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Le opportunità e le responsabilità degli insegnanti del Sistema Educativo della Chiesa nel XXI secolo


Le opportunità e le responsabilità degli insegnanti del Sistema Educativo della Chiesa nel XXI secolo

Una serata con l’anziano M. Russell Ballard

Discorso tenuto agli insegnanti di religione del CES • 26 febbraio 2016 • Tabernacolo di Salt Lake

Miei cari fratelli e sorelle, grazie per il vostro straordinario impegno nel benedire la vita dei nostri giovani membri della Chiesa.

Recentemente ho letto il nuovo libro By Study and Also By Faith: One Hundred Years of Seminaries and Institutes of Religion [Mediante lo studio ed anche mediante la fede – Cento anni Seminari e Istituti di Religione]. È una storia meravigliosa! Sfogliandola, ho notato i ruoli svolti dal mio bisnonno Joseph F. Smith e da mio nonno Melvin J. Ballard nella creazione e nell’espansione del programma di istruzione della Chiesa.

Oggi mi trovo a servire nella posizione in cui loro una volta servivano grazie ai miei rapporti con voi. Dal 1985, ho avuto il privilegio di far parte del Consiglio per l’istruzione per 14 anni, sette dei quali sono stato nel Comitato esecutivo e quasi quattro di questi anni ho servito come presidente.

Durante il periodo passato nel Consiglio, ho sviluppato un grande apprezzamento per il Sistema Educativo della Chiesa. Stasera parlo per tutti i genitori e i nonni e perfino per i bisnonni di questa Chiesa quando ringrazio voi, insegnanti e amministratori, e le vostre famiglie per il vostro servizio fedele. Ciò che il CES ha compiuto negli ultimi cento anni è strabiliante. Tuttavia, sono più interessato ai prossimi cento anni e a come potete aiutare gli studenti ad affrontare le sempre mutevoli sfide del XXI secolo.

A una riunione di addestramento per le Autorità generali, il presidente Gordon B. Hinckley parlò del tema di “mantenere la dottrina pura e la Chiesa sul giusto sentiero”. Disse: “Non possiamo essere troppo attenti. Dobbiamo vegliare per non uscire dal [seminato]. Nell’intento di essere originali, innovativi e differenti, potremmo insegnare cose che magari non sono completamente in armonia con le dottrine di base di questa che è la Chiesa restaurata di Gesù Cristo. […] Faremmo meglio a stare più attenti. […] Dobbiamo essere sentinelle sulla torre”1.

Con il procedere del programma di istruzione della Chiesa nel XXI secolo, ognuno di voi deve prendere in considerazione eventuali cambiamenti da apportare al modo in cui si prepara a insegnare, alla maniera in cui insegna e a ciò che insegna, se desidera far crescere una fede incrollabile nella vita dei nostri preziosi Millennials.

Passati sono i giorni in cui uno studente poneva una domanda sincera e l’insegnante rispondeva: “Non preoccuparti!”. Passati sono i giorni in cui uno studente sollevava un dubbio legittimo e l’insegnante, in risposta, dava la propria testimonianza al fine di evitare l’argomento. Passati sono i giorni in cui gli studenti erano protetti da coloro che attaccavano la Chiesa. Fortunatamente, il Signore ha dato a voi insegnanti questo consiglio tempestivo e senza tempo: “E siccome non tutti hanno fede, cercate diligentemente e insegnatevi l’un l’altro parole di saggezza; sì, cercate nei libri migliori parole di saggezza; cercate l’istruzione, sì, mediante lo studio ed anche mediante la fede”2.

Questo è particolarmente applicabile oggi perché non tutti i vostri studenti hanno la fede necessaria per affrontare le difficoltà che stanno loro innanzi e perché molti di loro sono già esposti, tramite Internet, alle forze corrosive di un mondo sempre più secolare che è ostile alla fede, alla famiglia e alle norme del Vangelo. Internet sta espandendo la propria portata in tutto il mondo, entrando quasi in ogni casa e arrivando perfino nelle mani e nella mente dei vostri studenti.

Potete aiutare gli studenti insegnando loro cosa significa abbinare fede e studio mentre imparano. Insegnate loro mostrando loro un esempio di questa abilità e di questo approccio a lezione.

Il presidente Harold B. Lee osservò:

“Vogliamo ricordarvi che l’acquisizione della conoscenza mediante la fede non è una via facile per l’apprendimento. Esige un impegno tenace e un sforzo continuo tramite la fede. […]

In breve, l’apprendimento mediante la fede non fa per l’indolente. Qualcuno ha detto, anzi, che questo processo richiede la sottomissione dell’intera anima, il risveglio delle profondità della mente umana e il loro collegamento con Dio — si deve formare la giusta connessione. Solo allora giunge la ‘conoscenza mediante la fede’”3.

La conoscenza mediante la fede produce una testimonianza pura e una testimonianza pura ha il potere di cambiare la vita delle persone, come illustrato da queste tre brevi storie.

Nella prima, negli anni 30 del 1800 Phoebe Carter lasciò la sua casa nel Maine per radunarsi con i santi in Ohio. Ella ricordò: “I miei amici si meravigliarono della mia volontà di partire ed anch’io, in effetti, ma qualcosa dentro mi spingeva a farlo. Il dolore di mia madre, quando lasciai casa, fu quasi insopportabile per me; e se non fosse stato per lo spirito che sentivo, alla fine avrei desistito”4.

Phoebe seguì il profeta e si radunò con i santi in Ohio e alla fine nello Utah, dove morì da fedele santa degli ultimi giorni e quale moglie alla pari del presidente della Chiesa Wilford Woodruff.

La prossima storia è tratta dalla biografia di Marion G. Romney.

Quando era uno studente universitario, Marion riteneva di non poter svolgere una missione a causa della situazione finanziaria della sua famiglia. In un’occasione sentì parlare l’anziano Melvin J. Ballard. La biografia riporta: “[Marion] non si immaginava che il corso della sua vita, in un brevissimo lasso di tempo, sarebbe cambiato completamente”.

La storia continua: “[Il padre di Marion] aveva detto ai suoi figli […] che la differenza che c’era tra un uomo che viveva secondo l’ispirazione dello Spirito e uno che non lo faceva era la stessa che esisteva tra un albero rigoglioso e una ceppaia morta. Per la prima volta, Marion […] comprese pienamente cosa significasse essere sotto l’influenza dell’ispirazione. Una commovente sensazione di ardore gli riempì l’anima. [Egli] non era mai stato toccato come lo fu in quel momento, ascoltando le parole di quell’apostolo da poco chiamato. […]

Il giovane Marion […] era elettrizzato. La luce presente sul volto dell’apostolo e la sincerità della sua testimonianza lo colmarono di un irresistibile desiderio di andare in missione. […] Sapeva che i suoi piani per acquisire un’istruzione dovevano essere posticipati”5.

Presto, Marion era in partenza per l’Australia, dove servì fedelmente. In seguito, divenne apostolo e membro della Prima Presidenza.

L’ultima storia è stata raccontata dal presidente Boyd K. Packer e riguarda l’influenza che un insegnante attempato ha avuto su William E. Berrett. L’insegnante, un convertito della Norvegia, non parlava inglese perfettamente. Nonostante i limiti dell’insegnante, il presidente Packer rammentò che “in più di un’occasione il fratello Berrett [testimoniò]: ‘Potevamo scaldarci le mani al fuoco della sua fede’”6.

Successivamente, William fu a capo dei Seminari, degli Istituti e delle scuole della Chiesa.

Per Phoebe, Marion e William, ascoltare una testimonianza pura fu il catalizzatore che cambiò la loro vita per sempre. Lo stesso può avverarsi per i vostri studenti. Tuttavia, data la realtà del mondo odierno, una testimonianza pura potrebbe non essere sempre abbastanza. Phoebe, Marion e William erano innocenti e puri e non avevano a che fare con la pornografia e la mondanità mentre venivano istruiti da missionari, insegnanti e dirigenti ispirati. Lo Spirito penetrò facilmente nel loro cuore dolce e puro.

Oggi, la storia è molto diversa, perché alcuni dei vostri studenti sono già stati infettati dalla pornografia e dalla mondanità ancor prima di frequentare le vostre classi.

Era solo una generazione fa che i nostri giovani potevano disporre di informazioni sulla nostra storia, sulla nostra dottrina e sulle nostre pratiche essenzialmente solo tramite il materiale stampato dalla Chiesa. Pochi studenti venivano in contatto con interpretazioni alternative. I nostri giovani vivevano per lo più una vita protetta.

I nostri corsi di studio, all’epoca, seppur con le migliori intenzioni, non preparavano gli studenti per i tempi odierni: un periodo in cui gli studenti hanno continuo accesso pressoché a ogni cosa riguardante la Chiesa da ogni possibile punto di vista. Oggi, ciò che vedono sui loro dispositivi mobili può tanto porre dei dubbi alla loro fede quanto edificarla. Molti dei nostri giovani conoscono meglio Google che il Vangelo, sono più collegati a Internet che all’ispirazione e hanno a che fare più con Facebook che con la fede.

Alla luce di queste difficoltà, il Consiglio per l’istruzione ha recentemente approvato un’iniziativa per il Seminario, chiamata Padronanza dottrinale. Prendendo spunto da quanto già fatto con la Padronanza delle Scritture, questa nuova iniziativa mirerà a edificare e rafforzare la fede dei nostri studenti e a dotarli con una maggiore capacità di vivere e applicare il Vangelo nella propria vita. Attingendo dalle Scritture e dalle parole dei profeti, impareranno ad agire con fede in Cristo per acquisire conoscenza spirituale e comprensione del Vangelo. Avranno inoltre l’opportunità di imparare ad applicare la dottrina di Cristo e i principi del Vangelo alle domande e alle difficoltà che sentono e vedono ogni giorno tra i loro coetanei e sui social media.

Questa iniziativa è ispirata e giunge al momento opportuno. Avrà un impatto meraviglioso sui nostri giovani. Tuttavia, il successo della Padronanza delle dottrine, come pure di tutti gli altri programmi di studio del CES, dipenderà in larga misura da voi.

Di fronte a queste difficoltà, quali sono le opportunità e le responsabilità che avete in qualità di insegnanti del CES nel XXI secolo? Ovviamente, dovete amare il Signore, la Sua chiesa e i vostri studenti. Dovete anche rendere una testimonianza pura sinceramente e frequentemente. Inoltre, più che in qualsiasi altro periodo della nostra storia, i vostri studenti hanno anche bisogno della benedizione di imparare il contenuto e il contesto dottrinale o storico mediante lo studio e la fede accompagnati dalla testimonianza pura, in modo che possano sperimentare una conversione matura e duratura al Vangelo e sviluppare una dedizione a Gesù Cristo che duri per tutta la vita. Conversione matura e duratura significa che “rimarranno sulla barca e si terranno stretti” per tutta la vita.7

Per poter comprendere il contenuto e il contesto dottrinale e storico delle Scritture e della nostra storia, dovrete studiare i “libri migliori”, come detto dal Signore. I “libri migliori” includono le Scritture, gli insegnamenti dei profeti e degli apostoli moderni e le migliori pubblicazioni disponibili scritte da studiosi della Chiesa. Grazie al vostro diligente impegno per imparare mediante lo studio e le fede, potrete aiutare i vostri studenti ad apprendere le abilità e i comportamenti necessari per distinguere le informazioni affidabili che li edificheranno dalle mezze verità e dalle errate interpretazioni di dottrina, storia e pratiche che li faranno cadere.

Istruiteli sulle difficoltà che incontrano quando si affidano a Internet per trovare risposta a domande di portata eterna. Ricordate loro che Giacomo non ha detto: “Se alcuno di voi manca di sapienza, la cerchi su Google!”8.

Le persone sagge non fanno affidamento su Internet per diagnosticare e curare problemi emotivi, mentali e di salute fisica, soprattutto se possono mettere a repentaglio la vita. Al contrario, si rivolgono a medici professionisti, che hanno ricevuto la formazione e l’abilitazione da organizzazioni mediche e statali. Anche in questo caso, le persone sagge cercano comunque una seconda opinione.

Se questo è il processo ragionevole da seguire per trovare risposta a problemi di natura emotiva, mentale e fisica, lo è ancora di più quando in gioco c’è la vita eterna. Quando qualcosa ha il potenziale di minacciare la nostra vita spirituale, i nostri preziosi rapporti familiari e la nostra appartenenza al regno, dovremmo trovare dirigenti della Chiesa premurosi e fedeli che ci aiutino. Se necessario, dovremmo chiedere aiuto a chi possiede un’adeguata formazione accademica, esperienza e competenza.

Questo è proprio quello che faccio quando ho bisogno di una risposta alle mie domande che non riesco a soddisfare da solo. Chiedo aiuto ai Fratelli del Quorum dei Dodici e ad altri che hanno competenze nei campi della storia e della dottrina della Chiesa.

Dovreste essere tra i primi, al di fuori delle famiglie degli studenti, a presentare fonti autorevoli su argomenti che potrebbero essere poco noti o controversi, di modo che gli studenti valutino quello che sentono o leggono in seguito sulla base di quello che già avete insegnato loro.

Ai nostri preziosi missionari somministriamo i vaccini prima di mandarli nel campo di missione, di modo che siano protetti da malattie che possono far loro del male o ucciderli. In maniera simile, prima di mandarli nel mondo, vi prego di vaccinare i vostri studenti fornendo un’interpretazione fedele, approfondita e accurata delle dottrine del Vangelo, delle Scritture, della nostra storia e di quei temi che a volte sono fraintesi.

Tra questi temi che sono meno noti o controversi, ci sono la poligamia, le pietre del veggente, i diversi resoconti della Prima Visione, il processo di traduzione del Libro di Mormon o del Libro di Abrahamo, le questioni di genere, la razza e il sacerdozio o la Madre Celeste.

Il compito di vaccinare i nostri giovani spetterà spesso a voi, insegnanti del CES. Tenendo questi concetti in mente, trovate il tempo per pensare alle vostre opportunità e alle vostre responsabilità.

I dirigenti della Chiesa oggi sono pienamente coscienti dell’accesso illimitato che abbiamo alle informazioni e noi stiamo facendo un grandissimo sforzo per fornire un contesto e una comprensione accurati degli insegnamenti della Restaurazione. Un ottimo esempio di questo impegno sono gli undici saggi di Argomenti evangelici di LDS.org che offrono interpretazioni equilibrate e affidabili dei fatti relativi a temi controversi o poco conosciuti legati alla Chiesa.

È importante che conosciate il contenuto di questi saggi come le vostre tasche. Se avete domande a riguardo, chiedete a qualcuno che li ha studiati e che li comprende. In altre parole, “cercate l’istruzione, sì, mediante lo studio ed anche mediante la fede” mentre interiorizzate i contenuti di questi saggi.

Dovreste anche conoscere bene il sito Joseph Smith Papers e la sezione di LDS.org dedicata alla storia della Chiesa, oltre alle altre risorse pubblicate da fedeli studiosi appartenenti alla Chiesa.

L’impegno volto a fornire trasparenza evangelica e vaccinazione spirituale tramite uno studio attento della dottrina e della storia, assieme a una testimonianza ardente, è il migliore antidoto che abbiamo per aiutare gli studenti a evitare e/o ad affrontare le domande, i dubbi o le crisi di fede a cui potrebbero trovarsi davanti in quest’era dell’informazione.

Se voi insegnanti pagherete il prezzo per capire meglio la nostra storia, la nostra dottrina e le nostre pratiche — meglio di quanto facciate adesso — sarete preparati a dare risposte profonde, accurate e ispirate alle domande dei vostri studenti.

Una maniera per sapere quali domande hanno i vostri studenti è quella di ascoltarli con attenzione.

La nostra figlia più grande, quando aveva cinque anni, mi è venuta in braccio mentre leggevo il giornale. Mi stava dicendo qualcosa di importante per lei e io non le stavo dando retta. Quindi, ha afferrato il giornale, l’ha tirato giù, mi ha preso il viso con le manine, mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto: “Papà, non mi stai ascoltando!”. Aveva ragione e io avevo sbagliato a non ascoltarla. Tutti i buoni insegnanti devono essere dei buoni ascoltatori.

Oltre ad ascoltare gli studenti, incoraggiateli a porvi domande, in classe o privatamente, su qualsiasi argomento.

Una delle domande più importanti che i vostri studenti potrebbero farvi è: “Perché?”.

Quando chiesto con il sincero desiderio di capire, “Perché?” è una grande domanda. È la domanda che i missionari vogliono che i simpatizzanti facciano. Perché siamo qui? Perché accadono cose brutte alle brave persone? Perché dobbiamo pregare? Perché dobbiamo seguire Cristo? Sono spesso i “perché” che conducono all’ispirazione e alla rivelazione. La conoscenza del piano di salvezza del nostro Padre Celeste aiuterà a rispondere alla maggior parte dei “perché”. Riprenderò questo discorso tra un attimo.

Ecco intanto un’osservazione finale sul rispondere alle domande. È essenziale insegnare agli studenti che, sebbene il Vangelo dia molte o quasi tutte le risposte alle più importanti domande della vita, alcune domande non possono trovare risposta in questa vita perché non disponiamo delle informazioni necessarie per dare risposte adeguate. In Giacobbe, infatti, impariamo: “Ecco, grandi e meravigliose sono le opere del Signore. Quanto imperscrutabili sono le profondità dei suoi misteri; ed è impossibile che l’uomo scopra tutte le sue vie. E nessuno conosce le sue vie salvo che ciò gli sia rivelato”9.

Un avvertimento: siate consci del fatto che potreste arrivare a credere, come fanno molti dei vostri studenti, di essere esperti di Scritture, dottrina e storia della Chiesa. Uno studio recente ha rivelato che “più le persone pensano di conoscere un argomento, più sono inclini ad asserire di possedere una comprensione superiore a quella che hanno, al punto di simulare la conoscenza di fatti artificiali e informazioni false”10.

Chiamata “iper-asserzione”, questa è una tentazione che voi, insegnanti del CES, dovete evitare. Va benissimo dire: “Non lo so”. Tuttavia, una volta detto, avete la responsabilità di trovare le migliori risposte possibili alle domande sincere poste dai vostri studenti.11

Parlando di insegnare ai vostri studenti e di rispondere alle loro domande, desidero avvertirvi di non trasmettere voci sensazionali o infondate oppure interpretazioni e spiegazioni superate della nostra dottrina e delle nostre pratiche prese dal passato. È sempre saggia prassi studiare le parole dei profeti e degli apostoli viventi; tenersi informati sulle questioni, sulle direttive e sulle dichiarazioni della Chiesa tramite mormonnewsroom.org e LDS.org; e consultare le opere di studiosi della Chiesa fedeli, capaci e riconosciuti per assicurarsi di non insegnare cose non vere, antiquate oppure strane ed eccentriche.

Gli autori dello studio sull’iper-asserzione hanno osservato che “la tendenza a iper-asserire, soprattutto in coloro che si percepiscono come degli esperti, può in realtà scoraggiare le persone dall’istruirsi proprio in quei campi in cui si considerano sapienti”.

ha osservato: “Essere l’esperto di una materia può essere eccitante, in quanto si vedono studenti e colleghi che pendono dalle nostre labbra. Tuttavia, senza un profondo impegno volto al continuo apprendimento cadiamo vittime dell’iper-asserzione e a nessuno piacciono i ‘saputelli’”12.

Ripeto l’avvertimento del presidente Hinckley: “Non possiamo essere troppo attenti. Dobbiamo vegliare per non uscire dal [seminato]”13.

Oltre ad apprendere per tutta la vita, dovete anche fare, nella vostra vita, quelle cose che consentono allo Spirito Santo di lavorare in voi. Queste cose sono la preghiera quotidiana sincera, il digiuno fedele, lo studio e la meditazione regolari delle Scritture e delle parole dei profeti viventi, il rendere la domenica una delizia, il prendere il sacramento con umiltà e ricordando sempre il Salvatore, il recarsi al tempio il più frequentemente possibile e, infine, il soccorrere i bisognosi, i poveri e chi si sente solo — sia le persone vicine che quelle in tutto il mondo.

Miei cari colleghi insegnanti, per cogliere le vostre opportunità e adempiere le vostre responsabilità adeguatamente, dovete mettere in pratica ciò che predicate!

Siate coraggiosi cercando consiglio e correzione da coloro in cui riponete fiducia: il coniuge, i dirigenti del sacerdozio o i supervisori. Chiedete loro dove potete migliorare nel vostro personale discepolato. Questo è particolarmente importante per tutti i dipendenti a tempo pieno, che sono pagati con i sacri fondi della decima della Chiesa. Dovete evitare qualsiasi cosa che scacci lo Spirito.

Inoltre, vorrei suggerirvi di esaminarvi di tanto in tanto e di rileggere 2 Nefi 26:29–32, Alma 5:14–30 e Dottrina e Alleanze 121:33–46, che vi aiuteranno a identificare i tipi di tentazione davanti ai quali tutti noi possiamo trovarci. Se c’è qualcosa che va cambiato nella vostra vita, allora decidete di metterlo a posto.

Evitate la tentazione di mettere in dubbio le motivazioni dei vostri colleghi. Al contrario, guardate nella profondità del vostro cuore e scrutate i vostri desideri e le vostre motivazioni. Solo allora il Salvatore potrà cambiarvi il cuore e allineare i vostri desideri e le vostre motivazioni con i Suoi.

La nuova generazione deve conoscere il piano di salvezza di Dio, comprenderlo, accettarlo e prendervi parte. La comprensione di questo piano fornirà loro la visione divina tramite cui vedersi come figli e figlie di Dio, offrendo una prospettiva per comprendere quasi ogni dottrina, pratica e direttiva della Chiesa.

In qualità di insegnanti del CES oggi, dovete accettare l’opportunità e la responsabilità di insegnare ai Millennials del XXI secolo i principi giusti riguardanti il piano, tra cui la dottrina divinamente sancita del matrimonio e il ruolo della famiglia definito nel proclama sulla famiglia.14

La dottrina del matrimonio eterno e della famiglia è una parte cruciale del piano di felicità di Dio. Tale dottrina include la nostra famiglia suggellata nel tempio come parte della famiglia eterna del Padre Celeste nel regno celeste. Poiché fa diretto riferimento alla Sua famiglia e ai Suoi figli di spirito, ci viene insegnato, in Genesi, che Egli “li creò maschio e femmina” e che a padre Adamo e a madre Eva comandò: “Moltiplicate e riempite la terra”15.

Si è detto che il piano di felicità inizia e finisce con la famiglia. A dire il vero, l’inizio della famiglia risale al mondo preterreno, in cui vivevamo come appartenenti alla famiglia dei nostri Genitori Celesti. Alla fine, le responsabilità familiari e i rapporti amorevoli non solo continueranno a esistere, ma si espanderanno mediante il processo della procreazione.16

Il cardine che collega tutto quanto — da cui il piano di Dio e il nostro destino eterno dipendono e su cui tutto il resto ruota — è il nostro Salvatore, Gesù Cristo. Il Suo sacrificio espiatorio rende possibile ogni cosa, compresi un matrimonio e una famiglia eterni amorevoli e affettuosi.

Il Signore ci insegna che nessuno, a prescindere dalla sua rettitudine, può ottenere ciò che il nostro Padre nei cieli ha per i Suoi figli. Una singola persona è solo metà dell’equazione, essendo incapace di dimorare nel più alto grado del regno celeste.17

I vostri studenti devono capire che lo scopo della mortalità è quello di diventare più simili a Dio ottenendo un corpo fisico, esercitando la facoltà di scelta e assumendo ruoli che prima appartenevano solo ai nostri Genitori Celesti: i ruoli di marito, moglie e genitore.

I profeti hanno rassicurato che tutti coloro che sono degni e confidano in Gesù Cristo, ma che non hanno potuto essere suggellati a un compagno o avere figli in questa vita potranno disporre di tali opportunità nel mondo a venire.

Insegnate ai nostri giovani che nella chiesa del Signore c’è posto per tutti, per adorare, servire e crescere insieme come fratelli e sorelle nel Vangelo. Ricordate loro ciò che ha insegnato Lehi, che l’obiettivo e la speranza di Dio per tutti i Suoi figli si può riassumere così: “Adamo cadde affinché gli uomini potessero essere; e gli uomini sono affinché possano provare gioia”18.

Il Padre Celeste vuole che accettiamo la Sua definizione di matrimonio e che obbediamo al Suo primo comandamento di moltiplicarsi e riempire la terra — non solo di adempiere il Suo piano, ma anche di trovare la gioia che tale piano ha la capacità di dare ai Suoi figli e alle Sue figlie.

I membri della Chiesa non sono gli unici che riconoscono questo principio. Il giornalista del New York Times David Brooks ha osservato: “Le persone non stanno meglio quando viene data loro massima libertà personale di fare quello che vogliono. Hanno una vita migliore quando sono impegnati appieno in qualcosa che trascende la scelta personale; dedizione alla famiglia, a Dio, a un lavoro e al paese”.19

Quali insegnanti della Chiesa, aiutate i nostri giovani ad avere una comprensione chiara del piano di felicità di Dio, tramite il quale giunge vera gioia ai Suoi figli. Aiutateli a conoscerlo, ad accettarlo, a prendervi parte e a difenderlo. Dai miei 40 anni di esperienza come Autorità generale, sono preoccupato del grande numero di membri della nostra Chiesa, giovani e meno giovani, che semplicemente non comprendono il piano per il loro destino eterno e divino.

Perciò, miei colleghi insegnanti, dobbiamo ricercare e sfruttare queste opportunità per spiegare, dottrinalmente e spiritualmente, perché crediamo che la conoscenza del grande piano di felicità di Dio risponda alla maggioranza dei “perché” che possono esserci rivolti. Affermare la nostra credenza in una vita preterrena in cui vivevamo come figli di spirito di un Padre Celeste e di una Madre Celeste ci permette di spiegare perché questa terra è stata creata. Uno scopo essenziale della vita terrena è che possiamo replicare quell’esperienza familiare, questa volta come genitori invece che semplicemente come figli. Fate tesoro della comprensione basilare della dottrina e dello scopo del piano che il Padre Celeste ha per la nostra felicità eterna. Continuate a insegnarlo.

Dunque, concludendo e riassumendo, dall’anziano Kim B. Clark abbiamo imparato che siete insegnanti mandati da Dio, pieni di fede, speranza, umiltà e amore.20

I punti che io ho condiviso con voi sono:

  • Insegnate agli studenti a unire l’apprendimento mediante lo studio e la fede alla testimonianza pura. Insegnate loro a rimanere sulla barca e a tenersi stretti!

  • Insegnate agli studenti a controllare i dispositivi mobili e a impegnarsi a essere connessi più allo Spirito Santo che a Internet.

  • Vaccinate gli studenti con le verità del piano di salvezza che si trovano nel vangelo di Gesù Cristo.

  • Conoscete bene il contenuto dei saggi di Argomenti evangelici.

  • Ricordate che “Perché?” può essere una grande domanda che porta alla comprensione del Vangelo.

  • Non iper-asserite e non abbiate paura di dire: “Non lo so”.

  • Apprendete durante tutta la vita.

  • Cercate consiglio e correzione da coloro in cui avete fiducia.

  • Di tanto in tanto potreste esaminarvi per valutare la vostra preparazione spirituale, la vostra diligenza e la vostra efficacia.

  • Insegnate che il piano di felicità inizia e finisce con la famiglia. Ricordatevi del piano di salvezza in ogni momento.

  • Insegnate che il matrimonio e la famiglia portano gioia duratura.

  • Ricordate, l’apprendimento che avviene mediante lo studio, la fede e la testimonianza pura insieme produce una conversione vera e duratura.

  • Sopra ogni altra cosa, una forte fede nell’Espiazione del Signore Gesù Cristo è essenziale per la nostra forza e la nostra crescita spirituali.

Miei amati colleghi insegnanti, possa Dio benedire ciascuno di voi. Qualunque sia il fardello che portate, possa esso essere alleggerito. Spero che possiate trovare la gioia e la pace che scaturiscono dal sapere che, tramite l’insegnamento, avete toccato una vita, avete edificato uno dei figli del Padre Celeste durante il suo viaggio affinché un giorno possano essere di nuovo accolti in Sua presenza. Attesto che abbiamo la pienezza del vangelo eterno di Gesù Cristo come restaurato tramite il profeta Joseph Smith. La pienezza del Vangelo è nelle nostre mani. Dobbiamo farla giungere nella nostra mente e nel nostro cuore e insegnarla con potere. Possa Dio benedire ciascuno di noi è la mia preghiera e la mia benedizione nel nome di Gesù Cristo. Amen

Note:

  1. Addestramento per le Autorità generali, 29 settembre 1992.

  2. Dottrina e Alleanze 88:118

  3. Harold B. Lee, The Teachings of Harold B. Lee, a cura di Clyde J. Williams (1996), 331.

  4. Edward William Tullidge, The Women of Mormondom (1877), 412.

  5. F. Burton Howard, Marion G. Romney: His Life and Faith (1988), 63–64.

  6. Boyd K. Packer, “Un tributo ai membri della Chiesa”, La Stella, ottobre 1980, 115.

  7. Vedere M. Russell Ballard, “Rimanete sulla barca e tenetevi stretti!”, Liahona, novembre 2014, 89–92.

  8. Vedere Giacomo 1:5.

  9. Giacobbe 4:8; vedere anche Dottrina e Alleanze 101:32–34.

  10. Brent W. Webb, “Quest for Perfection and Eternal Life” (conferenza universitari annuale della Brigham Young University, sessione per i docenti, 24 agosto 2015), 10, speeches.byu.edu; vedere Stav Atir, Emily Rosenzweig e David Dunning, “When Knowledge Knows No Bounds: Self-Perceived Expertise Predicts Claims of Impossible Knowledge,” Psychological Science, agosto 2015, 1295–1303; doi: 10,1177/0956797615588195.

  11. Vedere Dottrina e Alleanze 101:32–34.

  12. Brent W. Webb, “Quest for Perfection and Eternal Life,” 10, speeches.byu.edu.

  13. Addestramento per le Autorità generali, 29 settembre 1992.

  14. Vedere “La famiglia – Un proclama al mondo”, Liahona, novembre 2010, 129).

  15. Vedere Genesi 1:27–28.

  16. Vedere Dottrina e Alleanze 131:1–4; 132:19.

  17. Vedere 1 Corinzi 11:11 e Dottrina e Alleanze 131:1–4.

  18. 2 Nefi 2:25.

  19. David Brooks, “The Age of Possibility,” New York Times, 15 novembre 2012, nytimes.com.

  20. Kim B. Clark, “Insegnanti venuti da Dio” (Una serata con l’anziano M. Russell Ballard, 26 febbraio 2016), broadcasts.lds.org.