2020
Un taxi, uno scolaro e la risposta a una preghiera
Aprile 2020


Un taxi, uno scolaro e la risposta a una preghiera

L’autore vive a Rivers State, Nigeria.

Avevamo sentito che l’avremmo trovato; allora perché non ci riuscivamo?

A Taxi, a Schoolboy, and an Answer to Prayer. Missionaries in Ghana with a schoolboy in a taxi outside.

Un giorno io e il mio collega missionario abbiamo ricevuto un riferimento per insegnare a un uomo che viveva in un villaggio chiamato Tema, vicino alla bella città di Accra, in Ghana. I numeri delle case in quel villaggio non erano molto precisi, così ci fu data una descrizione scritta per aiutarci a trovare la casa.

Giunti al villaggio, abbiamo seguito le indicazioni ma non riuscivamo a trovare la persona, perché sembrava che ci fossero molte case che corrispondevano alla descrizione. Confusi, abbiamo deciso di bussare alle porte del quartiere per chiedere informazioni, ma sembrava che nessuno conoscesse l’uomo che stavamo cercando. Sentii il suggerimento di chiedere aiuto al Padre Celeste.

Dopo la preghiera, avevo la sensazione che avremmo trovato l’uomo che cercavamo, così intensificammo i nostri sforzi. Ma non lo trovammo. Eravamo stanchi e decidemmo di tornare alla nostra area di proselitismo, perché avevamo altri appuntamenti. Tornati al parcheggio dei taxi, il tassista che ci aveva portati al villaggio vide i nostri volti delusi e ci chiese se avevamo trovato chi cercavamo. Ovviamente, la risposta fu negativa.

Ci consigliò di entrare nella scuola che si trovava all’incrocio e chiedere lì. Gli abbiamo risposto che non corrispondeva alla descrizione che ci era stata data, ma lui insistette. Scendemmo dal taxi dirigendoci verso la scuola, non perché pensavamo che avremmo trovato qualcuno, ma solo per far piacere a un amico che si preoccupava per noi.

Avevamo appena iniziato a camminare verso l’edificio amministrativo della scuola, quando un ragazzino venne correndo verso di noi. Sorrise e ci disse che lui e suo fratello erano i soli membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni che vivevano in quella zona e che avrebbe potuto aiutarci.

Io e il mio collega ci guardammo increduli: era un miracolo. Il ragazzino ci aiutò a trovare l’uomo che cercavamo e che, alla fine, accettò il Vangelo e fu battezzato.

Questa esperienza mi ha insegnato che il Padre Celeste risponde alle preghiere nel momento da Lui stabilito e nella Sua maniera. Quando non riceviamo una risposta immediata alle nostre preghiere, possiamo avere fede in Lui e imparare a essere pazienti.

Illustrazione di Corey Egbert