Come porre le giuste domande
Porre le domande giuste può contribuire ad aprire i cuori degli altri alla testimonianza della verità.
Avete l’opportunità di insegnare a chi vi circonda, che sia tramite una conversazione di un minuto sull’autobus o una lezione in chiesa, o che sia tramite i commenti su Internet o una profonda conversazione individuale con un amico.
Ecco un consiglio per insegnare in maniera efficace: ponete domande.
Le buone domande portano al buon apprendimento e, per fortuna, si può imparare a porre delle domande valide con lo studio e la pratica. Ecco come.
Porre le domande giuste
Le domande giuste sono quelle che fanno ragionare e provare sentimenti profondi, quelle che guidano alla verità, alla testimonianza e al cambiamento. Possono coprire un’ampia gamma di argomenti, ma di solito hanno alcune cose in comune: (1) non sono superficiali né esclusivamente basate sui fatti (sebbene possano essere un approfondimento a domande basate sui fatti), (2) hanno un collegamento con la nostra vita quotidiana e (3) ci invitano a fornire più di una sola risposta prestabilita.
Ricordare perché poniamo domande
Le domande ci impegnano perché creano un vuoto nella nostra mente che vogliamo riempire. Nello specifico, porre domande che spingono alla riflessione personale può permettere il verificarsi del seguente processo:
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Le persone si interessano a ciò che dite.
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Usano il proprio libero arbitrio per formulare una risposta.
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Questo uso del libero arbitrio permette allo Spirito Santo di rendere loro testimonianza della verità.1
Una volta consapevoli di questo processo, intuirete quali domande porre e quali evitare.
Ricordate che state istruendo delle persone, non state solo tenendo una lezione.
Se conoscete le persone alle quali insegnate e pensate ai loro bisogni, sceglierete delle domande mirate ad aiutarle, non solo a trasmettere determinati concetti.
Studio e profonda riflessione
Per prepararvi a insegnare il Vangelo, studiate le Scritture e gli insegnamenti dei profeti e degli apostoli moderni, e pregate che lo Spirito Santo possa essere con voi e con coloro a cui insegnate (vedere DeA 42:14; 50:21–22).
Inoltre, se volete porre delle domande che facciano davvero riflettere, dovreste riflettere anche voi allo stesso modo. Meditate su quanto state studiando. Scoprirete che le domande che ponete a voi stessi durante lo studio sono quelle che vi fanno riflettere in maniera più profonda. Prestate attenzione alle domande che vi portano a ragionare. Queste sono le domande che portano alle idee e alle testimonianze più grandi, lo stesso tipo di domande che potreste porre quando aiutate gli altri a conoscere il Vangelo.
Facilitare il passaggio a domande più profonde
A volte è meglio facilitare il passaggio alle domande che richiedono una maggiore riflessione e introspezione, perciò è meglio porre domande introduttive a cui è facile rispondere e poi dar loro un seguito con una o più domande che portano a risposte più ragionate. Ecco alcuni semplici esempi:
Domande introduttive |
Domande di approfondimento |
Quanti anni aveva Joseph Smith quando andò nel Bosco Sacro? |
In quale occasione voi avete pregato il Padre Celeste con lo stesso desiderio sincero che aveva Joseph? |
Credete in Dio? |
Qual è il ruolo che Dio ha nella vostra vita? |
Che cosa avete fatto di recente per servire gli altri? |
In che modo sapere che siamo tutti figli di Dio può cambiare il modo in cui pensate al servizio? |
Se, quando ponete le domande, cercate la guida dello Spirito Santo, è più probabile che poniate la domanda giusta al momento giusto. Non si può mai dire. Potrebbe cambiare la vita di qualcuno.