Capitolo 13
Israele e Giuda saranno come una cintura guasta e rovinata — Al popolo è comandato di pentirsi — Giuda sarà fatto schiavo e disperso come stoppia.
1 Così mi ha detto l’Eterno: “Va’, comprati una cintura di lino, mettitela sui fianchi, ma non la porre nell’acqua”.
2 Così io comprai la cintura, secondo la parola dell’Eterno, e me la misi sui fianchi.
3 E la parola dell’Eterno mi fu indirizzata per la seconda volta, in questi termini:
4 “Prendi la cintura che hai comprato e che hai sui fianchi; va’ verso l’Eufrate, e lì nascondila nella fessura d’una roccia”.
5 E io andai, e la nascosi presso l’Eufrate, come l’Eterno mi aveva comandato.
6 Dopo molti giorni l’Eterno mi disse: “Alzati, va’ verso l’Eufrate, e togli da lì la cintura che io ti avevo comandato di nascondervi”.
7 E io andai verso l’Eufrate, e scavai, e tolsi la cintura dal luogo dove l’avevo nascosta; ed ecco, la cintura era guasta, e non era più buona a nulla.
8 Allora la parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
9 “Così parla l’Eterno: in questo modo io distruggerò l’orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme,
10 di questo popolo malvagio che rifiuta di ascoltare le mie parole, che cammina seguendo la caparbietà del suo cuore, e va dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarsi dinanzi a loro; esso diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla.
11 Poiché, come la cintura aderisce ai fianchi dell’uomo, così io avevo strettamente unito a me tutto il casato d’Israele e tutto il casato di Giuda, dice l’Eterno, perché fossero il mio popolo, la mia fama, la mia lode, la mia gloria; ma essi non hanno voluto dare ascolto.
12 Tu dirai dunque loro questa parola: ‘Così parla l’Eterno, il Dio d’Israele: «Ogni vaso sarà riempito di vino»’; e quando essi ti diranno: ‘Non lo sappiamo noi che ogni vaso si riempie di vino?’,
13 allora tu di’ loro: ‘Così parla l’Eterno: «Ecco, io riempirò di ebbrezza tutti gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme.
14 Li sbatterò l’uno contro l’altro, padri e figli assieme, dice l’Eterno; io non risparmierò alcuno; nessuna pietà, nessuna compassione, mi impedirà di distruggerli.
15 Ascoltate, porgete orecchio; non insuperbitevi, perché l’Eterno parla.
16 Date gloria all’Eterno, al vostro Dio, prima che egli faccia venire le tenebre, e prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, e voi aspettiate la luce ed egli ne faccia un’ombra di morte, e la muti in oscurità profonda.
17 Ma se voi non date ascolto, la mia anima piangerà in segreto, a motivo del vostro orgoglio, i miei occhi piangeranno a dirotto, si scioglieranno in lacrime, perché il gregge dell’Eterno sarà condotto in schiavitù»’.
18 Di’ al re e alla regina: ‘Sedetevi in terra, perché la vostra gloriosa corona vi cade dalla testa’.
19 Le città del meridione sono chiuse, e non c’è più chi le apra; tutto Giuda è condotto in schiavitù, è portato in esilio tutto quanto.
20 Alza gli occhi e guarda quelli che vengono dal settentrione; dov’è il gregge, il magnifico gregge, che ti era stato dato?
21 Che dirai tu quando Egli ti punirà? Ma tu stessa hai insegnato ai tuoi amici a dominare su di te. Non ti coglieranno i dolori, come colgono la donna che sta per partorire?
22 E se tu dici in cuor tuo: ‘Perché mi avvengono queste cose?’, è per la grandezza della tua iniquità che i lembi della tua veste ti sono sollevati e i tuoi calcagni ti vengono scoperti.
23 Può un etiope mutare la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene.
24 E io li disperderò, come stoppia portata via dal vento del deserto.
25 È questa la tua sorte, la parte che io ti misuro, dice l’Eterno, perché tu mi hai dimenticato, e hai riposto la tua fiducia nella menzogna.
26 E anch’io ti rovescerò i lembi della veste sul viso, così che si veda la tua vergogna.
27 Io ho visto le tue abominazioni, i tuoi adulteri, i tuoi nitriti, l’infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi. Guai a te, o Gerusalemme! Quando avverrà mai che tu ti purifichi?”.