Vieni e seguitami
27 aprile–3 maggio. Mosia 7–10: “Nella forza del Signore”


“27 aprile–3 maggio. Mosia 7–10: ‘Nella forza del Signore’”, Vieni e seguitami – Per la Scuola Domenicale: Il Libro di Mormon 2020 (2020)

“27 aprile–3 maggio. Mosia 7–10”, Vieni e seguitami – Per la Scuola Domenicale: 2020

Ammon che insegna a re Limhi

Minerva Teichert (1888–1976), Ammon before King Limhi [Ammon davanti a re Limhi], 1949–1951, olio su masonite, 91 x 122 cm. Brigham Young University Museum of Art, 1969.

27 aprile–3 maggio

Mosia 7–10

“Nella forza del Signore”

Questo schema può essere una risorsa preziosa, ma dovrebbe integrare, non sostituire, l’ispirazione che ricevi durante lo studio di Mosia 7–10.

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Invita a condividere

Può essere utile discutere periodicamente come classe le benedizioni che i membri della classe stanno ricevendo mentre si impegnano a rendere la loro casa il centro del loro apprendimento del Vangelo. Quali versetti tratti da Mosia 7–10 hanno discusso con la propria famiglia durante la settimana? In che modo questo ha influenzato la loro vita?

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Insegna la dottrina

Mosia 7:14–33

Se ci rivolgiamo al Signore, ci fidiamo di Lui e Lo serviamo, Egli ci libererà.

  • Durante lo studio di Mosia 7:14–33, le esperienze del popolo di Limhi possono aver ispirato i membri della classe a pentirsi e rivolgersi al Signore per essere liberati. Per stimolare una discussione, potresti invitare un membro della classe a venire preparato a riassumere il modo in cui il popolo di Limhi cadde in schiavitù. Alcuni altri studenti potrebbero esprimere ciò che hanno imparato da Limhi sull’avere fede e speranza nel Salvatore. Che cosa possiamo apprendere dai messaggi di Limhi sul modo in cui Dio ha liberato il Suo popolo? (Vedere i versetti 19–20). Potresti chiedere ai membri della classe di condividere racconti tratti dalle Scritture o esperienze personali che li hanno ispirati ad avere fiducia in Dio.

  • I membri della tua classe hanno delle opportunità di ispirare gli altri a rivolgersi a Dio quando sono nella schiavitù del peccato o soffrono a causa di altre afflizioni. Potrebbe esser loro utile studiare in che modo Limhi ispirò il suo popolo. Potrebbero in primo luogo leggere la descrizione della schiavitù del popolo di Limhi in Mosia 7:20–25 e poi pensare a qualcuno che conoscono che sta affrontando la schiavitù del peccato. Dopodiché, potrebbero individuare le verità insegnate da Limhi in Mosia 7:18–20, 33 per aiutare il suo popolo. In che modo possiamo seguire l’esempio di Limhi mentre incoraggiamo i nostri cari a confidare in Dio?

  • Per aiutare i membri della classe a comprendere meglio l’aiuto che Dio ci offre nelle avversità, potreste cantare insieme l’inno “O Re d’Israele” (Inni, 6) e analizzarne le parole, o un altro inno che descriva il modo in cui il Salvatore ci rende liberi. In che modo Mosia 7:17–20; Ether 12:27; e 2 Corinzi 12:7–10 arricchiscono la nostra comprensione? I membri della classe potrebbero condividere delle esperienze in cui sono stati liberati dal Signore, anche in piccoli modi, perché hanno mostrato fede in Lui.

Mosia 7:26–27

L’uomo è creato a immagine di Dio

  • In questi versetti, Limhi spiega alcune delle verità insegnate da Abinadi che al popolo risultavano difficili da accettare. Quali verità i membri della classe riescono a individuare in questi versetti? In che modo queste verità influenzano come vediamo Dio e noi stessi?

Mosia 8:12–19

Il Signore mette a disposizione profeti, veggenti e rivelatori a beneficio dell’umanità.

  • Ammon ebbe l’opportunità di spiegare a Limhi il ruolo di un veggente e di testimoniare dell’importanza di profeti, veggenti e rivelatori. Potresti voler chiarire che ai nostri giorni i membri della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli sono sostenuti come profeti, veggenti e rivelatori. In che modo noi potremmo parlare con coraggio, come Ammon, della necessità che vi siano profeti, veggenti e rivelatori? (Vedere Mosia 8:13–18). I membri della classe potrebbero ideare un post per i social media che aiuti le persone a capire il ruolo di profeta, veggente e rivelatore ai nostri giorni. Che cosa è stato detto all’ultima Conferenza generale che potremmo condividere con i nostri amici, familiari e vicini per insegnare loro la necessità che vi siano dei profeti?

  • Dopo aver letto Mosia 8:12–19, tu o altri membri della classe potreste voler esprimere la vostra testimonianza dei profeti, come fece Ammon, o la vostra gratitudine per la rivelazione che giunge tramite i profeti, come fece Limhi (vedere Mosia 8:19).

  • Il profeta Joseph Smith è il veggente che sta a capo di questa dispensazione (vedere DeA 21:1). Potresti chiedere ai membri della classe di riferire ciò che hanno imparato dalla descrizione di veggente data da Ammon (vedere Mosia 8:13–18), poi potrebbero parlare degli aspetti per cui Joseph Smith era un veggente (in questa discussione potrebbe essere utile consultare DeA 135:3 e Mosè 6:36).

Mosia 9:14–19; 10:6–10

Possiamo affrontare le nostre sfide “nella forza del Signore”.

  • L’espressione “nella forza del Signore” appare due volte nella storia di Zeniff riguardante il suo popolo e le loro battaglie contro i Lamaniti: in Mosia 9:14–19 e 10:6–10. I membri della classe potrebbero esaminare questi versetti e condividere le proprie impressioni riguardo al significato di questa espressione. In che modo accediamo alla “forza del Signore”? Incoraggia i membri della classe a condividere esperienze in cui hanno superato delle difficoltà nella forza del Signore.

Mosia 10:11–17

Le nostre scelte possono influire sulle generazioni future.

  • Potresti invitare i membri della classe a leggere in silenzio Mosia 10:11–17 e a identificare i modi in cui i Lamaniti furono influenzati dalle scelte e dalle credenze dei loro antenati. Che cosa suggerisce questo sui potenziali effetti delle nostre scelte sugli altri? Come vorremmo essere descritti noi con le nostre famiglie tra una o due generazioni? I membri della classe potrebbero scrivere alcune delle cose che vorrebbero vedere incluse in tale descrizione.

  • Una semplice dimostrazione pratica, ad esempio una fila di tessere del domino, può risultare utile per illustrare gli effetti sui posteri delle scelte compiute dalle persone. Poi, potresti invitare i membri della classe a leggere Mosia 10:11–17 e a discutere del modo in cui le credenze e gli atteggiamenti dei Lamaniti furono profondamente influenzati dalle scelte compiute dai loro antenati secoli prima. Un altro esempio che potresti portare è rappresentato dalla storia dell’anziano Donald L. Hallstrom, riportata in “Ulteriori risorse”. I membri della classe potrebbero pensare a degli episodi tratti dalla loro vita o dalla loro storia familiare riguardo a una persona retta che ha esercitato un’influenza positiva per generazioni.

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Incoraggia l’apprendimento a casa

Questa settimana i membri della classe hanno studiato l’effetto negativo che le scelte dei Lamaniti ebbero sui loro figli. Anticipa loro che in Mosia 11–17 leggeranno di una persona la cui rettitudine cambiò la vita di molti.

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Ulteriori risorse

Le nostre decisioni possono influenzare le generazioni future.

L’anziano Donald L. Hallstrom ha rivelato in che modo la fedeltà dei suoi nonni ha benedetto le generazioni future:

“I miei nonni paterni ebbero due figli: un maschio (mio padre) e una femmina. [La loro figlia] si sposò nel 1946 e quattro anni dopo aspettava un bambino. Per i genitori è un’occasione davvero speciale quando una figlia (in questo caso l’unica figlia) sta per dare luce a un bambino per la prima volta. Nessuno sapeva che stesse aspettando due gemelli. Purtroppo, lei e i gemellini morirono durante il parto.

I miei nonni erano distrutti. Il dolore, tuttavia, li fece volgere subito al Signore e alla Sua Espiazione. Senza [fare congetture] sul perché fosse accaduto e chi si potesse incolpare, essi cercarono di vivere una vita retta. I miei nonni non furono mai ricchi, non appartenevano ai ceti alti, non ebbero mai posizioni di rilievo nella Chiesa: erano semplicemente devoti Santi degli Ultimi Giorni.  […]

La fedeltà di nonno Art e nonna Lou, specialmente davanti alle difficoltà, ha influenzato positivamente le quattro generazioni che sono seguite. Direttamente e profondamente, ha toccato il loro figlio (mio padre) e mia madre, quando la loro figlia più giovane morì a causa di complicanze dovute al parto. Ella morì a 34 anni di età, dieci giorni dopo il parto, lasciando quattro figli, tra i dieci giorni e gli otto anni di età. Con l’esempio avuto dalla generazione precedente, i miei genitori si sono rivolti senza esitazione al Signore in cerca di conforto” (“Volgetevi al Signore”, Liahona, maggio 2010, 78–79).

Come migliorare il nostro insegnamento

Ascolta. “Ascoltare è un atto d’amore […]. Chiedi al Padre Celeste di aiutarti a comprendere ciò che dicono i membri della tua classe. Prestando molta attenzione ai loro messaggi — tanto a quelli espressi quanto a quelli inespressi — riuscirai a comprendere meglio le loro necessità, le loro preoccupazioni e i loro desideri” (Insegnare alla maniera del Salvatore34).