Il messaggio della Restaurazione
Noi dichiariamo al mondo che la pienezza del vangelo di Gesù Cristo è stata restaurata sulla terra.
In uno degli incarichi per la conferenza del mio palo nella valle di Salt Lake, ho invitato un giovane presidente del quorum dei diaconi ad unirsi a me per parlare delle chiavi del sacerdozio. Volevo che comprendesse che deteneva un ufficio molto speciale che include le chiavi di presiedere su un quorum del sacerdozio. Abbiamo parlato della grande responsabilità che è il detenere le chiavi e di quanto sia speciale far parte di un quorum. Alla fine della piccola relazione, gli ho chiesto quanti membri c’erano nel suo quorum. Lui rispose quattordici.
Poi la domanda: «Quanti sono attivi?»
La risposta: «12».
Poi chiesi. «Che mi dici degli altri due?»
La sua risposta fu: «Devo mettermi a lavorare per renderli parte attiva del nostro quorum».
Poi gli chiesi quanto tempo ci avrebbe impiegato. Egli pensò forse tre mesi. Lo incoraggiai nel suo impegno.
Tre mesi dopo, quasi il giorno preciso, ricevetti una lettera da lui che mi informava che tutti i membri del suo quorum ora erano attivi. Egli diceva di essersi mostrato loro amico e uno ora stava partecipando alle riunioni dei diaconi e l’altro era stato ordinato dal vescovo come insegnante. Fui sopraffatto dalla sua risposta. Che esempio di persona che onora il suo sacerdozio ed usa le chiavi del sacerdozio per adempiere un compito che il Signore gli ha dato da eseguire. Non posso fare a meno di meravigliarmi per il piano che il Signore ha stabilito per amministrare il Suo lavoro qui sulla terra usando i poteri del sacerdozio.
Questo giovane uomo, non ancora quattordicenne, sta ricevendo un prezioso addestramento che lo prepara ad una vita di servizio. Lo potete vedere tra cinque o sei anni continuare questo servizio con una targhetta sulla giacca ad indicare che sta donando due anni della sua vita come missionario della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni?
Oltre all’esperienza che sta facendo esercitando il suo sacerdozio nel servizio agli altri, la preparazione di questo giovane uomo deve anche includere una solida comprensione del messaggio della Restaurazione, il messaggio che migliaia di missionari oggi stanno dichiarando al mondo. È il messaggio che nei nostri giorni, nella dispensazione della pienezza dei tempi, il Vangelo è stato restaurato per benedire tutti coloro che ascolteranno ed obbediranno.
La Prima Visione
La dispensazione della pienezza dei tempi è stata introdotta da una visione molto speciale di un altro giovane uomo non ancora quindicenne, che andò in un bosco per pregare per avere una risposta alle domande che aveva nella sua mente in merito alla religione. Joseph Smith descrive con queste parole la gloriosa visione che si dischiuse alla sua vista:
«Vidi esattamente sopra la mia testa una colonna di luce più brillante del sole, che discese gradualmente fino a che cadde su di me…
Quando la luce stette su di me, io vidi due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti sopra di me nell’aria. Uno di essi mi parlò, chiamandomi per nome, e disse indicando l’altro: Questo è il mio Figlio diletto. Ascoltalo!» (Joseph Smith—Storia 1:16–17).
La visione ci ha rivelato che Dio, il nostro Padre e Gesù Cristo, il Suo Figlio diletto, sono due persone separate. Ognuno ha un corpo di carne ed ossa che è glorificato e perfetto, chiarendo così l’idea sbagliata che era esistita per molti secoli sul concetto di Dio. Non c’è da stupirsi che quando Joseph Smith scrisse gli Articoli di Fede, come primo articolo enunciò: «Noi crediamo in Dio, il Padre Eterno, e in Suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo» (Articoli di Fede 1:1).
Il Libro di Mormon
Sapendo che dubbi, scetticismo e disinformazione avrebbero subito seguito il Profeta quando egli raccontava la Prima Visione, il Signore portò alla luce il Libro di Mormon, un altro testamento di nostro Signore Gesù Cristo. Questo antico libro di Sacre Scritture è un sacro compagno della Bibbia, poiché contiene la pienezza del vangelo eterno di Gesù Cristo. Esso inoltre porta al mondo testimonianza che Joseph Smith è veramente un profeta di Dio. Dottrina e Alleanze contiene la seguente dichiarazione sulla venuta alla luce del Libro di Mormon:
«[Dio]… diede [a Joseph Smith] dei comandamenti che lo ispirarono;
E gli diede potere dall’alto, con i mezzi che erano stati preparati in precedenza, per tradurre il Libro di Mormon;
Che contiene la storia di un popolo decaduto e la pienezza del Vangelo di Gesù Cristo ai Gentili ed anche ai Giudei;
Che fu dato per ispirazione, ed è confermato ad altri mediante il ministero degli angeli ed è da essi proclamato al mondo—
Dando prova al mondo che le Sacre Scritture sono vere e che Dio ispira gli uomini e li chiama alla sua santa opera in quest’epoca e in questa generazione, così come nelle generazioni antiche» (DeA 20:7–11).
La traduzione del Libro di Mormon è un miracolo in se stessa e fornisce un’ulteriore prova dell’origine divina del libro. Quando Oliver Cowdery arrivò ad Harmony, Pennsylvania, il 5 aprile 1829, per servire come scrivano del Profeta, erano state tradotte solo poche pagine del testo finale. Quella sera Joseph e Oliver si sedettero insieme e parlarono delle esperienze del Profeta sino a tardi. Due giorni dopo, il 7 aprile, iniziarono la traduzione dell’opera. Nei seguenti tre mesi, Joseph tradusse ad un ritmo sorprendente: circa 500 pagine stampate in circa 60 giorni di lavoro.
Oliver descrisse questa straordinaria esperienza: «Quelli furono giorni che non si possono dimenticare: stare seduti al suono di una voce dettata dall’ispirazione del cielo risvegliava l’estrema gratitudine di questo seno! Giorno dopo giorno continuai, senza interruzione, a scrivere dalla sua bocca, mentre traduceva con l’Urim e Thummim… la storia, ossia gli annali, chiamati ‹Libro di Mormon›» (Messenger and Advocate, 14 ottobre 1834; vedere anche Joseph Smith—Storia 1:71, nota).
Il sacerdozio
Mentre procedevano nella traduzione, Joseph e Oliver si emozionarono con le dottrine contenute in questo libro. Furono particolarmente colpiti dalla dottrina del battesimo come insegnata dal Salvatore risorto durante la Sua visita agli abitanti dell’emisfero occidentale. L’importanza della dottrina del battesimo si aprì chiaramente alla loro mente. Essi decisero che dovevano domandare al Signore in possente preghiera per imparare come potevano ottenere per loro la benedizione del battesimo.
Il 15 maggio 1829, si recarono nei boschi vicini al fiume Susquehanna e si inginocchiarono in preghiera. Oliver descrive ciò che accadde in seguito: «D’un tratto, come dal mezzo dell’eternità, la voce del Redentore ci sussurrò pace, mentre il velo fu aperto e l’angelo di Dio discese rivestito di gloria e porse il messaggio ansiosamente atteso e le chiavi del Vangelo di pentimento. Quale gioia! Quale meraviglia! Quale stupore! Mentre il mondo era tormentato e distratto, mentre milioni procedevano a tentoni, come ciechi che cercano il muro, e mentre tutti si basavano su cose incerte nella gran massa, i nostri occhi videro e le nostre orecchie udirono» (Messenger and Advocate, 15 ottobre 1834; Joseph Smith—Storia 1:71, nota).
L’angelo si presentò come Giovanni, lo stesso che nel Nuovo Testamento viene chiamato Giovanni Battista. Egli pose le mani sul capo di Joseph Smith e di Oliver Cowdery e disse:
«Su di voi miei compagni di servizio, nel nome del Messia, io conferisco il Sacerdozio di Aaronne, che detiene le chiavi del ministero degli angeli, e del Vangelo di pentimento, e del battesimo per immersione per la remissione dei peccati; e questo non sarà mai più tolto dalla terra fino a che i figli di Levi non offriranno di nuovo un’offerta al Signore in rettitudine.
Disse che il Sacerdozio di Aaronne non aveva il potere di imporre le mani per il dono dello Spirito Santo, ma che ciò ci sarebbe stato conferito in seguito; e ci comandò di andare a battezzarci, e ci dette istruzioni che io battezzassi Oliver Cowdery e che egli poi battezzasse me.
Di conseguenza, andammo e ci battezzammo. Prima io battezzai lui, e poi lui battezzò me; dopo di che posi le mani sul suo capo e lo ordinai al Sacerdozio di Aaronne; poi egli pose le mani su di me e mi ordinò allo stesso sacerdozio; poiché così ci fu comandato» (Joseph Smith—Storia 1:69–71).
Poco tempo dopo, apparvero gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni e posero le loro mani sul capo di questi due servitori e conferirono il Sacerdozio di Melchisedec.
La chiesa di Gesù Cristo
Ora che il potere di agire in nome del Signore era nuovamente sulla Terra, a Joseph venne comandato di organizzare legalmente la Chiesa. Il 6 aprile 1830, nella casa di Peter Whitmer senior, a Favette, New York, sei uomini che erano stati in precedenza battezzati, votarono all’unanimità per organizzare, secondo i comandamenti di Dio, la chiesa di Gesù Cristo. In quella riunione fu ricevuta una rivelazione:
«Ecco, ci sarà un registro tenuto fra voi; e in esso tu sarai chiamato veggente, traduttore, profeta, apostolo di Gesù Cristo, anziano della chiesa, per volontà di Dio Padre e per la grazia del tuo Signore Gesù Cristo,
Essendo ispirato dallo Spirito Santo a porne le fondamenta e ad edificarla fino alla fede più santa;
La quale chiesa fu organizzata e stabilita nell’anno del vostro Signore milleottocentotrenta, nel quarto mese e nel sesto giorno del mese che è chiamato aprile.
Pertanto, e intendo la chiesa, date ascolto a tutte le sue parole e ai suoi comandamenti che egli vi darà come li riceve, camminando in tutta santità dinanzi a me;
Poiché accoglierete la sua parola come se fosse dalla mia propria bocca, in tutta pazienza e fede» (DeA 21:1–5).
Così la chiesa di Gesù Cristo era di nuovo sulla terra per benedire l’umanità con le dottrine e gli insegnamenti del Salvatore. Questa Chiesa fu organizzata secondo il piano che il Signore aveva anticamente stabilito.
Nella Bibbia, nell’Epistola agli Efesini, Paolo dichiarò:
«Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori,
per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo,
finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;
affinché non siamo più de’ bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore,
ma che, seguitando verità in carità, noi cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo» (Efesini 4:11–15).
Il presidente Hinckley ha detto in merito alla Restaurazione: «Dopo che diverse generazioni erano vissute sulla terra—molte delle quali in conflitto, odio, oscurità e malvagità—giunse il grandioso e nuovo giorno della Restaurazione. Questo vangelo glorioso fu introdotto dall’apparizione del Padre e del Figlio al giovane Joseph Smith. Sorse così nel mondo l’alba della dispensazione della pienezza dei tempi. Tutto ciò che vi fu di buono, bello e divino nelle dispensazioni precedenti fu restaurato in questo periodo straordinario» («D’un grande dì è l’albeggiar», Liahona, maggio 2004, 83).
Il nostro messaggio è unico. Noi dichiariamo al mondo che la pienezza del vangelo di Gesù Cristo è stata restaurata sulla terra. Noi dichiariamo con coraggio che le chiavi del sacerdozio sono state restaurate all’uomo, con il potere di suggellare sulla terra e nei cieli. Le ordinanze di salvezza enunciate dal Signore come requisiti per entrare nella vita eterna con Lui possono oggi essere svolte, con l’autorità che suggella, da coloro che esercitano degnamente il potere del Suo santo sacerdozio. Noi dichiariamo al mondo che questo è il periodo a cui si riferiscono i profeti biblici come gli ultimi giorni. È il tempo finale, proprio prima della venuta di Gesù Cristo per governare e regnare sulla terra.
Noi invitiamo tutti ad ascoltare da noi il messaggio del vangelo restaurato di Gesù Cristo. Allora potrete paragonare il messaggio glorioso con quello che potrete ascoltare da altri e stabilire quale proviene da Dio e quale dagli uomini.
Attesto che questa è la chiesa di Gesù Cristo, stabilita negli ultimi giorni. Nel nome del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Amen.