Le benedizioni di una prospettiva evangelica
Tratto da un discorso intitolato “Una prospettiva evangelica”, tenuto alla Brigham Young University–Hawaii il 19 settembre 2017.
Una prospettiva evangelica può darvi maggiore chiarezza su come riconsiderare le priorità della vita, risolvere i problemi e affrontare le tentazioni personali.
È una grande benedizione essere membri della Chiesa di Gesù Cristo nella dispensazione in cui la restaurazione delle chiavi del regno e l’adempimento delle profezie ci consentono di essere testimoni diretti del fatto che “il Vangelo avanzerà fino alle estremità della terra, come la pietra che è staccata dalla montagna senz’opera di mano rotolerà, finché avrà riempito la terra intera” (Dottrina e Alleanze 65:2).
Questa profezia, fatta da Daniele nell’Antico Testamento e in seguito ripetuta in questa dispensazione, sembra essere nel bel mezzo del suo adempimento mentre osserviamo gli oltre tremilatrecento pali organizzati nella Chiesa oggi. Negli ultimi cinquant’anni, il numero dei membri della Chiesa è cresciuto da 2,1 milioni a più di 16 milioni.1
Per me questa rapida crescita e questo cambiamento sono altrettanto sorprendenti quanto il fatto che i principi e le pratiche del Vangelo rimangono gli stessi, incluso il modello di guida divina rivelato per la Chiesa di Gesù Cristo. Questo modello consente l’organizzazione di pali, costituiti per fornire “una difesa e un rifugio dalla tempesta, e dall’ira quando sarà riversata senza annacquamenti sulla terra intera” (Dottrina e Alleanze 115:6).
Fratelli e sorelle, il Signore è generoso quanto alle benedizioni che ci accorda. Comprendere che le benedizioni sono il risultato della nostra obbedienza ai comandamenti e che l’osservanza dei comandamenti è una dimostrazione del nostro amore per il Signore, sono precetti preziosi da imparare. Principi del Vangelo come questi forniscono una prospettiva importante per noi.
Questo porta a due punti su cui vorrei porre enfasi. Ci tengo a precisare che il presidente Dallin H. Oaks, primo consigliere della Prima Presidenza, ha già trattato questi due punti con i giovani adulti non sposati nel 2015.
Mantenere una prospettiva evangelica
Il presidente Oaks ha detto: “Prospettiva significa vedere tutti i fatti in un rapporto significativo tra loro, in una visione d’insieme”2. Ecco alcune cose che comprendete quando vedete la vita con la prospettiva data dal Vangelo:
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Siete figli di un amorevole Padre Celeste (vedere Dottrina e Alleanze 76:24).
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Siete qui sulla terra per uno scopo, con la capacità di fare delle scelte (vedere 2 Nefi 2:27; 10:23).
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“Poiché è necessario che ci sia un’opposizione in tutte le cose” (2 Nefi 2:11).
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Gesù Cristo è il nostro Salvatore e avvocato presso il Padre (vedere 1 Giovanni 2:1; Dottrina e Alleanze 110:4).
Pensate a cosa succederebbe se la vostra prospettiva evangelica diventasse la lente attraverso cui guardate le cose in ogni aspetto della vostra vita. Una prospettiva evangelica può darvi maggiore chiarezza su come riconsiderare le priorità della vita, risolvere i problemi e affrontare le tentazioni personali. Questo potrebbe davvero influire sul vostro approccio generale alla vita e alle varie decisioni che prenderete lungo il cammino.
In quest’ottica, sappiamo che il Signore desidera che prendiamo parte al sacramento ogni settimana e che studiamo le Scritture e ci rivolgiamo a Lui in preghiera ogni giorno. Inoltre, sappiamo che Satana ci tenterà a non seguire il Salvatore o a non ascoltare i suggerimenti sommessi dello Spirito Santo. Possiamo perciò essere più consapevoli che l’avversario fa di tutto per toglierci il nostro arbitrio e la nostra capacità di resistere ai suoi attacchi servendosi delle dipendenze, incluse quelle alle droghe e alla pornografia.
In netto contrasto, le lenti del Vangelo ci danno una visione chiara dell’importanza di creare famiglie scegliendo di sposarci e di crescere dei figli in rettitudine. Inoltre ci aprono gli occhi sul fatto che l’avversario desidera distruggere la famiglia in sé e confondere i ruoli di genere, provocando una svalutazione del valore che la società attribuisce al creare e al rafforzare le famiglie.
Come mantenere l’equilibrio spirituale
Il presidente Oaks ha dichiarato: “Quando i giovani adulti hanno la prospettiva — la visione d’insieme […] — è essenziale che mantengano un equilibrio spirituale nella loro vita. Per farlo, dovete astenervi da alcune delle distrazioni del mondo e anche fare le cose necessarie per avvicinarvi al Salvatore”3.
Da una parte, avete molte problematiche importanti e priorità di vita di vario tipo ed entità, e tutte necessitano di attenzione, concentrazione e direzione. La lista per ciascuno di voi potrebbe essere alquanto diversa in base alle vostre circostanze, ma tra queste voci di sicuro ci sono l’istruzione, il lavoro, il matrimonio e il benessere sia fisico che spirituale. Naturalmente, la vostra difficoltà sta nel bilanciare questi ruoli importanti della vita con la vostra spiritualità.
il presidente Oaks ha anche consigliato di fare attenzione a come “gestite il tempo in modo da non trascurare la vostra spiritualità nei periodi in cui le attività principali programmate si concentrano su altre cose. Questo principio spiega perché è importante, specialmente per i giovani adulti […], seguire il consiglio di frequentare le riunioni della Chiesa, di servire nella Chiesa, studiare le Scritture ogni giorno, pregare in ginocchio con la propria famiglia e di servire nelle chiamate della Chiesa”4.
Nel bel mezzo dei vostri bisogni personali più disparati, per bilanciare gli obiettivi e le difficoltà della vita con la vostra spiritualità, arriverete a capire che l’equilibrio si può ottenere. Il Signore non vi chiede di fare qualcosa che non siete in grado di portare a termine. In numerose occasioni ho sentito dire al presidente Thomas S. Monson (1927–2018) che “il Signore prepara coloro che chiama”5. Penso che questo si applichi in particolar modo ai membri della Chiesa.
Per quanto scoraggiante possa apparirci il compito di mantenere questo equilibrio, uno dei miracoli più grandi della vostra esistenza terrena sarà la vostra capacità di trovare un equilibrio tra la vostra spiritualità e gli altri ruoli importanti della vostra vita. Questo può avvenire in un modo che vi consentirà non soltanto di mantenere allo stato attuale la vostra spiritualità e i ruoli fondamentali che ricoprite nella vostra vita, ma anche di crescere e svilupparvi in entrambi questi ambiti importanti.
Il motivo principale per cui ciò è possibile è che il Signore è il fulcro. Egli è il punto centrale assoluto dell’equilibrio. Egli nutre inoltre un interesse divino per ciascuno di voi personalmente poiché siete Suoi figli. Tuttavia, questo risultato dipende dal vostro impegno e dai vostri sforzi per trovare l’equilibrio.
In base alle mie osservazioni e alla mia esperienza personale, sembriamo avere, nel corso della nostra vita, la tendenza a pendere più pesantemente da un lato o dall’altro. Per rimanere in equilibrio nella vita c’è bisogno di impegno e cura costanti da parte nostra. Scegliete attivamente di mantenere la stabilità.
La cosa interessante è che ci si può sbilanciare in entrambe le direzioni. Possono esserci volte in cui vi rendete conto che dovete esercitare una maggiore cura per rimanere chiaramente concentrati sui vostri studi o sul lavoro, svolgendo il “servizio nella Chiesa al momento opportuno”6. Tuttavia, ricordate di mantenere il Signore come vostro fulcro per poter trovare il vostro giusto equilibrio spirituale.
Il Signore vi aiuterà
Quando manteniamo una prospettiva evangelica, è facile comprendere la verità fondamentale che il Signore ci aiuterà. Un principio basilare del Vangelo è che siamo figli di amorevoli Genitori Celesti. Per Loro è semplicemente una cosa naturale aiutarci in ogni modo a ritornare alla nostra dimora celeste.
Vorrei farvi un esempio di come il Signore vi può aiutare. Uno dei miei dirigenti di quand’ero giovane, Thad Carlson, mi ha raccontato questo episodio molti anni fa. Thad, che da poco è venuto a mancare, ha avuto un enorme impatto su di me da giovane. È cresciuto durante la Grande Depressione, nono di quattordici figli. La sua famiglia si sostentava coltivando la terra e allevando bestiame. Era un periodo difficile dal punto di vista economico e la loro più grande risorsa era la loro mandria.
Da giovane, una delle responsabilità maggiori di Thad era prendersi cura del bestiame e, quando necessario, farlo pascolare per assicurarsi che trovasse il cibo migliore – un compito importante per un ragazzo. Riusciva a farlo con l’ausilio di un cavallo da lavoro intelligente che sapeva esattamente cosa fare con poche istruzioni. Il cavallo si chiamava Old Smoky. Tuttavia, Old Smoky aveva una pecca: non voleva mai essere preso. Ogni volta che qualcuno gli si avvicinava scappava via, sapendo che voleva farlo lavorare.
Un giorno, dopo che Old Smoky era stato preso, imbrigliato e sellato, il giovane Thad cavalcò fino al pascolo dove il bestiame brucava. La terra era secca, come pure il pascolo, ma Thad notò che l’erba al di fuori del pascolo lungo i lati dei binari della ferrovia era più alta e più verde. Pensò, dunque, di portare le mucche fuori dal pascolo recintato e di lasciare che assaporassero un po’ della buona erba lungo i binari.
Con l’aiuto di Old Smoky, Thad portò la mandria fuori dal pascolo, dove il bestiame iniziò a spostarsi avanti e indietro lungo i binari mangiando l’erba migliore e più verde. Le mucche felici sembravano essere autosufficienti, quindi Thad scese da cavallo e si sedette sulle redini delle briglie, godendosi i dintorni, giocando e divertendosi. Tuttavia Old Smoky, volendo brucare anch’esso l’erba verde, alla fine si allontanò sfilando le redini da sotto Thad.
Questo momento idilliaco e pacifico venne brutalmente interrotto quando Thad sentì improvvisamente un forte suono in lontananza. Era il fischio di una locomotiva in arrivo che giungeva a velocità sui binari in cui il bestiame era pigramente sparso davanti a lui. Si rese conto che le conseguenze sarebbero state catastrofiche per il bestiame e anche per la sua famiglia se non avesse agito in fretta per riportare gli animali entro i confini del pascolo allontanandoli dal treno in arrivo. Sapeva che non si sarebbe mai perdonato il fatto di non aver portato a termine la responsabilità affidatagli.
Thad balzò in piedi e corse per afferrare le redini di Old Smoky. Old Smoky vide Thad arrivare e si allontanò rapidamente da lui, per non farsi prendere. Senza fiato e disperato, con in mente l’immagine delle mucche morte e della tragedia familiare, Thad sapeva di dover agire in fretta.
In seguito riportò cosa accadde: “La mia insegnante della Primaria ci aveva insegnato a pregare e aveva rafforzato gli insegnamenti che avevo imparato da mia madre. Non avendo altra scelta, caddi in ginocchio e iniziai a pregare chiedendo aiuto per togliere le mucche dai binari”.
Thad non udì una voce, ma ricevette un chiaro pensiero: “Osserva come le mucche camminano accanto a Old Smoky e lui non si muove. Quindi […] giacché sei in ginocchio, metti giù anche le mani. Fai finta di essere una mucca e cammina a quattro zampe fino a Old Smoky”.
Thad disse: “Feci così. Lui non si spostò. Afferrai le sue redini, lo portai fino al recinto, gli saltai in groppa e corremmo come il vento per riportare le mucche al loro pascolo. Old Smoky era insolitamente brillante a ogni sterzata”.
In seguito, quando era alle superiori, Thad comprese appieno che aveva ricevuto una chiara risposta alla sua preghiera in un momento di vero bisogno. Raccontò: “Gli angeli hanno governato Old Smoky oltre le mie capacità e la nostra famiglia fu risparmiata dalla tragedia”. In seguito disse: “Quello fu il primo di tanti suggerimenti che mi [sarebbero] giunti. ‘E tutto ciò che domanderete al Padre nel mio nome, e che è giusto, credendo che riceverete, ecco, vi sarà dato’ (3 Nefi 18:20)”.7
Tutti abbiamo del bestiame da togliere dai binari prima che il treno arrivi. I pericoli si presentano sotto varie forme e in varie misure. Alcuni sono tanto seri quanto la situazione pericolosa di Thad, con conseguenze che mettono a rischio la vita o l’anima nostra o dei nostri cari.
Altre situazioni che affrontiamo potrebbero non avere conseguenze così serie, nondimeno gravano pesantemente sui nostri pensieri e sul nostro cuore. Una cosa è certa, ognuno di noi avrà avversità e afflizioni nella vita perché fanno parte della nostra esperienza terrena. Ma ricordate, il Signore ci aiuterà!
Amo queste parole del Libro di Mormon: “Noi vediamo che Dio si rammenta di ogni popolo, in qualsiasi paese possa trovarsi; sì, egli conta il suo popolo, e le sue viscere di misericordia sono su tutta la terra” (Alma 26:37).
Questo significa ognuno di noi. È un grande conforto sapere che il Signore ci aiuterà.
Fede, speranza e una prospettiva evangelica
Per riassumere, vi incoraggio a ricordarvi di mantenere una prospettiva evangelica. Guardate il mondo che vi circonda attraverso le lenti del vangelo di Gesù Cristo.
Mantenete l’equilibrio spirituale. Nei diversi ambiti della nostra vita, tutti incontriamo difficoltà e opportunità, che possono essere gestite nel modo migliore quando le bilanciamo con la nostra fede in Gesù Cristo e nella Sua Espiazione.
Infine, abbiate fede e speranza che il Signore vi aiuterà. Questa conoscenza è quella che vi aiuta ad affrontare con sicurezza le difficoltà che sono una parte inevitabile della vostra missione terrena.