“Innalzato sulla croce – Estratti”, Per la forza della gioventù, novembre 2022.
Innalzato sulla croce
Estratti
Un motivo per cui non diamo risalto alla croce come simbolo deriva dalle nostre radici bibliche. Poiché la crocifissione era una delle forme di esecuzione più atroci dell’Impero romano, molti dei primi seguaci di Gesù scelsero di non dare risalto a quel brutale strumento di sofferenza. Il significato della morte di Cristo era certamente il cardine della loro fede, ma per circa trecento anni essi cercarono generalmente di trasmettere la loro identità evangelica tramite altri mezzi. […]
Un altro motivo per non usare croci iconizzate è l’enfasi che poniamo sull’intero miracolo della missione di Cristo: la Sua gloriosa risurrezione, come pure la Sua sofferenza e la Sua morte sacrificali. […]
Ovunque e in ogni epoca, Egli ha detto a tutti noi: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua” [Matteo 16:24].
Qui si parla delle croci che portiamo piuttosto che di quelle che indossiamo. Per essere seguaci di Gesù Cristo, a volte si deve portare un fardello — il proprio o quello di qualcun altro — e andare dove è richiesto il sacrificio e dove la sofferenza è inevitabile. Un vero cristiano non può seguire il Maestro solo nelle questioni su cui è d’accordo. No. Lo seguiamo ovunque, compreso, se necessario, là dove è pieno di lacrime e difficoltà, là dove a volte possiamo essere davvero molto soli. […]
Prego che Lo seguiremo — senza posa, senza mai vacillare né fuggire, senza mai esitare davanti a ciò che ci aspetta, né quando la nostra croce può essere pesante né quando, per un certo periodo, il sentiero può farsi buio.