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Circondati dal fuoco


Circondati dal fuoco

Trasmissione via satellite dei Seminari e degli Istituti di Religione•4agosto 2015

Fratelli e sorelle, sono grato per l’opportunità di parlarvi durante questa trasmissione a livello mondiale. Abbiamo ricevuto la grande benedizione di poter essere qui.

Voglio che sappiate che provo nel cuore un grande amore per voi che so essere un dono del Padre Celeste e di Suo Figlio, il Signore Gesù Cristo. So che Loro vi amano e so che vogliono che io vi veda nel modo in cui Loro vi vedono e che vi ami nel modo in cui Loro vi amano. Mi hanno pertanto benedetto con questo dono. Prego che oggi sentiate sia il Loro che il mio affetto.

Prego anche che lo Spirito Santo sia con noi, mentre riflettiamo assieme sulle implicazioni di un messaggio semplice. Ho ricevuto tale messaggio a livello personale, ma sento di doverlo condividere con voi. Il messaggio è questo: qualsiasi sia il livello di spiritualità di cui godiamo attualmente nella nostra vita; qualsiasi sia il grado di fede in Gesù Cristo che abbiamo ora; qualsiasi sia il vigore del nostro impegno e della nostra consacrazione; qualsiasi sia il nostro grado di obbedienza, di speranza o di carità; qualsiasi sia il livello di competenza o abilità professionale che possiamo aver conseguito, tutto ciò non sarà sufficiente per l’opera che ci attende.

Fratelli e sorelle, voi e io dobbiamo essere molto migliori di quanto siamo adesso. Le Scritture ci insegnano che il mondo è e sarà in tumulto. La malvagità e le tenebre aumenteranno. Tuttavia, in questo mondo sempre più buio, ci sarà una maggiore luce divina. Il Signore Gesù Cristo ha una grande opera da farci compiere con la nuova generazione. È un’opera più grande di quanto abbiamo mai fatto prima. Il Signore si sta adoperando con potere per rafforzare l’insegnamento e l’apprendimento nella Sua chiesa vera e vivente. Sta affrettando la Sua opera e sta preparando la terra, il Suo regno e noi per il Suo ritorno.

Fa tutto parte di un meraviglioso schema evidente sin dall’inizio della Restaurazione. Nel 1820, Dio Padre apparve con Suo Figlio, Gesù Cristo, al giovane Joseph Smith. Da quel giorno nel Bosco Sacro, Gesù Cristo ha edificato la Sua chiesa e il Suo popolo linea su linea, precetto su precetto, passo su passo.

Ecco cosa ha detto:

“Poiché mi susciterò un popolo puro che mi servirà in rettitudine”1.

“Affinché l’opera del raduno dei miei santi possa continuare, affinché io possa edificarli nel mio nome su luoghi santi; poiché il tempo della mietitura è giunto, e la mia parola deve necessariamente adempiersi”2.

“Il mio popolo deve essere messo alla prova in ogni cosa, affinché sia preparato a ricevere la gloria che ho da dargli, sì, la gloria di Sion”3.

Questo è lo schema del Signore: sta suscitando, edificando e preparando il Suo popolo e la Sua chiesa. Questo schema è evidente ai nostri giorni nell’invito di levarci e di costruire il regno di Dio che il presidente Thomas S. Monson ha esteso a tutti noi. Prestate ascolto agli inviti che con cui ci chiede di fare di più e meglio nell’opera di salvezza. Voglio leggervi alcune citazioni prese da vari discorsi che il presidente Monson ha fatto alla Conferenza da quando è diventato presidente della Chiesa.

“Porgiamo ancora quel sentito invito: tornate. Ci rivolgiamo a voi col puro amore di Cristo […]. A coloro che sono feriti nello spirito e che hanno difficoltà e timore, diciamo, lasciate che vi solleviamo e vi rallegriamo e che calmiamo i vostri timori”4.

“Se qualcuno è caduto nella superficialità riguardo alle sue visite di insegnamento familiare,  posso dire che non c’è momento migliore di quello attuale per ridedicarvi all’adempimento dei vostri doveri di insegnanti familiari”5.

“Ci sono piedi da stabilizzare, mani da afferrare, menti da incoraggiare, cuori da ispirare e anime da salvare”.6

“Tutti i giovani maschi degni e capaci che abbiano terminato la scuola superiore o che abbiano conseguito un titolo equivalente […] possono ora essere raccomandati per il servizio missionario a partire dal diciottesimo anno di età, e non più dal diciannovesimo. […]

Le giovani capaci e degne, che abbiano il desiderio di servire, possono essere raccomandate per il servizio missionario a partire dal diciannovesimo anno di età”.7

“La nostra sfida è di essere servitori di maggior profitto nella vigna del Signore. Questo si applica a tutti noi, quale che sia la nostra età, e non solo a coloro che si stanno preparando a servire come missionari a tempo pieno, perché il mandato di proclamare il vangelo di Cristo è rivolto a ciascuno di noi”.8

“Ora è il momento in cui i membri e i missionari uniscano le forze, operino insieme e lavorino nella vigna del Signore per portarGli delle anime”.9

“I desideri non fanno avverare le cose. Il Signore si aspetta che pensiamo. Si aspetta che agiamo. […] Si aspetta che siamo devoti”.10

“Rendo testimonianza che le benedizioni promesse vanno oltre ogni misura. Anche se le nuvole tempestose minacciano, anche se la pioggia si riversa su di noi, […] non ci sarà nulla al mondo che potrà sconfiggerci.

Miei cari fratelli e sorelle, non temete. Siate di buon animo. Il futuro è tanto luminoso quanto lo è la vostra fede”.11

Fratelli e sorelle, questo è l’invito del profeta a noi. Nel Sistema Educativo, ciò significa che abbiamo bisogno di servitori del Signore fidati pronti a prestare la loro opera nei Seminari, negli Istituti, nelle università e nelle scuole della Chiesa. Ogni lavoro, ogni chiamata, ogni persona del Sistema Educativo e ognuno di noi, me incluso, deve essere migliore di quanto sia mai stato.

Penso ci siano due ragioni.

Ragione numero 1: dobbiamo educare la nuova generazione in maniera più profonda e più efficace di quanto noi, o chiunque altro, abbiamo mai fatto prima.

Un apprendimento profondo comporta un aumento del potere di “conoscere, fare e diventare”12. Senza dubbio significa una maggiore conoscenza, ma anche una maggiore comprensione col cuore. Significa maggiore abilità e capacità di agire. Significa maggiore forza di carattere, tra cui l’integrità, il coraggio e la gentilezza.

Un apprendimento profondo è sostanzialmente un’esperienza spirituale. I ragazzi della nuova generazione apprenderanno profondamente solo fintantoché i poteri redentori e fortificatori di Cristo opereranno nella loro vita, purificandoli, santificandoli e qualificandoli per ricevere la Sua grazia e i doni che Egli ha preparato per loro. Devono impegnarsi diligentemente e cercare di apprendere, ma devono anche essere purificati mediante il sangue espiatorio di Cristo, cosicché possano ricevere più luce ed essere istruiti dallo Spirito Santo.

Anche un insegnamento ispirato che conduce a un apprendimento profondo è un’esperienza spirituale. Anche noi abbiamo bisogno che l’Espiazione del Salvatore operi più fortemente nella nostra vita. Dobbiamo qualificarci e ricevere le benedizioni e i doni purificatori e santificatori dello Spirito Santo, in modo che possiamo aiutare la nuova generazione ad apprendere più profondamente.

La nuova generazione ha bisogno di tale apprendimento profondo perché il mondo che essa affronterà sarà sia meraviglioso sia terribile: ci saranno più luce e più potere dal cielo, ma ci saranno anche malvagità, tumulti e confusione ancora più tremendi. Essa dovrà affondare le radici nelle verità chiare e semplici del Vangelo, il Vangelo dovrà essere nel profondo del suo cuore ed essa avrà bisogno di quella che il presidente Russell M. Nelson ha chiamato fede resistente in Cristo: “Perché abbiamo bisogno di una fede talmente resistente? Perché ci attendono tempi duri. Difficilmente in futuro sarà facile o popolare essere un fedele Santo degli Ultimi Giorni. Ognuno di noi sarà provato. L’apostolo Paolo ci ha messo in guardia che negli ultimi giorni coloro che seguono diligentemente il Signore ‘saranno perseguitati’ [2 Timoteo 3:12]. Queste persecuzioni possono o schiacciarvi senza che abbiate la forza di replicare o motivarvi a essere più coraggiosi e d’esempio nella vostra vita quotidiana”13.

Ragione numero 2: credo che i giovani che verranno da noi saranno pronti per molto più di quello che diamo loro adesso — e lo vorranno ricevere. Inoltre, alcuni di coloro che verranno avranno bisogno di qualcosa in più, perché a casa non trovano né quello che desiderano né quello di cui necessitano.

Non intendo dire che i giovani debbano avventurarsi negli intrichi della complessità e della speculazione. Avranno bisogno delle verità chiare e semplici del Vangelo insegnato con maggiore amore e con maggiore potere dello Spirito Santo.

Desidero darvi un esempio di una dottrina chiara e semplice che i nostri studenti devono imparare molto più profondamente. Negli ultimi sette anni, la BYU-Idaho ha reso obbligatorio un corso sulla famiglia come parte del proprio programma di corsi generali (questo corso fa parte della nuova serie di corsi fondamentali obbligatori per tutti gli studenti universitari o di Istituto del Sistema Educativo). Dato che tutti gli studenti della BYU-Idaho frequentano questo corso, la facoltà ha avuto modo di capire quello che c’è nella mente e nel cuore degli studenti riguardo alla dottrina del matrimonio come presentata nel proclama sulla famiglia.

Ciò che gli insegnanti hanno scoperto è allarmante. Molti studenti (forse tra il 40 e il 50 percento) hanno, nel migliore dei casi, una comprensione incompleta e, nel peggiore dei casi, una comprensione falsa di questa dottrina estremamente cruciale. Ci sono Santi degli Ultimi Giorni bravi e attivi che si sono diplomati al Seminario e che non hanno appreso sufficientemente la dottrina del matrimonio né a casa né al Seminario né alla Scuola Domenicale né nelle classi delle Giovani Donne o dei quorum del sacerdozio e, in alcuni casi, nemmeno in missione.

Gli studenti non solo hanno bisogno di una conoscenza migliore della dottrina del matrimonio, ma devono anche assimilarla nel proprio cuore. Hanno bisogno di una testimonianza spirituale della sua verità e di agire in base a tale testimonianza nella loro attuale preparazione al fine di essere mariti, mogli, madri o padri in una famiglia eterna.

Hanno anche bisogno di sapere come parlare della dottrina del matrimonio con i loro amici e con altri che possono non condividere le loro stesse credenze. Hanno bisogno di incrementare la propria capacità di discernere tra la verità e l’errore. Hanno bisogno di maggiore fede in Gesù Cristo e di maggiore speranza in Lui.

Ecco ciò di cui ha bisogno la nuova generazione. Quindi, che cosa dobbiamo fare?

Ognuno di noi deve fare quello che il Signore vuole che sia fatto nella nostra vita. Spero che la seguente esperienza vi sia utile per meditare e per pregare su quello che il Signore vuole che facciate.

Molti anni fa, in un momento difficilissimo della nostra vita, mi sono sentito sotto attacco dall’avversario. Durante questa esperienza il Signore mi ha fatto capire molto chiaramente che dovevo fare di più e meglio. Voglio illustrarvi un po’ il contesto.

Io e Sue eravamo sposati da oltre 30 anni. Eravamo stati attivi e impegnati nella Chiesa tutta la nostra vita. Servivamo nella Chiesa; andavamo al tempio ogni settimana; pregavamo con i nostri figli, studiavamo le Scritture con loro e tenevamo la serata familiare. Cercavamo di essere dei bravi Santi degli Ultimi Giorni. Eppure, il Signore mi disse: “Devi fare di più”.

Una notte ebbi un incubo orribile. Mi svegliai molto ansioso e preoccupato, così mi inginocchiai e pregai il Padre Celeste per ricevere aiuto. Mentre pregavo, mi venne in mente un versetto di Efesini, nel capitolo 6: “Poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne’ luoghi celesti”14.

Il mattino seguente, cercai il versetto e lessi queste parole:

“Del rimanente, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua possanza.

Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo”15.

Quando lessi le parole: “Rivestitevi della completa armatura di Dio”, sentii una possente testimonianza da parte dello Spirito che questa era la risposta alle mie preghiere. Dovevo indossare la completa armatura di Dio, ogni sua parte.

Quindi, io e Sue parlammo di cosa potesse significare e pregammo per avere una guida. Scoprii che dovevamo porci due domande. Credo che queste sono domande le cui risposte ci porteranno a fare ciò che dobbiamo per prepararci a quello che ci attende. Le domande sono: (1) Che cosa sto facendo che non dovrei più fare? e (2) Che cosa non sto facendo che dovrei cominciare a fare?

Ponendoci queste domande in preghiera, ricevemmo risposte molto specifiche. Cambiammo il modo in cui trascorrevamo il nostro tempo, ciò che facevamo entrare nella nostra casa tramite i mezzi di comunicazione, il modo in cui studiavamo le Scritture e il modo in cui servivamo il Signore, e molto altro ancora. Dovevamo aumentare la nostra spiritualità. Grazie a questo processo di pentimento, il Signore Gesù Cristo ha teso una mano verso di noi e ha cambiato la nostra vita. Abbiamo provato la Sua misericordia, la Sua grazia, il Suo amore e il Suo potere. Mediante il Suo incomparabile potere, ha cambiato il nostro cuore e la nostra mente e ci ha sollevato verso di Lui. So che, se non avessimo ascoltato e agito in base a ciò che avevamo ricevuto, non sarei stato chiamato a prestare servizio alla BYU-Idaho e non mi troverei qui davanti a voi. È stato un punto di svolta della nostra vita.

Fratelli e sorelle, so di parlare a Santi degli Ultimi Giorni fedeli che osservano le proprie alleanze. So che siete persone eccellenti e bravissime in quello che fate. Tuttavia, so per esperienza che dobbiamo porci quelle due domande regolarmente. Dobbiamo cambiare e pentirci, di modo che l’Espiazione di Cristo possa operare ancora più possentemente nella nostra vita. Se lo faremo, il nostro Padre Celeste ci benedirà con maggiore potere spirituale. So che è vero.

Questa, credo, è la chiave per far fronte alle grandi opportunità e responsabilità che ci attendono. Ci sono molte cose pratiche che dovremo fare. Dovremo riflettere attentamente, pianificare, impegnarci, consultarci e prepararci per fare del nostro meglio. Ciononostante, sarà il potere dello Spirito Santo che porterà un apprendimento profondo, un maggiore discernimento e il potere redentore e fortificatore di Cristo nella vita dei nostri studenti.

La generazione nascente ha bisogno che le verità chiare e semplici del Vangelo siano insegnate e apprese con più amore, con più potere spirituale e con un impatto maggiore nella propria vita. Credo che tale impatto si verificherà perché il vangelo di Gesù Cristo sarà più fortemente radicato nel nostro cuore e nella nostra mente e perché lo Spirito Santo sarà il nostro compagno costante. La nostra vita rifletterà più pienamente e più completamente gli insegnamenti del Salvatore. Allora, quando gestiremo i programmi, svilupperemo un corso di studio, metteremo in atto nuovi metodi, assumeremo o chiameremo nuovi insegnanti, consiglieremo gli studenti, apriremo una nuova area o entreremo in un’aula per insegnare ai figli di Dio, riceveremo la rivelazione che ci serve e svolgeremo l’opera con il puro amore di Cristo tramite il potere dello Spirito Santo. La generazione nascente apprenderà profondamente e si eleverà!

Sappiamo che sarà così. Sappiamo come avverrà tutto questo. Il Signore Gesù Cristo verrà e il Suo popolo e la Sua chiesa saranno preparati a riceverLo.

Quando penso a voi e a quello che farete nel regno di Dio, penso alla meravigliosa esperienza descritta in 3 Nefi 17, quando il Salvatore riunì i bambini attorno a Sé. Voglio che vi immaginiate la scena, perché voi fate parte di quella scena. I genitori portano i loro preziosi bambini dal Salvatore. Egli li riunisce attorno a Sé, stando al centro. Prega per loro e per i loro genitori in un modo miracoloso e benedice i bambini uno a uno. Poi degli angeli scendono dal cielo “come se fossero in mezzo al fuoco”16 e istruiscono i bambini, e quel fuoco santo circonda i bambini.

In un senso concreto, questo è ciò che facciamo al Seminario e all’Istituto. Anzi, questo è il Sistema Educativo della Chiesa. I genitori portano i figli da noi. Il Salvatore è al centro, nel cuore di tutto ciò che succede a questi figli. Egli prega per loro e per noi; è il nostro Avvocato presso il Padre. Noi siamo gli angeli — voi siete gli angeli — che vengono per istruire quei figli nel fuoco santo. Ecco, miei cari fratelli e sorelle, chi dobbiamo essere.

Ecco chi saremo perché c’è un Dio in cielo. Egli è nostro Padre. Suo Figlio, Gesù Cristo, è il Salvatore e il Redentore di tutta l’umanità. Egli vive! Rendo testimonianza del Suo santo nome. L’ho visto operare, conosco la Sua misericordia e la Sua grazia, e sento il Suo amore. Egli ha tutto il potere di purificarci dal peccato, di cambiare il nostro cuore, di elevarci e di rafforzarci affinché diveniamo qualsiasi cosa vuole che noi siamo. So che, se ci volgeremo a Lui, che sta sempre con le braccia protese verso di noi, Cristo ci benedirà affinché siamo migliori e facciamo di più in questa Sua santa opera. Di questo rendo testimonianza nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Dottrina e Alleanze 100:16.

  2. Dottrina e Alleanze 101:64.

  3. Dottrina e Alleanze 136:31.

  4. Thomas S. Monson, “Guardare indietro e procedere avanti”, Liahona, maggio 2008, 90.

  5. Thomas S. Monson, “Veri pastori”, Liahona, novembre 2013, 68.

  6. Thomas S. Monson, “Ben disposti e degni servire”, Liahona, maggio 2012, 69.

  7. Thomas S. Monson, “Benvenuti alla Conferenza”, Liahona, novembre 2012, 4–5.

  8. Thomas S. Monson, “O figli del Signor”, Liahona, maggio 2013, 66.

  9. Thomas S. Monson, “Benvenuti alla Conferenza”, Liahona, novembre 2013, 4.

  10. Thomas S. Monson, “In soccorso”, Liahona, luglio 2001, 58.

  11. Thomas S. Monson, “Siate di buon animo”, Liahona, maggio 2009, 92.

  12. Kim B. Clark, “Learning and Teaching: To Know, to Do, and to Become” (discorso tenuto a una riunione di facoltà, BYU-Idaho, 6 settembre 2011), byui.edu/presentations.

  13. Russell M. Nelson, “Affrontare il futuro con fede”, Liahona, maggio 2011, 35–36.

  14. Efesini 6:12.

  15. Efesini 6:10–11.

  16. 3 Nefi 17:24.

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