Dipendenza
Principio 1


“Dio ci consolerà nelle nostre afflizioni”, Guida di sostegno – Assistenza ai coniugi e ai familiari dei soggetti in riabilitazione (2014).

“Dio ci consolerà nelle nostre afflizioni”, Guida di sostegno – Assistenza ai coniugi e ai familiari dei soggetti in riabilitazione.

donna che prega mentre legge le Scritture

Principio 1

Dio ci consolerà nelle nostre afflizioni

“Guardate a Dio con fermezza di mente e pregatelo con grande fede, ed egli vi consolerà nelle vostre afflizioni” (Giacobbe 3:1).

Ricevere l’aiuto di Dio in qualunque situazione difficile

I comportamenti dannosi (come guardare materiale pornografico) e l’uso di sostanze dannose non ledono solo le persone a cui teniamo, ma anche noi. Alcuni dei sentimenti che provano molti coniugi, familiari e amici i cui cari sono intrappolati in determinate situazioni sono:

  • Paura che la persona a noi cara non starà mai meglio.

  • Paura che la persona a noi cara possa morire fisicamente oltre che spiritualmente.

  • Paura del male che la persona a noi cara potrebbe arrecare a coloro che la circondano, specialmente ai bambini.

  • Stanchezza fisica dovuta alla mancanza di sonno, allo stress e all’ansia.

  • Confusione riguardo al perché la persona a noi cara si comporta in modo così irrazionale e perché nulla di ciò che diciamo o facciamo sembra avere effetto.

  • Perdita della fiducia nei confronti della persona a noi cara in conseguenza delle sue bugie, dei suoi inganni e delle sue manipolazioni.

  • Vergogna e perdita della speranza che derivano dall’assumersi impropriamente la responsabilità per le scelte fatte dalla persona a noi cara.

  • Rabbia per il fatto di essere stati traditi e feriti dalla persona a noi cara.

  • Sentimenti di solitudine e di alienazione che derivano dal cercare di nascondere le scelte della persona a noi cara al fine di proteggere altri.

  • Paura che l’alleanza battesimale e le alleanze del tempio possano essersi irrimediabilmente invalidate e che i rapporti familiari eterni si siano spezzati.

  • Pena e dolore accompagnati dall’infedeltà fisica e virtuale del coniuge.

  • Amarezza legata alle prove finanziarie in conseguenza delle spese eccessive, dei trattamenti, delle spese legali, delle multe o dei danni a proprietà.

  • Paura che il perpetuarsi delle cattive scelte della persona a noi cara rifletta in qualche modo la nostra mancanza di fede o la nostra incapacità di ottenere l’aiuto di Dio in suo favore.

  • Paura delle conseguenze derivanti da una possibile incarcerazione della persona a noi cara o da altre implicazioni legali.

Ognuna di queste preoccupazioni è valida e, con la fede e il supporto di altri, può essere affrontata con attenzione e col tempo. Dio può aiutarci ad affrontare qualsiasi situazione difficile, se Glielo permettiamo.

  • Quali effetti hanno avuto su di te le scelte sbagliate della persona a te cara?

  • Quali dei sentimenti sopra elencati hai provato? Quali altri sentimenti hai provato in conseguenza delle cattive scelte della persona a te cara?

Comprendere che Dio conosce la nostra situazione

Possono esserci momenti in cui ci chiediamo se Dio sia a conoscenza di ciò che stiamo attraversando mentre i nostri cari vivono queste difficoltà. Se volgiamo il cuore e la mente a Dio, possiamo percepire la Sua presenza e la Sua guida. L’anziano Kevin W. Pearson dei Settanta ha detto: “Lui ama ciascuno di noi perfettamente ed è pieno di misericordia e comprensione. Sa tutto di noi. Sa di cosa abbiamo bisogno, anche quando noi stessi riusciamo a percepire solo le cose che vorremmo. Il Suo potere e la Sua capacità di guidarci e sostenerci sono infiniti. È sempre disposto a perdonarci e aiutarci in ogni cosa” (“Migliorare le tue preghiere personali”, Liahona, giugno 2013, 38–39). Il presidente Thomas S. Monson ha insegnato: “Il nostro Padre Celeste conosce le nostre necessità e ci aiuta, se ci rivolgiamo a Lui per ricevere aiuto. Penso che nessuna preoccupazione sia troppo piccola o insignificante. Il Signore [è nei dettagli della nostra vita]” (“Considerate le benedizioni”, Liahona, novembre 2012, 88).

  • Quali prove hai del fatto che Dio ti conosce? Come può questa conoscenza rafforzare la tua fede e darti coraggio?

  • Che cosa faresti se arrivassi a credere che Dio ti sta ignorando o che non è più interessato alla tua situazione?

Sapere che Dio non ci abbandonerà mai

Noi possiamo ritenere — sbagliando — di dover essere perfetti per poterci qualificare per ricevere l’aiuto di Dio. Nonostante i nostri sforzi, possono esserci momenti in cui possiamo sentirci soli e ritenere che Dio non stia ascoltando le nostre suppliche. Tuttavia, Egli è lì per benedirci anche quando sembra non esserci più speranza. Il Signore ha promesso che non ci abbandonerà mai. “Ma ecco, Sion ha detto: Il Signore mi ha abbandonata e il mio Signore mi ha dimenticata — ma egli mostrerà che non l’ha fatto. Poiché, può una donna dimenticare il suo figlioletto che poppa, così da non avere compassione del figlio del suo grembo? Sì, possono dimenticare; io però non ti dimenticherò, o casato d’Israele. Ecco, ti ho inciso sul palmo delle mie mani; le tue mura sono continuamente dinanzi a me” (1 Nefi 21:14–16). Possiamo pregare per ricevere l’aiuto di Dio come una forza stabilizzante nella nostra famiglia. Quando preghiamo, studiamo le Scritture, digiuniamo, ci rechiamo al tempio e riponiamo con pazienza la nostra speranza nel Signore, incrementiamo la misura dello Spirito nella nostra vita (vedere Isaia 40:31). Nel farlo, la Sua grazia ci aiuterà. Riceveremo rassicurazioni del fatto che Egli non ci abbandonerà mai, e la nostra fede in Lui verrà rafforzata.

  • Quando hai sentito la presenza di Dio nella tua vita?

Sapere che Dio ci sosterrà durante le nostre afflizioni

Il Signore fornisce sempre conforto, guida e forza, anche quando non ce ne rendiamo conto. Queste sottili e tenere testimonianze dell’amore e dell’aiuto di Dio si manifestano in vari modi; per esempio, possono giungere attraverso le mani gentili di altri (vedere Principio 6, “I tuoi amici ti stanno accanto”) o durante una lezione, un discorso o un inno che parla direttamente a noi. In altri momenti, un’idea o un’impressione possono aiutarci a capire meglio la situazione, a darci una guida più chiara e a provare un sovrappiù di amore. Inoltre, è importante ricordare le innumerevoli volte in cui il Signore ci ha benedetti e guidati in passato. L’anziano Jeffrey R. Holland ha insegnato: “Cristo, i Suoi angeli e i Suoi profeti si adoperano costantemente per sollevare il nostro spirito, calmare i nostri nervi, dare pace al nostro cuore e farci riprendere il cammino con rinnovato vigore e ferma speranza” (“Le cose pacifiche del regno”, La Stella, gennaio 1997, 93). Continuando con fede a fare un passo alla volta, riconosciamo che il Signore è la fonte del nostro sostegno. Riconosciamo che il nostro Padre Celeste e Suo figlio Gesù Cristo ci aiutano nel momento del bisogno.

  • In che modo il Padre Celeste ti ha aiutato nelle tue prove?

  • Che cosa diresti a qualcuno che ritiene che il Padre Celeste non lo sta aiutando?

uomo e donna che pregano insieme

“Ripeto ancora, fratelli e sorelle, che il nostro Padre Celeste conosce le nostre necessità e ci aiuta, se ci rivolgiamo a Lui per ricevere aiuto. Penso che nessuna preoccupazione sia troppo piccola o insignificante. Il Signore [è nei dettagli della nostra vita]”. – Presidente Thomas S. Monson