Capitolo 11
Tutti gli uomini parlano la stessa lingua — Costruiscono la Torre di Babele — Il Signore confonde la loro lingua e li disperde su tutta la terra — Tra i discendenti di Sem vi è Abramo, la cui moglie è Sarai — Abramo lascia Ur e si stabilisce a Caran.
1 Ora, tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole.
2 E avvenne che, essendo partiti da oriente, gli uomini trovarono una pianura nel paese di Scinear, e vi si stanziarono.
3 E dissero l’uno all’altro: “Orsù, facciamo dei mattoni e cuociamoli con il fuoco!”. E usarono mattoni invece di pietre, e bitume invece di calcina.
4 E dissero: “Orsù, edifichiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo, e acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra”.
5 E l’Eterno discese per vedere la città e la torre che i figlioli degli uomini edificavano.
6 E l’Eterno disse: “Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti la medesima lingua; e questo è il principio del loro lavoro; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare.
7 Orsù, scendiamo e confondiamo laggiù la loro lingua, affinché l’uno non capisca il parlare dell’altro!”.
8 Così l’Eterno li disperse di là sulla faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di edificare la città.
9 Perciò a questa fu dato il nome di Babele perché l’Eterno vi confuse la lingua di tutta la terra, e di là l’Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra.
10 Questa è la posterità di Sem. Sem, all’età di cento anni, generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio.
11 E Sem, dopo che ebbe generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.
12 Arpacsad visse trentacinque anni e generò Scela; e Arpacsad, dopo aver generato Scela,
13 visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
14 Scela visse trent’anni e generò Eber;
15 e Scela, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
16 Eber visse trentaquattro anni e generò Peleg;
17 ed Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrent’anni e generò figli e figlie.
18 Peleg visse trent’anni e generò Reu;
19 e Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.
20 Reu visse trentadue anni e generò Serug;
21 e Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.
22 Serug visse trent’anni e generò Naor;
23 e Serug, dopo aver generato Naor, visse duecento anni e generò figli e figlie.
24 Naor visse ventinove anni e generò Tera;
25 e Naor, dopo aver generato Tera, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.
26 Tera visse settant’anni e generò Abramo, Naor e Aran.
27 E questa è la posterità di Tera. Tera generò Abramo, Naor e Aran; e Aran generò Lot.
28 Aran morì in presenza di Tera suo padre, nel suo paese natio, in Ur dei Caldei.
29 E Abramo e Naor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Naor, Milca, che era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca.
30 E Sarai era sterile; non aveva figli.
31 E Tera prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, cioè figlio di suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figlio, e uscirono insieme da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan; e, giunti a Caran, vi dimorarono.
32 E il tempo che Tera visse fu duecentocinque anni; poi Tera morì in Caran.