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L’edificazione del Regno a Kirtland, nell’Ohio


Capitolo tre

L’edificazione del Regno a Kirtland, nell’Ohio

L’arrivo del Profeta nell’Ohio

In un freddo giorno di febbraio del 1831 il profeta Joseph Smith e sua moglie Emma, a quel tempo incinta di sei mesi di due gemelli, portarono a termine il viaggio di circa quattrocento chilometri dallo Stato di New York a Kirtland, nell’Ohio. Arrivarono in slitta davanti all’emporio di Gilbert e Whitney. Il seguente brano descrive l’incontro di Newel K. Whitney con il Profeta:

«Uno degli uomini sulla slitta, giovane e aitante, scese, salì di corsa gli scalini ed entrò nel negozio, dove si trovava il socio più giovane.

‹Newel K. Whitney! Sei proprio tu!› esclamò, porgendogli cordialmente la mano, come avrebbe fatto con una vecchia conoscenza.

‹Lei ha un vantaggio su di me›, rispose l’uomo al quale si era rivolto, mentre stringeva automaticamente la mano che gli veniva offerta… ‹Non sono in grado di chiamarla per nome come lei ha fatto con me›.

«‹Sono Joseph, il profeta›, disse lo straniero sorridendo. ‹Lei ha pregato per farmi venire qui. Cosa desidera da me?›»1

Qualche tempo prima Newel e sua moglie Elizabeth avevano pregato fervidamente per avere una guida. In risposta il Santo Spirito discese su di loro, e una nuvola circondò la loro casa. Dalla nuvola una voce proclamò: «Preparatevi a ricevere la parola del Signore, poiché sta venendo!»2 Poco dopo i missionari che erano stati chiamati a ammaestrare gli Indiani arrivarono a Kirtland, ed ora era arrivato anche il Profeta.

Orson F. Whitney, nipote di Newel, in seguito descrisse i sentimenti che provò quando venne a conoscenza di quell’avvenimento: «Mediante quale potere quell’uomo tanto straordinario, Joseph Smith, riconobbe una persona che non aveva mai veduto nella carne? Perché invece Newel K. Whitney non lo riconobbe? Ciò era dovuto al fatto che Joseph Smith era un veggente, un veggente eletto; egli aveva effettivamente veduto Newel K. Whitney in ginocchio, a centinaia di chilometri di distanza, che pregava perché egli venisse a Kirtland. Una cosa straordinaria – ma vera!»3

L’arrivo del Profeta portò la parola del Signore a Kirtland, dove furono messi a punto molti elementi essenziali della Chiesa. Fu rivelata l’organizzazione di base del governo della Chiesa; i missionari furono mandati all’estero; fu costruito il primo tempio e furono ricevute molte importanti rivelazioni. I santi furono ferocemente perseguitati e messi alla prova per vedere se avrebbero dimostrato di possedere fede, coraggio e la volontà di seguire il profeta unto dal Signore.

Kirtland temple

Il Tempio di Kirtland

Due centri di attività della Chiesa

Nello stesso momento in cui venivano chiamati a radunarsi nell’Ohio, i santi cominciarono a desiderare che venisse il tempo in cui avrebbero potuto fondare Sion. Nel giugno 1831 il profeta Joseph Smith ricevette una rivelazione che comandava a lui, a Sidney Rigdon e ad altri ventotto anziani di andare in missione di proselitismo nel Missouri, e là tenere la successiva conferenza della Chiesa (vedi DeA 52). Il Missouri era allora sul confine occidentale di quelli che erano gli Stati Uniti d’America, a più di milleseicento chilometri a ovest di Kirtland. Il Signore rivelò a Joseph che nella Contea di Jackson, nel Missouri, i santi avrebbero ricevuto la loro eredità e fondato Sion.

Joseph, gli altri missionari e poco dopo l’intero gruppo di santi provenienti da Colesville, nello Stato di New York, durante l’estate del 1831 si recarono nella Contea di Jackson e cominciarono a creare un insediamento. Mentre il Profeta e altri dirigenti tornavano a Kirtland, molti membri della Chiesa si stabilirono nel Missouri.

Tra il 1831 e il 1838 la Chiesa ebbe due sedi. Joseph Smith, i membri del Consiglio dei Dodici e un gran numero di santi vivevano nella zona di Kirtland, nell’Ohio, mentre molti altri membri della Chiesa vivevano nel Missouri, e ad essi presiedevano i dirigenti del sacerdozio a ciò nominati. Avvenimenti importanti accadevano in entrambe le località e nello stesso tempo, e i dirigenti della Chiesa si recavano da una località all’altra secondo necessità. Esamineremo prima gli avvenimenti occorsi a Kirtland durante questo periodo di sette anni, poi passeremo ad esaminare gli avvenimenti occorsi nel Missouri durante lo stesso periodo.

I sacrifici compiuti dai santi per radunarsi nell’Ohio

Molti santi che arrivavano nell’Ohio avevano compiuto grandi sacrifici. Molti erano stati disconosciuti dalle loro famiglie, altri avevano perduto la compagnia di cari amici. Brigham Young descrive i sacrifici da lui compiuti per rispondere alla chiamata al raduno del Profeta:

«Quando arrivai a Kirtland, nel settembre 1833, se c’era un uomo che si fosse mai radunato con i santi in condizioni peggiori delle mie era perché non aveva nulla… Io invece avevo due figli ai quali provvedere: erano tutto ciò che avevo. Ero vedovo.

‹Fratello Brigham, avevi un paio di scarpe?› No, non avevo un paio di scarpe da mettermi ai piedi, se non un paio di stivaletti presi a prestito. Non avevo indumenti pesanti eccetto un cappotto fatto in casa, che possedevo da tre o quattro anni. ‹Avevi dei pantaloni?› No. ‹Cosa facevi? Andavi senza?› No, ne prendevo un paio in prestito, da portare sino a quando riuscivo a procurarmene un altro. Avevo viaggiato e predicato e dato via ogni singolo dollaro che possedevo. Quando cominciai a predicare possedevo una piccola proprietà… Avevo viaggiato e predicato sino a quando non mi rimaneva nulla da portare con me; ma Joseph disse : ‹Vieni da me›, e io andai come meglio potei».6

Molti altri santi fedeli arrivarono a Kirtland, dove i membri della Chiesa che già abitavano là li accolsero volentieri e condivisero con loro quel poco che avevano. Quelle persone tenaci e coraggiose crearono le fondamenta per la stupefacente crescita e progresso della Chiesa.

Le rivelazioni ricevute nella zona di Kirtland

Mentre viveva nella zona di Kirtland, il profeta Joseph ricevette numerose rivelazioni, sessantacinque delle quali sono contenute in Dottrina e Alleanze. Queste rivelazioni fecero conoscere la volontà del Signore per quanto riguarda benessere, ricerca dei segni, condotta morale, principi di dieta, decima, autorità del sacerdozio, ruolo del profeta, tre gradi di gloria, lavoro missionario, Seconda Venuta, legge della consacrazione e molti altri argomenti.

La traduzione della Bibbia fatta da Joseph Smith

Nel giugno 1830 Joseph Smith iniziò il lavoro che gli era stato affidato dal cielo di apportare correzioni ispirate alla versione della Bibbia in lingua inglese detta di re Giacomo, dal nome del suo committente. Quest’opera è nota come Traduzione di Joseph Smith della Bibbia. Dal giugno 1830 al luglio 1833 il Profeta apportò numerosi cambiamenti a questo testo della Bibbia, correggendo il linguaggio biblico, chiarendo certe dottrine e ripristinando materiale storico e dottrinale.

Nel corso di questo lavoro Joseph ricevette molte rivelazioni, spesso in risposta alle domande che sorgevano quando egli meditava su certi passi delle Scritture. Una di queste rivelazioni fu data il 16 febbraio 1832, dopo che Joseph e Sidney Rigdon ebbero tradotto Giovanni 5:29. Essi meditavano su questo passo, e il Signore «toccò gli occhi del [loro] intelletto, ed essi furono aperti, e la gloria del Signore risplendette tutt’attorno» (DeA 76:19). Essi ricevettero una delle più grandi visioni di tutti i tempi, che ora è contenuta nella sezione 76 di Dottrina e Alleanze. Essi videro il Padre e il Figlio, appresero il divino destino dei figli di Dio e appresero principi eterni riguardo a chi occuperà i tre gradi di gloria.

La pubblicazione delle rivelazioni

A una conferenza straordinaria tenuta a Hiram, nell’Ohio, nel novembre 1831 i membri della Chiesa votarono a favore della pubblicazione del Libro dei Comandamenti, che conteneva circa settanta rivelazioni date al Profeta. Durante la conferenza il Signore dette a Joseph Smith le rivelazioni che dovevano essere la prefazione e l’appendice al Libro dei Comandamenti (queste rivelazioni in seguito diventarono le sezioni 1 e 133 di Dottrina e Alleanze).

Il compito di stampare il libro fu affidato a William W. Phelps, il quale possedeva una tipografia nella Contea di Jackson, nel Missouri (per ulteriori informazioni riguardo al Libro dei Comandamenti vedi la pagina 47). Le rivelazioni contenute nel Libro dei Comandamenti, insieme ad altre rivelazioni, in seguito furono stampate in un volume intitolato Dottrina e Alleanze, pubblicato a Kirtland nel 1835. A Kirtland fu stampata anche la seconda edizione del Libro di Mormon, che conteneva correzioni di lieve entità fatte dal profeta Joseph.

Appena pochi mesi dopo l’organizzazione della Chiesa il Signore sottolineò l’importante ruolo della musica nella Chiesa, comandando alla moglie del Profeta, Emma, di effettuare una scelta di sacri inni (vedi DeA 25:11). L’innario che ella compilò fu pubblicato a Kirtland, aprendo così la via tramite la quale i santi avrebbero ricevuto la benedizione promessa dal Signore: «La mia anima si diletta infatti nel canto del cuore; sì, il canto dei giusti è una preghiera per me, e sarà risposto loro con una benedizione sui loro capi» (DeA 25:12).

La Scuola dei Profeti

Nel dicembre 1832 e gennaio 1833 il profeta Joseph ricevette la rivelazione che diventò poi la sezione 88 di Dottrina e Alleanze. Tra le altre cose, questa rivelazione comandava l’istituzione di una «Scuola dei Profeti» (DeA 88:127) allo scopo di istruire i fratelli nella dottrina e nei principi del Vangelo, negli affari della Chiesa e in altre questioni.

Durante l’inverno del 1833 la Scuola dei Profeti si riunì spesso, e Joseph e Emma Smith si sentivano infastiditi dall’uso che i fratelli facevano del tabacco, in particolare per le nuvole di fumo di tabacco che riempivano la stanza durante le riunioni e per la sporcizia causata da coloro che masticavano tabacco. Joseph Smith si rivolse al Signore in merito a detta questione e ricevette la rivelazione che è conosciuta come Parola di Saggezza. Questa rivelazione conteneva i comandamenti del Signore per la cura del corpo e dello spirito e prometteva che coloro che li avessero obbediti avrebbero ricevuto benedizioni spirituali di «saggezza e grandi tesori di conoscenza, pure dei tesori nascosti» (DeA 89:19). La Parola di Saggezza conteneva anche informazioni riguardanti la salute, che non erano note al mondo medico e scientifico del tempo, ma che da allora si sono dimostrate di grande beneficio, come ad esempio il consiglio di non fare uso di tabacco e di alcol.

La legge della consacrazione

Nel 1831 il Signore cominciò a rivelare certi aspetti della legge della consacrazione, organizzazione spirituale e materiale che, se fosse stata osservata in rettitudine, avrebbe migliorato le condizioni dei Santi degli Ultimi Giorni bisognosi. In base a questa legge, ai membri della Chiesa veniva chiesto di consacrare, ossia cedere, tutte le loro proprietà al vescovo della Chiesa. Egli quindi avrebbe restituito ai fedeli un’eredità, o ministero. Le famiglie provvedevano a curare il loro ministero al meglio delle loro capacità. Se alla fine dell’anno avevano un’eccedenza di provviste, dovevano donarle al vescovo perché ne facesse uso per provvedere a coloro che si trovavano nel bisogno. Edward Partridge fu chiamato dal Signore a servire come primo vescovo della Chiesa.

La legge della consacrazione consiste di principi e pratiche che rafforzano spiritualmente i membri e realizzano una relativa eguaglianza economica, eliminando l’avidità e la povertà. Alcuni santi misero fedelmente in pratica questa legge, con grande beneficio loro e di altri; ma altri membri della Chiesa non riuscirono a liberarsi dei loro desideri egoistici, portando così infine alla revoca della legge da parte della Chiesa. Nel 1838 il Signore rivelò la legge della decima (vedi DeA 119), che continua ad essere oggi la legge economica della Chiesa.

Il rafforzamento del sacerdozio

La rivelazione sugli uffici del sacerdozio

Man mano che aumentavano i membri della Chiesa, il Profeta continuava a ricevere rivelazioni sugli uffici del sacerdozio. Com’era stato comandato dal Signore egli organizzò la Prima Presidenza, formata da lui stesso come presidente e da Sidney Rigdon e Frederick G. William come consiglieri. Egli organizzò anche il Quorum dei Dodici Apostoli e il Primo Quorum dei Settanta. Chiamò e ordinò vescovi e i loro consiglieri, sommi sacerdoti, patriarchi, sommi consigli, Settanta e anziani. Organizzò i primi pali della Chiesa.

I membri da poco battezzati e inesperti spesso si sentivano oppressi dalle chiamate a servire. Per esempio, Newel K. Whitney fu chiamato come secondo vescovo della Chiesa nel dicembre 1831 perché servisse a Kirtland, quando Edward Partridge diventò vescovo dei santi del Missouri. Newel non si sentiva in grado di soddisfare i requisiti di detto ufficio, anche se il Profeta gli aveva detto che il Signore lo aveva chiamato per rivelazione. Così il Profeta gli disse: «Vai a chiederlo tu stesso al Padre». Newel lo fece e s’inginocchiò in umile supplica. Udì una voce dal cielo che gli diceva: «La tua forza è in me».5 Egli accettò la chiamata e servì come vescovo per diciotto anni.

L’addestramento dei dirigenti nel Campo di Sion

La Chiesa aveva un grande bisogno di dirigenti del sacerdozio che fossero stati messi alla prova, avessero acquisito esperienza e si fossero dimostrati fedeli, e che sarebbero rimasti leali al Signore e al Suo profeta in qualsiasi situazione. La possibilità di dimostrare la propria obbedienza in circostanze difficili e di essere addestrati personalmente dal profeta Joseph Smith fu data ai dirigenti della marcia del Campo di Sion.

Il Campo di Sion fu organizzato per aiutare i santi del Missouri, che erano oggetto di grandi persecuzioni a causa delle loro convinzioni religiose. Molti erano stati scacciati dalle loro case (vedi ulteriori informazioni in merito nelle pagine 40–52). Il 24 febbraio 1834 il Signore rivelò a Joseph Smith che doveva organizzare un gruppo di uomini che marciassero da Kirtland al Missouri per aiutare i santi a rientrare in possesso delle loro terre (vedi DeA 103). Il Signore promise che la Sua presenza non sarebbe mancata loro e che essi avrebbero ottenuto «ogni vittoria e gloria» tramite la loro «diligenza… fedeltà e… preghiere di fede» (DeA 103:36). La maggior parte dei componenti del primo Quorum dei Dodici Apostoli e del Quorum dei Settanta furono preparati a svolgere i loro futuri compiti da quell’esperienza.

Il Campo di Sion fu ufficialmente organizzato a New Portage, nell’Ohio, il 6 maggio 1834. Arrivò a comprendere duecentosette uomini, undici donne e undici bambini. Il Profeta divise i componenti in gruppi di dieci e cinquanta persone, invitando ogni gruppo a eleggere un proprio capitano. Una recluta, Joseph Holbrook, riferì che il campo era organizzato «secondo l’antico ordine di Israele»6. Per quarantacinque giorni gli uomini marciarono insieme verso la Contea di Clay, nel Missouri, percorrendo una distanza di oltre milleseicento chilometri. Essi viaggiavano il più rapidamente possibile in un ambiente ostile. Era difficile reperire cibo a sufficienza. Gli uomini spesso dovevano limitare le loro razioni di pane nero, burro rancido, polenta, miele, maiale crudo, prosciutto andato a male, pancetta e formaggio attaccati dai parassiti. George A. Smith, che in seguito diventò apostolo, scrisse che spesso aveva fame: «Ero così stanco, affamato e pieno di sonno che mentre camminavo sognavo di vedere un bellissimo corso d’acqua, che scorreva accanto a un bell’albero ombroso, e una grossa pagnotta e una bottiglia di latte poste su una tovaglia accanto al ruscello»7.

Il campo dava grande risalto alla spiritualità e all’obbedienza ai comandamenti. La domenica tenevano le riunioni e prendevano il sacramento. Il Profeta spesso esponeva le dottrine del Regno. Egli disse: «Dio era con noi e i Suoi angeli andavano dinanzi a noi, e la fede del nostro piccolo gruppo non veniva mai meno. Noi sappiamo che gli angeli erano nostri compagni, poiché li vedevamo»8.

Tuttavia le difficoltà della marcia cominciarono a far sentire il loro effetto sui partecipanti. Quel processo di perfezionamento svelò coloro che avevano la tendenza a lamentarsi, coloro che non erano animati da sentimenti di obbedienza e spesso incolpavano Joseph dei loro guai. Il 17 maggio il Profeta esortò coloro che erano animati da uno spirito ribelle «a umiliarsi al cospetto del Signore e a diventare più uniti per non essere castigati»9.

Il 18 giugno la spedizione aveva raggiunto la Contea di Clay, nel Missouri. Tuttavia il governatore di quello Stato, Daniel Dunklin, non volle tener fede alla promessa di aiutare l’esercito dei santi a reintegrare nelle loro proprietà i membri della Chiesa che erano stati obbligati ad abbandonare le loro case. Per alcuni componenti del Campo il fallimento di quell’obiettivo militare fu la prova finale della loro fede. Delusi e adirati, alcuni si ribellarono apertamente. A causa di questo fatto il Profeta li ammonì che il Signore avrebbe mandato su di loro un tremendo castigo. Ben presto una terribile epidemia di colera si propagò nella spedizione. Prima di cessare, colpì un terzo dei componenti del Campo, compreso Joseph Smith, e quattordici di loro morirono. Il 2 luglio Joseph ammonì di nuovo il Campo a umiliarsi al cospetto del Signore e a impegnarsi a osservare i Suoi comandamenti, e disse che se lo avessero fatto l’epidemia sarebbe cessata immediatamente. I membri del Campo si impegnarono mediante alzata di mano, e l’epidemia cessò.

All’inizio di luglio i componenti della spedizione furono congedati onorevolmente dal Profeta. Il viaggio aveva rivelato chi stava dalla parte del Signore e chi era degno di servire in posizioni direttive. Il Profeta in seguito spiegò il risultato di quella marcia: «Dio non voleva che voi combatteste. Egli non poteva organizzare il Suo regno con dodici uomini perché aprissero la porta del Vangelo alle nazioni della terra, e con settanta uomini sotto la loro direzione perché seguissero le loro orme, a meno che non li avesse presi da un gruppo di uomini che avevano offerto la loro vita e che avevano compiuto un sacrificio grande come quello di Abrahamo»10.

Wilford Woodruff, che partecipò alla marcia e in seguito diventò quarto presidente della Chiesa, disse: «Acquisimmo un’esperienza che non avremmo mai potuto acquisire in nessun’altra maniera. Ci fu dato il privilegio di vedere la faccia del Profeta, e ci fu dato il privilegio di viaggiare per milleseicento chilometri insieme a lui e di vedere in lui la presenza dello Spirito di Dio, e le rivelazioni che Gesù Cristo gli dava e il loro adempimento»11.

Nel febbraio 1835, cinque mesi dopo il congedo del Campo, furono organizzati il Quorum dei Dodici Apostoli e il Primo Quorum dei Settanta. Settantanove delle ottantadue posizioni nei due quorum furono occupate da uomini che avevano dato prova di sé nella marcia del Campo di Sion.

A Kirtland Joseph Smith continuò ad addestrare i futuri dirigenti. Quattro futuri presidenti della Chiesa: Brigham Young, John Taylor, Wilford Woodruff e Lorenzo Snow furono battezzati durante gli anni di Kirtland, e in seguito guidarono la Chiesa in successione sino al 1901. Inoltre i tre successivi presidenti: Joseph F. Smith, Heber J. Grant e George Albert Smith, le cui amministrazioni durarono sino al 1951, erano discendenti diretti dei prodi pionieri di Kirtland.

Il progresso del lavoro missionario

Mentre i santi risiedevano a Kirtland, molti missionari furono chiamati a predicare il Vangelo lontano da casa, la maggior parte a costo di grandi sacrifici personali. Furono mandati dei missionari in numerosi stati americani, in zone del Canada e, al di là dell’Atlantico, in Inghilterra. Grazie a quegli sforzi missionari molte persone ricevettero una testimonianza della verità del Vangelo. Esse diventarono membri valorosi che portarono grande forza nella giovane Chiesa.

Numerose rivelazioni ricevute a Kirtland contenevano il comandamento ai membri della Chiesa di predicare il Vangelo al mondo. Il Signore dichiarò: «Voi andrete innanzi col potere del mio Spirito, predicando il mio vangelo, a due a due, in nome mio, levando le vostre voci come con suono di tromba, annunciando la mia parola simili ad angeli di Dio» (DeA 42:6). Nell’anno successivo il Signore comandò: «Conviene ad ogni uomo che è stato avvertito di avvertire il suo prossimo» (DeA 88:81).

Le missioni dei primi convertiti dell’Ohio

Ziba Pulsipher, un convertito dell’Ohio, è un esempio di coloro che diffusero con entusiasmo il messaggio della Restaurazione. Egli si unì alla Chiesa nel gennaio 1832 e scrisse che poco dopo era stato «ordinato all’ufficio di anziano ed era andato a predicare con considerevole successo in patria e all’estero»12. Egli e un altro missionario, Elijah Cheney, si recarono nella cittadina di Richland, nello Stato di New York, dove cominciarono a predicare nella scuola del luogo. Uno dei primi convertiti battezzati dall’anziano Pulsipher a Richland era un giovane contadino di nome Wilford Woodruff, che un giorno sarebbe diventato uno dei missionari più efficaci della storia della Chiesa e il suo quarto presidente. Nel giro di un mese i due missionari avevano battezzato numerose persone e organizzato un ramo della Chiesa a Richland.

In risposta all’esortazione di ammonire il loro prossimo, i missionari provenivano da ogni strato sociale. Molti di loro erano sposati e dovevano provvedere alle loro famiglie. Essi partivano anche quando era il tempo della mietitura, nel mezzo dell’inverno, durante i momenti di prosperità come in momenti di difficoltà economiche. Molti anziani erano quasi privi di tutto quando andavano in missione. Il Profeta stesso percorse più di venticinquemila chilometri per svolgere quattordici missioni di breve durata dal 1831 al 1838 in molti stati dell’America e in Canada.

missionaries

Questi quattro missionari chiamati a diffondere il Vangelo tra gli Indiani delle Americhe in circostanze molto difficili sono esempi dei sacrifici compiuti dai fedeli missionari durante i primi anni di storia della Chiesa.

Quando George A. Smith, cugino del Profeta, ricevette la chiamata ad andare nella parte orientale degli Stati Uniti era così povero che non possedeva gli indumenti e i libri di cui aveva bisogno, né aveva i mezzi per acquistarli. Quindi il Profeta e suo fratello Hyrum gli regalarono del panno grigio e Eliza Brown gli fece giacca, gilet e pantaloni. Brigham Young gli donò un paio di scarpe, suo padre una Bibbia tascabile, e il Profeta gli fornì una copia del Libro di Mormon.

Anche gli anziani Erastus Snow e John E. Page erano poveri quando partirono per la missione nella primavera del 1836. Descrivendo la sua situazione al momento della partenza per la missione nella Pennsylvania occidentale, l’anziano Snow scrisse: «Lasciai Kirtland a piedi, da solo, con una piccola valigia che conteneva alcuni libri pubblicati dalla Chiesa e un paio di calze; in tasca avevo cinque centesimi, tutto il denaro che possedevo al mondo». L’anziano Page disse al Profeta che non poteva accettare una chiamata a predicare, poiché non aveva un vestito decente. Non aveva neppure un cappotto. Il Profeta rispose togliendosi il cappotto e dandolo all’anziano Page, dicendogli di andare pure in missione, che il Signore lo avrebbe benedetto abbondantemente.13 Durante la sua missione l’anziano Page fece conoscere il Vangelo a centinaia di persone che si unirono alla Chiesa.

La missione del Quorum dei Dodici Apostoli

Nel 1835 i membri del Quorum dei Dodici Apostoli furono chiamati in missione nella parte orientale degli Stati Uniti e del Canada. Quella fu l’unica volta nella storia della Chiesa in cui tutti i dodici membri del Quorum intrapresero una missione nello stesso tempo. Al loro ritorno Heber C. Kimball rese testimonianza che essi avevano sentito il potere di Dio ed erano riusciti a guarire gli infermi e a cacciare i demoni.

La missione in Inghilterra

Sul finire del periodo di Kirtland, nella Chiesa sorse una crisi. Alcuni membri, fra i quali alcuni dirigenti, diventarono apostati poiché non seppero sopportare le prove e le persecuzioni e perché cominciarono a trovare delle colpe nel profeta Joseph e negli altri dirigenti della Chiesa. Il Signore rivelò a Joseph Smith che si doveva fare qualcosa per la salvezza della Sua chiesa. Questo qualcosa fu una infusione di convertiti provenienti dall’Inghilterra. Domenica 4 giugno 1837 il Profeta avvicinò lHeber C. Kimball nel Tempio di Kirtland e gli disse: «Fratello Heber, lo Spirito del Signore mi ha sussurrato: ‹Che il mio servitore Heber vada in Inghilterra a proclamare il Vangelo e ad aprire la porta della salvezza a quella nazione›»14.

Mentre l’anziano Heber C. Kimball veniva messo a parte per la missione, l’anziano Orson Hyde entrò nella stanza. Quando udì ciò che stava accadendo Orson fu indotto a pentirsi, poiché aveva fatto parte di coloro che criticavano il Profeta. Egli si offrì di servire come missionario e fu a sua volta messo a parte per andare in Inghilterra.

L’anziano Heber C. Kimball era tanto ansioso di predicare il Vangelo in terra straniera, che quando la nave giunse a Liverpool saltò sul molo prima che attraccasse, proclamando di essere la prima persona a raggiungere un paese straniero con il messaggio della Restaurazione. Il 23 luglio i missionari stavano predicando a vaste congregazioni di persone, e i primi battesimi furono fissati per il 30 luglio. George D. Watt vinse la corsa per raggiungere il Fiume Ribble a Preston, ed ebbe così l’onore di essere la prima persona battezzata in Gran Bretagna.

Durante gli otto mesi successivi centinaia di convertiti si unirono alla Chiesa e furono organizzati molti rami. Pensando a quella grande messe di anime, Heber ricordò che il Profeta e i suoi consiglieri avevano imposto le mani su di lui dichiarando che Dio lo avrebbe reso grande in quel paese per portare delle anime a Lui; gli angeli lo avrebbero accompagnato e sostenuto perché non cadesse mai; che egli sarebbe stato abbondantemente benedetto e avrebbe dimostrato di essere una fonte di salvezza per migliaia di persone».15

Poiché molti dei primi missionari obbedirono alla chiamata in missione nonostante i sacrifici che dovettero compiere, migliaia di convertiti britannici poterono godere delle benedizioni del Vangelo restaurato. Essi si radunarono a Sion e rafforzarono grandemente la Chiesa per il periodo cruciale che era ormai imminente.

Il Tempio di Kirtland

I sacrifici dei santi

Il 27 dicembre 1832 i santi vennero a conoscenza per la prima volta del comandamento del Signore di costruire un tempio (vedi DeA 88:119). La costruzione del tempio diventò il principale obiettivo della Chiesa a Kirtland tra il 1833 e il 1836. Il progetto presentava grandi difficoltà per i santi, che non disponevano né di operai né di denaro. Secondo quanto dice Eliza R. Snow, «a quel tempo i santi erano pochi in numero e la maggior parte di loro erano poveri. Se non fosse stato per la certezza che Dio aveva parlato e aveva comandato di costruire una casa in Suo nome, della quale Egli aveva rivelato non soltanto la forma ma anche le dimensioni, qualsiasi progetto per la costruzione di quel tempio, nella situazione allora esistente, sarebbe stato, a dire di tutti, un’impresa irrealizzabile».16

Confidando che Dio avrebbe fornito l’aiuto e i mezzi necessari, il profeta Joseph Smith e i santi cominciarono a fare i sacrifici necessari. John Tanner era una delle persone che il Signore aveva preparato perché fornisse i mezzi per la costruzione del tempio. John, da poco convertitosi a Bolton, nello Stato di New York, nel dicembre 1834 «ricevette l’impressione in sogno o visione nella notte che egli era necessario e doveva recarsi immediatamente alla sede della Chiesa nell’Ovest…

Al suo arrivo a Kirtland seppe che nel momento stesso in cui aveva ricevuto l’impressione che doveva andare immediatamente alla sede della Chiesa, il profeta Joseph e alcuni fratelli si erano radunati in una riunione di preghiera e avevano chiesto al Signore di mandare loro un fratello o alcuni fratelli con i mezzi per aiutarli a estinguere l’ipoteca che gravava sui terreni della fattoria dove il tempio doveva essere costruito.

Il giorno dopo il suo arrivo a Kirtland egli fu informato che l’ipoteca sulla fattoria sopra menzionata stava per scadere. Perciò egli dette in prestito al Profeta duemila dollari, dietro una dichiarazione scritta del Profeta che la somma gli sarebbe stata restituita con gli interessi. Grazie alla somma versata da John Tanner, la fattoria fu riscattata».17

Gli straordinari sforzi compiuti dai santi di Kirtland sono esempi di sacrificio e consacrazione di tempo, talenti e mezzi. Per tre anni essi lavorarono alla costruzione dell’edificio. Oltre al lavoro vero e proprio di costruzione svolto dagli uomini, le donne filavano e tessevano per fare indumenti per i lavoratori. In seguito fecero le tende che dividevano le stanze. Il lavoro di costruzione era reso più difficile dalle minacce della plebaglia di distruggere il tempio, e coloro che lavoravano di giorno proteggevano il tempio di notte. Ma dopo gli immensi sacrifici di tempo e di risorse dei santi, il tempio fu finalmente completato nella primavera del 1836.

La dedicazione del tempio

Quando il tempio fu completato, il Signore riversò grandi benedizioni spirituali sui santi di Kirtland, fra i quali visioni e il ministero degli angeli. Joseph Smith chiamò quel periodo «un anno di giubileo e un tempo per gioire».18 Daniel Tyler rese questa testimonianza: «Tutti sentivano di aver avuto un assaggio del cielo… ci chiedevamo se il Millennio fisse iniziato».19

Il momento culminante della presenza dello Spirito fu la dedicazione del tempio. Circa mille persone si radunarono attorno al tempio il 27 marzo 1836, animate da sentimenti di gioia. Furono cantati gli inni dedicatori, fra i quali «Lo Spirito arde», scritto per l’occasione da William W. Phelps. Fu benedetto e distribuito il sacramento e Sidney Rigdon, Joseph Smith e altri dirigenti tennero dei discorsi.

Joseph Smith lesse la preghiera dedicatoria, ora Dottrina e Alleanze 109, che gli era stata data per rivelazione. In essa implorava il Signore di benedire il popolo come aveva fatto il giorno della Pentecoste: «E che la Tua casa sia riempita della Tua gloria, come di un vento possente e impetuoso» (DeA 109:37).

Molti scrissero che quella preghiera si adempì la sera stessa, quando il Profeta si incontrò nel tempio con i componenti dei quorum del sacerdozio.

Eliza R. Snow scrisse: «Le cerimonie di quella dedicazione potranno ripetersi, ma nessuna lingua umana può descrivere le manifestazioni celesti che si ebbero in quel giorno memorabile. Gli angeli apparvero ad alcune persone, e tutti i presenti percepirono la presenza divina; ogni cuore era riempito di ‹gioia indescrivibile e pieno di gloria›».20 Dopo la preghiera dedicatoria l’intera congregazione si alzò e, sollevando le braccia, gridò ripetutamente osanna.

Una settimana dopo, il 3 aprile 1836, si verificarono alcuni degli avvenimenti più gloriosi della storia degli ultimi giorni. Quel giorno nel tempio il Salvatore apparve a Joseph Smith e Oliver Cowdery e disse: «Ecco, infatti Io ho accettato questa casa, ed il mio nome sarà qui; e in questa casa Io mi manifesterò al mio popolo in misericordia» (DeA 110:7). Seguirono altre grandi e gloriose visioni quando Mosè, Elias ed Elia apparvero per restaurare altre chiavi del sacerdozio. Mosè conferì le chiavi del raduno di Israele, Elias affidò a Joseph e Oliver la dispensazione del vangelo di Abrahamo, Elia restaurò le chiavi del suggellamento (vedi DeA 110:11–16). Tutte queste altre chiavi erano necessarie per il progresso del regno del Signore nell’ultima dispensazione del tempo.

Le benedizioni complete del sacerdozio conferite nel tempio non furono rivelate né conferite durante il periodo di Kirtland. Queste benedizioni furono rivelate alla Chiesa tramite il profeta Joseph alcuni anni dopo, mentre veniva costruito il Tempio di Nauvoo.

L’esodo da Kirtland

La costruzione del tempio portò molte benedizioni, ma nel 1837 e nel 1838 i santi fedeli dovettero anche affrontare i problemi causati dall’apostasia e dalla persecuzione, che affrettarono la fine dell’era di Kirtland per la Chiesa.

Gli Stati Uniti attraversavano un periodo di crisi economica, e la Chiesa ne sentiva gli effetti. Alcuni membri si lasciarono coinvolgere in speculazioni avventate e si trovarono indebitati. Essi non sopravvissero spiritualmente a un buio periodo di collasso economico, che vide anche il fallimento della Kirtland Safety Society. Questo istituto bancario era stato fondato da membri della Chiesa di Kirtland, e alcune persone incolparono ingiustamente Joseph Smith dei problemi che conseguirono al fallimento.

Le persecuzioni e le violenze erano opera della popolazione locale e di astiosi ex membri della Chiesa che erano stati scomunicati o erano diventati apostati.

Man mano che cresceva la violenza contro i santi e i loro dirigenti, diventava sempre meno sicuro per loro rimanere a Kirtland. Il Profeta, la cui vita correva grave rischio, fuggì da Kirtland nel gennaio del 1838 per rifugiarsi a Far West, nel Missouri. Sempre durante il 1838 anche la maggior parte dei santi fedeli furono obbligati a partire. Essi si lasciarono alle spalle un monumento di fede, consacrazione e sacrificio nel tempio edificato a Dio. Con l’esempio della loro vita essi lasciarono anche un perenne retaggio di fedele obbedienza ai dirigenti unti dal Signore e di sacrificio personale nel lavoro del Regno.

Note

  1. Orson F. Whitney, «Newel K. Whitney», Contributor, gennaio 1885, 125.

  2. Elizabeth Ann Whitney, citata da Edward W. Tullidge, Women of Mormondom [1877], 42.

  3. Orson F. Whitney, Conference Report, aprile 1912, 50.

  4. Brigham Young, in Journal of Discourses, 11:295.

  5. Orson F. Whitney, «Newel K. Whitney», 126.

  6. Joseph Holbrook, citato da James L. Bradley, Zion’s Camp 1834: Prelude to the Civil War (1990), 33.

  7. George Albert Smith, «History of George Albert Smith, 1834-1871», 17; LDS Church Archives.

  8. History of the Church, 2:73.

  9. History of the Church, 2:68.

  10. Joseph Young sen., History of the Organization of the Seventies (1878), 14.

  11. Wilford Woodruff, Deseret News, 22 dicembre 1869, 543.

  12. «Zera Pulsipher Record Book, 1858-1878», 5; LDS Church Archives.

  13. «History of John E. Page», Deseret News, 16 giugno 1858, 69.

  14. Orson F. Whitney, Life of Heber C. Kimball, 3a ed. (1945), 104.

  15. Orson F. Whitney, Life of Heber C. Kimball, 105.

  16. Eliza R. Snow: An Immortal (1957), 54.

  17. «Sketch of an Elder’s Life», Scraps of Biography (1883), 12.

  18. History of the Church, 2:430.

  19. Daniel Tyler «Incidents of Experience», Scraps of Biography, 32.

  20. Eliza R. Snow, citata da Tullidge, Women of Mormondom, 95.