2018
Felicità: più di uno stato d’animo
Novembre 2018


Felicità: più di uno stato d’animo

happy breakfast plate

Ci viene insegnato che provare gioia è lo scopo della nostra esistenza (vedere2 Nefi 2:25). Perché allora la felicità a volte sembra così elusiva? Forse è perché non comprendiamo cosa sia davvero la felicità… e cosa non è.

Che cos’è la felicità?

Al livello più semplice, la felicità è l’elevazione temporanea del proprio stato mentale a un livello maggiore rispetto al solito equilibrio emozionale.1 In altre parole, significa sentirsi bene.

Ci sono molti modi di sentirsi bene - scherzare con gli amici, fare un gioco divertente o persino mangiare una fetta di torta — ma non dura mai a lungo. Spesso finiamo col passare da una fonte di piacere all’altra nel tentativo di ricatturare quel picco emozionale. Ma non c’è una felicità che dura?

Sì, ma è molto più sottile di quello che pensate, motivo per cui spesso non la troviamo. Il mondo ci dice che una vita meritevole deve essere piena di avventura, che i tuoi giorni dovrebbero essere un percorso emozionante continuo su una strada piena di piaceri. Ma la verità è che non avete bisogno di costante eccitamento per vivere “in maniera felice” (2 Nefi 5:27). La felicità duratura — ciò che potremmo chiamare vera felicità — è più un senso sommesso e stabile di benessere che un sentimento scontato di euforia. Divertimento e piacere svaniscono, ma la vera felicità non è uno stato d’animo passeggero; dura molto più a lungo. Se il piacere aumenta le tue emozioni oltre l’equilibrio, il raggiungimento della vera felicità è come alzare l’equilibrio stesso. 2

Potresti pensare che la felicità abbia bisogno di prosperità stabile e di libertà dal dolore e dalle prove. Tuttavia, studi dimostrano che circostanze favorevoli non garantiscono la felicità, e quelle sfavorevoli non la impediscono. Al contrario, tra tutti i fattori che influenzano la tua felicità, le tue scelte possiedono la parte più grande dell’influenza.3 L’anziano Ulisses Soares della Presidenza dei Settanta ha insegnato: “La felicità è determinata da abitudini, comportamenti e percorsi di pensiero a cui possiamo mirare direttamente con azione intenzionale”. La felicità è più di un buono stato d’animo o di una vita senza pensieri — è un modo di pensare e di vivere che possiamo controllare. I livelli generali di umore sono certamente influenzati dalla genetica e dal modo in cui siamo cresciuti, ma le nostre scelte personali ricoprono un ruolo significativo. In breve, “la felicità è una scelta che ognuno può fare”4.

In che modo posso essere felice?

Quindi come “scegliamo” esattamente di essere felici? Qual è l’ingrediente segreto per la nostra torta della felicità? Come ha spiegato l’anziano Soares, la vera felicità richiede uno “sforzo a lungo sostenuto per qualcosa di più importante nella vita”. Analogamente, Viktor Frankl, un noto sopravvissuto all’Olocausto e psichiatra, suggerì che la felicità è “l’effetto collaterale della dedizione di una persona verso un corso più grande di sé stessi”5.

E cosa può essere un corso più grande di quello che Dio ha in serbo per noi? Nella nostra ricerca della felicità, non abbiamo bisogno di altro se non di guardare al piano del Padre Celeste. Dopotutto, è chiamato il “piano di felicità” per una ragione! (Alma 42:8, 16). un versetto delle Scritture dopo l’altro testimonia che seguire il piano di Dio porta felicità (vedere 2 Nefi 2:13; Helaman 13:38). Sebbene una vita retta non ci salverà da ogni sofferenza, ci metterà in una posizione dove siamo meglio in grado di vivere la felicità in questa vita e porterà alla nostra esaltazione e gioia eterna nel mondo a venire.

Proprio come la fede, la felicità può indebolirsi o rafforzarsi, a seconda delle vostre azioni. Se passate il tempo a perseguire il soddisfacimento monetario, la vostra felicità sarà portata “qua e là da ogni vento” (Efesini 4:14). Ma se lottate per vivere rettamente, svilupperete un forte senso di pace interiore e di benessere che avrà la meglio su ogni tempesta. E quando date la priorità alla fede invece che al divertimento, potete scoprire la vera gioia — il tipo di gioia che possono trovare solo “il vero penitente e l’umile ricercatore della felicità” (Alma 27:18).

Note

  1. Vedere Carolyn Gregoire, “This Is Scientific Proof That Happiness Is a Choice”, HuffPost 13 dicembre 2013, huffingtonpost.com/2013/12/09/scientific-proof-that-you_n_4384433.html.

  2. Vedere Alex Lickerman, “How to Reset Your Happiness Set Point”, Psychology Today, 21 aprile 2013, psychologytoday.com/blog/happiness-in-world/201304/how-reset-your-happiness-set-point.

  3. Vedere Michael Mendelsohn, “Positive Psychology: The Science of Happiness”, ABC News, 11 gennaio 2008, abcnews.go.com/Health/story?id=4115033&page=1.

  4. Carolyn Gregoire, “This Is Scientific Proof That Happiness Is a Choice”.

  5. Viktor E. Frankl, Man’s Search for Meaning (1984), 17.