2023
Approcci interpretativi al libro dell’Apocalisse
Dicembre 2023


Il Nuovo Testamento nel contesto

Approcci interpretativi al libro dell’Apocalisse

Possiamo trarre beneficio dalla lettura dell’Apocalisse di Giovanni in vari modi.

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Apocalisse è un libro singolare tra quelli del Nuovo Testamento. Non si concentra sui dettagli narrativi del ministero terreno di Gesù Cristo come fanno i quattro Vangeli. Né descrive le difficili circostanze affrontate dalla Chiesa cristiana primitiva come fanno le epistole. Piuttosto, il libro dell’Apocalisse presenta qualcosa che risulta più familiare ai lettori del genere fantasy epico moderno: un drago tormenta la terra, una bestia si leva dal mare, il caos e la distruzione dilagano. La speranza comincia a svanire, finché un cavaliere su un cavallo bianco si fa avanti e sconfigge il drago, portando pace e prosperità nel paese.

Quindi in che modo, nel ventunesimo secolo, un fedele lettore del libro dell’Apocalisse dovrebbe trovare significato e applicazione in una lettura dalla difficile interpretazione?

Diversi approcci moderni

Prima di tutto, avrete maggiore successo nella comprensione del libro dell’Apocalisse pregando per avere lo spirito di profezia e di rivelazione. Anche Dottrina e Alleanze 77, una rivelazione in cui Joseph Smith ricevette spiegazioni dal Signore sull’ambientazione e su molti dei simboli presenti nel libro dell’Apocalisse, dovrebbe fare parte del vostro studio.

Inoltre, può essere utile capire in che modo il libro dell’Apocalisse viene variamente interpretato dai lettori e dagli studiosi di oggi. In genere, gli approcci inerenti al contesto e al significato del libro dell’Apocalisse si sono pressoché suddivisi in quattro categorie. Ognuna di loro ha punti di forza e debolezze:

1. Il libro dell’Apocalisse è un racconto simbolico della storia. In linea con questa tradizione, le immagini e i simboli del libro dell’Apocalisse sono considerati in linea con persone ed eventi chiave dall’inizio della Chiesa cristiana fino alla Seconda Venuta. Il problema di questo approccio è che spesso è congetturale, basato in gran parte su quali persone o eventi storici l’interprete sceglie di concentrarsi. E, col passare del tempo senza il ritorno di Gesù Cristo, i lettori devono spesso cambiare o alterare la loro interpretazione. Sebbene questo approccio sia stato particolarmente popolare durante il periodo antecedente al ventesimo secolo, ora è per lo più caduto in disuso.

2. Il periodo di interesse del libro dell’Apocalisse è limitato al I secolo d.C. Questo approccio vede gli eventi e i simboli contenuti nel libro dell’Apocalisse applicarsi strettamente alla Chiesa cristiana durante il primo secolo della sua esistenza. Il vantaggio di questo tipo di lettura è che mantiene l’attenzione sui cristiani del primo secolo e sul fatto che il messaggio del libro è destinato a loro. Ma il principale svantaggio di questo approccio è che può portare le persone a pensare che il libro dell’Apocalisse sia solo un prodotto della storia piuttosto che ciò che è: Scrittura vivente da cui trarre importanti lezioni spirituali attuali.

3. La maggior parte degli eventi del libro dell’Apocalisse deve ancora realizzarsi. Questa prospettiva suggerisce che la maggior parte degli eventi descritti nel libro dell’Apocalisse si adempirà nel futuro. Ritiene che il libro stia fornendo una cronologia degli eventi, ma per il futuro piuttosto che per il passato. I lettori possono ottenere una cronologia chiara degli eventi futuri mettendo insieme gli indizi sparsi in tutto il libro. I futuristi tendono a un’interpretazione più letterale degli eventi e delle figure del libro dell’Apocalisse. Un punto di forza di questo approccio è che mantiene il lettore continuamente coinvolto negli eventi dell’Apocalisse — potrebbero accadere domani! Nella visione di Nefi riportata in 1 Nefi 11–14, un angelo gli dice che Giovanni avrebbe scritto “riguardo alla fine del mondo” (1 Nefi 14:22), quindi parte del libro dell’Apocalisse deve trattare eventi futuri. Un inconveniente di questo approccio è che rimuove quasi completamente il libro dell’Apocalisse dal contesto del primo secolo e i lettori rischiano di non cogliere parte del significato che Giovanni voleva che il suo pubblico diretto intendesse.

4. Il libro dell’Apocalisse è un’allegoria della battaglia tra il bene e il male. Questa prospettiva implica che il libro dell’Apocalisse non si riferisca a eventi passati o futuri specifici, ma sia piuttosto un’allegoria della lotta tra Gesù Cristo e Satana, tra i giusti e i malvagi, tra la Chiesa dell’Agnello e la chiesa del diavolo. Da questo punto di vista, il libro dell’Apocalisse ha lo scopo di sostenere certi ideali: che Gesù Cristo trionfa, che i giusti saranno sostenuti, che i malvagi saranno puniti. Gli eventi descritti nel libro dell’Apocalisse sono un mezzo allegorico per questi principi più ampi. Un punto di forza di questo approccio è che la scelta tra il bene e il male si applica a chiunque in qualsiasi periodo di tempo. Un punto debole è che i lettori potrebbero non cogliere segni o simboli che hanno lo scopo di riferirsi a eventi o periodi di tempo specifici.

Tre cose da tenere a mente quando si legge il libro dell’Apocalisse

Molti lettori (me compreso) si ritrovano ad adottare parti di ciascuno di questi approcci. Credo che questo metodo si allinei nel modo migliore a ciò che le Scritture e le rivelazioni moderne hanno rivelato sulla comprensione del libro dell’Apocalisse (vedere Dottrina e Alleanze 77, per esempio). Il libro si sottrae a qualsiasi facile categorizzazione e ricompensa i lettori che sono aperti a utilizzare chiavi di interpretazione diverse. Un approccio che funziona bene in Apocalisse 5 potrebbe non essere altrettanto utile in Apocalisse 11.

Nell’esplorare le diverse chiavi di lettura per il libro dell’Apocalisse, vorrei suggerire ai lettori di tenere a mente tre cose.

1. Ricordate sempre le prime parole del libro: “Rivelazione di Giovanni, servitore di Dio, che gli fu data da Gesù Cristo”1.

Il libro parla del Salvatore. Ogni simbolo, ogni storia ci rivela qualcosa su Gesù Cristo. Egli è l’Agnello che porta pace al Suo popolo ed è il personaggio vestito di rosso che porta distruzione al nemico. Egli è lo Sposo che rimane sempre fedele alla Sua sposa e a Dio, che siede sul Suo trono.

La parola greca da cui deriva il titolo del libro è apocalipsis, che significa “svelare” o “rivelare”. Questo è esattamente ciò che Giovanni sta facendo per i suoi lettori: tirare via il velo e rivelarci chi è veramente Gesù Cristo. Il nome Gesù appare piuttosto sporadicamente nel libro dell’Apocalisse (circa una dozzina di volte), ma la Sua influenza e la Sua importanza sono alla base di ogni versetto.

2. Tenete a mente la dichiarazione di Joseph Smith che il libro dell’Apocalisse “è uno dei libri più chiari che Dio abbia mai fatto scrivere”2.

Una delle insidie che i lettori del libro dell’Apocalisse possono a volte incontrare è la frustrazione che deriva dal fatto di non capire ciò che sta accadendo, mentre, simbolo dopo simbolo, sembrano essere portati sempre più lontano da qualsiasi tipo di significato effettivo applicabile. Tuttavia Joseph Smith ci ricorda che il libro dell’Apocalisse è un libro “chiaro”, il cui significato intende essere semplice.

Spesso dico ai miei studenti che posso riassumere brevemente il libro dell’Apocalisse così: “Il Salvatore Gesù Cristo vince!”. Iniziate a leggerlo tenendo a mente questo pensiero. Quando incontrate un simbolo o una storia che sembra confondervi, chiedetevi in che modo contribuisce alla vostra comprensione della vittoria di Gesù Cristo. Questo potrebbe non rispondere a tutte le vostre domande, ma vi aiuterà a costruire un quadro di riferimento importante.

L’anziano Bruce R. McConkie (1915–1985) del Quorum dei Dodici Apostoli insegnò che “la nozione comune secondo cui [il libro dell’Apocalisse] tratta di bestie, di piaghe e di simboli misteriosi che non si possono comprendere non è vera” e ha aggiunto che “la maggior parte del libro […] è chiaro e semplice e deve essere compreso dal popolo del Signore”. Sì, ci sono certe immagini e simboli che sono più difficili da decifrare di altri, ma questo “non significa che non potremmo comprenderli se crescessimo nella fede come dovremmo”.3 In altre parole, non lasciatevi intimorire dal libro dell’Apocalisse — può essere una sfida, ma ne vale la pena!

3. Cercate sempre di leggere il libro dell’Apocalisse con lo Spirito e una mente aperta.

È certamente allettante, e lo hanno fatto in molti, prendere tutto l’immaginario descrittivo degli animali, dei numeri e degli eventi e cercare di ricondurre tutti questi simboli a dei dettagli, come se scovare il significato nascosto dietro al numero tre e mezzo fornirà al lettore informazioni segrete altrimenti nascoste alle masse.

Ma la bellezza di un libro come Apocalisse è che i suoi simboli, numeri ed eventi pervasivi possono portare a una varietà di interpretazioni valide e utili, specialmente quando preghiamo per avere lo Spirito e includiamo nel nostro studio strumenti importanti come 1 Nefi 11–14, Dottrina e Alleanze 77 e la traduzione fatta da Joseph Smith. Magari una persona interpreta il racconto di Giovanni dell’Agnello e del drago come la rappresentazione della battaglia storica tra Sion e Babilonia che si è combattuta fin dalle prime pagine della Bibbia. Un’altra trova negli scritti di Giovanni una predizione della Seconda Venuta e dell’inevitabile trionfo di Gesù Cristo e riscopre la speranza in un mondo sempre più oscuro. Allo stesso tempo, una terza persona trova un’applicazione personale scoprendo possibili modi di vincere l’avversario nella propria lotta quotidiana con la libertà di scelta. La cosa straordinaria del libro dell’Apocalisse è che tutte e tre queste persone hanno trovato chiavi di lettura produttive e profonde facendosi guidare dallo Spirito Santo.

Il profeta Joseph Smith spiegò che “ogni qualvolta Dio ci dà la visione di un’immagine o una bestia o un simbolo di qualsiasi specie, Egli si ritiene anche responsabile di darci una rivelazione o interpretazione del significato di tale visione, in caso contrario noi non saremo ritenuti responsabili dei nostri errori di interpretazione”4. Quando apriamo il libro dell’Apocalisse e iniziamo a studiarlo, Dio ci assisterà mentre ci sforziamo di ottenere ulteriore luce e conoscenza dalla straordinaria visione di Giovanni.

Il libro dell’Apocalisse ha molte cose di valore da insegnarci. Spero che ognuno di noi trovi un significato ispirato e un’applicazione più profonda allorché, con l’aiuto della preghiera, ci districhiamo attraverso questo testo emotivamente toccante e spiritualmente stimolante.

Note

  1. Traduzione di Joseph Smith, Apocalisse 1:1 (nell’appendice dell’edizione combinata delle Scritture).

  2. Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume D-1 [1 August 1842–1 July 1843],” 1523, josephsmithpapers.org.

  3. Bruce R. McConkie, “Understanding the Book of Revelation”, Ensign, Sept.1975, 87.

  4. Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume D-1 [1 August 1842–1 July 1843],” 1523, josephsmithpapers.org.

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