2014
La missione divina di Gesù Cristo: Avvocato
Luglio 2014


Messaggio delle insegnanti visitatrici

La missione divina di Gesù Cristo: Avvocato

Studiate devotamente questo materiale e cercate di capire che cosa condividere. In che modo la comprensione della vita e della missione del Salvatore aumenterà la vostra fede in Lui e benedirà coloro di cui vi prendete cura durante l’insegnamento in visita? Per ulteriori informazioni, consultate reliefsociety.lds.org.

Fede, famiglia, soccorso

Jesus Christ depicted leaning on a rock in the Garden of Gethsemane. The image depicts the Atonement of Christ.

Non la mia volontà, ma la tua sia fatta, di Harry Anderson

Gesù Cristo è il nostro Avvocato presso il Padre. La parola avvocato deriva dal latino e significa “persona che perora in favore di un’altra”.1 Il Salvatore prende la nostra difesa usando comprensione, giustizia e misericordia. Sapere questo ci riempie di amore e gratitudine per la Sua Espiazione.

“Ascoltate [Gesù Cristo] che è l’avvocato presso il Padre, che perora la vostra causa dinanzi a Lui —

Dicendo: Padre, guarda le sofferenze e la morte di colui che non peccò, nel quale Tu ti compiacesti; guarda il sangue di Tuo Figlio, che fu versato, il sangue di colui che Tu desti affinché Tu fossi glorificato;

Pertanto, Padre, risparmia questi miei fratelli che credono nel mio nome, affinché possano venire a me e avere vita eterna” (DeA 45:3–5).

Di Cristo quale nostro Avvocato, l’anziano D. Todd Christofferson del Quorum dei Dodici Apostoli ha detto: “È di grande importanza per me, perché in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza posso rivolgermi mediante la preghiera al trono della grazia, sicuro che il mio Padre Celeste udrà la mia petizione; che il mio Avvocato presso di Lui, che non commise peccato, che versò il Suo sangue, perorerà la mia causa”2.

Altri riferimenti scritturali

Mosia 15:8–9; Moroni 7:28; Dottrina e Alleanze 29:5; 110:4

Dalle Scritture

Durante tutta la storia della chiesa del Signore, le discepole di Gesù Cristo hanno seguito il Suo esempio. Ester fu fedele e coraggiosa. Suo cugino Mardocheo le inviò una copia del decreto del re secondo il quale i Giudei avrebbero dovuto essere sterminati e la incaricò di “intercedere a pro del suo popolo”. Egli aggiunse: “Chi sa se non sei pervenuta ad esser regina appunto per un tempo come questo?” (Ester 4:8, 14).

A dispetto del pericolo, Ester acconsentì: “Entrerò dal re, quantunque ciò sia contro la legge; e, s’io debbo perire ch’io perisca!” (Ester 4:16).

Ester allora parlò umilmente al re e “gli si gittò ai piedi, e lo supplicò con le lacrime agli occhi […] di revocare le lettere [che avevano il] disegno di far perire i Giudei”. Poi aggiunse: “Come potrei reggere a vedere la distruzione della mia stirpe?” (vedere Ester 8:3, 5–6). Il cuore del re si intenerì e accolse la sua petizione.3

Note

  1. Vedere Russell M. Nelson, “Gesù il Cristo – Il nostro Maestro e qualcosa di più”, Liahona, aprile 2000, 9. Per la versione inglese vedere anche “Jesus Christ – Our Master and More” (Brigham Young University fireside, 2 febbraio 1992), 4; speeches.byu.edu.

  2. D. Todd Christofferson, “Conosco Colui in cui ho riposto la mia fiducia”, La Stella, luglio 1993, 100.

  3. Vedere anche Figlie nel mio regno – La storia e l’opera della Società di Soccorso (2011), 184.