Capitolo 6
Gesù prosegue il Sermone sul Monte — Insegna ai discepoli la maniera di pregare — Viene comandato loro di cercare prima il regno di Dio e la Sua rettitudine.
1 Guardatevi dal praticare la vostra rettitudine nel cospetto degli uomini per essere osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il vostro Padre che è nei cieli.
2 Quando dunque fai elemosina, non far suonare la tromba dinanzi a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che tale è il premio che ne hanno.
3 Ma quando tu fai elemosina, non sappia la tua sinistra quello che fa la destra,
4 affinché la tua elemosina si faccia in segreto; e tuo Padre, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
5 E quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che tale è il premio che ne hanno.
6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, prega tuo Padre, che è nel segreto; e tuo Padre, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
7 E nel pregare non usate vane ripetizioni come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per la moltitudine delle loro parole.
8 Non siate dunque come loro, poiché vostro Padre sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.
9 Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta nel cielo.
11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;
12 e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori;
13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.
14 Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il vostro Padre celeste perdonerà anche voi;
15 ma se voi non perdonate gli uomini, neppure vostro Padre perdonerà le vostre colpe.
16 E quando digiunate, non siate mesti di aspetto come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità che tale è il premio che ne hanno.
17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia,
18 affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma a tuo Padre, che è nel segreto; e tuo Padre, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
19 Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano;
20 ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano.
21 Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.
22 La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato;
23 ma se il tuo occhio è viziato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno queste tenebre!
24 Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona.
25 Perciò vi dico: non siate preoccupati per la vostra vita, di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?
26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il vostro Padre celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?
27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere alla sua statura un solo cubito?
28 E riguardo al vestire, perché siete preoccupati? Considerate come crescono i gigli dei campi; essi non faticano e non filano;
29 eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro.
30 Ora, se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede?
31 Non siate dunque preoccupati, dicendo: ‘Che mangeremo? Che berremo? O di che ci vestiremo?’.
32 Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
33 Ma cercate prima il regno e la rettitudine di Dio, e tutte queste cose vi saranno aggiunte.
34 Non siate dunque preoccupati del domani; perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”.