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In che modo il Libro di Mormon ha aperto i cieli per me
Poiché quest’anno studiamo il Libro di Mormon, vorrei condividere con voi che ho una testimonianza del potere e dell’influenza che esso può avere nella vostra vita.
L’autrice vive nello Utah, USA.
Ho avuto una testimonianza del Libro di Mormon sin dalla prima volta in cui lo lessi da giovane. A essere sinceri, il mio “studio” delle Scritture nei mesi precedenti la conferenza generale di ottobre 2018 era più una rapida lettura casuale. Quando il presidente Nelson ha chiesto alle donne della Chiesa di leggere il Libro di Mormon entro la fine dell’anno, mi è sembrato proprio l’invito di cui avevo bisogno.
Il suo invito era anche accompagnato da una possente promessa. Egli ha detto: “Vi prometto che, se unirete la preghiera allo studio, i cieli si apriranno per voi” (“La partecipazione delle sorelle al raduno di Israele”, Liahona, novembre 2018, 69).
Mentre ascoltavo, mi sono sentita emozionata di potermi dedicare di nuovo al libro che ho imparato ad amare profondamente, e non vedevo l’ora che i cieli si aprissero per me.
Ed è successo. In molti modi. Dopo aver portato a termine l’impegno di leggere il Libro di Mormon, ho passato del tempo a riflettere sull’esperienza che ho avuto e che ancora sto vivendo. Sono rimasta meravigliata da ciò che ho appreso, da come mi sono sentita e dalla persona che sto diventando grazie allo studio delle sue pagine ispirate.
Le cose che ho imparato
Leggendo il Libro di Mormon a un ritmo più veloce di quello a cui sono abituata, la narrazione ha preso davvero vita. Ho sentito un forte legame con coloro le cui testimonianze ed esperienze sono raccolte in questo libro.
Da Sam, il fratello di Nefi, ho imparato la nobiltà del non ostentare la propria rettitudine. Da Alma ho imparato a non abbandonare mai la mia fede. Da suo figlio, ho imparato che non è mai troppo tardi per avvicinarsi a Cristo e sperimentare il potere purificatore della Sua Espiazione infinita (vedere Mosia 27; Alma 36). Il padre di re Lamoni mi ha ispirato a fare ulteriori sacrifici per Dio (vedere Alma 22:15, 18). Pahoran mi ha insegnato a essere calma e a comportarmi in modo cristiano quando sento di essere stata fraintesa (vedere Alma 61). Dal fratello di Giared ho imparato che, seppur l’azione da parte nostra è essenziale, non è sufficiente; abbiamo bisogno dell’aiuto e del potere capacitante di Cristo (vedere Ether 2–3). Da Moroni ho imparato che, sebbene possiamo sentirci soli, non lo siamo mai veramente (vedere Mormon 8:3, 5).
Ho imparato a rivolgermi spesso al Signore, a pregare con ardore e con fede. Ho imparato l’importanza di tenere un diario ben documentato e di portare testimonianza e il modo corretto di pentirmi. Ho imparato che Dio si ricorda di me, che Cristo è misericordioso e che Essi sono uno nello scopo.
Ho imparato che il “nutrirsi abbondantemente delle parole di Cristo” (2 Nefi 32:3) fornisce la guida di cui ho bisogno per la mia vita.
Ho imparato, ancora una volta, che Joseph Smith non ha scritto — e non avrebbe mai potuto scrivere — questo libro.
Come mi sono sentita
È stata una coincidenza che abbia letto il salmo di Nefi (2 Nefi 4) un giorno in cui mi sentivo sopraffatta dal mio senso di inadeguatezza e dalle mie debolezze? Certo che no. È stato un felice caso che io mi sia imbattuta nella dichiarazione di re Limhi: “Oh, quanto sono meravigliose le opere del Signore, e quanto è egli longanime verso il suo popolo” (Mosia 8:20) quando mi sentivo sola nelle mie prove? No! Con Dio non ci sono coincidenze, soltanto tenere misericordie perfettamente orchestrate che io ho ricevuto in abbondanza mentre leggevo. Ho sentito veramente l’amore che il Padre Celeste ha per me e un incomparabile sensazione di pace mentre mi immergevo nel Libro di Mormon.
È stato il potere guaritore del Salvatore quello che ho sentito di più durante la lettura del Libro di Mormon. Versetto dopo versetto testimonia della Sua grazia, della Sua misericordia, della Sua compassione e del Suo amore infinito. Leggendo in merito a Gesù Cristo, mi sono sentita sopraffatta dalla gratitudine per il Suo sacrificio. Uno dei più grandi miracoli che ho vissuto mentre leggevo è stato il sentimento di perdono completo per una serie di scelte sbagliate fatte anni fa. Mentre leggevo, sembrava che il Signore stesse parlando proprio a me. Nel mio cuore ho sentito le parole: “È giunto il momento di andare avanti”. Cristo mi ha letteralmente fornito la guarigione di cui avevo bisogno.
Sebbene non abbia visto il Cristo risorto come fecero i Nefiti (vedere 3 Nefi 11), ho sentito la Sua presenza nella mia vita mentre leggevo a Suo riguardo nel Libro di Mormon. Egli capisce veramente ognuno di noi e le nostre prove singolari, e ha il potere di salvarci, confortarci e guarirci.
Chi sto diventando
Se ogni giorno mi immergo nel Libro di Mormon, sono più paziente, compassionevole, grata e ottimista. Tendo ad essere meno egoista e meno interessata alle cose del mondo.
Grazie al Libro di Mormon e allo Spirito che porta nella mia vita, sono una madre, una moglie, una figlia e un’amica migliore. Sono una discepola di Gesù Cristo più devota.
Come può un solo libro può avere tutte le risposte? Come può un solo libro realizzare così tanto?
Solo un libro di origine divina ha quel tipo di potere. E so che proviene davvero da Dio.
Proprio come ha promesso il presidente Nelson, i cieli si sono aperti davvero per me, in più modi di quanto avrei mai potuto immaginare. Quindi continuerò a leggere e a studiare il Libro di Mormon. Continuerò a scrutare le sue pagine e a trovarvi Cristo perché questo libro parla davvero di Lui.