2013
Santi in tutte le stagioni
Settembre 2013


Messaggio della Prima Presidenza

Santi in tutte le stagioni

Presidente Dieter F. Uchtdorf

Ho ricordi d’infanzia di una parte del mondo che potrebbe servire come cartolina per le varie stagioni dell’anno. Ogni mese che passava era glorioso e meraviglioso. Durante la giornata invernale ideale, la neve immacolata imbiancava le montagne e le strade della città. La primavera portava con sé le piogge purificanti e un’esplosione di verde. I pigri cieli dell’estate fungevano da piacevole sfondo ai bagliori di un sole luminoso. E un autunno spettacolare trasformava la natura in brillanti sfumature di arancione, giallo e rosso. Da bambino amavo ogni stagione e, ancora oggi, amo la natura e l’unicità di ognuna di esse.

Le stagioni esistono anche nella nostra vita. Alcune sono miti e piacevoli. Altre no. Alcune giornate sono meravigliose come le immagini di un calendario. Ci sono, tuttavia, giornate e circostanze che causano tristezza e possono portare nella nostra vita sentimenti profondi di disperazione, risentimento e rancore.

Sono sicuro che a un certo punto tutti noi abbiamo pensato che sarebbe stato bello vivere in una terra fatta solo di giornate perfette come cartoline ed evitare i periodi spiacevoli tra le belle stagioni.

Ma questo non è possibile. E non è allettante.

Quando ripenso alla mia vita, sembra che molti periodi di maggiore crescita siano avvenuti mentre attraversavo stagioni burrascose.

Nella Sua infinita saggezza, il nostro Padre Celeste sapeva che per diventare ciò per cui erano stati creati, durante questa vita i Suoi figli dovevano attraversare periodi di avversità. Nel Libro di Mormon il profeta Lehi disse che senza opposizione, “non potrebbe realizzarsi la rettitudine” (2 Nefi 2:11). Anzi, è l’amarezza della vita che ci permette di riconoscerne, contrapporne e apprezzarne la dolcezza (vedere DeA 29:39; Mosè 6:55).

Il presidente Brigham Young usò queste parole: “Tutti gli esseri intelligenti, destinati a ricevere sul loro capo corone di gloria, di immortalità e di vite eterne devono passare attraverso ogni cimento stabilito per gli esseri intelligenti, sì da meritarsi la gloria e l’esaltazione. Ogni calamità che può colpire gli esseri mortali [li] colpirà… [per] prepara[rli] a godere della presenza del Signore… Tutte le traversie e tutte le esperienze che ci sono capitate sono necessarie per la nostra salvezza”.1

La questione non riguarda se attraverseremo periodi di avversità, ma come affronteremo le tempeste. La nostra grande opportunità durante le stagioni della vita, in continuo mutamento, è attenersi saldamente alla fedele parola di Dio, perché i Suoi consigli non sono destinati solo ad aiutarci ad affrontare le tempeste della vita, ma anche a farcele superare. Il nostro Padre Celeste ha dato la Sua parola per mezzo dei Suoi profeti — una conoscenza preziosa pensata per guidarci, attraverso le sfide dei momenti difficili, verso la gioia indescrivibile e la luce splendente della vita eterna. Sviluppare la forza, il coraggio e l’integrità per attenersi saldamente alla verità e alla rettitudine, nonostante gli scossoni che potremmo subire, è una parte importante delle esperienze che facciamo nella vita.

Coloro che sono entrati nelle acque del battesimo e hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo, hanno intrapreso la via del discepolato e hanno il comandamento di seguire costantemente e fedelmente le orme del nostro Salvatore.

Egli Stesso insegnò che il sole sorge “sopra i malvagi e sopra i buoni, e… [che la pioggia cade] sui giusti e sugli ingiusti” (Matteo 5:45). A volte non riusciamo a capire perché nella vita accadano cose complicate e persino ingiuste. Ma, come seguaci di Cristo, confidiamo nel fatto che se “cerc[hiamo] diligentemente, preg[hiamo] sempre e sia[mo] credenti… tutte le cose coopereranno per il [nostro] bene, se camminere[mo] rettamente” (DeA 90:24; corsivo dell’autore).

Come membri della Sua chiesa, come santi, serviamo con gioia e di buon grado con ogni clima e in tutte le stagioni. E, se lo faremo, il nostro cuore si riempirà di fede gloriosa, di speranza guaritrice e di carità celeste.

Tuttavia dovremo attraversare tutte le stagioni, sia piacevoli che dolorose. Ma, a prescindere dalla stagione, come seguaci di Gesù, il Cristo, riporremo la nostra speranza in Lui camminando verso la Sua luce.

In breve, siamo santi di Dio, determinati a imparare da Lui, ad amarLo e ad amare il nostro prossimo. Siamo pellegrini sulla via benedetta del discepolato e cammineremo continuamente verso la nostra meta celeste.

Pertanto, cerchiamo di essere santi in primavera, estate, autunno e inverno. Cerchiamo di essere santi in tutte le stagioni.

Nota

  1. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Brigham Young (1997), 261–262.

Come insegnare questo messaggio

La Prima Presidenza ha insegnato: “Alcuni dei più grandi sermoni sono predicati mediante il canto degli inni” (Inni, ix). Nel presentare questo messaggio, potreste cantare uno dei seguenti inni, o un altro inno sulla sopportazione delle avversità, insieme alle persone a cui insegnate: “Un fermo sostegno” (49); “Benigno Pastore” (66); oppure “Avanziamo insiem nel lavoro del Signor” (151). Se vi sentite spinti a farlo, condividete un’esperienza in cui un periodo burrascoso della vostra vita si è trasformato in una benedizione.

ILLUSTRAZIONI FOTOGRAFICHE DI CRAIG DIMOND; FOTOGRAFIA DELLO SFONDO INVERNALE © THINKSTOCK/ISTOCKPHOTO