2013
Attraverso pareti sottili
Settembre 2013


Dal campo di missione

Attraverso pareti sottili

L’autrice vive nello Utah, USA.

Per un po’ non ci siamo rese conto che, mentre insegnavamo il Vangelo a una famiglia, lo stavamo insegnando anche al loro vicino di casa.

Come sorelle missionarie, stavamo condividendo il Vangelo con una donna che viveva in condizioni modeste ai piedi di una vasta collina nei pressi di una piccola discarica, nella periferia di Asunción, in Paraguay.

Soledad e suo marito, Oscar, vivevano in una stanza di una casa lunga e stretta che in realtà era una serie di camere separate, una di fianco all’altra, da pareti molto sottili. Ogni camera era un monolocale con una finestra, una porta, un tavolo e un letto. Nella zona c’erano diversi edifici del genere, fatti di legno, con il tetto di paglia e i pavimenti di terra. L’argilla spinta nelle fessure teneva lontano un po’di freddo.

Soledad ascoltava

Soledad aveva tre figli piccoli e anche lei era giovane — e sopraffatta. Era tutto quello che poteva fare per prendersi cura della sua casa e delle necessità quotidiane dei suoi figli. Ma sembrava apprezzare le nostre visite e sembrava riconoscere la necessità di Dio nella sua vita.

Soledad espresse liberamente i propri pensieri e i propri sentimenti. Si era innamorata di Oscar ed era scappata con lui, anche se i suoi genitori non approvavano. Né lei né suo marito avevano un’istruzione o un lavoro, e il loro futuro era triste. Si chiedeva se Dio l’avesse abbandonata e se li stesse punendo per le scelte sbagliate che avevano fatto.

Oscar vendeva bigiotteria di porta in porta, nel tentativo di aiutare la sua famiglia a sopravvivere. Quando la giornata andava bene, faceva un po’ di spesa e, a volte, comprava qualche regalino ai suoi figli. Ma quando andava male, spesso tornava a casa depresso, arrabbiato e ubriaco.

Ci siamo sentite spinte ad aiutarli a risolvere i tanti problemi materiali. Ma ci sentimmo anche spinte dallo Spirito a continuare ad amarli e a istruirli, anche se a volte il loro progresso era deludente. Dopo diverse altre visite e dopo aver pregato sinceramente, alla fine sentimmo il bisogno di concedere loro un po’ di tempo per riflettere su quello che avevamo insegnato, per studiare il Libro di Mormon e per pregare da soli.

Spiegammo le nostre preoccupazioni a Soledad, e lei ne fu turbata. Le sembrava che stessimo abbandonando la sua famiglia. Ci disse anche che aspettavano un quarto figlio e che non sapeva come avrebbero potuto sopravvivere. Arrabbiata, ci disse di andarcene e di non tornare più.

Anche Juan ascoltava

Anche se non lo sapevamo, il vicino di casa, Juan, aveva ascoltato attraverso la parete tutto quello che avevamo insegnato. Era giovane, curioso e terribilmente timido. Mentre ascoltava, gli erano sorte tante domande riguardo al piano di salvezza, al Libro di Mormon e al pentimento. Aveva anche chiesto a Soledad di prestargli il Libro di Mormon, lo aveva letto e aveva pregato riguardo a tutto quello che aveva imparato in silenzio.

Passavano i giorni Quando non siamo tornate a istruire Soledad e Oscar, Juan aveva cominciato a preoccuparsi. Poi, una sera, mentre infuriava una forte tempesta, egli chiese a Soledad dove abitavamo e come poteva mettersi in contatto con noi. Gli disse che non lo sapeva e lui aveva iniziato a piangere. Egli le rese la propria testimonianza della verità del nostro messaggio e corse fuori nella notte tempestosa per cercarci, mentre la forte pioggia trasformava le strade in fiumi di fango.

Ore dopo, stanco e infreddolito, egli continuava a cercare. Cominciò a pregare mentre camminava nella notte, promettendo al suo Padre in cielo che se lo avesse aiutato a trovarci, sarebbe stato battezzato e Lo avrebbe servito tutti i giorni della sua vita. Nel frattempo Soledad, impressionata dalla testimonianza di Juan, iniziò a pregare che tornassimo. Juan tornò a casa, ma continuò a pregare e a leggere il Libro di Mormon nei successivi due giorni. Anche Soledad pregò onestamente e parlò con Oscar. Iniziarono a leggere il Libro di Mormon insieme.

E il Padre Celeste ascoltava

Due giorni dopo la tempesta, quando io e la mia collega ci inginocchiammo in preghiera, ci sentimmo spinte a tornare nelle casette ai piedi della collina. Ci andammo subito e, quando arrivammo, fummo accolte con lacrime di gioia e di emozione da Soledad, Oscar, i loro figli e Juan. Ci raccontarono tutto quello che era successo e, da quel momento, tutti loro furono ansiosi di conoscere il Vangelo. Non molto tempo dopo Juan fu battezzato e Soledad e Oscar seguirono presto il suo esempio.

Ricordo di essermi chiesta perché avevamo la forte impressione di insegnare anche quando Soledad e Oscar non reagivano bene. Ricordo di essermi chiesta perché sentivamo una tale urgenza di tornare quando eravamo state cacciate via con rabbia. Ma, quando vidi la gioia che giunse nella vita di Juan e poi in quella della famiglia di Soledad e Oscar, sapevo che non solo Juan stava ascoltando attraverso le pareti sottili, ma che anche il Padre Celeste stava ascoltando le preghiere di ognuno di noi a turno, preghiere che venivano dal cuore.