Joseph Smith tradusse il Libro di Mormon mediante il dono e potere di Dio. Durante il processo di dettatura, trascrizione, copiatura, impaginazione e stampa, furono commessi errori umani. Subito dopo la prima stampa del Libro di Mormon, nel 1830, i lettori iniziarono a trovare errori tipografici, ortografici e di altri generi. Nella seconda edizione (1837), il profeta Joseph Smith e Oliver Cowdery apportarono oltre 1.000 cambiamenti. Per la terza edizione (1840), Joseph Smith apportò ulteriori correzioni dopo un’attenta considerazione profetica, confrontando il manoscritto originale con il testo stampato.
Ulteriori informazioni
Joseph Smith dichiarò che “il Libro di Mormon è il più giusto di tutti i libri sulla terra e la chiave di volta della nostra religione, e che un uomo si avvicina di più a Dio obbedendo ai suoi precetti che a quelli di qualsiasi altro libro” (History of the Church, 4:461). Il senso corretto del termine “giusto” usato da Joseph Smith in questa dichiarazione sarebbe: “Aggiustato o messo a posto. Dunque, esatto; conforme alla verità” (Noah Webster, An American Dictionary of the English Language [1828]). Ciascuna edizione del Libro di Mormon è servita a portare persone alla conoscenza della verità mediante il potere dello Spirito Santo (vedere Moroni 10:3–5).
La tabella qui sotto mostra degli esempi di alcuni tipi di correzioni o cambiamenti apportati nelle prime edizioni del Libro di Mormon (esclusi i cambiamenti di punteggiatura). Nel 1879, con l’approvazione della Prima Presidenza, l’anziano Orson Pratt, del Quorum dei Dodici Apostoli, creò un’edizione con una maggiore suddivisione in capitoli e con una versificazione usata poi in tutte le edizioni successive. Aggiunse anche delle note a piè di pagina e apportò dei cambiamenti nell’ortografia e nella grammatica.
Nel 1920 il presidente Heber J. Grant incaricò un comitato, guidato dall’anziano James E. Talmage, del Quorum dei Dodici Apostoli, di creare una nuova edizione che correggesse quei piccoli errori ancora presenti nelle edizioni precedenti. Questa nuova edizione prevedeva l’introduzione di due colonne per pagina, l’inserimento dell’intestazione dei capitoli, dati cronologici, riferimenti a piè di pagina aggiornati, una guida alla pronuncia e un indice. Furono revisionate anche la punteggiatura e le lettere maiuscole.
L’edizione attuale (1981) comprende un vasto numero di riferimenti incrociati, note a piè di pagina e altri sussidi didattici. I riferimenti mostrati nella tabella qui sotto si riferiscono all’edizione corrente e sono forniti per facilitare l’individuazione dei passaggi a cui fanno riferimento.
Esempi di correzioni o cambiamenti nel Libro di Mormon
Tipo di correzione o cambiamento seguito da un esempio | Prima | Dopo | Commenti |
Trascrizione
( |
Edizione del 1830
“Alcuni hanno <i><b>arrested</b></i> [arrestato] le Scritture“. |
Edizione del 1837
“Alcuni hanno <i><b>wrested</b></i> [distorto] le Scritture”. |
Oliver Cowdery scriveva ciò che sentiva, il che a volte portava a errori di trascrizione. |
Ortografico
( |
Manoscritto
“plaits” [grafia errata per “tavole”] |
Edizione del 1830
“plates” [tavole] |
Nel 1828 l’ortografia non era canonizzata come oggi. Le revisioni hanno aiutato a rendere più comprensibile il manoscritto. |
Grammaticale
( |
Edizione del 1830
“Padre nostro <i><b>il quale</b></i> sei in cielo”. |
Edizione del 1837
“Padre nostro <i><b>che</b></i> sei in cielo”. |
Nell’edizione del 1837 Joseph Smith e Oliver Cowdery apportarono oltre 1.000 correzioni, la maggior parte delle quali grammaticali. |
Tipografico
( |
Edizione del 1830 “Mediante lo Spirito sono rese note <i><b>unto the prophet.</b></i>“ [al profeta] |
Edizione del 1837 “Mediante lo Spirito sono rese note ai profeti”. |
Correzioni dal manoscritto del tipografo. Ce ne furono almeno 75 di questo tipo. |
Chiarimento dottrinale
( |
Edizione del 1830
“Ecco, la vergine che vedi è la madre di Dio”. |
Edizione del 1837
“Ecco, la vergine che vedi è la madre del Figlio di Dio”. |
Joseph Smith, in questo e in altri versetti dell’edizione del 1837, aggiunse le parole “del Figlio” per chiarire la dottrina. |
Ripristino
( |
Edizione del 1837
“Prima che essi diventino un popolo <i><b>bianco</b></i> e delizioso”. |
Edizione del 1840
“Prima che essi diventino un popolo <i><b>puro</b></i> e delizioso”. |
Per chiarire il significato, nell’edizione del 1840, Joseph Smith sostituì la parola <i>bianco</i> con <i>puro</i>. Le edizioni americane successive non riportano questo cambiamento perché seguirono la prima edizione europea e quella del 1837. La parola scelta dal profeta fu ripristinata nell’edizione del 1981. |