Quando diede i Dieci Comandamenti, il Signore dichiarò: “Non rubare. Non attestare il falso”. Il
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Quando siamo onesti in ogni cosa, possiamo provare la pace di mente e mantenere il rispetto di noi stessi, rafforzare il carattere e questo ci permette di essere al servizio di Dio e degli altri; siamo degni di fiducia agli occhi di Dio e di coloro che ci circondano.
D’altra parte, se siamo disonesti nelle parole e nelle azioni, facciamo del male a noi stessi e spesso anche agli altri. Se mentiamo, rubiamo, imbrogliamo o manchiamo di svolgere tutto il lavoro per cui siamo pagati, perdiamo il rispetto di noi stessi. Perdiamo la guida dello Spirito Santo. Scopriremo di aver rovinato i rapporti con familiari e amici e che gli altri non hanno più fiducia in noi.
Essere onesti spesso richiede coraggio e sacrificio, specialmente quando gli altri cercano di persuaderci a giustificare un comportamento disonesto. Se ci troviamo in simili circostanze, ricordiamo che la pace duratura che deriva dall’essere onesti ha più valore del sollievo momentaneo che deriva dal seguire la massa.
—Vedere Siate fedeli (2004), 109-110
Riferimenti scritturali
- Esodo 20:16
- 2 Nefi 9:34
- Dottrina e Alleanze 97:8
Ulteriore materiale di studio
-
“Onestà e integrità”
Sacerdozio di Aaronne: manuale 2, lezione 49 -
“Onestà”
Giovani Donne: manuale 2, lezione 36 -
“L’onestà”
Doveri e benedizioni del sacerdozio, parte B, lezione 31 -
“Evitare la disonestà”
Giovani Donne: manuale 3, lezione 34 -
“L’onestà”
Sacerdozio di Aaronne Manuale 3, lezione 47 -
“L’onestà”
Sacerdozio di Aaronne: manuale 1, lezione 42 -
“L’onestà”
La donna della Chiesa, parte B, lezione 7 -
“Onestà, Onesto”
Guida alle Scritture -
“L’onestà”
Gospel Fundamentals, capitolo 26 -
“L’onestà”
Principi evangelici, capitolo 31