Dal campo di missione
Ciò che il Padre Celeste mi ha insegnato sul cambiare i cuori
Con una semplice esperienza, il Padre Celeste mi ha insegnato che Egli ha a cuore sia i missionari sia coloro a cui insegnano –e che Egli può cambiare qualsiasi cuore.
Guardai a terra con le lacrime agli occhi. Yannick (il nome è stato cambiato) aveva appena parlato con tono definitivo: “Non posso perdonarli. Non riesco a lasciar andare questo dolore. Il mio cuore è troppo indurito”. Sebbene capissi perfettamente il suo francese, non riuscivo a comprendere i suoi sentimenti.
Dieci anni prima, Yannick si era unito alla Chiesa nonostante l’opposizione da parte della sua numerosa famiglia. Aveva avuto il coraggio di partire in missione e non vedeva l’ora di fare quell’esperienza che gli avrebbe cambiato la vita attraverso il servizio reso a Dio per due anni. Ma mai avrebbe immaginato quanto la sua vita sarebbe davvero cambiata. Dopo pochi mesi dalla sua partenza per la missione, Yannick fu mandato a casa. Divenuto l’oggetto di pettegolezzi falsi e dolorosi da parte di colleghi disobbedienti, fu accolto a casa da membri che avevano creduto a quei pettegolezzi. Yannick si sentiva come se nessuno lo volesse in chiesa. Decise di non tornare più.
Dieci anni più tardi, Yannick decise che era il momento di lasciar andare il suo dolore e la sua rabbia. Cercò i missionari nella sua zona – io e la mia collega. Facevamo visita a Yannick da settimane, condividevamo messaggi spirituali e ripassavamo i principi del Vangelo all’ombra dei suoi alberi di mango. Yannick non aveva mai smesso di studiare le Scritture o di imparare di più sul Vangelo. Non aveva mai perso la sua testimonianza della Chiesa, ma la vergogna che aveva provato dopo la missione gli impediva di godere delle benedizioni del Vangelo. Sentivo che ero stata mandata in quella zona per una ragione, forse proprio per aiutarlo a capire nuovamente queste benedizioni.
Pensavo che stessimo facendo progressi, ma dopo averlo sentito dire che non poteva perdonare, capii subito che c’era ancora tanta strada da fare.
Chinai la testa non sapendo cosa dire. Le parole di Yannick mi risuonavano nelle orecchie: “Il mio cuore è troppo indurito”. La mia collega era senza parole tanto quanto me. Guardai la Bibbia che avevo sulle ginocchia, silenziosamente infastidita dal fatto che fosse in francese. Dopo nove mesi sul campo di missione, non ero ancora molto brava a capire le Scritture nella Bibbia francese. Dissi una preghiera nel mio cuore, supplicando di sapere cosa avrei potuto dire a quest’uomo che sentiva di avere il proprio cuore impossibilitato a guarire.
Mi venne in mente la risposta: “Ezechiele capitolo 36”.
Mi scervellai per cercare di ricordare se sapevo a memoria qualche versetto in Ezechiele. Non ne ricordavo nemmeno una.
“Ezechiele capitolo 36”. Mi ritornò quella risposta, come un’eco nella mia mente.
Aprii la Bibbia e sfogliai fino a Ezechiele 36. I miei occhi scrutarono la pagina, ma non vidi niente. Perché non era in inglese? Il Padre Celeste cosa voleva che cercassi? Ma continuai comunque.
“Yannick, c’è un versetto nella Bibbia e vorrei condividerlo con te. Si trova in Ezechiele capitolo 36 …”
Non avevo idea di cosa dire dopo, ma mentre guardai di nuovo la pagina, il mio sguardo cadde sul punto giusto: “… versetto 26”.
Lessi: “E vi darò un cuor nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; torrò dalla vostra carne il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne”.
Non ero più l’unica con le lacrime agli occhi. Yannick mi guardò con un’espressione di stupore sul viso.
“Yannick, questo vuol dire che il tuo cuore può cambiare. Il Padre Celeste può darti un cuore nuovo”.
Farfugliò una risposta. “Come? Dimmi cosa devo fare”.
Improvvisamente, un uomo che era pronto a rinunciare, adesso era invece disposto a credere che poteva cambiare. Yannick aveva sentito la promessa di Dio in quel versetto che gli diceva che lui poteva lasciar andare il rancore nel suo cuore e perdonare coloro che lo avevano offeso.
Durante i mesi successivi, il cuore di Yannick cambiò veramente, poco alla volta. Si impegnò a perdonare coloro che lo avevano ferito e fu in grado di lasciar andare una buona parte del rancore e della rabbia. Confidando nel Padre Celeste, arrivò a comprendere di più il ruolo del Salvatore nel guarire e cambiare i cuori. Dopo oltre dieci anni, Yannick riprese a frequentare la Chiesa, accettò una chiamata e tornò al tempio. Accettò un invito sentito a tornare alla tavola del Signore e alla fine poté godere di tutte le benedizioni del Vangelo.
Sebbene fu Yannick che imparò in prima persona riguardo al cambiamento di cuore, anche io imparai delle lezioni inestimabili. Ho imparato che il Padre Celeste adempie la Sua promessa che i Suoi missionari saranno in grado di “ di[re] i pensieri che [Egli] [gli] metter[à] nel cuore […] Poiché [gli] sarà dato nell’ora stessa, sì, nel momento stesso, ciò che dovr[anno] dire” (Dottrina e Alleanze 100:5–6). Il Padre Celeste ama i Suoi missionari e coloro a cui insegnano; li ama così tanto che Egli aveva ispirato una missionaria con quel versetto di cui uno dei Suoi figli aveva bisogno per non rinunciare alle benedizioni eterne.
Ho anche imparato che il Padre Celeste vuole comunicare con noi e può farlo tramite lo Spirito Santo e le Scritture.
Ma soprattutto, so che anche il cuore più indurito può essere cambiato dall’Espiazione di Gesù Cristo – Yannick è una testimonianza vivente di questo.