2021
Preghiere per Tessa
Ottobre 2021


Preghiere per Tessa

L’autrice vive in Colorado, USA.

“Nessuno mi vuole nella sua squadra”, disse Tessa.

“Chi sta con il Signor? È tempo di saper” (Inni, 165).

girl playing kickball

Tessa si guardava le scarpe. Era l’ora di educazione fisica. I bambini stavano scegliendo i giocatori delle squadre per giocare a palla avvelenata. Sapeva che l’avrebbero scelta per ultima. Era sempre l’ultima.

Presto, rimase solo Tessa. “Mi sa che dovremo tenerci di nuovo lei nella nostra squadra”, sussurrò il capitano al suo amico. Entrambi ridacchiarono.

Tessa fece finta di non aver sentito.

Poco dopo l’inizio della partita, una bambina dell’altra squadra tirò la palla. Andava dritta verso Tessa!

Mostrerò loro che so giocare!, pensò Tessa. Scattò in avanti per prendere la palla. La palla, però, le colpì il braccio e rimbalzò a terra.

“Non sai fare proprio niente!”, disse il capitano della squadra.

Tessa si girò per guardarlo in faccia. “E va bene! Non dovrete più tenermi nella vostra squadra!”. Si diresse verso la palla e la calciò forte.

La migliore amica di Tessa, Shondra, la rincorse. “Ehi, va tutto bene”, disse Shondra. “A tutti può capitare di far cadere una palla”.

“Davvero? Allora perché nessuno mi vuole in squadra?”, disse Tessa.

“Forse è perché ti arrabbi tanto”, rispose Shondra, e tornò dove la aspettavano gli altri bambini.

Tessa si sedette su una panchina a lato del campo. Aveva gli occhi pieni di lacrime. Non voleva che la scuola chiamasse di nuovo i suoi genitori. Erano già stati chiamati in passato. Il preside aveva detto che Tessa aveva problemi ad andare d’accordo con gli altri bambini.

Tessa non sapeva perché si comportava così. Non voleva causare problemi. A volte, però, si sentiva molto arrabbiata e triste e non riusciva a trattenersi.

Tessa sospirò. “Non mi accetteranno mai”, disse tra sé.

Finita la scuola, Tessa corse fuori. La mamma era venuta a prenderla. Ascoltò Tessa che le raccontava della sua giornata.

girl walking with her mom

“Non mi scelgono mai per far parte della loro squadra”, disse Tessa. “Credo che nessuno sia mai dalla mia parte”.

“Mi dispiace, tesoro”, disse la mamma. “A volte le persone non sono gentili, però il Padre Celeste è sempre dalla tua parte. E anche la tua famiglia”. Abbracciò Tessa. “Adesso andiamo a casa. Ho una sorpresa per te”.

Arrivate a casa, Tessa vide che c’era la nonna! A Tessa piacevano sempre le sue visite.

“Voglio sapere tutto quello che succede nella tua vita”, disse la nonna. “Coma va a scuola?”.

Tessa abbassò lo sguardo. “Non tanto bene”.

“La mamma ha detto che stai passando un momento difficile”, disse la nonna “Sai, vero, che lei e il tuo papà pregano per te?”.

girl sitting with her grandma

“Sì”.

“E sai, vero, che io e il nonno preghiamo per te?”.

Tessa annuì.

“Bene, ora ci sono anche tante altre persone che pregano per te!”.

“Che cosa vuoi dire?”, chiese Tessa.

“Ho messo il tuo nome nella lista della preghiera del tempio”, disse la nonna. “In questo modo, tante persone pregano per te, persino persone che non ti conoscono”.

“Perciò è come se fossero nella mia squadra?”, disse Tessa.

“Certo, puoi vederla così”, disse la nonna. “Il Padre Celeste fa sempre il tifo per te! E ora lo fanno anche tutte le persone che pregano per te”.

“Grazie, nonna!”. Tessa abbracciò forte la nonna.

La volta successiva in cui Tessa si arrabbiò a scuola, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Si ricordò di tutte le persone che pregavano per lei. Questo la aiutò a sentirsi un po’ meglio. Poi chinò la testa per fare una preghiera da sola.

Grazie Padre Celeste, pregò. Grazie perché fai il tifo per me.

Friend Magazine, Global 2021/10 Oct

Illustrazioni di Rayanne Vieira