2000–2009
Il pentimento e la conversione
Aprile 2007


2:3

Il pentimento e la conversione

Un’anima penitente è un’anima convertita e un’anima convertita è un’anima penitente.

L’anno scorso, mentre io e l’anziano David S. Baxter stavamo recandoci in automobile ad una conferenza di palo, ci fermammo a mangiare. In seguito, mentre stavamo ritornando in macchina, si avvicinò a noi una donna che ci chiamò. Rimanemmo sbigottiti a causa del suo aspetto, che era, per usare un eufemismo, «estremo». Ci chiese se eravamo anziani della Chiesa. Rispondemmo di sì. Ci raccontò senza restrizioni la storia della sua tragica vita, intrisa di peccati. Allora, a solo vent’otto anni, era profondamente infelice. Si sentiva inutile e non aveva nulla per cui vivere. Mentre parlava iniziò a emergere la dolcezza della sua anima. Ci chiese con le lacrime agli occhi se ci fosse una qualche speranza per lei, una via d’uscita dal suo buco nero.

«Sì», rispondemmo, «c’è speranza. La speranza è collegata al pentimento. Lei può cambiare. Lei può ‹veni[r]e a Cristo, e[d essere] perfett[a] in Lui›».1 L’esortammo a non procrastinare.2 Lei singhiozzò umilmente e ci ringraziò con sincerità.

Nel proseguimento del viaggio, io e l’anziano Baxter ponderammo sull’esperienza. Ricordammo il consiglio impartito da Aaronne ad un’anima disperata: «Se ti pentirai di tutti i tuoi peccati e ti prostrerai dinanzi a Dio e invocherai il suo nome con fede… allora riceverai la speranza che desideri».3

Oggi, in quest’ultima sessione della conferenza generale, anch’io parlerò del pentimento. Lo faccio perché il Signore ha comandato ai Suoi servi di gridare il pentimento a tutti i popoli.4 Il Maestro ha restaurato il Suo vangelo per portare gioia ai Suoi figli e il pentimento ne è un elemento fondamentale.5

La dottrina del pentimento è antica quanto il Vangelo stesso. Gli insegnamenti biblici dal libro di Genesi6 ad Apocalisse7 insegnano il pentimento. Le lezioni impartite da Gesù Cristo durante il Suo ministero terreno includono questi avvertimenti: «Il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’evangelo»8 e «se non vi ravvedete, tutti similmente perirete».9

I riferimenti al pentimento sono ancora più frequenti nel Libro di Mormon.10 Al popolo delle Antiche Americhe, il Signore diede questo comandamento: «E di nuovo vi dico, dovete pentirvi, ed essere battezzati nel mio nome e divenire come un fanciullo, altrimenti non potrete in alcun modo ereditare il regno di Dio».11

Con la Restaurazione del Vangelo, il Salvatore ha nuovamente posto l’accento su questa dottrina. In Dottrina e Alleanze la parola pentimento appare in una delle sue forme in quarantasette delle sue centotrentotto sezioni.12

Pentirsi dei peccati

Che cosa significa pentirsi? Partiamo dalla definizione del vocabolario: il pentimento è «l’allontanamento dal peccato… provare dolore e rimorso».13 Pentirsi dei peccati non è facile, ma ne vale la pena. Il pentimento richiede un passo alla volta. Una preghiera umile faciliterà tutti i passi essenziali. Come requisiti per il perdono, ci deve per prima cosa essere il riconoscimento, il rimorso, poi la confessione.14 «Da questo potrete sapere se un uomo si pente dei suoi peccati: ecco, egli li confesserà e li abbandonerà».15 La confessione deve essere fatta alla persona cui è stato fatto il torto. Deve essere sincera e non una semplice ammissione delle colpe davanti alle evidenze. Se sono state offese molte persone, la confessione va fatta a tutti gli interessati. Le azioni che potrebbero influire sulla posizione ecclesiastica nella Chiesa o sul diritto ai privilegi vanno confessate subito al vescovo, che il Signore ha chiamato come giudice comune in Israele.16

Il passo successivo è la restituzione, ossia riparare al danno fatto, se possibile. Poi vengono i passi per impegnarsi a fare meglio e per astenersi dal ricadere nel peccato, per pentirsi «con pieno intento di cuore».17 Grazie al riscatto pagato mediante l’espiazione di Gesù Cristo, un perdono totale è dato al peccatore penitente che abbandona per sempre il peccato.18 All’anima penitente Isaia disse: «Quand’anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; quand’anche fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana».19

Che il Signore richieda il pentimento è evidente quando leggiamo la sezione 19 di Dottrina e Alleanze: «Io vi comando di pentirvi—pentitevi, perché non abbia a colpirvi con la verga della mia bocca, e con la mia ira, e con la mia collera, e che le vostre sofferenze siano dolorose—quanto dolorose non sapete, quanto intense non sapete, sì, quanto dure da sopportare non sapete.

Poiché ecco, io, Iddio, ho sofferto queste cose per tutti, affinché non soffrano, se si pentiranno.

Ma se non volessero pentirsi, essi dovranno soffrire proprio come me».20

Benché il Signore insista sul nostro pentimento, la maggior parte della gente non ne prova un bisogno tanto impellente.21 Tra queste persone ci sono coloro che cercano di essere buoni. Essi non hanno intenzioni malvagie,22 tuttavia il Signore è chiaro nel Suo messaggio che tutti hanno bisogno di pentirsi, non solo dei peccati commessi, ma anche di quelli di omissione. Questo è il caso nel Suo avvertimento ai genitori: «Se dei genitori hanno dei figli in Sion… e non insegnano loro a comprendere la dottrina del pentimento, della fede in Cristo il Figlio del Dio vivente, e del battesimo e del dono dello Spirito Santo… il peccato sia sul capo dei genitori».23

Il significato più ampio della parola pentirsi

La dottrina del pentimento è molto più vasta della definizione data dal vocabolario. Quando Gesù diceva «ravvedetevi», i discepoli riportarono quel comandamento in greco con il verbo metanoeo.24 Questa parola possente ha un grande significato: il prefisso meta significa «cambiamento»;25 il suffisso si riferisce a quattro termini greci importanti, ossia nous, «la mente»,26gnos, «la conoscenza»,27pneuma, «lo spirito»,28 e pnoe, «il fiato».29

Pertanto Gesù dicendoci «Ravvedetevi», ci chiede di cambiare: cambiare la mente, la conoscenza, lo spirito e persino il fiato. Un profeta spiegò che un tale mutamento nel fiato di una persona significa respirare riconoscendo con gratitudine Chi ci dona ogni respiro. Re Beniamino disse: «Se voi serviste Colui che vi ha creato… e vi preserva di giorno in giorno, prestandovi l’alito… da un istante all’altro—io dico, se lo serviste con tutta quanta la vostra anima, non sareste tuttavia che dei servitori inutili».30

Sì, il Signore ci ha comandato di pentirci, di cambiare la nostra via, di venire a Lui e di diventare più simili a Lui.31 Questo richiede un cambiamento totale. Alma insegnò a suo figlio: «Impara la saggezza nella tua giovinezza». Impara nella tua giovinezza a obbedire ai comandamenti di Dio… Che tutti i tuoi pensieri siano diretti al Signore, sì, che gli affetti del tuo cuore siano posti nel Signore, per sempre».32

Pentirsi completamente significa convertirsi del tutto al Signore Gesù Cristo e alla Sua santa opera. Alma insegnò questo concetto quando pose queste domande: «Io vi chiedo, miei fratelli della chiesa: Siete voi nati spiritualmente da Dio? Avete ricevuto la sua immagine sul vostro volto? Avete provato questo possente mutamento nel vostro cuore?»33 Questo mutamento giunge quando «nasciamo di nuovo», ci convertiamo e indirizziamo il nostro cammino verso il regno di Dio.34

I frutti del pentimento

I frutti del pentimento sono dolci. I nuovi convertiti penitenti scoprono che i principi del vangelo restaurato governano i pensieri e le azioni, modellano le abitudini e forgiano il carattere. Essi sono più disposti a cambiare e sono in grado di rifuggire da ogni empietà.35 Inoltre, gli appetiti non controllati,36 la dipendenza alla pornografia o alla droga,37 le passioni sfrenate,38 i desideri carnali,39 l’orgoglio40 sono ridotti con la conversione completa al Signore e con la determinazione a servirLo e a emulare il Suo esempio.41 La virtù adorna i pensieri e la fiducia in se stessi cresce.42 La decima è vista come una gioia e una benedizione protettiva, non un dovere o un sacrificio.43 La verità diventa più piacevole e le cose di buona reputazione diventano più attraenti.44

Il pentimento è il regime del Signore per la crescita spirituale. Il re Beniamino spiegò che «l’uomo naturale è nemico di Dio, lo è stato fin dalla caduta di Adamo, e lo sarà per sempre e in eterno, a meno che non ceda ai richiami del Santo Spirito, si spogli dell’uomo naturale e sia santificato tramite l’espiazione di Cristo, il Signore, e diventi come un fanciullo, sottomesso, mite, umile, paziente, pieno d’amore, disposto a sottomettersi a tutte le cose che il Signore ritiene conveniente infliggergli, proprio come un fanciullo si sottomette a suo padre».45 Fratelli e sorelle, questo significa conversione! Il pentimento è conversione! Un’anima penitente è un’anima convertita e un’anima convertita è un’anima penitente.

Il pentimento per coloro che sono morti

Ogni persona vivente può pentirsi, ma che cosa ne è di coloro che sono morti? Anche loro hanno la possibilità di pentirsi. Le Scritture dichiarano che «i fedeli anziani di questa dispensazione, quando lasciano la vita mortale, continuano le loro fatiche nella predicazione del Vangelo di pentimento e di redenzione… tra coloro che sono … sotto la schiavitù del peccato nel grande mondo degli spiriti dei morti.

I morti che si pentono saranno redenti tramite l’obbedienza alle ordinanze della casa di Dio,

E dopo che avranno pagato la pena per le loro trasgressioni e saranno stati purificati, riceveranno una ricompensa secondo le loro opere».46

Il profeta Joseph Smith ha inoltre rivelato che «la terra sarà colpita con una maledizione a meno che non vi sia un legame di un qualche tipo tra i padri e i figli… Noi senza [i nostri morti] non possiamo essere resi perfetti, né possono loro essere resi perfetti senza di noi… È necessario, all’apertura d[i questa] dispensazione… che si sta aprendo ora, che abbia luogo un’intera, e completa, e perfetta unione, e una connessione delle dispensazioni, delle chiavi, dei poteri e delle glorie».47

«Gesù mi vuole come un raggio di sole?»48 Sì! E anche voi. Egli vuole anche che noi diventiamo fabbri che creiamo anelli di congiungimento celesti, per contenere la maledizione49 della frantumazione della famiglia. La terra è stata creata e i templi vengono costruiti affinché le famiglie possano vivere insieme per sempre.50 Molti, se non la maggior parte, di noi potrebbero pentirsi e convertirsi a fare più genealogia e lavoro di tempio per i propri antenati. Di conseguenza, il nostro pentimento è necessario e indispensabile per il loro pentimento.

Dichiaro che per tutti i nostri cari che sono morti, per la donna ventottenne impantanata nella palude del peccato e per ognuno di noi è possibile pentirsi. Il pentimento giunge grazie alla conversione completa al Signore e alla sua santa opera.

So che Dio vive. Gesù è il Cristo. Questa è la Sua chiesa. Il Suo profeta oggi è il presidente Gordon B. Hinckley. Di questo rendo testimonianza nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Moroni 10:32.

  2. Vedere Alma 13:27; 34:33. Il presidente Spencer W. Kimball descrisse la procrastinazione come «la mancanza di volontà ad accettare in quel momento la… personale responsabilità» (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Spencer W. Kimball, 5).

  3. Alma 22:16. Ricordiamo inoltre il popolo peccaminoso sotto la cura di un leader preoccupato, Mormon, che scrisse: «Io ero senza speranza, poiché conoscevo i giudizi del Signore che sarebbero venuti su di loro; poiché essi non si pentivano delle loro iniquità, ma lottavano per la loro vita senza invocare quell’Essere che li aveva creati» (Mormon 5:2).

  4. Soprattutto in questi ultimi giorni; vedere DeA 18:11–12, 14; 19:21; 34:5–6; 43:20; 133:16–17.

  5. «I primi principi e le prime ordinanze del Vangelo sono: primo, la fede nel Signore Gesù Cristo; secondo, il pentimento; terzo, il battesimo per immersione per la remissione dei peccati; quarto, l’imposizione delle mani per il dono dello Spirito Santo» (Articoli di Fede 1:4). Vedere anche DeA 39:6; 84:27; 138:19.

  6. Vedere Joseph Smith Translation Genesis 4:8.

  7. Vedere Apocalisse 2:16.

  8. Marco 1:15; vedere anche Matteo 4:17.

  9. Luca 13:3.

  10. La parola pentirsi (per insegnare la dottrina del pentimento) in tutte le sue forme (pentirsi, pentimento, ravvedersi, ravvedimento, ecc.) compare settantadue volte nella versione di Re Giacomo della Bibbia, sessantotto nella traduzione di Joseph Smith della Bibbia e trecentosessanta volte nel Libro di Mormon.

  11. 3 Nefi 11:38. Un altro esempio è: «Io vi ho dato la legge e i comandamenti del Padre mio, affinché crediate in me e vi pentiate dei vostri peccati e veniate a me con cuore spezzato e spirito contrito» (3 Nefi 12:19).

  12. Vedere DeA 1; 3; 5–6; 10–11; 13–16; 18–20; 29; 33–36; 39; 42–45; 49–50; 53–56; 58; 63–64; 66; 68; 75; 84; 90; 93; 98; 104; 107; 109; 117; 124; 133; 136; 138.

  13. Webster’s Ninth New Collegiate Dictionary (1987), «repent», 999.

  14. Vedere 1 Giovanni 1:9; Mosia 26:29; DeA 61:2; 64:7.

  15. DeA 58:43. Se non sono fatti torti ad altre persone, la confessione va offerta ferventemente a Dio. Colui che ascolta in segreto ricompensa apertamente (vedere Matteo 6:4, 6, 18; 3 Nefi 13:4, 6, 18).

  16. Vedere DeA 107:73–74.

  17. 2 Nefi 31:13; Giacobbe 6:5; Mosia 7:33; 3 Nefi 10:6; 12:24; 18:32.

  18. Vedere Mosia 4:2–3.

  19. Isaia 1:18.

  20. DeA 19:15–17.

  21. Nella mente di alcune persone, la parola pentimento fa pensare a termini come pena e penalizzare, che connotano «punizione». Se non sono colpevoli di peccati punibili, ritengono talvolta di non aver bisogno di pentirsi.

  22. Il presidente Spencer W. Kimball disse: «Prevale il sentimento, forse a livello subcosciente, che il Signore abbia disposto il pentimento soltanto per coloro che commettono assassinio, adulterio, furto o altri crimini orribili. Naturalmente non è così. Se noi siamo umili e desideriamo applicare il Vangelo, dobbiamo pensare al pentimento come applicabile a tutto quanto facciamo nella nostra vita, sia esso di natura spirituale o temporale. Il pentimento è per ogni anima che non ha raggiunto la perfezione» (Insegnamenti dei Presidenti della Chiesa: Spencer W. Kimball, 40). Vedere anche 1 Giovanni 1:8; Mosia 4:29–30.

  23. DeA 68:25; corsivo dell’autore.

  24. Metanoeo, μετανοεω, era usato nel testo greco della dichiarazione del Signore riportata in Matteo 4:17; Marco 1:15; Luca 13:3. Lo stesso termine fu utilizzato da Pietro in Atti 2:38; 3:19; e 8:22.

  25. In Matteo 17:2 e Marco 9:3 trasfigurato fu tradotto da metamorphoo, che significa «cambiamento di forma».

  26. In Efesini 4:23 mente fu tradotto dal greco nous.

  27. In Luca 1:77; Romani 2:20; e 2 Corinzi 6:6, conoscenza fu tradotto da gnos o gnosis. Gnos, quando preceduto dall’alfa privativa, significa «mancanza di conoscenza», come in agnostico. In Atti 17:23 sconosciuto fu tradotto da agnostos, e senza conoscerlo da agnoeo.

  28. In Matteo 12:18 e Romani 8:5, spirito fu tradotto dal greco pneuma.

  29. In Atti 17:25 fiato fu tradotto dal greco pnoe.

  30. Mosia 2:21.

  31. Vedere 3 Nefi 27:21, 27.

  32. Alma 37:35–36.

  33. Alma 5:14.

  34. Vedere Giovanni 3:3, 7; Mosia 27:25; Alma 5:49; 7:14; Mosè 6:59.

  35. Vedere Moroni 10:32.

  36. Vedere Galati 6:7–8.

  37. Vedere Giudici 13:7; Luca 1:15; DeA 89:5, 7–9.

  38. Vedere Matteo 5:27–28; Alma 38:12; 3 Nefi 12:27–28; DeA 42:23.

  39. Vedere Romani 8:5–6.

  40. Vedere Alma 38:11; DeA 121:37.

  41. Vedere Giovanni 13:15; 1 Timoteo 4:12; 1 Pietro 2:21; 2 Nefi 31:16; 3 Nefi 18:16; Mormon 7:10.

  42. Vedere DeA 121:45.

  43. Vedere DeA 85:3.

  44. Vedere Filippesi 4:8; Articoli di Fede 1:13.

  45. Mosia 3:19.

  46. DeA 138:57–59; vedere anche i versetti 30–34.

  47. DeA 128:18.

  48. Innario dei bambini, 38.

  49. Vedere DeA 27:9; 110:14–15; 128:18; 138:48.

  50. Vedere DeA 2:2—3; 132:19; 138:47–48; Joseph Smith—Storia 1:39.