Capitolo 13
Sia il matrimonio tenuto in onore — Cristo è lo stesso in eterno — Paolo spiega come i santi devono offrire sacrifici accettabili.
1 L’amore fraterno continui fra voi. Non dimenticate l’ospitalità
2 perché, praticandola, alcuni, senza saperlo, hanno ospitato degli angeli.
3 Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro; di quelli che sono maltrattati, ricordando che anche voi siete nel corpo.
4 Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti, e sia il talamo incontaminato, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.
5 Non siate amanti del denaro, siate contenti delle cose che avete, poiché Egli stesso ha detto: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”.
6 Tanto che possiamo dire con piena fiducia: “Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che mi potrà fare l’uomo?”.
7 Ricordatevi dei vostri dirigenti, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio e, considerando l’esito della loro condotta, imitate la loro fede.
8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
9 Non siate trasportati qua e là da dottrine varie e strane, poiché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia e non da cibi, dai quali non trassero alcun giovamento quelli che ne fecero uso.
10 Noi abbiamo un altare dal quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono il tabernacolo.
11 Poiché i corpi degli animali il cui sangue è portato dal sommo sacerdote nel santuario come un’offerta per il peccato sono arsi fuori del campo.
12 Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, soffrì fuori della porta.
13 Usciamo quindi fuori del campo e andiamo a lui, portando il suo oltraggio.
14 Poiché non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura.
15 Per mezzo di lui, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra confessanti il suo nome.
16 E non dimenticate di fare il bene e di condividere, perché è di tali sacrifici che Dio si compiace.
17 Obbedite ai vostri dirigenti e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi deve renderne conto, affinché lo facciano con allegrezza e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun utile.
18 Pregate per noi, perché siamo persuasi di avere una buona coscienza, desiderando di condurci onestamente in ogni cosa.
19 E vi esorto a farlo ancora di più, affinché io vi sia al più presto restituito.
20 Ora, il Dio della pace che in virtù del sangue dell’alleanza eterna ha ricondotto dai morti il grande Pastore delle pecore, Gesù nostro Signore,
21 vi renda compiuti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, operando in voi quello che è gradito nel suo cospetto, per mezzo di Gesù Cristo; a Lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
22 Ora, fratelli, sopportate, vi prego, la mia parola di esortazione, perché vi ho scritto brevemente.
23 Sappiate che il nostro fratello Timoteo è stato messo in libertà; con lui, se viene presto, io vi vedrò.
24 Salutate tutti i vostri dirigenti e tutti i santi. Quelli d’Italia vi salutano.
25 La grazia sia con tutti voi. Amen.