“Capitolo 3: Lezione 3 – Il vangelo di Gesù Cristo”, Predicare il mio vangelo – Una guida per condividere il vangelo di Gesù Cristo (2023)
“Capitolo 3: Lezione 3”, Predicare il mio vangelo
Capitolo 3: Lezione 3
Il vangelo di Gesù Cristo
Il vangelo di Gesù Cristo è il mezzo tramite cui veniamo a Cristo. È talmente semplice che anche un bambino può capirlo. Questa lezione si concentra sul vangelo e sulla dottrina di Cristo, compresi la fede in Gesù Cristo, il pentimento, il battesimo, il dono dello Spirito Santo e il perseverare fino alla fine. Si concentra anche su come il Vangelo benedice tutti i figli di Dio.
La parola vangelo significa letteralmente “buona novella”. Il vangelo di Gesù Cristo è una buona novella perché fornisce la dottrina — la verità eterna — di cui abbiamo bisogno per venire a Lui ed essere salvati (vedere 1 Nefi 15:14). Il Vangelo ci insegna come vivere una vita buona e significativa. La buona novella del Vangelo ci offre la possibilità di essere perdonati dei peccati, di essere santificati e di ritornare alla presenza di Dio.
Suggerimenti per l’insegnamento
Questa sezione fornisce un esempio di schema della lezione come aiuto per prepararti a insegnare. Contiene anche esempi di domande e inviti che potresti usare.
Mentre ti prepari a insegnare, con l’aiuto della preghiera prendi in considerazione la situazione e le necessità spirituali di ogni persona. Decidi che cosa sarà più utile insegnare. Preparati a chiarire i termini che le persone potrebbero non comprendere. Pianifica in base al tempo che avrai a disposizione, ricordandoti di tenere lezioni brevi.
Scegli i passi scritturali da usare mentre insegni. La sezione “Fondamento dottrinale”, contenuta all’interno della lezione, comprende molti passi scritturali utili.
Pensa a quali domande porre mentre insegni. Pianifica degli inviti da estendere che incoraggino ogni persona ad agire.
Sottolinea le benedizioni promesse da Dio e rendi la tua testimonianza di ciò che insegni.
Che cosa potresti insegnare alle persone in 15–25 minuti
Scegli uno o più principi da insegnare tra quelli sotto indicati. Il fondamento dottrinale di ciascun principio è fornito dopo questo schema.
La missione divina di Gesù Cristo
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Dio ha mandato il Suo Figlio diletto, Gesù Cristo, sulla terra per redimerci dal peccato e dalla morte.
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Grazie al sacrificio espiatorio di Gesù, possiamo essere purificati dai nostri peccati e santificati quando ci pentiamo.
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Dopo che fu crocifisso, Gesù risuscitò. Grazie alla Sua risurrezione, tutti noi risorgeremo dopo la morte. Questo significa che lo spirito e il corpo di ogni persona saranno riuniti e che ognuno di noi vivrà per sempre in un corpo perfetto e risorto.
La fede in Gesù Cristo
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La fede è il primo principio del vangelo di Gesù Cristo.
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La fede in Gesù Cristo comprende l’avere fiducia nel fatto che Egli è il Figlio di Dio e il confidare in Lui quale nostro Salvatore e Redentore.
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La fede in Gesù Cristo è un principio di azione e di potere.
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Rafforziamo la nostra fede pregando, studiando le Scritture e obbedendo ai comandamenti.
Il pentimento
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La fede in Gesù Cristo ci porta al pentimento. Il pentimento è il processo che consiste nel volgersi a Dio e allontanarsi dal peccato. Quando ci pentiamo, le nostre azioni, i nostri desideri e i nostri pensieri cambiano per essere più in armonia con la volontà di Dio.
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Quando ci pentiamo sinceramente, Dio ci perdona. Il perdono è possibile perché Gesù Cristo ha espiato i nostri peccati.
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Quando ci pentiamo, proviamo pace perché la nostra colpa e il nostro dolore vengono guariti.
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Il pentimento è un processo che dura tutta la vita. Dio ci riaccoglie ogni volta che ci pentiamo. Egli non smetterà mai di credere in noi.
Il battesimo: la nostra prima alleanza con Dio
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Il battesimo è il modo in cui entriamo per la prima volta in un rapporto di alleanza con Dio.
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Il battesimo è formato da due parti: il battesimo d’acqua e di Spirito. Quando siamo battezzati e confermati, veniamo purificati dai nostri peccati, e questo ci dà un nuovo inizio nella vita.
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Siamo battezzati per immersione, seguendo l’esempio di Gesù.
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I bambini non sono battezzati fino all’età di otto anni. I bambini che muoiono prima di quell’età sono redenti mediante l’Espiazione di Gesù Cristo.
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Ogni settimana prendiamo il sacramento in ricordo del sacrificio di Gesù e per rinnovare le nostre alleanze con Dio.
Il dono dello Spirito Santo
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Lo Spirito Santo è il terzo membro della Divinità.
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Dopo che siamo battezzati, riceviamo il dono dello Spirito Santo mediante l’ordinanza della confermazione.
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Quando riceviamo il dono dello Spirito Santo, se siamo fedeli, possiamo avere la Sua compagnia per tutta la vita.
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Lo Spirito Santo ci santifica, ci guida, ci conforta e ci aiuta a conoscere la verità.
Perseverare fino alla fine
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Perseverare significa continuare a esercitare la fede in Cristo ogni giorno. Continuiamo a osservare le alleanze che abbiamo stipulato con Dio, a pentirci, a cercare la compagnia dello Spirito Santo e a prendere il sacramento.
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Se cercheremo fedelmente di seguire Gesù Cristo, Dio ci promette che avremo la vita eterna.
Il vangelo di Gesù Cristo benedice tutti i figli di Dio
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Vivere il Vangelo rende più profonde le nostre gioie, ispira le nostre azioni e arricchisce i nostri rapporti.
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È più probabile che siamo felici — sia come individui che come famiglie — quando viviamo secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo.
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Grazie al vangelo di Gesù Cristo, le famiglie sono benedette in questa vita e possono essere unite per l’eternità e vivere alla presenza di Dio.
Domande che potresti fare alle persone
Le seguenti domande sono esempi di ciò che potresti chiedere alle persone. Queste domande possono aiutarti ad avere conversazioni significative e a comprendere le necessità e il punto di vista della persona.
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Che cosa sai di Gesù Cristo?
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Che cosa significa per te avere fede in Gesù Cristo?
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Quali cambiamenti vuoi apportare alla tua vita?
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Qual è la tua concezione del pentimento?
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Qual è la tua concezione del battesimo? Che cosa puoi fare adesso per prepararti per il battesimo?
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In che modo lo Spirito Santo potrebbe aiutarti nel tuo viaggio per tornare alla presenza di Dio?
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Quali difficoltà tu o la tua famiglia state affrontando? Possiamo illustrarti alcuni modi in cui il vangelo di Gesù Cristo potrebbe essere d’aiuto?
Inviti che potresti estendere
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Chiederai a Dio in preghiera di aiutarti a sapere se quello che ti abbiamo insegnato è vero? (Vedere “Spunti per l’insegnamento – Preghiera” nell’ultima sezione della lezione 1).
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Questa domenica verrai in chiesa per saperne di più su ciò che abbiamo insegnato?
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Leggerai il Libro di Mormon e pregherai per sapere se è la parola di Dio? (Puoi suggerire capitoli o versetti specifici).
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Seguirai l’esempio di Gesù e ti farai battezzare? (Vedere “L’invito a essere battezzati e confermati”, che precede la lezione 1).
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Possiamo fissare un appuntamento per il prossimo incontro?
Fondamento dottrinale
Questa sezione ti fornisce la dottrina e i passi scritturali da studiare per rafforzare la tua conoscenza e la tua testimonianza del Vangelo e per aiutarti a insegnare.
La missione divina di Gesù Cristo
Il Padre Celeste ha mandato sulla terra il Suo Figlio diletto, Gesù Cristo, per permettere a tutti noi di provare gioia in questo mondo e la vita eterna nel mondo a venire. “E questo è il Vangelo, la buona novella, […] che [Gesù Cristo] venne nel mondo […] per portare i peccati del mondo, e per santificare il mondo, e per purificarlo da ogni iniquità; affinché, tramite lui, siano salvati tutti” (Dottrina e Alleanze 76:40–42).
In quanto esseri mortali, tutti pecchiamo e tutti moriamo. Se non vi fosse stato un Redentore, il peccato e la morte ci avrebbero impedito di avere la vita eterna con Dio (vedere 2 Nefi 9). Prima della creazione del mondo, il Padre Celeste scelse Gesù Cristo affinché ci redimesse. Come suprema espressione d’amore, Gesù venne sulla terra e adempì questa missione divina. Egli ci ha dato la possibilità di essere redenti dai nostri peccati e ci ha garantito che tutti noi risorgeremo dopo la morte.
Gesù Cristo condusse una vita senza peccato. Alla fine del Suo ministero terreno, prese su di Sé i nostri peccati soffrendo sia nel Getsemani che quando fu crocifisso (vedere 1 Nefi 11:33). Le sofferenze di Gesù furono talmente grandi che Lo fecero tremare per il dolore e sanguinare da ogni poro (vedere Dottrina e Alleanze 19:18). Dopo la Sua crocifissione, Gesù risorse, ottenendo la vittoria sulla morte. Insieme, questi eventi sono l’Espiazione di Gesù Cristo.
I nostri peccati ci rendono spiritualmente impuri e “nessuna cosa impura può dimorare con Dio” (1 Nefi 10:21). Inoltre, la legge della giustizia richiede una conseguenza per i nostri peccati.
Il sacrificio espiatorio di Gesù ci offre il modo per essere purificati dal peccato e santificati quando ci pentiamo. Offre anche il modo per soddisfare le esigenze della giustizia (vedere Alma 42:15, 23–24). Il Salvatore ha detto: “Io […] ho sofferto queste cose per tutti, affinché non soffrano, se si pentiranno; ma se non volessero pentirsi, essi dovranno soffrire proprio come me” (Dottrina e Alleanze 19:16–17). Se non fosse per Gesù Cristo, il peccato porrebbe fine a tutte le speranze di un’esistenza futura con il Padre Celeste.
Offrendo Se stesso come sacrificio per noi, Gesù non ha eliminato la nostra responsabilità personale. Dobbiamo avere fede in Lui, pentirci e sforzarci di obbedire ai comandamenti. Quando ci pentiamo, Gesù rivendica presso il Padre i diritti di misericordia che ha su di noi (vedere Moroni 7:27–28). Grazie all’intercessione del Salvatore, il Padre Celeste ci perdona, sollevandoci dal fardello e dalla colpa dei nostri peccati (vedere Mosia 15:7–9). Siamo purificati spiritualmente e alla fine possiamo essere accolti alla presenza di Dio.
La missione divina di Gesù era anche quella di salvarci dalla morte. Poiché Egli è risorto, noi tutti risorgeremo dopo la morte. Questo significa che lo spirito e il corpo di ogni persona saranno riuniti e che ognuno di noi vivrà per sempre in un corpo perfetto e risorto. Se non fosse stato per Gesù Cristo, la morte avrebbe posto fine a tutte le speranze di un’esistenza futura con il Padre Celeste.
La fede in Gesù Cristo
Il primo principio del Vangelo è la fede nel Signore Gesù Cristo. La fede è il fondamento di tutti gli altri principi del Vangelo.
La fede in Gesù Cristo comprende l’aver fiducia nel fatto che Egli è l’Unigenito Figlio di Dio. Comprende il confidare in Lui come nostro Salvatore e Redentore — nel fatto che Egli è la nostra unica via per tornare alla presenza di Dio (vedere Atti 4:10–12; Mosia 3:17; 4:6–8). Siamo invitati a esercitare “fede incrollabile in lui, confidando interamente nei meriti di Colui che è potente nel salvare” (2 Nefi 31:19).
La fede in Gesù Cristo comprende il credere che Egli soffrì per i nostri peccati nel Suo sacrificio espiatorio. Grazie al Suo sacrificio, quando ci pentiamo, possiamo essere purificati e redenti. Questa purificazione ci aiuta a trovare pace e speranza in questa vita. Ci permette anche di ricevere una pienezza di gioia dopo la morte.
La fede in Gesù Cristo comprende il credere che, tramite Lui, tutti noi risorgeremo dopo la morte. Questa fede può sostenerci e confortarci quando subiamo una perdita. Il dolore della morte può essere mitigato dalla promessa della risurrezione.
La fede in Gesù Cristo comprende il credere e il confidare nel fatto che Egli prese su di Sé le nostre afflizioni e le nostre infermità (vedere Isaia 53:3–5). Egli sa, per esperienza personale, come sostenerci misericordiosamente nelle difficoltà della vita (vedere Alma 7:11–12; Dottrina e Alleanze 122:8). Quando esercitiamo la fede, Egli ci aiuta ad andare avanti nelle difficoltà.
Mediante la nostra fede in Lui, Gesù può guarirci fisicamente e spiritualmente. Egli è sempre pronto ad aiutarci quando ricordiamo il Suo invito: “Guardate a me in ogni pensiero; non dubitate, non temete” (Dottrina e Alleanze 6:36).
Un principio di azione e di potere
La fede in Gesù Cristo porta all’azione. Esprimiamo la nostra fede obbedendo ai comandamenti e facendo del bene ogni giorno. Ci pentiamo dei nostri peccati. Gli siamo leali. Cerchiamo di diventare più simili a Lui.
Quando esercitiamo la fede, possiamo sentire il potere di Gesù nella nostra vita quotidiana. Egli magnificherà il nostro massimo impegno. Ci aiuterà a crescere e a resistere alla tentazione.
Come rafforzare la nostra fede
Il profeta Alma insegnò che per rafforzare la fede si può iniziare con il semplice “desiderare di credere” (Alma 32:27). Poi, affinché cresca, dobbiamo nutrire la nostra fede in Gesù Cristo imparando le Sue parole, mettendo in pratica i Suoi insegnamenti e obbedendo ai Suoi comandamenti. Alma insegnò che se la nutriamo pazientemente e diligentemente nel nostro cuore, la parola di Dio “prenderà radice;[e diventerà come] un albero che crescerà fino alla vita eterna” — rafforzando così la nostra fede (Alma 32:41; vedere i versetti 26–43).
Il pentimento
Che cos’è il pentimento?
Il pentimento è il secondo principio del Vangelo. La fede in Gesù Cristo e il nostro amore per Lui ci conducono al pentimento (vedere Helaman 14:13). Il pentimento è il processo che consiste nel volgersi a Dio e allontanarsi dal peccato. Quando ci pentiamo, le nostre azioni, i nostri desideri e i nostri pensieri cambiano per essere più in armonia con la volontà di Dio. Il perdono del peccato è reso possibile tramite Gesù Cristo e il Suo sacrificio espiatorio.
Il pentimento è molto di più dell’esercitare la forza di volontà per cambiare un comportamento o superare una debolezza. Il pentimento è volgersi sinceramente a Cristo, che ci dà il potere di provare un “possente mutamento” nel nostro cuore (Alma 5:12–14). Quando proviamo questo mutamento di cuore, nasciamo di nuovo spiritualmente (vedere Mosia 27:24–26).
Grazie al pentimento sviluppiamo un nuovo modo di vedere Dio, noi stessi e il mondo. Sentiamo di nuovo l’amore che Dio ha per noi come Suoi figli — e l’amore che il nostro Salvatore ha per noi. L’opportunità di pentirsi è una delle benedizioni più grandi che Dio ci ha dato tramite Suo Figlio.
Il processo di pentimento
Quando ci pentiamo, riconosciamo i nostri peccati e proviamo un rimorso genuino. Confessiamo i nostri peccati a Dio e chiediamo il Suo perdono. Confessiamo, inoltre, i peccati gravi ai dirigenti della Chiesa autorizzati, che ci sosterranno mentre ci pentiamo. Facciamo il possibile per fare ammenda, il che significa cercare di riparare i problemi che le nostre azioni possono aver causato. Il pentimento sincero è meglio dimostrato da azioni rette nel corso di un certo periodo di tempo.
Il pentimento è un processo quotidiano nel corso di tutta la nostra vita. “Tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio” (Romani 3:23). Dovremmo continuamente pentirci, ricordando che possiamo compiere “ogni cosa in Colui che [ci] fortifica” (Filippesi 4:13). Il Signore ci ha assicurato: “Ogni volta che il mio popolo si pentirà, io perdonerò loro le loro trasgressioni contro di me” (Mosia 26:30).
Le benedizioni del pentimento
Il pentimento è un principio positivo che porta gioia e pace. Ci “porta al potere del Redentore, alla salvezza delle [nostre] anime” (Helaman 5:11).
Quando ci pentiamo, la nostra colpa e il nostro dolore guariscono col passare del tempo. Sentiamo con maggiore abbondanza l’influenza dello Spirito. Il nostro desiderio di seguire Dio cresce.
“Fin troppe persone considerano il pentimento come una punizione, qualcosa che deve essere evitato […], ma questa sensazione di essere penalizzati deriva da Satana. Egli cerca di impedirci di guardare a Gesù Cristo, che sta a braccia aperte, con la speranza e l’intenzione di guarirci, perdonarci, mondarci, rafforzarci, purificarci e santificarci” (Russell M. Nelson, “Possiamo fare meglio ed essere migliori”, Liahona, maggio 2019, 67).
Il battesimo: la nostra prima alleanza con Dio
La fede in Gesù Cristo e il pentimento ci preparano per le ordinanze del battesimo e della confermazione. Il battesimo è la prima ordinanza di salvezza del vangelo di Gesù Cristo. Quando riceviamo questa gioiosa ordinanza di speranza, stipuliamo la nostra prima alleanza con Dio.
Un’ordinanza è un atto, o cerimonia, sacro, celebrato tramite l’autorità del sacerdozio. Alcune ordinanze, come il battesimo, sono essenziali per la nostra salvezza.
Tramite le ordinanze, stringiamo alleanze con Dio. Queste alleanze sono sacre promesse tra noi e Dio. Egli promette di benedirci se noi manteniamo gli impegni presi. Dovremmo essere fortemente impegnati a osservare le promesse che abbiamo fatto a Dio.
Dio ci ha fornito ordinanze e alleanze per aiutarci a venire a Lui e ad avere la vita eterna. Quando riceviamo le ordinanze del sacerdozio e teniamo fede alle relative alleanze, possiamo sperimentare “il potere della divinità” nella nostra vita (Dottrina e Alleanze 84:20).
L’alleanza battesimale
Il Salvatore ha insegnato che il battesimo è necessario per permetterci di entrare nel regno dei cieli (vedere Giovanni 3:5). È anche necessario che diventiamo membri della Chiesa di Gesù Cristo. Il nostro Salvatore ha dato l’esempio facendosi battezzare (vedere Matteo 3:13–17).
Quando siamo battezzati e teniamo fede alla nostra alleanza, Dio promette di perdonare i nostri peccati (vedere Atti 22:16; 3 Nefi 12:1–2). Questa grande benedizione è resa possibile dal sacrificio espiatorio di Gesù Cristo, che “ci ama, e ci ha liberato dai nostri peccati con il suo sangue” (Apocalisse 1:5). Dio promette anche di benedirci con la compagnia dello Spirito Santo in modo che possiamo essere santificati, guidati e confortati.
Da parte nostra, nell’alleanza battesimale testimoniamo di essere disposti a prendere su di noi il nome di Gesù Cristo. Promettiamo anche di ricordarci sempre di Lui e di osservare i Suoi comandamenti. Promettiamo di amare e di servire gli altri, di essere “disposti a piangere con quelli che piangono, […] a confortare quelli che hanno bisogno di conforto, e a stare come testimoni di Dio in ogni momento e in ogni cosa e in ogni luogo” (Mosia 18:9; vedere i versetti 8–10, 13). Esprimiamo la nostra determinazione a servire Gesù Cristo fino alla fine della nostra vita (vedere Dottrina e Alleanze 20:37; Mosia 2:17).
Gli impegni associati all’alleanza del battesimo rappresentano una nostra grande responsabilità. Sono anche fonte d’ispirazione e di gioia. Creano un rapporto speciale tra noi e il Padre Celeste tramite il quale Egli estende perennemente il Suo amore.
Il battesimo per immersione
Gesù ha insegnato che dobbiamo essere battezzati per immersione per la remissione dei nostri peccati (vedere Dottrina e Alleanze 20:72–74). Il battesimo per immersione è un simbolo della morte, della sepoltura e della risurrezione di Gesù Cristo (vedere Romani 6:3–6).
Il battesimo per immersione ha anche un possente simbolismo per noi personalmente. Rappresenta la morte della nostra vecchia vita, la sepoltura di quella vita e la nostra riemersione nella rinascita spirituale. Quando siamo battezzati iniziamo il processo di rinascita e diventiamo spiritualmente figli e figlie di Cristo (vedere Mosia 5:7–8; Romani 8:14–17).
Bambini
I bambini non devono essere battezzati fino a che non raggiungono l’età della responsabilità, che è otto anni (vedere Dottrina e Alleanze 68:27). I bambini che muoiono prima di quell’età sono redenti mediante l’Espiazione di Gesù Cristo (vedere Moroni 8:4–24; Dottrina e Alleanze 137:10). Prima che i bambini siano battezzati, devono essere istruiti sul Vangelo in modo da essere preparati per questo passo importante nella loro vita, che consiste nello stringere un’alleanza con Dio.
Il sacramento
Il nostro Padre Celeste vuole che siamo fedeli alle alleanze che stringiamo con Lui. Per aiutarci a farlo, Egli ci ha comandato di riunirci spesso e di prendere il sacramento. Il sacramento è un’ordinanza del sacerdozio che Gesù istituì tra i Suoi apostoli poco prima della Sua Espiazione.
Prendere il sacramento è lo scopo principale della riunione sacramentale ogni settimana. Il pane e l’acqua sono benedetti e distribuiti alla congregazione. Il pane rappresenta il sacrificio del corpo del Salvatore per noi. L’acqua rappresenta il Suo sangue, che Egli ha versato per noi.
Noi prendiamo questi emblemi in ricordo del sacrificio del Salvatore e per rinnovare le nostre alleanze con Dio. Riceviamo di nuovo la promessa che lo Spirito sarà con noi.
Il dono dello Spirito Santo
Ricevere il dono dello Spirito Santo
Il battesimo consiste di due parti. Gesù ha insegnato che dobbiamo essere nati “di acqua e di Spirito” per entrare nel regno di Dio (Giovanni 3:5; enfasi aggiunta). Joseph Smith ha insegnato: “Il battesimo con l’acqua non è che metà battesimo e non vale a niente senza l’altra metà, cioè senza il battesimo dello Spirito Santo” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 98).
Per essere completo, il battesimo d’acqua deve essere seguito dal battesimo di Spirito. Quando riceviamo entrambi i battesimi, veniamo purificati dai nostri peccati e rinasciamo spiritualmente. Allora iniziamo una nuova vita spirituale come discepoli di Cristo.
Riceviamo il battesimo dello Spirito tramite un’ordinanza chiamata confermazione. Questa ordinanza è celebrata da uno o più detentori del sacerdozio che impongono le mani sul nostro capo. Essi prima ci confermano membri della Chiesa e poi ci conferiscono il dono dello Spirito Santo. Questa è la stessa ordinanza menzionata nel Nuovo Testamento e nel Libro di Mormon (vedere Atti 8:14–17; 3 Nefi 18:36–37).
Lo Spirito Santo è il terzo membro della Divinità. Agisce in perfetta unità con il Padre Celeste e con Gesù Cristo. Quando riceviamo il dono dello Spirito Santo, possiamo avere la Sua compagnia per tutta la vita se siamo fedeli.
In che modo lo Spirito Santo ci benedice
Il dono dello Spirito Santo è uno dei doni più grandi del Padre Celeste. Lo Spirito Santo ci purifica e ci santifica, rendendoci più santi, più completi, più simili a Dio (vedere 3 Nefi 27:20). Ci aiuta a cambiare e a crescere spiritualmente man mano che cerchiamo di seguire i precetti di Dio.
Lo Spirito Santo ci aiuta ad apprendere e a riconoscere la verità (vedere Moroni 10:5). Conferma la verità al nostro cuore e alla nostra mente. Inoltre, lo Spirito Santo ci aiuta a insegnare la verità (vedere Dottrina e Alleanze 42:14). Quando impariamo e insegniamo la verità mediante il Suo potere, lo Spirito Santo la porta fino al nostro cuore (vedere 2 Nefi 33:1).
Se cercheremo umilmente la Sua direzione, lo Spirito Santo ci guiderà (vedere 2 Nefi 32:5). Ciò comprende i Suoi suggerimenti su come possiamo servire gli altri.
Lo Spirito Santo ci fornisce forza spirituale per aiutarci a superare le debolezze. Ci aiuta a resistere alla tentazione. Ci avverte dei pericoli spirituali o fisici.
Lo Spirito Santo ci aiuterà a superare le difficoltà della vita. Ci conforterà nei momenti di prova o di dolore, riempiendoci di speranza (vedere Moroni 8:26). Tramite lo Spirito Santo possiamo sentire l’amore che Dio ha per noi.
Perseverare fino alla fine
Quando siamo battezzati e confermati entriamo in alleanza con Dio. Tra le altre cose, promettiamo di osservare i Suoi comandamenti e di servirLo per il resto della nostra vita (vedere Mosia 18:8–10, 13; Dottrina e Alleanze 20:37).
Dopo essere entrati sul sentiero del Vangelo mediante il battesimo e la confermazione, facciamo tutto il possibile per rimanerci. Quando ci allontaniamo anche un po’ dal sentiero, esercitiamo la fede in Cristo per pentirci. La benedizione del pentimento ci permette di tornare sul sentiero del Vangelo e di conservare le benedizioni delle nostre alleanze con Dio. Quando ci pentiamo sinceramente, Dio è sempre disposto a perdonarci e a riaccoglierci.
Perseverare fino alla fine significa rimanere fedeli a Dio fino alla fine della nostra vita— nei momenti belli e nei momenti difficili, nella prosperità e nelle avversità. Con umiltà permettiamo a Cristo di modellarci e di renderci più simili a Lui. Guardiamo a Cristo con fede, fiducia e speranza a prescindere da ciò che sopraggiunge nella nostra vita.
Perseverare fino alla fine non significa semplicemente resistere fino alla morte. Significa invece incentrare la nostra vita, i nostri pensieri e le nostre azioni su Gesù Cristo. Comprende che continuiamo a esercitare la fede in Cristo ogni giorno. Continuiamo inoltre a pentirci, a osservare le nostre alleanze con Dio e a cercare la compagnia dello Spirito Santo.
Perseverare fino alla fine comprende lo “[spingerci] innanzi con costanza in Cristo, avendo un perfetto fulgore di speranza e amore verso Dio e verso tutti gli uomini”. Se persevereremo fino alla fine, il nostro Padre Celeste promette: “Avrete la vita eterna” (2 Nefi 31:20).
Il vangelo di Gesù Cristo benedice tutti i figli di Dio
Il vangelo di Gesù Cristo è per tutti i figli di Dio. Le Scritture insegnano che “tutti sono uguali dinanzi a Dio” a prescindere dalle proprie origini o dalla propria situazione. Egli invita tutti a “venire a lui e a prendere parte alla sua bontà; e non rifiuta nessuno che venga a lui” (2 Nefi 26:33).
Il Vangelo ci benedice per tutta la vita terrena e per tutta l’eternità. È più probabile che siamo felici — sia come individui che come famiglie — quando viviamo secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo (vedere Mosia 2:41; “La famiglia – Un proclama al mondo”, ChurchofJesusChrist.org). Vivere il Vangelo rende più profonde le nostre gioie, ispira le nostre azioni e arricchisce i nostri rapporti.
Vivere il vangelo di Gesù Cristo può anche proteggerci dal fare scelte che ci danneggerebbero fisicamente o spiritualmente. Ci aiuta a trovare forza e conforto nei momenti di prova e di dolore. Fornisce la via per una gioiosa vita eterna.
Uno dei grandi messaggi del vangelo restaurato è che tutti noi facciamo parte della famiglia di Dio. Noi siamo i Suoi amati figli e figlie. A prescindere dalla nostra situazione familiare sulla terra, ognuno di noi è membro della famiglia di Dio.
Un’altra parte fondamentale del nostro messaggio è che le famiglie possono essere unite per l’eternità. La famiglia è ordinata da Dio. Il piano di felicità del Padre Celeste consente ai rapporti familiari di continuare oltre la tomba. Le sacre ordinanze e alleanze del tempio consentono alle famiglie di stare insieme per sempre.
Grazie alla luce del Vangelo, le famiglie possono risolvere incomprensioni, contese e difficoltà. Le famiglie lacerate dalla discordia possono essere guarite mediante il pentimento, il perdono e la fede nel potere dell’Espiazione di Gesù Cristo.
Il vangelo di Gesù Cristo ci aiuta a sviluppare rapporti familiari più forti. La casa è il luogo migliore per insegnare e apprendere i principi del Vangelo. Una casa edificata sui principi evangelici sarà un luogo di rifugio e di sicurezza. Sarà un luogo in cui lo Spirito del Signore può dimorare.
Schema della lezione di breve o media durata
Il seguente schema è un esempio di ciò che potresti insegnare a qualcuno se hai a disposizione un breve periodo di tempo. Quando usi questo schema, scegli uno o più principi da insegnare. Il fondamento dottrinale di ciascun principio è fornito all’inizio della lezione.
Mentre insegni, poni domande e ascolta. Estendi inviti che aiutino le persone a imparare come avvicinarsi a Dio. Un invito importante da rivolgere alla persona è quello di fissare un nuovo appuntamento. La durata della lezione dipenderà dalle domande che porrete e dall’ascolto che presterete.
Che cosa potresti insegnare alle persone in 3–10 minuti
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Dio ha mandato sulla terra il Suo Figlio diletto, Gesù Cristo, per redimerci dal peccato e dalla morte.
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La fede in Gesù Cristo è un principio di azione e di potere. La fede ci aiuta a sentire il potere fortificante del Salvatore nella nostra vita.
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La fede in Gesù Cristo ci porta al pentimento. Il pentimento è il processo che consiste nel volgersi a Dio e nell’allontanarsi dal peccato. Quando ci pentiamo, le nostre azioni, i nostri desideri e i nostri pensieri cambiano per essere più in armonia con la volontà di Dio.
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Quando ci pentiamo, Dio ci perdona. Il perdono è possibile perché Gesù Cristo ha espiato i nostri peccati.
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Il battesimo è formato da due parti: il battesimo d’acqua e di Spirito. Quando siamo battezzati e confermati, veniamo purificati dai nostri peccati, e questo ci dà un nuovo inizio nella vita.
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Dopo che siamo battezzati mediante l’acqua, ci viene conferito il dono dello Spirito Santo tramite l’ordinanza della confermazione.
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Se seguiremo fedelmente il sentiero del Vangelo fino alla fine della nostra vita, Dio ci promette che avremo la vita eterna.