2002
I templi
Febbraio 2002


I Profeti E Gli Apostoli Ci Parlano:

I templi

I templi sono i luoghi più sacri di adorazione sulla terra. Ognuno è letteralmente la Casa del Signore, cioè un luogo dove Egli, insieme al Suo Spirito, può dimorare; un luogo dove Egli, o qualcuno da Lui scelto, può conferire benedizioni tramite il sacerdozio o dare rivelazioni al Suo popolo.

Anziano John A. Widtsoe (1872-1952), membro del Quorum dei Dodici Apostoli, scrisse: «Credo che il contadino, l’impiegato, il commesso o la persona di casa che abbiano preoccupazioni e problemi, possano trovarvi migliore e più rapida soluzione recandosi alla Casa del Signore, piuttosto che in qualunque altro luogo… Proprio quando meno lo aspetta, fuori o dentro il tempio, questa persona riceverà una rivelazione che la aiuterà a risolvere le tribolazioni che la tormentano» («Temple Worship», Utah Genealogical Historical Magazine, aprile 1921, 63-64).

I templi eretti al Signore si sono costruiti in tutte le epoche. Per i figli di Israele Mosè costruì nel deserto un tabernacolo, una specie di tempio mobile. Salomone eresse un tempio meraviglioso a Gerusalemme. I Nefiti costruirono dei templi sacri. Joseph Smith (1805-1844) costruì case del Signore a Kirtland e a Nauvoo; in seguito altri profeti hanno diretto la costruzione di templi in tutto il mondo. Tutti sono stati costruiti sotto la direzione del Signore e per Sua ispirazione.

Gli ebrei aspettano ansiosamente il ritorno sulla terra del profeta Elia, come predetto dal profeta Malachia. Ogni anno, durante la celebrazione della pasqua, gli ebrei osservanti lasciano la porta di casa aperta affinché Elia possa unirsi ai festeggiamenti.

«Era il… terzo giorno di aprile dell’anno 1836», disse il presidente Joseph Fielding Smith (1876-1972), «e [ gli ebrei] stavano festeggiando la pasqua e avevano lasciato aperta la porta di casa perché Elia potesse entrarvi. E in effetti, arrivò. Ma non entrò nella casa degli ebrei,… bensì apparve nella Casa del Signore» (relazione sulla conferenza, aprile 1936, 75).

A Kirtland, il Signore parlò a Joseph Smith in questi termini: «E se il mio popolo mi costruisce una casa nel nome del Signore, e non permette che alcuna impurità vi entri, affinché non sia profanata,… la mia gloria si poserà su di essa,…

sì, e vi sarà la mia presenza poiché io vi entrerò, e tutti i puri di cuore vi entreranno e vedranno Dio» (DeA 97:15-16).

È vero che alcuni hanno visto il Signore all’interno del tempio, ma il senso della parola vedere è più ampio e significa che ognuno di noi nel tempio imparerà a conoscerLo meglio e a meglio comprendere il Suo piano.

Il profeta Joseph dichiarò che l’obiettivo principale del raduno degli ebrei, o del popolo di Dio in ogni epoca del mondo, era quello di «costruire una casa per il Signore in cui Egli potesse rivelare al Suo popolo le ordinanze della Sua casa e le glorie del Suo regno e insegnargli la via della salvezza» (vedere Insegnamenti del profeta Joseph Smith, raccolti da Joseph Fielding Smith [1976], 307-308).

Adattato da un discorso tenuto alla Conferenza Generale dell’ottobre 1990.