Manuali e chiamate
3. Principi del sacerdozio


“3. Principi del sacerdozio”, Manuale generale – Servire ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (2024).

“3. Principi del sacerdozio”, Manuale generale.

famiglia che cammina vicino al tempio

3.

Principi del sacerdozio

3.0

Introduzione

Il sacerdozio è l’autorità e il potere di Dio. Tramite il sacerdozio, il Padre Celeste compie la Sua opera di “fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo” (Mosè 1:39). Dio accorda autorità e potere ai Suoi figli e alle Sue figlie sulla terra perché contribuiscano al compimento di quest’opera (vedere il capitolo 1).

3.1

La restaurazione del sacerdozio

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è l’unica organizzazione sulla terra che abbia l’autorità del sacerdozio. Il profeta Joseph Smith ricevette il Sacerdozio di Aaronne e le relative chiavi da Giovanni Battista (vedere Dottrina e Alleanze 13:1). Ricevette il Sacerdozio di Melchisedec e le relative chiavi dagli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni (vedere Dottrina e Alleanze 27:12–13).

Nel Tempio di Kirtland, Mosè, Elias ed Elia apparvero a Joseph Smith e gli conferirono l’ulteriore autorità necessaria per compiere l’opera di Dio negli ultimi giorni (vedere Dottrina e Alleanze 110:11–16).

Ciascun membro della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli detiene oggi tutte queste chiavi del sacerdozio. Questi dirigenti chiamano e autorizzano altri membri della Chiesa a usare l’autorità e il potere del sacerdozio di Dio per contribuire alla Sua opera di salvezza e di Esaltazione.

3.2

Benedizioni del sacerdozio

Tramite le alleanze e le ordinanze del sacerdozio, Dio mette a disposizione di tutti i Suoi figli grandi benedizioni, tra cui:

  • Il battesimo e l’appartenenza a La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

  • Il dono dello Spirito Santo.

  • Prendere il sacramento.

  • L’autorità e il potere di servire nelle chiamate e negli incarichi della Chiesa.

  • Ricevere la benedizione patriarcale e altre benedizioni del sacerdozio per avere guarigione, conforto e guida.

  • Essere investiti del potere di Dio nel tempio.

  • Essere suggellati ai propri familiari per l’eternità.

  • La promessa della vita eterna.

I figli di Dio possono ricevere queste benedizioni del sacerdozio e provare grande gioia vivendo il vangelo di Gesù Cristo.

3.3

Sacerdozio di Melchisedec e Sacerdozio di Aaronne

Nella Chiesa, il sacerdozio si compone di due parti: il Sacerdozio di Melchisedec e il Sacerdozio di Aaronne (vedere Dottrina e Alleanze 107:1).

3.3.1

Sacerdozio di Melchisedec

Il Sacerdozio di Melchisedec è “il Santo Sacerdozio secondo l’ordine del Figlio di Dio” (Dottrina e Alleanze 107:3). È il potere mediante il quale i figli e le figlie di Dio possono diventare come Lui (vedere Dottrina e Alleanze 84:19–21; 132:19–20).

“Il Sacerdozio di Melchisedec detiene il diritto di presidenza”. Esso ha “potere e autorità su tutti gli uffici nella chiesa, in tutte le epoche del mondo, per amministrare le cose spirituali” (Dottrina e Alleanze 107:8). Tramite questa autorità, i dirigenti della Chiesa dirigono e amministrano tutta l’opera spirituale della Chiesa (vedere Dottrina e Alleanze 107:18).

Il presidente della Chiesa è il sommo sacerdote presiedente sul Sacerdozio di Melchisedec (vedere Dottrina e Alleanze 107:65–67). Il presidente di palo è il sommo sacerdote presiedente nel palo (vedere Dottrina e Alleanze 107:8, 10; vedere anche il capitolo 6 nel presente manuale). Il vescovo è il sommo sacerdote presiedente nel rione (vedere Dottrina e Alleanze 107:17; vedere anche il capitolo 7 nel presente manuale).

Per avere informazioni sugli uffici e sulle responsabilità del Sacerdozio di Melchisedec, vedere 8.1.

3.3.2

Sacerdozio di Aaronne

Il Sacerdozio di Aaronne è “un’appendice […] al Sacerdozio di Melchisedec” (Dottrina e Alleanze 107:14). Esso comprende le chiavi per:

  • Il ministero degli angeli.

  • Il vangelo di pentimento.

  • Amministrare le ordinanze esteriori, tra cui il battesimo per la remissione dei peccati.

(Vedere Dottrina e Alleanze 13:1; 84:26–27; 107:20).

Il vescovo è il presidente del Sacerdozio di Aaronne nel rione (vedere Dottrina e Alleanze 107:15).

Per avere informazioni sugli uffici e sulle responsabilità del Sacerdozio di Aaronne, vedere 10.1.3.

3.4

Autorità del sacerdozio

L’autorità del sacerdozio è l’autorizzazione a rappresentare Dio e ad agire nel Suo nome. Nella Chiesa, tutta l’autorità del sacerdozio è esercitata sotto la direzione di coloro che detengono chiavi del sacerdozio.

I membri degni della Chiesa di sesso maschile ricevono l’autorità del sacerdozio mediante il conferimento del sacerdozio e l’ordinazione ai relativi uffici. Tutti i membri della Chiesa possono esercitare un’autorità delegata quando vengono messi a parte o incaricati di contribuire a compiere l’opera di Dio. I membri sono responsabili, dinanzi a Dio e a coloro che Egli ha nominato a presiedere, del modo in cui esercitano la Sua autorità (vedere 3.4.4).

3.4.1

Chiavi del sacerdozio

Le chiavi del sacerdozio sono l’autorità di dirigere l’uso del sacerdozio in favore dei figli di Dio. L’uso di tutta l’autorità del sacerdozio nella Chiesa è diretto da coloro che detengono chiavi del sacerdozio (vedere Dottrina e Alleanze 65:2).

3.4.1.1

Chi detiene chiavi del sacerdozio

Gesù Cristo detiene tutte le chiavi del sacerdozio. Sotto la Sua direzione, le chiavi del sacerdozio vengono date agli uomini perché le usino in chiamate specifiche per contribuire a compiere l’opera di Dio, come spiegato sotto.

Il Signore ha conferito a ciascuno dei Suoi apostoli tutte le chiavi che riguardano il regno di Dio sulla terra. L’apostolo vivente più anziano nella chiamata, che è il presidente della Chiesa, è l’unica persona sulla terra autorizzata a esercitare tutte queste chiavi del sacerdozio (vedere Dottrina e Alleanze 81:1–2; 107:64–67, 91–92; 132:7).

Sotto la direzione del presidente della Chiesa, ai seguenti dirigenti del sacerdozio vengono conferite delle chiavi in modo che possano presiedere nelle loro sfere di responsabilità:

  • Presidenti di palo e di distretto.

  • Vescovi e presidenti di ramo.

  • Presidenti dei quorum del Sacerdozio di Melchisedec e del Sacerdozio di Aaronne.

  • Presidenti di tempio.

  • Presidenti di missione e dei centri di addestramento per i missionari.

  • Presidenti dei siti storici della Chiesa.

Questi dirigenti ricevono chiavi del sacerdozio quando vengono messi a parte nelle loro chiamate.

Le chiavi del sacerdozio non vengono date ad altri, come ad esempio i consiglieri dei dirigenti locali del sacerdozio o i presidenti delle organizzazioni della Chiesa. Questi dirigenti ricevono un’autorità delegata quando vengono messi a parte e quando ricevono incarichi sotto la direzione di chi detiene chiavi del sacerdozio. I presidenti delle organizzazioni della Chiesa presiedono sotto la direzione di chi detiene chiavi del sacerdozio (vedere 4.2.4).

riunione di un consiglio di rione

3.4.1.2

Ordine nell’opera di Dio

Le chiavi del sacerdozio assicurano che l’opera di Dio di salvezza e di Esaltazione venga svolta in maniera ordinata (vedere Dottrina e Alleanze 42:11; 132:8). Coloro che detengono chiavi del sacerdozio dirigono l’opera del Signore entro le rispettive sfere di responsabilità. Questa autorità di presiedere è valida soltanto per le responsabilità specifiche della chiamata del dirigente. Quando i dirigenti del sacerdozio vengono rilasciati dalle loro chiamate, non detengono più tali chiavi.

Tutti coloro che servono nella Chiesa vengono messi a parte o incaricati sotto la direzione di una persona che detiene chiavi del sacerdozio.

3.4.2

Conferimento del sacerdozio e ordinazione

Sotto la direzione di coloro che detengono chiavi del sacerdozio, il Sacerdozio di Aaronne e il Sacerdozio di Melchisedec vengono conferiti ai membri degni della Chiesa di sesso maschile (vedere Dottrina e Alleanze 84:14–17). Dopo il conferimento dell’opportuno sacerdozio, la persona viene ordinata a un ufficio in quel sacerdozio, come ad esempio diacono o anziano. Un detentore del sacerdozio esercita il sacerdozio in base ai diritti e ai doveri di tale ufficio (vedere Dottrina e Alleanze 107:99).

Ogni uomo nella Chiesa di Gesù Cristo dovrebbe impegnarsi per essere degno di ricevere e di usare il Sacerdozio di Melchisedec per servire gli altri. Quando riceve questo sacerdozio, un uomo fa alleanza di assolvere fedelmente le proprie responsabilità sacerdotali. Egli riceve inoltre da Dio un giuramento, ovvero una promessa, di benedizioni eterne (vedere Dottrina e Alleanze 84:33–44; vedere anche la Guida alle Scritture, “Giuramento e alleanza del sacerdozio”).

Per ulteriori informazioni sul conferimento del sacerdozio e sull’ordinazione, vedere 8.1.1, 10.6, 18.10 e 38.2.5.

3.4.3

Delega dell’autorità del sacerdozio per servire nella Chiesa

L’autorità del sacerdozio per servire nella Chiesa viene delegata ai membri nei modi seguenti:

  • Tramite messa a parte per una chiamata nella Chiesa

  • Tramite incarico da parte dei dirigenti presiedenti della Chiesa

3.4.3.1

Messa a parte

Quando vengono messi a parte sotto la direzione di coloro che detengono chiavi del sacerdozio, i membri della Chiesa ricevono da Dio l’autorità di agire in tale chiamata. Ad esempio:

  • A una donna che viene chiamata e messa a parte dal vescovo come presidentessa della Società di Soccorso di rione viene data l’autorità di dirigere l’opera della Società di Soccorso nel rione.

  • A un uomo o a una donna che vengono chiamati e messi a parte da un membro del vescovato come insegnanti della Primaria viene data l’autorità di insegnare ai bambini della Primaria del rione.

Tutti coloro che vengono chiamati e messi a parte servono sotto la direzione di chi presiede loro (vedere 3.4.1.2).

Quando vengono rilasciati da una chiamata, i membri della Chiesa non hanno più l’autorità ad essa associata.

Per ulteriori informazioni sul mettere a parte i membri per le chiamate nella Chiesa, vedere 18.11.

3.4.3.2

Incarico

I dirigenti presiedenti della Chiesa possono delegare autorità tramite incarico. Quando ricevono questi incarichi, uomini e donne ricevono da Dio l’autorità di agire. Ad esempio:

  • La Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli delegano autorità ai Settanta che vengono incaricati di amministrare le aree e di presiedere alle conferenze di palo.

  • I presidenti di missione delegano autorità ai missionari maschi e femmine che vengono incaricati di dirigere e addestrare altri missionari.

  • Ai membri della Chiesa viene delegata autorità per servire come fratelli e sorelle ministranti. Ciò avviene quando vengono incaricati dal presidente del quorum degli anziani o dalla presidentessa della Società di Soccorso, sotto la direzione del vescovo.

L’autorità delegata tramite incarico è limitata alle responsabilità e alla durata specifiche dell’incarico.

Per ulteriori informazioni sull’incaricare tramite delega, vedere 4.2.5.

3.4.4

Esercitare l’autorità del sacerdozio in rettitudine

I dirigenti e i membri della Chiesa usano l’autorità del sacerdozio conferita o delegata per benedire la vita degli altri.

Questa autorità può essere usata soltanto in rettitudine (vedere Dottrina e Alleanze 121:36). Essa viene esercitata per persuasione, longanimità, gentilezza, mitezza, amore e benevolenza (vedere Dottrina e Alleanze 121:41–42). I dirigenti si consigliano con gli altri in spirito di unità e cercano la volontà del Signore tramite rivelazione (vedere Dottrina e Alleanze 41:2). Per informazioni sul consigliarsi gli uni con gli altri, vedere 4.4.3.

Coloro che esercitano l’autorità del sacerdozio non impongono agli altri la propria volontà. Non usano tale autorità per scopi egoistici. Se una persona usa questa autorità in modo iniquo, “i cieli si ritirano [e] lo Spirito del Signore è afflitto” (Dottrina e Alleanze 121:37).

Alcune chiamate nella Chiesa comprendono la responsabilità di presiedere. Per informazioni sul presiedere nella Chiesa, vedere 4.2.4.

due uomini e una donna parlano

3.5

Potere del sacerdozio

Il potere del sacerdozio è il potere di Dio, che Egli usa per benedire i Suoi figli. Il potere del sacerdozio di Dio si riversa su tutti i membri della Chiesa — femmine e maschi — quando essi tengono fede alle alleanze che hanno stipulato con Lui. I membri stipulano queste alleanze quando ricevono le ordinanze del sacerdozio (vedere Dottrina e Alleanze 84:19–20).

Alcune delle benedizioni del potere del sacerdozio che i membri possono ricevere sono:

  • Guida per la loro vita.

  • Rivelazione per sapere come compiere l’opera per svolgere la quale sono stati ordinati, messi a parte o incaricati.

  • Aiuto e forza per diventare più simili a Gesù Cristo e al Padre Celeste.

3.5.1

Alleanze

Un’alleanza è una promessa sacra tra Dio e i Suoi figli. Dio stabilisce le condizioni dell’alleanza e i Suoi figli accettano di rispettarle. Dio promette di benedire i Suoi figli se essi adempiono l’alleanza.

I membri stipulano alleanze con Dio quando ricevono le ordinanze di salvezza e di Esaltazione (vedere 18.1). Tutti coloro che perseverano fino alla fine nel tenere fede alle proprie alleanze riceveranno la vita eterna (vedere 2 Nefi 31:17–20; Dottrina e Alleanze 14:7).

Genitori, dirigenti della Chiesa e altri aiutano le persone a prepararsi a stipulare alleanze ricevendo le ordinanze del Vangelo. Essi si assicurano che la persona comprenda le alleanze che stipulerà. Dopo che la persona ha stipulato un’alleanza, la aiutano a tenervi fede (vedere Mosia 18:8–11, 23–26).

3.5.2

Ordinanze

Un’ordinanza è un atto sacro che viene celebrato tramite l’autorità del sacerdozio. Le ordinanze hanno sempre fatto parte del vangelo di Gesù Cristo (vedere Genesi 1:28; Mosè 6:64–65).

In molte ordinanze, le persone stipulano alleanze con Dio. Alcuni esempi sono il battesimo, il sacramento, l’investitura e l’ordinanza di suggellamento del matrimonio. In altre ordinanze, come ad esempio la benedizione patriarcale o le benedizioni impartite agli infermi, le persone non stipulano alleanze, ma ricevono guida e forza per potervi tenere fede.

Le ordinanze hanno un significato simbolico che volge le persone al Padre Celeste e a Gesù Cristo. Nelle ordinanze che comprendono delle alleanze, il simbolismo aiuta le persone a capire le promesse che fanno e le benedizioni che ricevono tramite la loro fedeltà.

Ogni ordinanza consente alle persone di ricevere ricche benedizioni spirituali. Il Signore ha rivelato: “Nelle [ordinanze del sacerdozio] il potere della divinità è manifesto” (Dottrina e Alleanze 84:20). Le ordinanze di salvezza e di Esaltazione sono indispensabili per la vita eterna. Per ulteriori informazioni, vedere 18.1.

Le persone viventi ricevono le ordinanze di salvezza e di Esaltazione per se stesse. Ove possibile, esse ritornano poi al tempio per celebrare queste ordinanze per procura per i defunti. Per ulteriori informazioni sul celebrare le ordinanze per i defunti, vedere il capitolo 28.

donna che riceve una benedizione del sacerdozio

3.6

Il sacerdozio e la casa

Tutti i membri della Chiesa che tengono fede alle proprie alleanze — donne, uomini e bambini — sono benedetti con il potere del sacerdozio di Dio nella propria casa che permette loro di rafforzare se stessi e la loro famiglia (vedere 3.5). Questo potere aiuterà i membri nel compiere l’opera di Dio di salvezza e di Esaltazione nella loro vita e nella loro famiglia (vedere 2.2).

Gli uomini che detengono il Sacerdozio di Melchisedec possono impartire benedizioni del sacerdozio ai membri della famiglia per offrire guida, guarigione e conforto. Quando ne hanno bisogno, i membri della Chiesa possono chiedere queste benedizioni anche ai parenti, ai fratelli ministranti o ai dirigenti locali della Chiesa. Per ulteriori informazioni sulle benedizioni del sacerdozio, vedere 18.13 e 18.14.