2006
Per poter avere sempre con sé il suo Spirito
Maggio 2006


Per poter avere sempre con sé il suo Spirito

Dovremmo cercare di riconoscere quando «[ci] ritra[iamo] dallo Spirito del Signore»… [e] dovremmo notare e capire quali scelte e quali influenze ci separano dallo Spirito Santo.

Oggi parlo per far ricordare e ammonire noi che siamo membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Prego per lo Spirito Santo e Lo invito ad assisterci nell’imparare assieme.

Il battesimo per immersione per la remissione dei peccati è l’ordinanza introduttiva del vangelo di Gesù Cristo e deve essere preceduto dalla fede nel Salvatore e dal completo e sincero pentimento. Il battesimo nell’acqua per essere completo deve essere seguito dal battesimo dello Spirito (vedere Guida alle Scritture, «Battesimo, battezzare», 18). Il Salvatore insegnò a Nicodemo: «Se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio» (Giovanni 3:5). Questo pomeriggio il mio messaggio sarà focalizzato sul battesimo dello Spirito e le benedizioni che derivano dalla compagnia dello Spirito Santo.

L’ordinanza e l’alleanza inerenti al battesimo

Quando siamo stati battezzati, siamo entrati in solenne alleanza con il nostro Padre celeste. Un’alleanza è un patto fra Dio e i Suoi figli sulla terra; è importante comprendere che è Dio che stabilisce le condizioni di tutte le alleanze del Vangelo. Io e voi non decidiamo la natura o gli elementi di un’alleanza. Piuttosto, esercitando il libero arbitrio morale, noi accettiamo i termini e i requisiti di un’alleanza come stabiliti dal nostro Padre celeste (vedere Guida alle Scritture, «Alleanza», 5).

L’ordinanza di salvezza del battesimo deve essere amministrata da colui che possiede la debita autorità di Dio. Le condizioni principali dell’alleanza che stipulammo nelle acque del battesimo erano che abbiamo testimoniato che eravamo disposti a prendere su di noi il nome di Gesù Cristo, che Lo avremmo ricordato sempre e che avremmo obbedito ai Suoi comandamenti. La benedizione promessa per onorare quest’alleanza è quella di avere sempre con noi il Suo Spirito (vedere DeA 20:77). In altre parole, il battesimo mediante l’acqua conduce alla possibilità autorizzata di avere la compagnia costante del terzo membro della Divinità.

La confermazione e il battesimo dello Spirito

Dopo il nostro battesimo, a ciascuno di noi furono imposte le mani sul capo, da parte di coloro che detengono l’autorità del sacerdozio, fummo confermati membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, e ci fu conferito lo Spirito Santo (vedere DeA 49:14). L’affermazione «ricevi lo Spirito Santo» nella nostra confermazione era un invito a ricevere il battesimo dello Spirito.

Il profeta Joseph Smith insegnò: «Se il battesimo di un uomo non è celebrato con la speranza della remissione dei peccati e del ricevere lo Spirito Santo, tanto varrebbe battezzare un sacco di sabbia. Il battesimo con l’acqua non è che metà battesimo e non vale niente senza l’altra metà, cioè senza il battesimo dello Spirito Santo» (History of the Church, 5:499). Noi fummo battezzati per immersione nell’acqua per la remissione dei peccati. Noi dobbiamo inoltre essere battezzati e immersi nello Spirito del Signore, «e allora viene la remissione dei vostri peccati mediante il fuoco e mediante lo Spirito Santo» (2 Nefi 31:17).

Nell’ottenere più familiarità con lo Spirito Santo, impariamo che l’intensità con la quale sentiamo l’influenza dello Spirito non è sempre uguale. Non ci giungono frequentemente impressioni spirituali forti e sconvolgenti. Anche quando ci sforziamo di essere fedeli e obbedienti, vi sono momenti nella nostra vita nei quali la direzione, la pace e la rassicurazione dello Spirito non sono facilmente riconoscibili. Infatti, il Libro di Mormon descrive i fedeli Lamaniti che «furono battezzati con il fuoco e lo Spirito Santo, e non lo seppero» (3 Nefi 9:20).

L’influenza dello Spirito Santo è descritta nelle Scritture come un «suono dolce e sommesso» (1 Re 19:12; vedere anche 3 Nefi 11:3) e come una «voce… di perfetta dolcezza» (Helaman 5:30). Pertanto, lo Spirito del Signore di solito comunica con noi in modi che sono silenziosi, delicati e sottili.

Come ci allontaniamo dallo Spirito del Signore

Nel nostro studio individuale e nelle classi di studio enfatizziamo ripetutamente l’importanza di riconoscere l’ispirazione e i suggerimenti che riceviamo dallo Spirito del Signore. Un tale approccio è corretto e utile. Dovremmo cercare diligentemente di riconoscere e di rispondere ai suggerimenti che ci giungono. Tuttavia, un aspetto importante del battesimo dello Spirito potrebbe frequentemente essere trascurato nel nostro progresso spirituale.

Dovremmo anche cercare di riconoscere quando ci «ritra[iamo] dallo Spirito del Signore, tanto che non possa aver posto in [noi] per guidar[ci] nei sentieri della saggezza, affinché possia[mo] essere benedetti, prosperi e preservati» (Mosia 2:36). Proprio perché la benedizione promessa è di avere sempre con noi il Suo Spirito, dovremmo notare e capire quali scelte e quali influenze ci separano dallo Spirito Santo.

Le norme sono chiare. Se qualcosa che pensiamo, vediamo, sentiamo o facciamo ci allontana dallo Spirito Santo, allora dovremmo smettere di pensare, vedere, ascoltare o fare quella cosa. Se ciò che dovrebbe intrattenerci, per esempio, ci allontana dallo Spirito Santo, allora per certo quel tipo d’intrattenimento non fa per noi. Dato che lo Spirito non può dimorare in ciò che è volgare, rozzo o immodesto, allora chiaramente quelle cose non sono per noi. Dato che estraniamo lo Spirito del Signore quando partecipiamo ad attività che sappiamo di dover ripugnare, allora tali cose non fanno certo per noi.

Riconosco che siamo uomini e donne decaduti che vivono in un mondo terreno e che non possiamo avere la presenza dello Spirito Santo con noi ogni secondo, ogni minuto, ogni ora e ogni giorno. Tuttavia, lo Spirito Santo può rimanere con noi molto, se non per la maggior parte del tempo—e può essere con noi più a lungo di quanto può non esserci. Mentre ci immergiamo sempre di più nello Spirito del Signore, dobbiamo cercare di riconoscere le impressioni quando esse ci giungono e le influenze o gli eventi che ci portano ad allontanarci dallo Spirito Santo.

Prendere «lo Spirito Santo come [nostra] guida» (DeA 45:57) è possibile ed essenziale per la nostra crescita e sopravvivenza spirituale in un mondo sempre più malvagio. A volte quali Santi degli Ultimi Giorni parliamo ed agiamo come se riconoscere l’influenza dello Spirito Santo nella nostra vita sia un evento raro ed eccezionale. Dovremmo ricordare che la promessa dell’alleanza è che possiamo avere sempre con noi il Suo Spirito. Questa grandiosa benedizione si applica ad ogni membro della Chiesa che è stato battezzato, confermato e istruito a «ricevere lo Spirito Santo».

Il Liahona quale simbolo e prefigurazione per i nostri giorni

Ai nostri giorni il Libro di Mormon è la principale fonte alla quale dovremmo rivolgerci per capire come invitare la costante compagnia dello Spirito Santo. La descrizione nel Libro di Mormon del Liahona, la bussola o indicatore usata da Lehi e dalla sua famiglia nel loro viaggio nel deserto, fu specificatamente inclusa nel resoconto quale simbolo e prefigurazione per i nostri giorni e come lezione essenziale riguardo a cosa dovremmo fare per avere le benedizioni dello Spirito Santo.

Mentre cerchiamo di adeguare le nostre azioni e atteggiamenti alla rettitudine, allora lo Spirito Santo diviene per noi oggi ciò che il Liahona era per Lehi e la sua famiglia ai loro giorni. Gli stessi fattori che fecero funzionare il Liahona per Lehi, inviteranno allo stesso modo lo Spirito Santo nella nostra vita. E le stesse ragioni che impedivano al Liahona di funzionare anticamente, ci faranno ugualmente allontanare dallo Spirito Santo oggi.

Il Liahona: scopi e principi

Nello studiare e ponderare gli scopi del Liahona ed i principi in base ai quali esso operava, porto testimonianza che riceveremo l’ispirazione necessaria secondo i bisogni e le circostanze nostre e delle nostre famiglie. Possiamo essere e saremo benedetti con una continua guida dello Spirito Santo.

Il Liahona fu preparato dal Signore e dato a Lehi e alla sua famiglia dopo che essi lasciarono Gerusalemme e stavano viaggiando nel deserto (vedere Alma 37:38; DeA 17:1). Questa bussola o indicatore mostrava la via che Lehi e la sua compagnia dovevano seguire (vedere 1 Nefi 16:10), sì proprio «una via diritta verso la terra promessa» (Alma 37:44). Le lancette del Liahona «operavano secondo la fede, la diligenza e l’attenzione» (1 Nefi 16:28) dei viaggiatori e smettevano di funzionare quando i membri della famiglia erano litigiosi, rudi, indolenti e noncuranti (vedere 1 Nefi 18:12, 21; Alma 37:41, 43).

La bussola inoltre forniva i mezzi grazie ai quali Lehi e la sua famiglia potevano «comprendere le vie del Signore» (1 Nefi 16:29). Così, le principali funzioni del Liahona erano di fornire sia la direzione sia le istruzioni durante un viaggio lungo e impegnativo. La bussola era uno strumento reale che serviva quale indicatore esterno della loro posizione spirituale e interiore dinanzi a Dio. Esso operava secondo i principi della fede e della diligenza.

Proprio come Lehi fu benedetto in tempi antichi, ciascuno di noi in questi giorni ha ricevuto una bussola spirituale che può dirigerci e istruirci nel nostro viaggio terreno. Lo Spirito Santo fu conferito su di me e su di voi quando siamo usciti dal mondo entrando nella chiesa del Salvatore per mezzo del battesimo e della confermazione. Tramite l’autorità del santo sacerdozio fummo confermati membri della Chiesa e ci fu indicato di cercare la compagnia costante dello «Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi» (Giovanni 14:17).

Mentre ciascuno di noi si spinge innanzi nel sentiero della vita, riceviamo direzione dallo Spirito Santo proprio come Lehi fu diretto tramite il Liahona. «Poiché ecco, vi dico di nuovo che, se voi entrerete per questa via e riceverete lo Spirito Santo, egli vi mostrerà tutte le cose che dovrete fare» (2 Nefi 32:5).

Lo Spirito Santo opera nella nostra vita esattamente come il Liahona operava per Lehi e la sua famiglia, secondo la loro fede, diligenza e attenzione prestata.

«La virtù adorni i tuoi pensieri senza posa; allora la tua fiducia si rafforzerà alla presenza di Dio…

Lo Spirito Santo sarà tuo compagno costante, e il tuo scettro, uno scettro immutabile di rettitudine e di verità» (DeA 121:45–46).

Lo Spirito Santo ci fornisce oggi i mezzi tramite i quali possiamo ricevere, «mediante cose piccole e semplici» (Alma 37:6), una maggiore comprensione delle vie del Signore. «Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto» (Giovanni 14:26).

Lo Spirito del Signore può essere la nostra guida e ci benedirà con direzione, istruzione e protezione spirituale durante il nostro viaggio terreno. Noi invitiamo lo Spirito Santo nella nostra vita tramite efficaci preghiere personali e familiari, nutrendoci delle parole di Cristo, tramite l’obbedienza perfetta e costante, prestando fede e onore alle alleanze e attraverso la virtù, l’umiltà e il servizio. Dovremmo evitare risolutamente quelle cose che sono immodeste, sgarbate, rudi, peccaminose o malvagie che ci allontanano dallo Spirito Santo.

Inoltre invitiamo la costante compagnia dello Spirito Santo prendendo degnamente il sacramento ogni domenica: «E affinché tu possa più pienamente mantenerti immacolato dal mondo, va’ alla casa di preghiera e offri i tuoi sacramenti nel mio santo giorno» (DeA 59:9).

Attraverso l’ordinanza del sacramento rinnoviamo le nostre alleanze battesimali e possiamo ricevere e mantenere la remissione dei nostri peccati (vedere Mosia 4:12, 26). In aggiunta, veniamo rammentati settimanalmente della promessa di avere sempre con noi il Suo Spirito. Se ci sforziamo di mantenerci puri e immacolati dal mondo, diveniamo dei vasi degni in cui lo Spirito del Signore può sempre dimorare.

Nel febbraio del 1847, il profeta Joseph Smith apparve a Brigham Young in un sogno o visione. Il presidente Young chiese al Profeta se avesse dei messaggi per i fratelli. Il profeta Joseph Smith rispose: «Chiedi alle persone di essere umili e fedeli, e di assicurarsi di tenere con loro lo spirito del Signore che le guiderà in rettitudine. Stiano attenti a non allontanare da loro la Sua voce mite e tranquilla, che mostrerà loro cosa fare e dove andare; darà loro i frutti del Regno» (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Brigham Young, 41; corsivo dell’autore). Di tutte le verità che il profeta Joseph Smith avrebbe potuto insegnare a Brigham Young in tale sacra occasione, egli sottolineò l’importanza di ottenere e di conservare lo Spirito del Signore.

Miei cari fratelli, porto testimonianza della realtà vivente di Dio, il Padre Eterno, e di Suo Figlio, Gesù Cristo, e dello Spirito Santo. Possa ciascuno di noi vivere così da avere sempre con sé il Suo Spirito e possiamo quindi qualificarci per le benedizioni di direzione, istruzione e protezione tanto essenziali in questi ultimi giorni. Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.