Genitori e figli
Il grande piano di felicità del nostro Padre Celeste vi dice chi siete e qual è lo scopo della vostra vita.
Mie care sorelle, è meraviglioso avere alla Conferenza generale questa nuova sessione per le donne della Chiesa dagli otto anni in su! Abbiamo ascoltato messaggi edificanti dalle dirigenti e dal presidente Henry B. Eyring. Io e il presidente Eyring siamo molto lieti di lavorare sotto la direzione del presidente Russell M. Nelson e siamo ansiosi di sentire le sue parole profetiche.
I.
I figli sono il dono più prezioso che riceviamo da Dio — sono la nostra progenie eterna. Ciononostante, viviamo in un’epoca in cui molte donne non desiderano né procreare né crescere figli. Molti giovani adulti rimandano il matrimonio fino al soddisfacimento di alcune necessità materiali. Tra i membri della Chiesa l’età media a cui ci sposa è aumentata di più di due anni, mentre il numero delle nascite è in calo. Negli Stati Uniti, come in altri paesi, vi sono troppo pochi bambini per avere abbastanza adulti in futuro da sostenere il numero dei pensionati. Negli Stati Uniti oltre il 40 per cento dei bambini nasce da madri non sposate. Questi bambini sono vulnerabili. Ognuna di queste tendenze va in senso contrario al divino piano di salvezza di nostro Padre.
II.
Le donne della Chiesa comprendono che essere madri è la loro più alta priorità, la loro gioia suprema. Il presidente Gordon B. Hinckley ha detto: “Le donne trovano prevalentemente la loro massima realizzazione e felicità nella casa e nella famiglia. Dio ha instillato nella donna qualcosa di divino che si esprime con forza pacata, grazia, pace, bontà, virtù, verità, amore. Tutte queste eccellenti qualità trovano l’espressione più vera e soddisfacente nella maternità”.
E ha continuato dicendo: “Il lavoro più importante che una donna potrà mai fare è quello di allevare e istruire, sostenere, incoraggiare e crescere i propri figli nella rettitudine e nella verità. Nulla è paragonabile a questo, qualsiasi altra cosa ella faccia”.
Madri, sorelle carissime, vi vogliamo bene per ciò che siete e per ciò che fate per tutti noi.
Nel suo importante discorso del 2015 intitolato “Un appello alle mie sorelle”, il presidente Russell M. Nelson ha detto:
“Il regno di Dio non è e non può essere completo senza donne che stipulano alleanze sacre e poi le osservano, donne in grado di parlare con il potere e l’autorità di Dio! […]
Oggi […] abbiamo bisogno di donne che sappiano come far avverare cose importanti mediante la loro fede e che siano paladine coraggiose della moralità e delle famiglie in un mondo ammalato dal peccato. Abbiamo bisogno di donne che guidino devotamente i figli di Dio lungo il cammino dell’alleanza, verso l’Esaltazione; donne che sappiano come ricevere la rivelazione personale; donne che comprendano il potere e la pace derivanti dall’investitura del tempio; donne che sappiano come attingere ai poteri del cielo perché proteggano e rafforzino i figli e le famiglie; donne che insegnino con coraggio”.
Tutti questi insegnamenti ispirati si basano sul proclama al mondo sulla famiglia, nel quale questa Chiesa restaurata riafferma dottrina e pratiche che erano al centro del piano del Creatore fin da prima che Egli creasse la terra.
III.
Ora vorrei parlare al gruppo più giovane di questa platea. Mie care giovani sorelle, a motivo della vostra conoscenza del vangelo restaurato di Gesù Cristo, voi siete speciali. La conoscenza che avete vi permetterà di sopportare e di superare le difficoltà della crescita. Fin da piccole avete preso parte a progetti e programmi che vi hanno aiutato a sviluppare talenti nell’apprendere, nello scrivere, nel parlare e nel pianificare. Avete imparato a comportarvi responsabilmente e a resistere alle tentazioni di mentire, imbrogliare, rubare o assumere droghe o alcol.
La vostra unicità è stata riconosciuta in uno studio realizzato dalla University of North Carolina sugli adolescenti americani e la religione. Un articolo del Charlotte Observer aveva per titolo “Mormon Teens Cope Best: Study Finds They Top Peers at Handling Adolescence” [Adolescenti mormoni: migliori dei loro coetanei nell’affrontare le sfide dell’adolescenza]. L’articolo concludeva che “ai mormoni riesce meglio che agli altri evitare comportamenti rischiosi, andare bene a scuola e avere un atteggiamento positivo verso il futuro”. Uno dei ricercatori, che aveva intervistato la maggior parte dei nostri giovani, ha detto: “Pressoché in tutte le categorie analizzate l’andamento era chiaro: i mormoni erano primi”.
Perché voi reagite meglio alle difficoltà della crescita? Perché voi, care giovani, comprendete il grande piano di felicità del nostro Padre Celeste. Questo piano vi dice chi siete e qual è lo scopo della vostra vita. I giovani che hanno questo tipo di comprensione sono i migliori per quanto riguarda il risolvere i problemi e lo scegliere ciò che è giusto. Voi sapete di poter avere l’aiuto del Signore per superare tutte le difficoltà legate alla crescita.
Un’altra ragione per cui siete così efficaci è il fatto che sapete di essere figlie di un Padre Celeste che vi ama. Sono certo che conoscete il nostro bellissimo inno “Tu, Signor, ci sei vicino”. Le parole del primo verso, che tutti abbiamo cantato e in cui crediamo, dicono:
Qui troviamo due insegnamenti: il primo è che il nostro Padre Celeste ci è vicino e veglia su di noi giorno e notte. Pensateci! Dio ci ama, ci sta vicino e veglia su di noi. Il secondo è che Egli si diletta a benedirci quando cerchiamo di fare ciò che è giusto. Quale conforto nel mezzo delle nostre ansie e delle nostre difficoltà!
Sì, care giovani, voi siete benedette e meravigliose, ma anche voi, come tutti i figli del Padre Celeste, dovete cercare di fare ciò che è giusto.
A questo proposito potrei darvi consigli su molti diversi argomenti, ma ho deciso di trattarne solo due.
Il mio primo consiglio riguarda i cellulari. In un recente sondaggio nazionale più della metà degli adolescenti statunitensi ha dichiarato di passare troppo tempo al cellulare. Più del 40 per cento ha detto di sentirsi in ansia quando è lontano dal proprio telefonino. La cosa è risultata più frequente tra le femmine che tra i maschi. Mie giovani sorelle — e anche sorelle adulte — limitare l’uso del cellulare e ridurre la vostra dipendenza da esso sarà una benedizione per voi.
Il mio secondo consiglio è ancora più importante. Siate gentili con gli altri. Molti dei nostri giovani lo sono già. Gruppi di giovani in alcune comunità hanno dimostrato a tutti noi come fare. Ci siamo sentiti ispirati dagli atti di gentilezza compiuti dai nostri giovani verso chi aveva bisogno di amore e di aiuto. Sono molti i modi in cui portate quell’aiuto ed esprimete quell’amore verso il prossimo. Vorremmo che tutti seguissero il vostro esempio.
Allo stesso tempo, sappiamo che l’avversario tenta tutti noi a essere scortesi, e vi sono tuttora molti esempi di questo, persino tra i bambini e i giovani. La cattiveria continua prende molte forme, come il bullismo, il coalizzarsi contro qualcuno o il fare gruppo con lo scopo di emarginare altri individui. Azioni di questo tipo infliggono intenzionalmente dolore a compagni di classe o amici. Mie giovani sorelle, il Signore non è contento quando siamo crudeli o meschini con gli altri.
Ecco un esempio. So di un giovane profugo, qui nello Utah, che veniva preso in giro perché era diverso, ad esempio perché a volte parlava nella sua lingua d’origine. Veniva perseguitato da una banda di giovani benestanti, fintanto che non ha reagito in un modo che gli è costato più di due mesi di carcere e il rischio di espulsione. Non so cosa abbia spinto questo gruppo di giovani, molti dei quali membri della Chiesa come voi, ma posso vedere l’effetto della loro meschinità: una tragica esperienza ai danni di un figlio di Dio. Piccole azioni malevole possono avere conseguenze devastanti.
Quando ho sentito questa storia, l’ho messa a confronto con ciò che il nostro profeta, il presidente Nelson, ha detto alla recente riunione mondiale per i giovani. Nel chiedere a voi e a tutti gli altri giovani di contribuire al raduno di Israele ha detto: “Siate diversi dal mondo. Voi ed io sappiamo che dovete essere una luce per il mondo. Pertanto, il Signore ha bisogno che voi siate veri discepoli di Gesù Cristo nell’aspetto, nel parlare, nel comportamento e nel vestire”.
I giovani del battaglione a cui il presidente Nelson vi ha invitato ad unirvi non trattano gli altri in modo meschino. Seguono l’insegnamento del Salvatore di essere premurosi, amorevoli e sensibili verso gli altri, e di porgere persino l’altra guancia quando riteniamo che ci sia stato fatto del male.
In un discorso tenuto a una conferenza generale all’incirca quando siete nate voi, il presidente Gordon B. Hinckley ha elogiato le “bellissime giovani donne che stanno cercando di vivere il Vangelo”. Le ha descritte proprio come io vorrei descrivere voi:
“Esse sono generose l’una con l’altra. Cercano di rafforzarsi reciprocamente. Sono l’orgoglio dei loro genitori e delle case dalle quali vengono. Esse si stanno avvicinando all’età adulta e continueranno a seguire gli ideali che ora le stanno motivando”.
Come servitore del Signore, dico a voi, giovani donne, che questo mondo ha bisogno della vostra bontà e del vostro amore. Siate gentili verso gli altri. Gesù ci ha insegnato ad amarci reciprocamente e a trattare gli altri nel modo in cui noi vorremmo essere trattati. Se faremo in modo di essere gentili, ci avvicineremo a Lui e alla Sua influenza amorevole.
Mie care sorelle, se siete coinvolte in qualche forma di cattiveria o di meschinità — singolarmente o in gruppo — decidete fermamente adesso di cambiare e incoraggiate gli altri a cambiare. Questo è il consiglio che vi do in veste di servitore del Signore Gesù Cristo, poiché il Suo Spirito mi ha spinto a parlarvi di questo importante argomento. Rendo testimonianza di Gesù Cristo, il nostro Salvatore, il quale ci ha insegnato ad amare gli uni gli altri come Lui ci ha amati. Prego che lo faremo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.