Domanda e risposta
È moralmente sbagliato essere ricchi in un mondo nel quale così tanti sono poveri?
Le risposte sono date a titolo informativo, non come dichiarazione sulle linee di condotta della Chiesa.
LA RISPOSTA DELLA LIAHONA
La ricchezza, sia che ci appartenga o meno, è una grande prova della vita terrena. L’apostolo Paolo scrisse che «l’amor del denaro è radice d’ogni sorta di mali» (1 Timoteo 6:10). Qualcun altro una volta disse umoristicamente che la mancanza di denaro è radice d’ogni sorta di mali. La prima dichiarazione è Scrittura. La seconda, sebbene espressa per divertire, contiene comunque una parte di verità.
Re Beniamino parlò «ai poveri,… voi tutti che rifiutate ai mendicanti perché non avete; vorrei che diceste in cuor vostro: Non do perché non ho, ma se avessi darei. Ed ora se in cuor vostro dite questo rimanete senza colpa; altrimenti siete condannati; e la vostra condanna è giusta, poiché concupite ciò che non avete ricevuto» (Mosia 4:24-25).
La chiave sta nell’evitare la bramosia, l’amore per il denaro. Possiamo amare il denaro nella stessa maniera sia quando non l’abbiamo così come quando lo possediamo; e il male giunge nel mondo non solamente attraverso coloro che possiedono la ricchezza e la usano egoisticamente o disonestamente, ma anche tramite coloro che non l’hanno ottenuta ancora e la bramano. Forse questa è la ragione per cui il Signore ci ha dato un’idea del tipo di società che Egli si augura che noi raggiungiamo (vedere 4 Nefi 1:3).
Essere ricchi non è moralmente sbagliato. Il pericolo, come il Libro di Mormon ripetutamente enfatizza, è che quando le persone diventano ricche, a volte dimenticano il Signore e i Suoi comandamenti.
Il presidente Brigham Young (1801-1877) ha affermato: «Il maggiore timore che io ho per [i membri di questa Chiesa], è che essi diventeranno ricchi in questo Paese, dimenticheranno Dio ed il Suo popolo, diventeranno grassi ed usciranno dalla Chiesa per andare all’inferno. Questo popolo sa resistere ai riottosi, ai rapinatori, alla povertà ed a tutte le persecuzioni e rimanere fedele. Ma la mia più grande paura per esso è che non sappia resistere alla ricchezza. Eppure esso deve essere soggetto alla tentazione della ricchezza» (vedere «La verità restaurata», cap. 11, L’oro in California, paragrafo 8).
Se dobbiamo «resistere alla ricchezza», come ha affermato il presidente Young, è necessario ricordare la ragione per cui il Signore potrebbe benedirci con la ricchezza e comprendere sia perché sia quando dovremmo cercarla. Giacobbe spiegò: «E dopo aver ottenuto una speranza in Cristo, voi otterrete le ricchezze se le cercate; e le cercherete con l’intento di fare il bene – di rivestire gli ignudi, di nutrire gli affamati, di liberare gli schiavi e di prestare soccorso agli ammalati e agli afflitti» (Giacobbe 2:19).
Uno dei modi migliori per aiutare coloro che si trovano nel bisogno, è pregare per la guida del Signore. Lo Spirito può guidarci verso quelli che necessitano il nostro aiuto, come può guidare il nostro vescovo o presidente di ramo.
Se usiamo la ricchezza per benedire coloro che sono nel bisogno, mostriamo al Signore che i nostri cuori sono retti e che Egli può confidare in noi. Se, d’altra parte, la mettiamo da parte o l’utilizziamo per fini egoistici, siamo come il servo malvagio che nascose il proprio talento nella terra e il Signore ci condannerà nello stesso modo (vedere Matteo 25:14-30).
Le Risposte Dei Lettori
Il Padre celeste spesso castiga coloro che danno alla propria ricchezza una priorità assoluta, dimenticano Dio e pensano di essere superiori agli altri. Ma noi siamo qui sulla terra per progredire materialmente come pure spiritualmente. Il Signore non vuole che il suo popolo sia idolatra. Egli desidera che noi otteniamo conoscenza e che siamo utili alla società. Se una persona guadagna più denaro attraverso il proprio sforzo, rispetto ad un’altra, non penso che sia sbagliato. È male solo se lui o lei non possiedono il puro amore di Cristo e non condividono quella ricchezza con i poveri.
Lorena Mendoza,
Ramo di Anacleto Medina,
Distretto di Parana (Argentina)
Credo che quando i ricchi leggeranno il Libro di Mormon, avranno un sentimento particolare nei loro cuori per i poveri. Dobbiamo amare i nostri vicini. I poveri sono i nostri vicini e noi dobbiamo condividere ciò che abbiamo con loro.
Latai Fonohema, Rione di Humble, Palo di Kingwood (Texas) Alcune persone nel Libro di Mormon divennero ricche e poi dimenticarono il Padre celeste. Dovremmo cercare di avere fiducia in noi stessi, ma dovremmo dare la gloria a Dio per ogni cosa. Cerchiamo le ricchezze spirituali come nostra priorità. Questo è ciò che ci condurrà all’esaltazione.
Roberto Paula de Freitas Campos, Rione di Copacabana, Palo di Uberlândia (Brasile)
Le Scritture spesso ci mettono in guardia sui pericoli della ricchezza. Molte persone hanno mal interpretato questo avvertimento, intendendo che la ricchezza è male, in e di per sé e che a tutte le persone ricche sarà negata l’opportunità di dimorare con Dio. Abrahamo, Isacco, Giacobbe e Giobbe ebbero grandi ricchezze, ma essi erano anche fedeli e giusti.
José Ariel Espinola Olmedo, Rione di Fernando de la Mora, Palo di Fernando de la Mora (Paraguay).
Non è sbagliato essere ricchi se lo si diventa onestamente, col duro lavoro. E quando sei ricco, non dovresti considerare te stesso migliore delle persone che hanno meno possibilità di acquisire ricchezza.
Ângela Marciane Assenheimer, Ramo di Santa Rosa, Distretto di Santo Angelo (Brasile)
È moralmente sbagliato essere ricchi in un mondo dove così tanti sono poveri se non aiuti i poveri con le tue ricchezze.
Ebenezer Kwesi Aboah, Rione di Mpintsin, Palo di Takoradi (Ghana)
Siamo i custodi dei nostri fratelli e dovremmo ricordare che ogni cosa, incluso il nostro corpo fisico, non è nostra ma di Dio. Dovremmo mettere a disposizione la ricchezza per un buon uso, sia essa denaro, esperienza, conoscenza, servizio o anche solo un sorriso. Condividiamola, perché Dio benedice spesso gli altri tramite noi. Possiamo essere una risposta alle preghiere degli altri.
Milika M. Paletu’a, Rione di Pangai, Palo di Ha’apai (Tonga)
Il Signore ha detto che dovremmo cercare le ricchezze solo per fare il bene. Dovremmo prima cercare il regno di Dio e quindi otterremo le ricchezze a scopo di nutrire gli affamati, vestire gli ignudi e confortare gli ammalati e gli afflitti (vedere Giacobbe 2:18-19).
Anziano Eduardo Luiz Mendes, Missione Brasiliana di Maceió
Se usiamo la ricchezza per aiutare i poveri, stiamo mostrando la nostra gratitudine al Padre celeste. Saremo ricchi spiritualmente.
Anziano Carlos Alberto García, Missione di Denver Nord (Colorado)
Non è sbagliato essere ricchi se paghi la decima e le offerte di digiuno, doni generosamente e aiuti i poveri. Non giudicare nessuno in base all’apparenza. Prega per coloro che sono meno fortunati di quanto tu sia, cosicché possano essere ricchi in spirito e possano avere il più grande di tutti i doni di Dio (vedere DeA 14:7).
’Ilaisaane Vaine Satini, Rione di Deanwell, Palo di Hamilton, a Glenview (Nuova Zelanda)
Attitudini e priorità
«Coloro che ripongono il loro cuore nelle cose del mondo normalmente si concentrano su una qualche combinazione del quartetto mondano composto da possesso, orgoglio, successo e potere. Quando le mete o le priorità sono basate sull’acquisizione, uso o possesso di beni, chiamiamo questa condizione materialismo.
Possiamo dedurre che il materialismo è stato uno dei più grandi problemi per i figli di Dio in tutte le epoche, vista l’enfasi data a questo argomento nelle Scritture. La cupidigia, la brutta faccia del materialismo in azione, è stata una delle armi più efficaci di Satana nel corrompere gli uomini e allontanare il loro cuore da Dio….
L’apostolo [Paolo] non disse che c’era qualcosa di intrinsecamente malvagio riguardo al denaro…. Non è il denaro ma l’amore del denaro che è identificato come la radice di ogni male».
– Anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei Dodici Apostoli (Pure in Heart [1988], 73-74, 78).