“Riconoscere gli indicatori di maltrattamento”, Prevenzione e protezione (2018).
“Riconoscere gli indicatori di maltrattamento”, Prevenzione e protezione.
Riconoscere gli indicatori di maltrattamento
Spesso ci sono dei segnali comuni da osservare per rilevare l’inizio e il protrarsi dei maltrattamenti. Comprendendo questi indicatori, possiamo sapere dove intervenire per prevenire i maltrattamenti o per fermarli se sono in corso.
Caratteristiche comuni delle situazioni di maltrattamento
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Nella maggior parte dei casi, le vittime subiscono maltrattamenti da parte di qualcuno che conoscono.
Il responsabile può essere un membro della famiglia o un parente, come un genitore, un nonno, una zia, uno zio, un cugino, un fratello, un amico di famiglia o un vicino di casa. L’abusante può avere qualsiasi età ed è raro che sia un completo estraneo.
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L’abusante può gradualmente guadagnarsi la fiducia della vittima o dei membri della sua famiglia prima di commettere gli abusi.
Questo è ciò che viene chiamato “adescamento”. Nella maggior parte dei casi l’adescamento riguarda i bambini o i giovani. L’adescamento consiste nel fare amicizia o cercare di instaurare un attaccamento emotivo con qualcuno allo scopo di abusare di lui o di lei. Alcuni dei comportamenti che denotano adescamento sono: chiedere di trascorrere del tempo da soli, incoraggiare la segretezza, parlare di argomenti legati al sesso oppure mostrare materiale pornografico a un bambino o avere dei contatti fisici con lui. L’abusante cercherà di mantenersi in costante contatto privato. L’adescamento può anche avvenire via Internet e attraverso un dispositivo mobile del bambino.
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L’abusante spesso inizia oltrepassando i limiti.
I limiti sono i confini nel comportamento o nel linguaggio che una persona si pone e che ritiene opportuni o sicuri. I maltrattamenti rappresentano la violazione di questi limiti. A volte gli abusi accadono perché non ci sono limiti di comportamento appropriato fra due persone. Un abusante può iniziare ad oltrepassare i limiti a piccoli passi, in modo da rendere l’abusato più a suo agio, remissivo, o abituato al comportamento o al linguaggio inappropriati. Un abusante potrebbe anche ignorare completamente i limiti.
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L’abusante spesso cerca persone di cui possa approfittare facilmente, persone vulnerabili (come gli anziani, i disabili o i minori).
Cerca persone che non sono in grado di dare il proprio consenso. Inoltre, cerca persone che potrebbero non essere credute. L’abusante cerca anche persone che secondo lui non reagiranno o non sono in grado di parlare dei maltrattamenti con altri.
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Spesso l’abusante cerca di isolare la vittima dagli altri.
L’abusante spesso cerca di impedire che chi sta adescando o maltrattando abbia fiducia negli altri o parli con gli altri. Cerca di isolare la vittima in modo che non possa sapere o non sappia come chiedere sostegno e aiuto ad altri. Può anche fare minacce contro la famiglia della vittima o ricorrere al senso di colpa, alla vergogna o al ricatto per continuare con gli abusi.
Capire queste caratteristiche può aiutarvi a riconoscere o a prevenire le situazioni che potrebbero sfociare in maltrattamenti. Potete intervenire per fermare i maltrattamenti prima che abbiano inizio.
Risorse della comunità e della Chiesa
(Alcune delle risorse che seguono non sono prodotte, gestite o controllate dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Questo materiale rappresenta un’ulteriore risorsa, tuttavia la Chiesa non approva alcun contenuto che non sia in armonia con le sue dottrine e i suoi insegnamenti).
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“What Is Domestic Violence?”, The National Domestic Violence Hotline
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“Grooming Behavior”, Monica Applewhite, direttore di Confianza, LLC
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“Grooming”, Abuseandrelationships.org
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“Grooming: What It Is, Signs and How to Protect Children”, National Society for the Prevention of Cruelty to Children
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“Creating a Family Safety Plan”, parentsprotect.co.uk
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“Learn More”, National Coalition Against Domestic Violence