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Un periodo di prove e di difficoltà


Capitolo otto

Un periodo di prove e di difficoltà

Il presidente John Taylor

Dopo la morte del presidente Brigham Young il Quorum dei Dodici Apostoli, presieduto da John Taylor, guidò i Santi degli Ultimi Giorni per tre anni. Il 10 ottobre 1880 John Taylor fu sostenuto come presidente della Chiesa. Il presidente Taylor era uno scrittore e giornalista di talento che aveva pubblicato un libro sull’Espiazione e diretto alcuni dei più importanti periodici della Chiesa, compresi il Times and Seasons e il Mormon. In molte occasioni egli aveva dimostrato il suo grande coraggio e la sua profonda devozione al vangelo restaurato, come quando si unì volontariamente ai fratelli nel carcere di Carthage, dove fu colpito da quattro pallottole. Il suo motto personale era: «O il regno di Dio, o nulla», per indicare la sua lealtà a Dio e alla Chiesa.

Il lavoro missionario

Il presidente Taylor era impegnato a fare tutto il possibile perché il Vangelo fosse proclamato fino alle estremità della terra. Alla conferenza generale dell’ottobre 1879 egli chiamò Moses Thatcher, l’apostolo della Chiesa di nomina più recente, a iniziare il lavoro di proselitismo a Città del Messico. L’anziano Thatcher e altri due missionari organizzarono il primo ramo della Chiesa a Città del Messico il 13 novembre 1879, con il dottor Plotino C. Rhodacanaty come suo presidente. Il dottor Rhodacanaty si era convertito dopo aver letto un opuscolo sul Libro di Mormon in lingua spagnola e dopo aver scritto al presidente Taylor per ricevere ulteriori informazioni sulla Chiesa.

Con un nucleo formato da dodici membri e tre missionari, il vangelo restaurato cominciò a diffondersi lentamente tra gli abitanti del Messico. Il 6 aprile 1881 l’anziano Thatcher, Feramorz Young e un certo fratello Pais salirono sul Monte Popocatepetl sino a un’altezza di oltre quattromilasettecento metri per tenere una breve cerimonia di dedicazione. Inginocchiatosi davanti al Signore, l’anziano Thatcher dedicò il Messico e il suo popolo affinché potessero udire la voce del Signore, il loro vero pastore.

L’anziano Thatcher tornò a Salt Lake City e suggerì che altri missionari fossero chiamati a servire nel Messico. Ben presto numerosi giovani, fra i quali Anthony W. Ivins, che in seguito avrebbe fatto parte della Prima Presidenza, furono al lavoro a Città del Messico. Per favorire il successo della Missione Messicana, nel 1886 fu pubblicata un’edizione del Libro di Mormon in lingua spagnola. La storia di Milton Trejo, che collaborò alla traduzione del Libro di Mormon e di altre pubblicazioni della Chiesa in spagnolo, dimostra come il Signore dirige il Suo lavoro.

Milton Trejo era nato in Spagna ed era cresciuto senza fare nessuna scelta riguardo alla religione. Era militare nelle Filippine quando udì alcune osservazioni riguardo ai Mormoni nelle Montagne Rocciose e sentì il forte desiderio di visitarli. In seguito si ammalò gravemente, e in un sogno gli fu detto che doveva visitare l’Utah. Quando guarì si recò a Salt Lake City, incontrò Brigham Young e studiò il Vangelo. Si convinse di aver trovato la verità e diventò membro della Chiesa. Svolse una missione nel Messico, ed era quindi preparato sia spiritualmente che intellettualmente a svolgere un ruolo di primo piano nel far sì che i popoli di lingua spagnola potessero leggere il Libro di Mormon nella loro lingua.

Il presidente Taylor chiamò anche dei missionari che facessero conoscere il Vangelo agli Indiani che vivevano nella parte occidentale degli Stati Uniti. Il lavoro svolto da Amos Wright fu particolarmente proficuo presso la tribù degli indiani Shoshone, che vivevano nella Riserva di Wind River nel Wyoming. Dopo appena pochi mesi di lavoro Wright aveva battezzato più di trecento indiani, compreso il capo Washakie. I missionari dei Santi degli Ultimi Giorni diffusero il Vangelo anche tra i Navajo, i Pueblo e gli Zuni, che vivevano nell’Arizona e nel Nuovo Messico. Wilford Woodruff trascorse un anno svolgendo lavoro di proselitismo presso gli Indiani, fra i quali gli Hopi, gli Apache e gli Zuni. Ammon N. Tenney collaborò a battezzare più di cento indiani Zuni.

I missionari continuavano anche a diffondere il Vangelo in Inghilterra e nell’Europa continentale. Nel 1883 Thomas Biesinger, oriundo tedesco che viveva a Lehi, nell’Utah, ricevette una chiamata a servire nella Missione Europea. Egli e Paul Hammer furono mandati a Praga, in Cecoslovacchia, che a quel tempo faceva parte dell’impero austro-ungarico. Ai missionari era proibito per legge di svolgere opera di proselitismo, perciò iniziavano casualmente la conversazione con le persone che incontravano. Queste conversazioni naturalmente spesso riguardavano l’argomento della religione. Dopo aver lavorato in questo modo per appena un mese l’anziano Biesinger fu arrestato e tenuto in carcere per due mesi. Quando riacquistò la libertà ebbe la gioia di battezzare Antonin Just, le cui accuse avevano portato al suo arresto. Fratello Just diventò il primo Santo degli Ultimi Giorni residente in Cecoslovacchia.1

Il Vangelo fu anche predicato nella Polinesia. Nel 1862 due hawaiani, Kimo Pelio e Samuela Manoa, furono mandati nelle Samoa. Essi battezzarono circa cinquanta persone, e l’anziano Manoa continuò a vivere nelle Samoa con i suoi convertiti per i successivi venticinque anni. Nel 1887 Joseph H. Dean, di Salt Lake City nell’Utah ricevette una chiamata a svolgere una missione nelle Samoa. L’anziano Manoa e la sua fedele moglie aprirono la loro casa all’anziano Dean e a sua moglie Florence, i primi Santi degli Ultimi Giorni non samoani che vedevano da più di due decenni. L’anziano Dean presto riuscì a battezzare quattordici persone e circa un mese dopo tenne il suo primo discorso in samoano.2 Il lavoro missionario ebbe così un nuovo impulso in quelle isole.

A cominciare dal 1866, per impedire la diffusione della lebbra, il governo delle Hawaii fece trasportare le persone che soffrivano di questa malattia nella Penisola di Kalaupapa, sull’isola di Molokai. Nel 1873 Jonathan e Kitty Napela, che erano Santi degli Ultimi Giorni, furono esiliati in quella località. Soltanto Kitty era affetta dalla malattia ma Jonathan, che era stato suggellato a lei nella Casa delle Investiture di Salt Lake, non volle lasciarla là sola. Jonathan in seguito fu contagiato dalla malattia, e quando nove anni dopo un suo buon amico gli fece visita era quasi irriconoscibile. Per qualche tempo egli presiedette ai santi della penisola, che nel 1900 erano più di duecento. I dirigenti della Chiesa non dimenticarono i fedeli membri che soffrivano di questa terribile malattia e spesso facevano visita al ramo per provvedere alle loro necessità spirituali.3

La conferenza del Giubileo

Il 6 aprile 1880 i membri della Chiesa celebrarono il cinquantesimo anniversario dell’organizzazione della Chiesa. Essi lo chiamarono Anno del Giubileo, come gli antichi Israeliti chiamavano ogni cinquantesimo anno. Il presidente Taylor cancellò molti dei debiti dei membri bisognosi verso la Chiesa. La Chiesa inoltre donò trecento mucche e duemila pecore perché fossero distribuite tra i suoi «poveri meritevoli».4 Le sorelle della Società di Soccorso donarono quasi trentacinquemila moggi di grano a chi ne aveva bisogno. Il presidente Taylor inoltre esortò i membri della Chiesa a cancellare i debiti personali, in particolare quelli dei meno abbienti. «Questo è l’Anno del Giubileo!» egli dichiarava.5 Un sentimento di perdono e di gioia era particolarmente diffuso tra i Santi degli Ultimi Giorni.

L’ultimo giorno della conferenza generale di aprile 1880, Anno del Giubileo, offrì un’esperienza molto commovente. Undici dei Dodici Apostoli portarono la loro testimonianza nella sessione conclusiva. Orson Pratt, uno dei primi membri del Quorum dei Dodici Apostoli, parlò del tempo in cui tutta la Chiesa riunita entrava nella casa di Peter Whitmer sen. a Fayette, nello Stato di New York. Ricordò le prove, i raduni, le persecuzioni e le afflizioni subite dai Santi degli Ultimi Giorni ed espresse la sua gratitudine per essere ancora «annoverato con il suo popolo». Poi portò testimonianza «riguardo al grande lavoro che il Signore nostro Dio ha svolto durante gli ultimi cinquant’anni».6 All’anziano Pratt rimanevano soltanto pochi mesi di vita, ma egli si sentiva felice di aver perseverato sino alla fine come fedele Santo degli Ultimi Giorni.

Due anni prima della celebrazione del Giubileo il presidente John Taylor aveva autorizzato l’istituzione di un’organizzazione che provvedesse a istruire i bambini nella religione. La prima Primaria fu tenuta a Farmington nell’Utah, circa venticinque chilometri a nord di Salt Lake City, ed entro il 1885 la Primaria era stata organizzata in quasi tutti gli insediamenti dei Santi degli Ultimi Giorni. La Primaria è cresciuta sino a comprendere milioni di bambini di tutto il mondo, bambini che hanno la fortuna di godere del Vangelo, della musica e della compagnia dei loro coetanei ogni settimana.

Le persecuzioni continuano

Mentre lavorava alla traduzione della Bibbia negli anni immediatamente successivi al 1830, il profeta Joseph Smith rimase turbato dal fatto che Abrahamo, Giacobbe, Davide e altri personaggi famosi dell’Antico Testamento avevano più di una moglie. Il Profeta pregò per avere una spiegazione di questo fatto e seppe che in certi periodi, per determinati scopi, secondo leggi emanate divinamente, il matrimonio plurimo era approvato e comandato da Dio. Joseph Smith seppe anche che, con l’approvazione divina, alcuni Santi degli Ultimi Giorni presto sarebbero stati scelti dalle autorità del sacerdozio perché sposassero più di una moglie. Un certo numero di Santi degli Ultimi Giorni praticò il matrimonio plurimo a Nauvoo, ma un annuncio pubblico di questa dottrina e pratica fu fatto soltanto nella conferenza di agosto del 1852 a Salt Lake City. In quella conferenza l’anziano Orson Pratt, secondo le direttive emanate dal presidente Brigham Young, annunciò che la pratica di avere più di una moglie faceva parte della restaurazione di tutte le cose operata dal Signore (vedi Atti 3:19–21).

Molti dei capi religiosi e politici dell’America si adirarono quando seppero che i Santi degli Ultimi Giorni che vivevano nell’Utah incoraggiavano un tipo di matrimonio che essi consideravano immorale e non cristiano. Fu lanciata una grande crociata politica contro la Chiesa e i suoi membri. Il Congresso degli Stati Uniti emanò leggi che limitavano la libertà dei Santi degli Ultimi Giorni e danneggiavano economicamente la Chiesa. Queste leggi infine portarono all’arresto e all’incarcerazione degli uomini che avevano più di una moglie e a negare loro il diritto di voto, il diritto alla privacy nella loro casa e il godimento delle altre libertà civili. Centinaia di fedeli Santi degli Ultimi Giorni, comprese anche alcune donne, furono rinchiusi nelle prigioni dell’Utah, Idaho, Arizona, Nebraska, Michigan e South Dakota.

Le persecuzioni diventarono anche intense per molti che avevano accettato la chiamata a predicare il Vangelo, in particolare nella parte meridionale degli Stati Uniti. Per esempio, nel luglio 1878 l’anziano Joseph Standing fu brutalmente assassinato mentre lavorava nelle vicinanze di Rome, in Georgia. Il suo collega, il futuro apostolo Rudger Clawson, sfuggì miracolosamente alla morte. I santi di Salt Lake City furono molto turbati dall’annuncio della morte dell’anziano Standing, e migliaia di persone parteciparono al suo funerale nel Tabernacolo di Salt Lake.

Gli anziani John Gibbs, William Berry, William Jones e Henry Thompson viaggiarono in lungo e in largo nel Tennessee per cercare di cambiare l’immagine pubblica della Chiesa. Una domenica di agosto del 1884 erano ospiti nella casa di James Condor, situata nelle vicinanze di Cane Creek, nel Tennessee. Mentre l’anziano Gibbs studiava le Scritture cercando un argomento per il suo sermone, la plebaglia irruppe dai boschi e cominciò a sparare. Gli anziani Gibbs e Berry rimasero uccisi. L’anziano Gibbs, maestro di scuola, lasciò moglie e tre figli a piangere la sua morte. Sorella Gibbs rimase vedova per quarantatré anni e fece l’ostetrica per mantenere i suoi figli. Ella morì fedele al Vangelo, in attesa di una gioiosa riunione con suo marito. Brigham Henry Roberts, presidente facente funzione della missione al tempo degli assassinii, rischiò la vita tornando travestito a riesumare i corpi di Gibbs e Berry. Egli riportò i corpi nell’Utah, dove molti rioni tennero cerimonie funebri in onore dei due anziani.

I missionari al lavoro in altre zone furono percossi a sangue, e molti portarono per il resto della vita le cicatrici delle frustate. Non era un periodo facile per i membri della Chiesa.

Molti dirigenti della Chiesa si dettero alla clandestinità per evitare l’arresto da parte dei funzionari federali che erano alla ricerca degli uomini con più di una moglie. Le famiglie temevano le intrusioni notturne di questi funzionari. Il presidente George Q. Cannon, Lorenzo Snow, Rudger Clawson, Brigham Henry Roberts, George Reynolds e molti altri furono mandati in prigione, dove trascorsero il tempo scrivendo libri, insegnando e scrivendo lettere ai loro familiari. Il presidente John Taylor fu obbligato a vivere in esilio a Kaysville, nell’Utah, circa trenta chilometri a nord di Salt Lake City, dove morì il 25 luglio 1887. Egli fu un uomo pieno di fede e di coraggio, che dedicò la sua vita alla testimonianza di Gesù Cristo e all’istituzione del regno di Dio sulla terra.

Il presidente Wilford Woodruff

Wilford Woodruff fu uno dei missionari della Chiesa che riscosse maggiori successi e era anche conosciuto per il suo spirito profetico e la sua fedeltà alla Chiesa. Egli teneva anche meticolosamente un diario che fornisce molte informazioni riguardo alla storia dei primi anni della Chiesa. Quando John Taylor morì, egli era presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, e quasi due anni dopo fu sostenuto come presidente della Chiesa.

Durante la sua amministrazione la crociata politica contro i Santi degli Ultimi Giorni si intensificò, ma la Chiesa nondimeno progredì. C’erano templi in tre città dell’Utah: St. George, Logan e Manti, e il Tempio di Salt Lake era quasi completato. Queste case del Signore consentirono a migliaia di santi di ricevere la loro investitura e di svolgere il lavoro di ordinanza per i loro parenti defunti. Il presidente Woodruff nutriva un costante interesse per i templi e il lavoro genealogico. In molte occasioni esortò i santi a svolgere le ordinanze del tempio per i loro antenati.

Il seguente episodio sottolinea l’importanza del lavoro che i santi stavano svolgendo per i morti. Nel maggio 1884 il vescovo Henry Ballard, del Secondo Rione di Logan, stava firmando delle raccomandazioni per il tempio a casa sua. La figlia di Henry, di nove anni, stava parlando con alcune amiche sul marciapiede davanti alla casa, quando vide avvicinarsi due uomini in età avanzata. Essi la chiamarono, le consegnarono un giornale e le dissero di portarlo a suo padre.

La bambina fece quanto le era stato chiesto. Il vescovo Ballard vide che il giornale, il Newbury Weekly News, pubblicato in Inghilterra, conteneva i nomi di più di sessanta conoscenti suoi e di suo padre e molte altre informazioni genealogiche. Quel giornale, datato 15 maggio 1884, gli era stato dato soltanto tre giorni dopo la sua pubblicazione. In un periodo di molto precedente al trasporto via aerea, quando la posta impiegava diverse settimane per arrivare dall’Inghilterra all’America occidentale, quello fu un vero miracolo.

Il giorno dopo il vescovo Ballard portò il giornale al tempio e raccontò a Marriner W. Merrill, presidente del tempio, la storia di come gli era pervenuto. Il presidente Merrill dichiarò: «Fratello Ballard, qualcuno che sta dall’altra parte del velo è molto ansioso che il lavoro per i morti venga svolto, e questo qualcuno sapeva che lei lo avrebbe fatto se questo giornale fosse pervenuto nelle sue mani».7 Quel giornale è conservato nella Biblioteca storica della Chiesa a Salt Lake City, nell’Utah.

Nonostante le persecuzioni, i dirigenti della Chiesa continuavano a incoraggiare la colonizzazione di zone ancora deserte nell’Ovest americano. A cominciare dal 1885 molte famiglie della Chiesa si stabilirono negli Stati di Sonora e Chihuahua nel Messico, fondando città come Colonia Juárez e Colonia Díaz. Anche altre regioni nel Messico settentrionale accolsero i membri della Chiesa che emigravano.

I membri della Chiesa rivolgevano la loro attenzione anche verso nord, al Canada, come luogo favorevole alla colonizzazione. Charles O. Card, che era presidente del Palo di Cache Valley, nel 1886 fondò una colonia di Santi degli Ultimi Giorni nell’Alberta meridionale. Nell’inverno del 1888 più di cento Santi degli Ultimi Giorni vivevano nel Canada occidentale, e molti altri vi arrivarono entro la fine del secolo per fornire la manodopera necessaria a costruire un sistema di irrigazione e una ferrovia. Molti dirigenti della Chiesa fecero esperienza nella Provincia dell’Alberta.

Il Manifesto

Verso il 1890 il Governo degli Stati Uniti emanò altre leggi che privavano coloro che praticavano il matrimonio plurimo del diritto di voto e di far parte di giurie, e in altre maniere ridusse drasticamente la mole di proprietà che la Chiesa possedeva. Le famiglie dei Santi degli Ultimi Giorni soffrirono ancora di più, dato l’aumento del numero dei padri che dovettero darsi alla clandestinità. Il presidente Woodruff implorò il Signore per avere una guida in quel frangente. La sera del 23 settembre 1890 il profeta, agendo per ispirazione, scrisse il Manifesto, documento che poneva fine al matrimonio plurimo per i membri della Chiesa. Il Signore mostrò al presidente Woodruff in visione che se la pratica del matrimonio plurimo non fosse cessata, il Governo degli Stati Uniti si sarebbe appropriato dei templi, ponendo così fine al lavoro per i vivi e per i morti.

Il 24 settembre 1890 la Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli sostennero il Manifesto. I santi lo approvarono nella conferenza generale di ottobre 1890. Oggi questo documento è contenuto in Dottrina e Alleanze come Dichiarazione Ufficiale 1.

Dopo questo atto della Chiesa i funzionari federali concessero il perdono giudiziale ai Santi degli Ultimi Giorni che si erano resi colpevoli della violazione delle leggi antipoligamia, e in gran parte le persecuzioni cessarono. Ma, come ebbe a spiegare il presidente Woodruff, «avrei lasciato che i templi uscissero dalle nostre mani; sarei andato io stesso in prigione e avrei permesso che ci andasse ogni altro uomo se il Dio dei cieli non mi avesse comandato di fare ciò che feci; e quando venne l’ora in cui mi fu comandato di fare questo, tutto mi fu chiaro. Mi presentai al cospetto del Signore e scrissi quello che il Signore mi disse di scrivere» («Excerpts from Three Addresses by President Wilford Woodruff Regarding the Manifesto», appendice alla Dichiarazione Ufficiale 1). Dio, non il Congresso degli Stati Uniti, portò alla cessazione ufficiale del matrimonio plurimo.

La società genealogica

Molto tempo prima che i Santi degli Ultimi Giorni fondassero una società genealogica, i membri della Chiesa già raccoglievano i documenti che riguardavano i loro antenati defunti. Wilford Woodruff, Orson Pratt e Heber J. Grant sono tra coloro che cercarono i nomi di migliaia di antenati per i quali celebravano le ordinanze del tempio. Nel 1894 la Prima Presidenza dispose che si organizzasse una società genealogica, con l’anziano Franklin D. Richards come primo dirigente. Fu istituita una biblioteca, e rappresentanti della società andarono in tutto il mondo alla ricerca dei nomi delle persone per le quali si potessero celebrare le ordinanze del tempio. Questa società portò alla creazione del Dipartimento genealogico della Chiesa.

Durante la conferenza generale di aprile 1894 il presidente Woodruff annunciò di aver ricevuto una rivelazione sul lavoro genealogico. Egli dichiarò che Dio voleva che i Santi degli Ultimi Giorni rintracciassero le loro genealogie il più indietro possibile e fossero suggellati ai loro padri e alle loro madri. «Fate suggellare i figli ai loro genitori e fate in modo che questa catena si prolunghi il più possibile nel passato… Questa è la volontà del Signore per il Suo popolo», egli disse, «e ritengo che quando ci rifletterete vi accorgerete che questo è vero».8 I Santi degli Ultimi Giorni sono tuttora incoraggiati a cercare i documenti che riguardano i loro antenati defunti e a svolgere in loro favore le ordinanze del tempio.

Dal 1885 al 1900 molti membri della Chiesa svolsero missioni di genealogia. Essi venivano invitati a Salt Lake City per ricevere una benedizione per la loro missione da parte di un’Autorità generale. Venivano consegnati loro anche un cartoncino missionario e una lettera di nomina. Essi facevano visita ai parenti, scrivevano i nomi incisi sulle pietre tombali e studiavano i registri parrocchiali e le Bibbie di famiglia, poi tornavano a casa con informazioni molto preziose che consentivano la celebrazione del lavoro di tempio. Molti missionari riferirono di esperienze spirituali che avevano dato loro la ferma sicurezza che il Signore era con loro, e spesso li conduceva a una nuova fonte di informazioni o a un parente.9

La dedicazione del Tempio di Salt Lake

Il presidente Wilford Woodruff dedicò gran parte della sua vita al lavoro di tempio. Fu il primo presidente del Tempio di St. George e dedicò il Tempio di Manti. Ora, quarant’anni dopo la posa della pietra angolare del Tempio di Salt Lake, il presidente Woodruff attendeva con grande ansia la dedicazione di quel tempio già famoso. Le cerimonie dedicatorie furono tenute dal 6 aprile al 18 maggio 1893, e ad esse parteciparono circa settantacinquemila persone.10

Salt Lake

Migliaia di santi si radunarono per assistere alla posa della pietra di copertura del Tempio di Salt Lake, il 6 aprile 1892.

Dopo la cerimonia dedicatoria iniziale tenuta il 6 aprile, il presidente Woodruff scrisse nel suo diario: «Lo spirito e il potere di Dio scesero su di noi. Lo spirito di profezia e di rivelazione scese di noi, e il cuore del popolo si commosse, e molte cose ci furono spiegate».11 Alcuni Santi degli Ultimi Giorni videro degli angeli, mentre altri videro i passati presidenti della Chiesa e altri dirigenti defunti.12

Quando il presidente Woodruff celebrò il suo novantesimo compleanno, migliaia di bambini della Scuola Domenicale riempirono il Tabernacolo nella Piazza del Tempio per onorarlo. Egli si commosse profondamente e, parlando con grande emozione, disse al suo giovane pubblico che quando aveva dieci anni frequentava una scuola domenicale protestante e leggeva degli apostoli e dei profeti. Quando tornava a casa pregava di poter vivere abbastanza a lungo da vedere di nuovo apostoli e profeti sulla terra. Ora egli stava alla presenza di uomini che erano sia apostoli che profeti; la sua preghiera era stata esaudita molte volte.13

Un anno dopo, il 2 settembre 1898, il presidente Woodruff moriva mentre si trovava in visita a San Francisco.

Il presidente Lorenzo Snow e la decima

Dopo la morte del presidente Woodruff, Lorenzo Snow, presidente del Quorum dei Dodici, diventò presidente della Chiesa. Egli era un dirigente saggio e affettuoso, che era stato ben preparato ad assolvere i suoi compiti. Aveva conosciuto ogni precedente profeta degli ultimi giorni ed era stato da loro ammaestrato. Nel novembre 1900 egli disse ai santi radunati nel Tabernacolo di aver spesso fatto visita al profeta Joseph Smith e alla sua famiglia, di aver pranzato al suo tavolo e di aver avuto con lui molti colloqui privati. Egli sapeva che Joseph era un profeta di Dio, poiché il Signore gli aveva mostrato questa verità «in maniera chiara e assoluta».14

Durante l’amministrazione del presidente Snow la Chiesa si trovò ad affrontare gravi difficoltà economiche causate dalla legislazione del governo federale contro il matrimonio plurimo. Il presidente Snow meditò e pregò per avere una guida su come liberare la Chiesa dai suoi gravosi debiti. Dopo la conferenza generale di aprile 1899 si sentì ispirato a visitare St. George, nell’Utah. Mentre parlava a una riunione fece una lunga pausa, e quando riprese il discorso dichiarò di aver ricevuto una rivelazione. Il popolo della Chiesa aveva trascurato la legge della decima, e il Signore gli aveva detto che se i membri della Chiesa avessero pagato più fedelmente la decima per intero, su di loro si sarebbero riversate tante benedizioni.

Il profeta predicò l’importanza della decima alle congregazioni di tutto l’Utah. I santi obbedirono al suo consiglio, e quell’anno pagarono il doppio della decima versata l’anno precedente. Nel 1907 la Chiesa possedeva fondi sufficienti per soddisfare tutti i suoi creditori e liberarsi dai debiti.

Nel 1898, in un ricevimento tenuto per il consiglio generale dell’Associazione Femminile di Mutuo Miglioramento, il presidente George Q. Cannon annunciò che la Prima Presidenza aveva preso la decisione di chiamare «sul campo di missione alcune delle nostre donne più sagge e prudenti».15 Prima di allora alcune sorelle avevano accompagnato i loro mariti in missione, ma quella fu la prima volta che la Chiesa chiamò ufficialmente e mise a parte delle sorelle come missionarie, vere ambasciatrici del Signore Gesù Cristo. Anche se le sorelle non hanno l’obbligo di svolgere una missione, tuttavia durante gli ultimi decenni migliaia di donne hanno esercitato questo privilegio e hanno servito il Signore validamente come missionarie a tempo pieno.

Il presidente Lorenzo Snow guidò la Chiesa nel ventesimo secolo. Quando spuntò il nuovo secolo la Chiesa aveva quarantatré pali, venti missioni e novecentosessantasette rioni e rami. C’erano 283.765 membri, la maggior parte dei quali risiedeva nella regione delle Montagne Rocciose degli Stati Uniti. Quattro templi erano in funzione; le pubblicazioni Juvenile Instructor, Improvement Era e Young Women’s Journal pubblicavano articoli sulla Chiesa per i loro lettori. Circolavano voci che sarebbe stata aperta almeno una nuova missione, e i Santi degli Ultimi Giorni potevano appena immaginare cosa avrebbero portato loro i successivi cento anni. Tuttavia essi erano fiduciosi che le profezie riguardanti il destino della Chiesa si sarebbero adempiute.

Note

  1. Kahlile Mehr, «Enduring Believers: Czechoslovakia and the LDS Church, 1884–1990», Journal of Mormon History (autunno 1992), 112-113.

  2. R. Lanier Britsch, Unto the Islands of the Sea: A History of the Latter-day Saints in the Pacific (1986), 352-354.

  3. Lee G. Cantwell, «The Separating Sickness», This People (estate 1995), 58.

  4. B. H. Roberts, A Comprehensive History of the Church, 5:592.

  5. B. H. Roberts, A Comprehensive History of the Church, 5:593.

  6. B. H. Roberts, A Comprehensive History of the Church, 5:590-91

  7. Melvin J. Ballard: Crusader for Righteousness (1966), 16-17.

  8. James R. Clark, Messages of the First Presidency of The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 6 voll. (1965-1975), 3:256-257.

  9. James B. Allen, Jessie L. Embry, Kahlile B. Mehr, Hearts Turned to the Fathers: A History of the Genealogical Society of Utah. 1894-1994 (1995), 39-41.

  10. B. H. Roberts, A Comprehensive History of the Church, 6:236.

  11. «Wilford Woodruff Journals» (1833-1898), 6 aprile 1893; LDS Church Archives.

  12. Richard Neitzel Holzapfel, Every Stone a Sermon (1992), 71, 75, 80.

  13. Vedi Matthias F. Cowley, Wilford Woodruff (1909), 602.

  14. «The Redemption of Zion» Millennial Star, 29 novembre 1900, 754.

  15. «Biographical Sketches: Jennie Brimhall and Inez Knight», Young Women’s Journal, giugno 1898, 245.