Le missioni raggiungono quota 347
La crescita continua della Chiesa e il desiderio dei dirigenti del sacerdozio di fortificare i membri e i dirigenti in tutto il mondo hanno portato alla creazione di nuove missioni in Europa, Africa e nei Caraibi, e al riallineamento di quattro missioni in Giappone.
La Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli hanno approvato la creazione di tre missioni: la Missione di Dnepropetrovsk, Ucraina, la Missione di Freetown, Sierra Leone, e la Missione di San Juan Est, Portorico. Questo porta il numero totale delle missioni nel mondo a 347. Le nuove missioni saranno aperte nei prossimi mesi.
Riallineamento del Giappone
In Giappone, i confini delle Missioni di Hiroshima, Nagoya e Tokio sono stati riallineati nel marzo 2007.
Parte delle missioni giapponesi di Tokio Nord e di Tokyo Sud sono state consolidate in una sola, rinominata Missione Giapponese di Tokio. La nuova Missione di Tokyo si concentrerà intorno alla grande area metropolitana di Tokyo e ai suoi 10 pali.
La Missione Giapponese di Kobe includerà l’area di Osaka-Kobe, con i suoi quattro pali e un altro palo nella vicina Kyoto. È una delle tre zone in Giappone con più di un palo in una sola area metropolitana.
Missione di Dnepropetrovsk, Ucraina
Nell’Ucraina orientale la Chiesa è cresciuta a tal punto da non essere più gestibile efficacemente da un solo presidente di Missione. La creazione della Missione di Dnepropetrovsk, dividendo la Missione Ucraina di Donetsk, permetterà al presidente di missione e ai missionari di concentrarsi sul rafforzamento dei rami già esistenti e di potersi allargare ad altre grandi città poste a distanze accessibili da Dnepropetrovsk.
Con l’aggiunta di una nuova missione, il presidente Dale E. Anderson della Missione di Donetsk ritiene di poter rafforzare la dirigenza dell’Ucraina centrale: «Saremo in grado di servire meglio la zona», ha detto.
«I dirigenti locali sono persone meravigliose e fedeli. La Chiesa sta andando bene in Ucraina», ha aggiunto. «I convertiti sono fedeli e la presenza costante è buona».
Missione di Freetown, Sierra Leone
Nell’Area Africa Ovest è stata creata la Missione di Freetown in Sierra Leone grazie alla divisione della Missione di Accra, Ghana. Gli stati del Togo e del Benin saranno inoltre trasferiti dalla Missione di Cape Coast, Ghana, alla Missione di Accra.
La nuova missione includerà i Paesi confinanti per ridurre le necessità amministrative e logistiche. I dirigenti del sacerdozio avranno più opportunità di prendersi cura dei nuovi membri e di condurre gli affari della Chiesa in questa zona.
Nelle tre missioni di Accra, Cape Coast e Freetown vivono circa 38.000 membri, di cui 10.000 nella Missione di Freetown.
Missione di San Juan Est, Portorico.
Nei Caraibi è stata creata la Missione portoricana di San Juan Est grazie a una divisione delle Missioni di San Juan e delle Indie Occidentali.
Attualmente, la Missione di San Juan include l’isola di Portorico, le Isole Vergini britanniche e statunitensi e le isole di Aruba, Bonaire e Curaçao.
La Missione delle Indie Occidentali include le rimanenti isole delle Piccole Antille e i vicini Stati sudamericani di Guyana, Suriname e Guyana francese.
La divisione di queste due missioni creerà la Missione di San Juan Ovest, dal nome della Missione di San Juan di Portorico. L’ufficio della Missione sarà a San Juan di Portorico, e la missione coprirà la metà occidentale dell’isola. Includerà inoltre le isole di Aruba, Bonaire e Curaçao.
Anche la nuova Missione di San Juan Est avrà sede a San Juan di Portorico, e comprenderà i due pali e il distretto nella parte orientale di Portorico, oltre ai Paesi di lingua inglese delle Isole Vergini (statunitensi e britanniche), Anguilla, Saint Kitts e Nevis, Antigua e Barbuda, Montserrat, Dominica e le Barbados.
L’attuale Missione delle Indie Occidentali rimarrà nella sede di Trinidad ma sarà rinominata Missione di Trinidad e Tobago. Coprirà gli Stati e le isole di lingua francese e olandese nell’area caraibica e continuerà a presiedere sopra Trinidad e Tobago, la Guyana, Grenada, Saint Lucia e Saint Vincent e Grenadine, tutte di lingua inglese.
Le zone di lingua francese sono la Guadalupa, la Martinica, la Guyana francese e Saint Martin. Le zone di lingua olandese includono il Suriname e le isole settentrionali delle Antille olandesi, compresi Sint Maarten, Sint Eustatius e Saba.
La nuova missione ridurrà la necessità di viaggi e permetterà al presidente di missione di avere contatti più frequenti con i missionari e i dirigenti locali.
Articolo tratto da Church News, 10 febbraio 2007.