spirito Santo

Infine, la mia terza riflessione: in questa sacra ricerca, facciamo tesoro del dono dello Spirito Santo, lo proteggiamo, lo difendiamo e lo salvaguardiamo. Sia il presidente Ballard all’inizio della sessione sia l’anziano Kevin W. Pearson pochi minuti fa hanno parlato dell’avvertimento profetico del presidente Nelson e io lo ripeterò di nuovo: “Nei giorni a venire, non sarà possibile sopravvivere spiritualmente senza la guida, la direzione, il conforto e l’influenza costante dello Spirito Santo”21. Si tratta di un dono inestimabile. Facciamo del nostro meglio per proteggere le nostre esperienze quotidiane, in modo che l’influenza dello Spirito Santo rimanga con noi. Siamo una luce per il mondo e, quando necessario, scegliamo volontariamente di essere diversi dagli altri. Di recente il presidente Dallin H. Oaks ha chiesto ai giovani adulti: “Osate essere diversi? [Particolarmente] importanti sono le scelte che state facendo nella vostra vita personale. […] State avanzando contro l’opposizione del mondo?”22.

Scegliamo di essere diversi dal mondo

In un recente post sui social media, ho chiesto ad altri discepoli di condividere delle scelte fatte che avevano richiesto loro di essere diversi dal mondo. Ho ricevuto centinaia di risposte.23 Eccone alcune:

Amanda: Sono un’infermiera che lavora nella prigione locale. Cerco di prendermi cura dei detenuti come farebbe Cristo.

Rachel: Sono una cantante lirica e spesso si dà per scontato che io indossi qualsiasi costume mi venga dato, a prescindere dalla modestia. [Poiché ho ricevuto l’investitura,] ho detto [ai produttori] che il costume doveva essere [modesto]. Non erano contenti […] ma con riluttanza hanno fatto le modifiche. Non baratterei la pace che deriva dallo stare come testimoni di Cristo in ogni momento.

Chriss: Sono un’alcolista (in riabilitazione), degna di andare al tempio, membro della Chiesa. Non taccio riguardo alle mie esperienze con la dipendenza e all’ottenere una testimonianza dell’Espiazione [di Gesù Cristo].

Lauren: Stavo scrivendo una scenetta comica con i miei compagni di classe alle superiori. Loro volevano che il mio personaggio tranquillo e riservato avesse un improvviso sfogo di volgarità. Continuavano a fare pressioni su di me, ma io ho rifiutato e ho mantenuto la mia posizione.

Adam: Molte persone non mi credono quando dico che osservo la legge della castità e scelgo di astenermi dalla pornografia. Non comprendono il vantaggio della gioia e della pace di mente che questo mi dà.

Ella: Mio padre fa parte della comunità LGBTQ. Cerco sempre di tenere in considerazione i sentimenti delle altre persone e al contempo di stare come testimone di Cristo ed essere fedele a ciò in cui credo.

Andrade: Ho deciso di continuare ad andare in chiesa quando la mia famiglia ha preso la decisione di non andarci più.

E, infine, Sherry: Stavamo partecipando a un evento presso la residenza del governatore. Hanno cominciato a distribuire lo champagne per fare un brindisi. Ho insistito per avere dell’acqua, anche se il personale diceva che sarebbe stato offensivo. Abbiamo fatto il brindisi per il governatore e io ho tenuto in alto il bicchiere d’acqua! Il governatore non si è offeso.

Il presidente Nelson ha detto: “Sì, state vivendo nel mondo, ma avete norme molto diverse da quelle del mondo allo scopo di aiutarvi a evitarne gli effetti negativi”24.

Anastasia, una giovane madre in Ucraina, era in ospedale dopo aver da poco dato alla luce un bambino quando sono cominciati i bombardamenti a Kiev lo scorso febbraio. Un’infermiera ha aperto la porta della stanza dell’ospedale e ha detto con urgenza nella voce: “Prendi il tuo bambino, avvolgilo in una coperta e vai in corridoio, adesso!”.

In seguito, Anastasia ha commentato:

“Non avrei mai immaginato che i miei primi giorni di maternità sarebbero stati così difficili, […] ma […] mi sto concentrando […] sulle benedizioni e sui miracoli che ho visto. […]

In questo momento, […] potrebbe sembrare impossibile perdonare coloro che hanno causato tanta distruzione e rovina […], ma come discepola di Cristo, ho fede nel fatto che riuscirò a [perdonare]. […]

Non so tutto ciò che accadrà in futuro, […] ma so che l’osservanza delle nostre alleanze permetterà allo Spirito di essere continuamente con noi, […] permettendoci di provare gioia e speranza, […] anche nei momenti difficili”25.

La promessa della vita eterna e della gloria celeste

Miei fratelli e sorelle, ho avuto la benedizione di ricevere in abbondanza l’amore del nostro amato Salvatore, Gesù Cristo. So che Egli vive e che guida la Sua santa opera. Non trovo le parole per esprimere il mio amore per Lui.

Siamo tutti figli dell’alleanza sparsi a milioni su tutta la terra in nazioni e culture di ogni continente, in attesa del glorioso ritorno del nostro Signore e Salvatore. Risplendendo come una luce per coloro che ci circondano, diamo consapevolmente forma ai nostri desideri, ai nostri pensieri, alle nostre scelte e alle nostre azioni. Cercando con tutto il cuore di conoscere e amare il Salvatore, ci separiamo dal mondo mediante le alleanze con Dio, essendo diversi, atipici e speciali nell’onorare Lui e i Suoi insegnamenti, senza isolarci dagli altri che credono in maniera diversa.

È un viaggio meraviglioso essere del grano tra le zizzanie, talvolta cosparso di tristezza, ma sempre tranquillizzato dalla maturazione e dall’assestamento rassicurante della nostra fede. Se permettete al vostro amore per il Salvatore e al Suo amore per voi di penetrare profondamente nel vostro cuore, vi prometto maggiore sicurezza, pace e gioia nell’affrontare le difficoltà della vostra vita. E il Salvatore ci promette: “[Radunerò] il mio popolo secondo la parabola del grano e della zizzania, affinché il grano possa essere messo al sicuro nei granai, per possedere la vita eterna ed essere coronato di gloria celeste”26. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Matteo 24:3.

  2. Matteo 24:33.

  3. Henry B. Eyring, “Saldi nelle tempeste”, Liahona, maggio 2022, 27.

  4. Matteo 13:16; enfasi aggiunta.

  5. Matteo 13:38.

  6. Matteo 13:30.

  7. L’anziano Neal A. Maxwell ha affermato: “I membri della Chiesa vivranno in questa situazione di grano e zizzania sino al Millennio. Alcune vere zizzanie si mascherano da grano” (“Diventi come un fanciullo”, La Stella, luglio 1996, 73).

  8. Vedere Dottrina e Alleanze 86:4, 6.

  9. Vedere Colossesi 2:7.

  10. Vedere Colossesi 1:23; vedere anche Efesini 3:18; Neal A. Maxwell, “Grounded, Rooted, Established, and Settled”, (riunione della Brigham Young University, 15 settembre 1981), speeches.byu.edu.

  11. In Matteo 13:22, Gesù avverte i Suoi discepoli di non permettere alle cure mondane e all’inganno delle ricchezze di “[affogare] la parola” e di fermare il loro progresso spirituale. Mi piace collegare l’espressione “affogare la parola” al primo capitolo di Giovanni in cui Giovanni dichiara che la parola è Gesù; “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. […] Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta” (Giovanni 1:1, 3). La nostra fede in Gesù Cristo, la nostra determinazione a seguirLo, il nostro amore per il Salvatore possono essere affogati o può esser loro impedito di crescere se vengono privati di luce e nutrimento spirituali (vedere Alma 32:37–41).

  12. Vedere Neil L. Andersen, “A Compensatory Spiritual Power for the Righteous” (riunione della Brigham Young University, 18 agosto 2005), speeches.byu.edu.

  13. Giovanni 17:3.

  14. Dottrina e Alleanze 6:36.

  15. 1 Giovanni 4:19.

  16. L’anziano David B. Haight ha detto:

    “È vero che alcuni hanno visto effettivamente il Salvatore; ma quando si consulta il dizionario, si apprende che vi sono molti altri significati della parola vedere, come ad esempio arrivare a conoscerLo, discernerLo, riconoscere Lui e le Sue opere, percepire la Sua importanza o arrivare a comprenderLo.

    Tutti noi possiamo avere questa illuminazione e queste benedizioni celesti” (“I templi e il lavoro di tempio”, La Stella, gennaio 1991, 58).

  17. Vedere Mosia 5:13.

  18. Dottrina e Alleanze 20:77.

  19. Russell M. Nelson, “L’alleanza eterna”, Liahona, ottobre 2022, 9.

  20. Russell M. Nelson, “Che cosa è vero?”, Liahona, novembre 2022, 29.

  21. Russell M. Nelson, “Rivelazione per la Chiesa, rivelazione per la nostra vita”, Liahona, maggio 2018, 96.

  22. Dallin H. Oaks, “Going Forward in the Second Century”, (riunione della Brigham Young University, 13 settembre 2022), speeches.byu.edu. Il presidente Oaks ha attribuito l’espressione “osate essere diversi” a un recente articolo dell’anziano Clark G. Gilbert, commissario del Sistema Educativo della Chiesa, comparso sul Deseret Magazine a proposito del preservare l’identità religiosa nell’istruzione superiore (vedere Clark G. Gilbert, “Dare to Be Different”, Deseret Magazine, settembre 2022, deseret.com).

  23. Se desiderate imparare da altri che hanno condiviso come sono stati diversi dal resto del mondo, potete leggere i loro commenti su Facebook (vedere Neil L. Andersen, Facebook, 18 agosto 2022, facebook.com/neill.andersen) o su Instagram (vedere Neil L. Andersen, Instagram, 18 agosto 2022, instagram.com/neillandersen).

  24. Russell M. Nelson, “O speranza d’Israele” (riunione mondiale per i giovani, lunedì 3 giugno 2018), HopeofIsrael.ChurchofJesusChrist.org.

  25. Anastasia Kocheva, “Facing the Conflict in Ukraine, Healing the Conflict in My Heart”, YA Weekly, maggio 2022.

  26. Dottrina e Alleanze 101:65.