Capitolo 7
Studiare i discorsi della Conferenza generale
Introduzione
Il presidente Ezra Taft Benson (1899–1994) ha insegnato un principio fondamentale per questo corso:
“Il profeta vivente ha il potere di dare ‘le notizie in tempo reale’. […] Le cose più importanti che possiamo leggere sono perciò le parole del profeta contenute ogni mese nelle riviste della Chiesa. Le istruzioni riguardanti quello che dobbiamo fare per i sei mesi successivi si trovano nei discorsi pronunciati alla Conferenza generale e riportati nella rivista Liahona” (“Fourteen Fundamentals in Following the Prophet” [riunione della Brigham Young University, 26 febbraio 1980], 2, speeches.byu.edu).
Il presidente Spencer W. Kimball (1895–1985) ha anche incoraggiato i membri della Chiesa a procurarsi una copia dei numeri delle riviste della Chiesa relativi alla Conferenza e a farle diventare parte della propria biblioteca evangelica:
“Spero che prendiate la vostra copia dell’[Ensign o della Liahona] e che sottolineiate i pensieri a voi più pertinenti, e che la teniate con voi per farvi continuamente riferimento. Nessun testo o volume, al di fuori delle opere canoniche della Chiesa, dovrebbe avere un posto altrettanto prominente sugli scaffali delle vostre biblioteche personali — non per l’eccellenza retorica o per l’eloquenza oratoria, ma per i concetti che indicano la via verso la vita eterna” (In the World but Not of It, Brigham Young University Speeches of the Year [14 maggio 1968], 2–3).
Questo capitolo riporta idee e metodi che possono aiutarti a studiare più efficacemente i numeri dell’Ensign o della Liahona contenenti i discorsi della Conferenza generale e gli altri discorsi e scritti delle Autorità generali. La maggior parte di questo corso è dedicato allo studio e all’apprendimento dei discorsi dell’ultima Conferenza generale. Mentre ascolti e studi attentamente i discorsi dei profeti viventi, puoi apprendere qual è la volontà del Signore a tuo riguardo in questo momento. Con l’aiuto della preghiera, determina come puoi utilizzare questi metodi per accrescere la tua fede nel Signore Gesù Cristo e nei messaggi che Egli ispira i Suoi dirigenti designati a darci.
Commentario
7.1
Prepara la tua mente e il tuo cuore
La preparazione è essenziale per ricevere e per comprendere la volontà del Signore. Il Signore ha promesso: “Io ti parlerò nella tua mente e nel tuo cuore mediante lo Spirito Santo, che verrà su di te e che dimorerà nel tuo cuore” (DeA 8:2). La parola del Signore ti giungerà più facilmente se prepari la tua mente e il tuo cuore. L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato l’importanza di prepararsi e di essere uno studente proattivo:
“Nefi ci insegna: ‘Quando un uomo parla per il potere dello Spirito Santo, il potere dello Spirito Santo porta [il messaggio] fino al cuore dei figlioli degli uomini’ (2 Nefi 33:1). Notate come il potere dello Spirito porta il messaggio fino [al], ma non necessariamente nel cuore. Un insegnante può spiegare, dimostrare, persuadere e testimoniare, e farlo con grande potere spirituale ed efficacia, tuttavia, alla fine il contenuto di un messaggio e la testimonianza dello Spirito Santo penetrano nel cuore solo se il ricevente lo consente. Apprendere mediante la fede apre la via che giunge nel cuore. […]
Una persona che apprende esercitando il libero arbitrio agendo secondo i principi corretti apre il cuore allo Spirito Santo e invita i Suoi insegnamenti, il potere della testimonianza e le conferme spirituali. Apprendere mediante la fede richiede uno sforzo spirituale, mentale e fisico, non solo ricevere passivamente. È con la sincerità e la coerenza delle azioni ispirate dalla fede che mostriamo al Padre Celeste e a Suo Figlio Gesù Cristo la disponibilità ad apprendere e a ricevere istruzioni dallo Spirito Santo. […]
L’esperienza mi ha fatto capire che una risposta data da un’altra persona di solito non viene ricordata a lungo o affatto. Di solito, una risposta che noi troviamo o otteniamo attraverso l’esercizio della fede è ricordata per tutta la vita. Le cose più importanti che impariamo sono conquistate, non insegnate” (“Cercate l’istruzione mediante la fede”, Liahona, settembre 2007, 17, 20, 23).
Prendi in considerazione questi metodi per prepararti prima della Conferenza generale:
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Risèrvati del tempo per ascoltare i discorsi della Conferenza senza distrazioni. Crea un ambiente in cui puoi ricevere i suggerimenti dello Spirito Santo.
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Cerca la guida dello Spirito pregando, digiunando e studiando le Scritture con attenzione.
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Elenca le domande o le preoccupazioni personali per le quali stai cercando delle risposte, poi trascrivi le risposte e le impressioni che ricevi durante la Conferenza.
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Riguarda le note che hai preso durante la precedente Conferenza generale.
7.2
Utilizza metodi efficaci per studiare i discorsi della Conferenza generale
Quando studi i discorsi delle Conferenze generali, puoi usare molti degli stessi metodi che usi per studiare le Scritture. Il resto di questo capitolo descrive alcuni di questi metodi. L’utilizzo dei suggerimenti per lo studio che trovi in questo capitolo non influenzerà soltanto il tuo studio dei profeti viventi, ma anche il tuo potere di prendere decisioni corrette.
7.2.1
Individua le dottrine e i principi
Mentre studi i discorsi della Conferenza generale, cerca delle dichiarazioni esplicite di dottrine e principi del Vangelo. Indivìduale e segnale in un modo che ti permetta di ritrovarle e ricordarle. Ripassare e ponderare le dichiarazioni delle dottrine e dei principi può approfondire la tua comprensione delle verità del Vangelo e rafforzare il tuo impegno di metterle in pratica. Ecco alcuni esempi di dottrine e principi insegnati durante le Conferenze generali:
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Anziano Richard G. Scott (1928–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Di rado riceverete una risposta completa [a una preghiera] tutta in una volta. Arriverà un pezzo alla volta, in pacchetti, in modo che cresca la vostra capacità. Man mano che ogni pezzo sarà seguito con fede, sarete condotti ad altre parti finché non avrete tutta la risposta. Questo schema richiede che esercitiate la fede nella capacità del Padre di rispondere. Anche se a volte è un processo difficile, comporta sempre una notevole crescita interiore” (“Come usare il dono divino della preghiera”, Liahona, maggio 2007, 9).
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Presidente Henry B. Eyring della Prima Presidenza:
“Sappiamo per profezia che non solo la Chiesa vera e vivente non sarà più tolta dalla terra, ma che sarà sempre migliore. […] Le Scritture contengono le promesse che quando il Signore ritornerà alla Sua chiesa, Egli la troverà spiritualmente preparata per Lui. Questo deve renderci determinati e ottimisti. Dobbiamo fare meglio. Possiamo farlo. E lo faremo” (“La Chiesa vera e vivente”, Liahona, maggio 2008, 21).
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Anziano Robert D. Hales del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Ci prepariamo a ricevere rivelazioni personali come fanno i profeti: studiando le Scritture, digiunando, pregando e edificando la fede. La fede è la chiave” (“La rivelazione personale: gli insegnamenti e gli esempi dei profeti”, Liahona, novembre 2007, 88).
7.2.2
Individua interpretazioni o chiarimenti scritturali
I profeti hanno un ruolo di importanza fondamentale nell’interpretazione e nella spiegazione delle Scritture. Ecco alcuni esempi:
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L’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato come le Scritture mostrano che i tre membri della Divinità sono esseri distinti (vedi “Il solo vero Dio, e colui che egli ha mandato, Gesù Cristo”, Liahona, novembre 2007, 40–42).
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Il presidente James E. Faust (1920–2007) della Prima Presidenza ha spiegato come mettere in pratica diversi passi delle Scritture insegnando il principio del perdono (vedi “Il potere guaritore del perdono”, Liahona, maggio 2007, 67–69).
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L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha parlato delle “tenere misericordie del Signore” menzionate in 1 Nefi 1:20 (vedi “La tenera misericordia del Signore”, Liahona, maggio 2005, 99–102).
7.2.3
Crea dei riferimenti incrociati tra i discorsi e le Scritture
Quando trovi un’interpretazione o un chiarimento scritturale, può essere utile scrivere il riferimento del discorso della Conferenza a margine del versetto che viene insegnato o chiarito. Seguono alcuni esempi:
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Vicino ad Apocalisse 22:18 potresti scrivere: Anziano Jeffrey R. Holland, Liahona, maggio 2008, 91–94. In questo discorso, l’anziano Holland fa riferimento ad Apocalisse 22:18 e parla dell’importanza della rivelazione continua.
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Vicino a Salmi 24:3–4 potresti scrivere: Anziano David A. Bednar, Liahona, novembre 2007, 80–83. L’anziano Bednar parla di che cosa significa avere mani innocenti e un cuore puro.
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Vicino a Nehemia 6:3–4 potresti scrivere: Presidente Dieter F. Uchtdorf, Liahona, maggio 2009, 59–62. Il presidente Uchtdorf ha parlato di Nehemia che ricostruì le mura intorno a Gerusalemme e del principio secondo cui “stiamo facendo un gran lavoro, e non possiamo scendere”.
Puoi anche usare lo spazio a margine della tua copia dell’Ensign o della Liahona per scrivere i riferimenti scritturali a sostegno dei principi insegnati nel discorso.
7.2.4
Trova gli incoraggiamenti, gli inviti o i comandamenti
Cercando gli incoraggiamenti, gli inviti e i comandamenti, imparerai cosa puoi fare nello specifico per essere in armonia con la volontà del Signore. Può essere utile sottolineare queste dichiarazioni nella tua copia dell’Ensign o della Liahona per trovarli più facilmente in seguito. Seguono alcuni esempi di dichiarazioni di questo tipo:
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Anziano L. Tom Perry (1922–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Facciamo nuovamente appello a tutti i giovani uomini qualificati spiritualmente, fisicamente ed emotivamente a prepararsi a divenire missionari della Chiesa di Gesù Cristo. Assicuratevi di superare facilmente gli standard minimi per il servizio missionario e di alzare continuamente il livello. Preparatevi a diventare più efficaci in questa grande chiamata” (“Alzate il livello”, Liahona, novembre 2007, 49).
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Anziano Dallin H. Oaks del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Se analizziamo le nostre scelte, dovremmo ricordare che non è sufficiente che una cosa sia buona. Altre scelte sono migliori, tuttavia ve ne sono altre che sono eccellenti. […]
Prendiamo in considerazione l’uso del nostro tempo nelle scelte che facciamo quando guardiamo la televisione, giochiamo ai video game, navighiamo in Internet o leggiamo libri o riviste. È certamente buono intrattenere sane attività ricreative o ottenere informazioni interessanti; ma non tutto vale la porzione della nostra vita che diamo in cambio per ottenerla. Certe cose sono migliori e altre sono eccellenti” (“Buono, migliore, eccellente”, Liahona, novembre 2007, 105).
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Presidente Thomas S. Monson:
“A voi che siete in grado di frequentare il tempio, vi consiglio di andarci spesso” (“Abbondantemente benedetti”, Liahona, maggio 2008, 112).
7.2.5
Cerca le benedizioni promesse e ciò che dobbiamo fare per poterle reclamare
I profeti spesso fanno delle promesse a coloro che seguono i principi che essi insegnano. Ricercare le benedizioni promesse può ispirarci a vivere rettamente. Seguono due esempi di queste promesse:
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Presidente Henry B. Eyring della Prima Presidenza:
“Se riflettete sulle Scritture ed iniziate a fare quello che avete pattuito con Dio di fare, io posso promettervi che sentirete più amore per Dio e percepirete maggiormente l’amore che Egli ha per voi. Con questo, le vostre preghiere verranno dal cuore, piene di gratitudine e di supplica. Sentirete una maggiore dipendenza da Dio, troverete il coraggio e la determinazione di agire nel Suo servizio, senza timore e con la pace nel vostro cuore. Pregherete sempre e non Lo dimenticherete, a prescindere da quello che il futuro ci riserverà” (“La preghiera”, Liahona, gennaio 2002, 19).
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Anziano L. Tom Perry (1922–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Prometto grandi benedizioni in campo sociale, fisico, mentale, emotivo e spirituale a ogni giovane uomo che paga una parte significativa della sua missione” (“Alzate il livello”, 49).
7.2.6
Cerca parole ed espressioni ripetute
La ripetizione di parole ed espressioni può attirare l’attenzione sul fulcro del messaggio dell’oratore. Per esempio, il presidente Dieter F. Uchtdorf della Prima Presidenza ha usato ripetutamente l’espressione “pochi gradi” in un suo discorso alla Conferenza per dare enfasi al fatto che “la differenza tra felicità e infelicità per il singolo, per una coppia sposata e per una famiglia spesso deriva da un errore di solo pochi gradi” (“Una questione di pochi gradi”, Liahona, maggio 2008, 57–60). Allo stesso modo, il presidente Uchtdorf ha ripetuto l’espressione “la fede dei nostri padri” in un discorso fatto in seguito nella stessa conferenza generale per esortarci a ricordare la fede di coloro che ci hanno preparato la via (“La fede dei nostri padri”, Liahona, maggio 2008, 68–70, 75).
Le parole e le espressioni ripetute possono anche collegare i messaggi di più di un oratore. Per esempio, puoi notare che alcune espressioni come “tenere misericordie” e “alzare il livello” vengono usate in diversi discorsi della stessa conferenza generale o in più Conferenze. Collegare gli insegnamenti di più discorsi può rendere più profonda la tua comprensione degli importanti principi del Vangelo che vengono insegnati.
7.2.7
Prendi nota delle frasi memorabili
Cerca espressioni e frasi che, benché brevi e facili da ricordare, hanno un profondo significato. Se ponderate, possono ampliare la tua comprensione di principi importanti. Ecco alcuni esempi:
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Anziano Joseph B. Wirthlin (1917–2008) del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Quando amiamo il Signore l’obbedienza cessa di essere un fardello” (“Il gran comandamento”, Liahona, novembre 2007, 30).
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Presidente Thomas S. Monson:
“Non c’è amicizia più preziosa della vostra coscienza pulita” (“Esempi di rettitudine”, Liahona, maggio 2008, 65).
7.2.8
Individua gli elenchi
Gli oratori possono usare degli elenchi per descrivere gli elementi di un principio o di un processo, come il pentimento. Per esempio, il presidente Thomas S. Monson ha elencato “i segni di un vero detentore del sacerdozio di Dio”. L’elenco comprende “il segno della visione”, “il segno dell’impegno”, “il segno della fede”, “il segno della virtù” e “il segno della preghiera” (“Un real sacerdozio”, Liahona, novembre 2007, 59–61). Individuare gli elenchi quando studi i discorsi delle Conferenze può aiutarti a delinearne e organizzarne le informazioni. Questo ti aiuterà a comprendere gli insegnamenti, a ricordarli e a metterli in pratica.
7.2.9
Cerca le dichiarazioni che descrivono un rapporto di causa-effetto e con una struttura “se-allora”
Cerca le dichiarazioni che chiariscono gli effetti di azioni specifiche individuandone le conseguenze e le benedizioni. Alcuni esempi:
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Presidente Henry B. Eyring della Prima Presidenza:
“Se svolgiamo con superficialità lo studio delle Scritture, anche le nostre preghiere diventeranno superficiali. Potremmo anche non smettere mai di pregare, ma le nostre preghiere diventeranno più ripetitive, più meccaniche, prive di intento reale” (“La preghiera”, 18).
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Presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008):
“Se lo farete [controllare la vostra ira], non avrete rimorsi. La vostra vita matrimoniale e familiare sarà preservata; sarete molto più felici; farete un maggior bene; proverete un meraviglioso senso di pace” (“Lento all’ira”, Liahona, novembre 2007, 66).
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Presidente Thomas S. Monson:
“Se stiamo svolgendo l’opera del Signore, abbiamo diritto al Suo aiuto” (“Esempi di rettitudine”, Liahona, maggio 2008, 65).
7.2.10
Presta attenzione a parole ed espressioni che introducono un’affermazione o una conclusione specifiche
Parole come “quindi”, “infine”, “ricordate” e “così”, ed espressioni come “in conclusione” e “in sintesi” introducono dei punti o delle conclusioni importanti. Di seguito sono riportati alcuni esempi:
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Il presidente Russell M. Nelson del Quorum dei Dodici Apostoli ha citato Efesini 2:19–20 e 4:11–13 e poi ha detto:
“Così il ministero degli apostoli — la Prima Presidenza e i Dodici — è di far sì che vi sia l’unità della fede e di proclamare la conoscenza del Maestro” (“Salvezza ed Esaltazione”, Liahona, maggio 2008, 7–8).
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Dopo aver terminato di parlare del padre come capofamiglia, l’anziano L. Tom Perry (1922–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli ha sottolineato l’unità che dovrebbe esistere nel matrimonio:
“Ricordate, fratelli, che nel ruolo di guida della famiglia vostra moglie è la vostra collega. […] Sin dal principio, Dio ha [insegnato all’umanità] che il matrimonio unisce marito e moglie in una stessa carne. Nella famiglia, pertanto, non c’è un presidente o una vicepresidentessa. La coppia lavora insieme in eterno per il bene della famiglia. Quando dirigono, guidano e dispongono, essi sono uniti nelle parole come nei fatti. Essi sono sullo stesso piano: lungo la via programmano e organizzano gli affari di famiglia in maniera congiunta e unanime” (“La paternità, una chiamata eterna”, Liahona, maggio 2004, 71).
7.2.11
Póniti delle domande
Porsi delle buone domande promuove l’apprendimento e permette allo Spirito Santo di istruirti al di là delle parole che vengono dette. Mentre studi i discorsi delle Conferenze, impara a porti domande come:
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Perché l’oratore ha usato questa parola o espressione?
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Qual è il messaggio per me, per la mia famiglia o per la Chiesa?
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Come posso metterlo in pratica?
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Che cosa mi insegna su Gesù Cristo o sul piano di salvezza?
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C’è un tema principale in questa Conferenza?
7.2.12
Scrivi i suggerimenti spirituali
Meditando sui consigli dati alla Conferenza generale puoi ricevere idee e suggerimenti dallo Spirito Santo adatti alle tue necessità e al tuo livello di maturità spirituale. Scriverli nel diario o in un quaderno può aiutarti a scolpirli nella mente e nel cuore. Potresti anche scrivere delle mete per migliorare personalmente. Rivedi periodicamente le tue note e le tue mete, e valuta il tuo progresso.
L’anziano Richard G. Scott (1928–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli ha spiegato un’altra benedizione dello scrivere i nostri pensieri:
“È tramite la ripetizione del processo che consiste nel percepire delle impressioni, nel trascriverle e nel metterle in pratica che s’impara a fare affidamento sulla guida dello Spirito più che sulla comunicazione che avviene tramite i cinque sensi” (“Helping Others to be Spiritually Led” [simposio del Sistema Educativo della Chiesa su Dottrina e Alleanze e storia della Chiesa, 11 agosto 1998], 3).
Il presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) ci ha anche incoraggiato a fare quanto segue:
“Forse, fra tutto quello che abbiamo ascoltato, una frase o un paragrafo soltanto rimarrà impresso nella nostra mente. Se ciò accade, spero che lo scriveremo e lo mediteremo fino a trovare la profondità del suo significato e farlo diventare parte di noi” (“Il contrito ed umil cuor”, Liahona, gennaio 2001, 103).
7.2.13
Cerca le testimonianze dei testimoni speciali del Signore
Le testimonianze forti e che edificano la fede sono una grande fonte di forza per la nostra personale testimonianza. Difficilmente lo Spirito è così forte come quando vengono condivise le testimonianze. Seguono due esempi:
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Il presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) ha reso questa testimonianza del Salvatore:
“Siate forti nella vostra testimonianza di Gesù Cristo, [il] Figlio di Dio. Egli è la pietra angolare principale di questa grande opera. Porto solenne testimonianza della Sua divinità e realtà. Egli è l’Agnello senza macchia che fu offerto per i peccati del mondo. Grazie al Suo dolore [e a motivo della] Sua sofferenza io posso trovare riconciliazione e vita eterna. Egli è il mio Maestro, il mio Esempio, il mio Amico e il mio Salvatore, che io amo e adoro come Redentore del mondo” (“Costruite il vostro tabernacolo”, La Stella, gennaio 1993, 64; corsivo aggiunto).
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Nel suo ultimo discorso ad una Conferenza generale prima di morire, l’anziano Bruce R. McConkie (1915–1985) del Quorum dei Dodici Apostoli ha testimoniato:
“Ed ora, per quanto riguarda questa Espiazione perfetta operata mediante lo spargimento del sangue di Dio, io porto testimonianza che essa ebbe luogo nel Getsemani, e sul Golgota, e per quanto riguarda Gesù Cristo porto testimonianza che Egli è il Figlio del Dio vivente e che fu crocifisso per i peccati del mondo. Egli è il nostro Signore, nostro Dio e nostro Re: questo io so da me stesso indipendentemente da ogni altra persona.
Io sono uno dei Suoi testimoni e in un giorno a venire sentirò i segni dei chiodi nelle Sue mani e nei Suoi piedi e bagnerò i Suoi piedi con le mie lacrime,
ma non saprò più sicuramente di quanto sappia ora che Egli è l’onnipotente Figlio di Dio, che Egli è il nostro Salvatore e Redentore, e che la salvezza si ottiene nel e per il Suo sangue espiatorio e in nessuna altra maniera.
Dio conceda che tutti noi possiamo camminare nella luce come Dio, nostro Padre, è nella luce, affinché, secondo le promesse, il sangue di Gesù Cristo, Suo Figlio, ci purifichi da ogni peccato” (“Il potere di purificazione del Getsemani”, Liahona, aprile 2011, 19).
7.2.14
Memorizza le dichiarazioni importanti
Il Signore ha detto che ciò che diranno i Suoi servitori “quando saranno sospinti dallo Spirito Santo sarà Scrittura” (DeA 68:4). Alla luce di questo, il consiglio dato dall’anziano Richard G. Scott (1928–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli riguardo al citare correttamente i versetti delle Scritture e al memorizzarli si può applicare anche alle parole dei profeti viventi:
“Le parole specifiche contenute nelle nostre opere canoniche hanno un potere che può cambiare la nostra vita. Quel potere viene diminuito se parafrasiamo o alteriamo le parole esatte. Suggerisco quindi di incoraggiare gli studenti a citare il contenuto delle Scritture con precisione. Tutto quello che fate per incoraggiare gli studenti a memorizzare alcuni passi scelti porterà nella loro vita il potere del loro contenuto” (“Four Fundamentals for Those Who Teach and Inspire Youth” [simposio del Sistema Educativo della Chiesa sull’Antico Testamento, 14 agosto 1987], 7).
“Vi invito a imparare a memoria i passi delle Scritture che vi commuovono nel profondo del cuore e riempiono la vostra anima di conoscenza. Quando le Scritture vengono usate così come il Signore ha voluto che fossero scritte, esse hanno un potere intrinseco che non viene comunicato quando sono parafrasate. Qualche volta, quando mi trovo davanti a un impegno importante, ripasso mentalmente i passi delle Scritture che mi hanno dato forza. Grande è il conforto, la guida e il potere che [scaturiscono] dalle Scritture, specialmente dalle parole del Signore” (“Egli vive”, Liahona, gennaio 2000, 106).
Memorizzare dichiarazioni importanti tratte dai messaggi dei profeti viventi ci fornisce una riserva di ispirazione e guida dalla quale possiamo attingere in caso di bisogno.
7.2.15
Studia i discorsi che trattano lo stesso argomento
Studiare più discorsi che trattano lo stesso argomento spesso permette di individuare aspetti a cui viene data enfasi e fornisce ulteriori spunti di approfondimento. Per esempio, alla conferenza generale dell’ottobre 2007, gli anziani Robert D. Hales e Richard G. Scott del Quorum dei Dodici Apostoli hanno parlato rispettivamente della rivelazione personale e del farne uso per guidare le nostre scelte (vedi “La rivelazione personale: gli insegnamenti e gli esempi dei profeti” e “La verità, il fondamento delle decisioni corrette”, Liahona, novembre 2007, 86–92). Alla conferenza generale dell’aprile 2006, gli anziani M. Russell Ballard e Richard G. Scott del Quorum dei Dodici Apostoli hanno parlato della condivisione del Vangelo. L’anziano Ballard ha detto che invitare gli amici e i vicini a casa è un modo per condividere con loro il Vangelo e, subito dopo quel discorso, l’anziano Scott ha parlato della preparazione dei missionari a casa e nella Chiesa (vedi “Creare una casa dove si condivide il Vangelo” e “Ora è il momento di svolgere una missione!”, Liahona, maggio 2006, 84–90).
7.2.16
Crea una biblioteca con le tue annotazioni e i numeri dell’Ensign o della Liahona dedicati alla Conferenza
Conserva i numeri delle riviste della Chiesa con i discorsi della Conferenza insieme alle note che hai preso mentre ascoltavi o studiavi i discorsi, così in seguito potrai tornare a farvi riferimento. Questo ti permetterà di confrontare i messaggi e i pensieri precedenti con quelli ricevuti successivamente. Potrai anche vedere come alcuni principi e certe dottrine vengano ripetuti in molte Conferenze, e inizierai a creare dei riferimenti incrociati. Questo migliorerà la tua capacità di attingere dalle parole dei profeti quando avrai occasione di insegnare: in missione, in un discorso alla riunione sacramentale, nelle lezioni in chiesa o in una serata familiare.
7.2.17
Metti in pratica ciò che apprendi
L’obiettivo dello studio del Vangelo dovrebbe essere quello di metterlo meglio in pratica. Non è semplicemente ciò che sai, ma ciò che fai con quello che sai a portare la più grande gioia nella tua vita. Dobbiamo essere “facitori della Parola e non soltanto uditori” (Giacomo 1:22). Quando metti in pratica ciò che impari, ottieni una maggiore comprensione del piano di salvezza e un maggior desiderio di farlo conoscere agli altri. Quando si accetta e si mette in pratica il consiglio del Signore e dei Suoi profeti, la felicità è assicurata.
Meditare su queste domande mentre studi la Conferenza generale può aiutarti a mettere in pratica ciò che apprendi:
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In che modo il Signore vorrebbe che mettessi in pratica questo insegnamento nella mia vita?
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Come posso usarlo per rafforzare la mia fede?
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In quale occasione ho vissuto qualcosa di simile a ciò che viene insegnato?
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Quale differenza può fare nella mia vita seguire questo insegnamento?
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Come posso usarlo per insegnare agli altri un principio del Vangelo?