L’albero di Natale
Harriet R. Uchtdorf, “‘Der Weihnachtsbaum’: Memories Linger of Small Tree”, Church News, 12 dicembre 2009, 11.
La seconda guerra mondiale era appena finita e la maggior parte della gente in Germania aveva pochissimo cibo e pochissimi soldi. Il mio compleanno cadeva proprio poche settimane prima di Natale. Non mi aspettavo di ricevere regali di Natale o di compleanno, sapendo perfettamente, anche se ero una ragazzina, che i nostri genitori facevano fatica a provvedere alle necessità fondamentali per la famiglia. Nella nostra grande città la fame era sempre presente. Erano momenti tristi e bui.
Il giorno del mio compleanno, a sorpresa e con mia grande gioia, sul tavolo di cucina era poggiato un meraviglioso regalo, proprio per me. Era il regalo più bello che avrei mai potuto immaginare: un piccolissimo Weihnachtsbaum, un albero di Natale, alto appena trenta centimetri, coperto di delicate decorazioni di stagnola fatte a mano. La stagnola rifletteva la luce del soggiorno in modo affascinante. Guardando meglio le decorazioni di stagnola, mi resi conto con meraviglia che erano riempite con pezzettini di zucchero caramellato. Era un miracolo. Dove aveva preso mia madre il piccolo albero sempreverde, la stagnola e quella rarità che era lo zucchero?
Ancora oggi non so come lei riuscì a far accadere quel miracolo in un momento in cui nessuna di quelle cose preziose era disponibile. Mi rimane però nel cuore come un simbolo del profondo amore che i miei genitori nutrivano per me, come un simbolo di speranza, di amore e del vero significato del Natale.
Durante il periodo natalizio c’è sempre l’albero di Natale a casa nostra; ora è decorato con luci elettriche e decorazioni di ogni tipo. Quando siamo insieme con i nostri figli e nipoti, la bellezza dell’albero e le luci scintillanti mi riscaldano il cuore e mi portano indietro ai dolci ricordi di un momento familiare felice grazie a un piccolissimo albero con le decorazioni di stagnola luccicante.