“28 agosto–3 settembre. 1 Corinzi 8–13: ‘Voi siete il corpo di Cristo’”, Vieni e seguitami – Per la Scuola Domenicale: Nuovo Testamento 2023 (2022)
“28 agosto–3 settembre. 1 Corinzi 8–13”, Vieni e seguitami – Per la Scuola Domenicale: 2023
28 agosto–3 settembre
1 Corinzi 8–13
“Voi siete il corpo di Cristo”
L’anziano Richard G. Scott ha insegnato che potremmo “non udire anche la più preziosa e personale guida dello Spirito” se manchiamo di mettere per iscritto e applicare “i primi suggerimenti che [ci] pervengono” (“Ottenere una guida spirituale”, Liahona, novembre 2009, 8).
Invita a condividere
In 1 Corinzi 8–13 Paolo insegna le verità del Vangelo utilizzando metafore come quella di un atleta, del corpo umano e di “uno squillante cembalo” (vedere 1 Corinzi 9:24–25; 12:13–26; 13:1). Puoi chiedere ai membri della classe di parlare di ciò che hanno imparato studiando questi paragoni. In che modo queste metafore ci aiutano a comprendere le verità del Vangelo?
Insegna la dottrina
Dio ci offre una via per sfuggire alla tentazione.
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Come puoi aiutare i membri della classe a scoprire le possenti verità di 1 Corinzi 10:13? Un’idea è quella di dividere il versetto in brevi frasi, darne una a ciascuno studente e chiedere ai membri della classe di riformulare le frasi con parole proprie. Per esempio, qual è un altro modo per dire “Iddio è fedele” oppure “tentati al di là delle vostre forze”? Potreste poi rileggere il versetto utilizzando alcune delle frasi degli studenti. Alcuni studenti potrebbero parlare delle esperienze in cui hanno visto che le promesse contenute in questo versetto sono vere. Quali altri spunti possiamo trovare in Alma 13:27–28?
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Piuttosto che parlare di tentazioni personali specifiche, dovresti concentrare la discussione relativa a 1 Corinzi 10:13 sulle tentazioni che Paolo definisce “umane”. Potreste iniziare elencando le tentazioni contro cui Paolo ci mette in guardia nei versetti 1–12. La classe potrebbe anche suggerire degli esempi moderni di tentazioni umane, come quella di essere disonesti, di parlar male degli altri o di giudicarli. In che modo una persona, con l’aiuto di Dio, potrebbe “uscirne”?
Il sacramento ci unisce come membri della Chiesa di Cristo.
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Questi versetti possono ispirare una discussione su come il sacramento può unire il vostro rione negli sforzi che fate per diventare più simili al Salvatore. Potreste iniziare leggendo 1 Corinzi 10:16–17 e cercando il significato del termine comunione in questo contesto (qualcuno potrebbe cercarne le possibili definizioni in un dizionario). In che modo prendere il sacramento insieme può aiutarci a sentirci più uniti? In che modo il consiglio di Paolo, “or provi l’uomo se stesso”, si collega a questo obiettivo? (1 Corinzi 11:28).
I doni dello Spirito vengono dati per il beneficio di tutti i figli del Padre Celeste.
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Per aiutare i membri della classe a vedere degli esempi di come lo sviluppo dei propri doni spirituali aiuta a edificare la Chiesa, invitali a pensare ai doni spirituali posseduti dai personaggi delle Scritture. Per avere delle idee, potresti chiedere loro di leggere uno dei riferimenti scritturali contenuti in “Ulteriori risorse” e nominare i doni spirituali che pensano quel personaggio abbia. Possono anche parlare dei doni spirituali che vedono tra di loro. In che modo i doni spirituali menzionati sono una benedizione per tutti noi? Come possiamo usare i nostri doni spirituali per benedire gli altri ed edificare il corpo di Cristo, ossia la Chiesa? (Vedere 1 Corinzi 12:12–31; vedere anche 1 Corinzi 14:12).
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Per aiutare i membri della classe a comprendere come sviluppare i doni spirituali, invitali a leggere 1 Corinzi 12:27–31; Moroni 7:48; 10:23, 30; Dottrina e Alleanze 46:8. Che cosa ci insegnano questi passi scritturali su come ottenere i doni spirituali? In che modo sviluppare i doni spirituali ci rende più simili a Cristo? Invita i membri della classe a scegliere un dono che vorrebbero avere e a cercare l’aiuto del Signore per ottenerlo.
La carità è il più grande dono spirituale.
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Potresti chiedere ai membri della classe di meditare in silenzio su 1 Corinzi 13 e di pensare a qualcuno che conoscono che è un buon esempio di uno o più aspetti della carità descritti da Paolo. Alcuni di loro potrebbero descrivere la persona a cui hanno pensato e un’esperienza in cui quella persona ha esemplificato la carità. Potresti anche elencare alla lavagna parti della descrizione di Paolo e invitare la classe a condividere le proprie idee su che cosa significa che una persona che ha carità “è paziente” oppure “non s’inasprisce” (1 Corinzi 13:4–5). In che modo il Salvatore esemplificò queste virtù della carità? Quali altre verità insegna Moroni 7:46–48 sulla carità?