Riunioni di Natale
Lo spirito del Natale


15:2

Lo spirito del Natale

Riunione di Natale della Prima Presidenza

Domenica 5 dicembre 2021

Miei cari fratelli e mie care sorelle, sono lieto di trovarmi qui con voi in questa riunione mondiale di Natale. La musica e le parole sublimi hanno toccato il nostro cuore. Hanno portato il vero spirito del Natale, la gioia che deriva dall’adorare e amare il Signore Gesù Cristo. Siamo uniti insieme nell’amore e nella devozione che proviamo per Lui.

Questo sentimento di adorazione cresce ogni volta che leggo dei passi scritturali che mi aiutano a conoscere chi era e chi è Lui. Da questa lettura e tramite la preghiera ho imparato a conoscere Gesù come Geova, che sotto la guida del nostro Padre Celeste fu il Creatore di tutte le cose. Paolo lo ha spiegato in questo modo:

“Iddio, dopo aver in molte volte e in molte maniere parlato anticamente ai padri per mezzo de’ profeti,

in questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante il suo Figliuolo, ch’Egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale pure ha creato i mondi;

il quale, essendo lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e sostenendo tutte le cose con la parola della sua potenza, quand’ebbe fatta la purificazione dei peccati, si pose a sedere alla destra della Maestà ne’ luoghi altissimi,

diventato così di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha eredato è più eccellente del loro.

Infatti, a qual degli angeli diss’Egli mai: Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato? e di nuovo: Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figliuolo?

E quando di nuovo introduce il Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l’adorino!” 1 .

Alla nascita di Gesù a Betlemme gli angeli cantarono e, come profetizzato, una nuova stella apparve per illuminare il cielo, rendendo onore all’ingresso del Figlio di Dio nella vita terrena.

Egli svetta su di noi, eppure gli eventi relativi alla Sua nascita terrena fanno scaturire in noi la sensazione di sentirLo a noi vicino. Egli scelse di scendere dal Suo trono alla destra del Padre per prendere su di Sé la mortalità. Lo fece spinto dall’amore per tutti i figli e tutte le figlie di Suo Padre che sarebbero venuti al mondo. Lo fece spinto dall’amore per voi — e per me.

Avrebbe potuto nascere in qualsiasi situazione. Invece, Gesù nacque in umili circostanze in un piccolo villaggio. Furono dei pastori a darGli il benvenuto. In seguito, alcuni Magi, furono guidati per ispirazione ad adorarLo. Il capo politico diede l’ordine di ucciderLo. Fu necessario portarLo in un paese straniero per preservare la Sua vita. Quando un angelo disse ai Suoi genitori terreni che Egli poteva tornare nel Suo paese, essi Lo portarono a Nazaret. Trascorse lì quasi trent’anni, crescendo e lavorando come falegname, prima di iniziare il Suo ministero pubblico.

Potreste chiedervi, come me lo chiedo io, perché era necessario che il Figlio perfetto di Dio venisse mandato a svolgere una tale missione. Ricordate come Egli stesso descrisse la Sua umile accettazione della Sua chiamata:

“Son disceso dal cielo per fare non la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato.

E questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: ch’io non perda nulla di tutto quel ch’Egli m’ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” 2 .

Gesù dimostrò il Suo amore e la Sua umiltà. Nonostante la Sua posizione di potere e maestà insieme a Suo Padre, Gesù scelse come Suoi discepoli terreni degli uomini comuni, tra cui dei pescatori, un esattore delle tasse e uno zelota.

Frequentò e predicò ai lebbrosi, agli ammalati, agli storpi, a chi era disprezzato. Amò e accettò i più umili tra loro, nonostante Egli fosse disceso dalle corti celesti. Li servì, li amò e li innalzò.

La Sua amorevole bontà e la Sua compostezza straordinarie aumentarono persino alla fine della Sua missione terrena. Affrontò l’opposizione e l’odio che sapeva avrebbero fatto parte della missione alla quale era stato chiamato e che aveva accettato: quella di soffrire per i peccati e le infermità di tutti coloro che nascono nella vita terrena.

Ricorderete le parole di Giacobbe, quando insegnò riguardo all’Espiazione di Gesù Cristo:

“Oh, quanto è grande la santità del nostro Dio! Poiché egli conosce ogni cosa, e non vi è nulla che egli non conosca.

Ed egli verrà nel mondo per poter salvare tutti gli uomini, se daranno ascolto alla sua voce; poiché ecco, egli soffre le pene di tutti gli uomini, sì, le pene di ogni creatura vivente, siano uomini, donne e bambini, che appartengono alla famiglia d’Adamo.

Ed egli soffre queste cose affinché la risurrezione possa venire su tutti gli uomini, affinché tutti possano stare dinanzi a lui, nel gran giorno del giudizio” 3 .

Il bambino nella mangiatoia a Betlemme era il Figlio di Dio, mandato dal Padre per diventare il nostro Salvatore. Egli era il Figlio Unigenito del Padre nella carne. Egli è il nostro Esempio.

Per avere lo spirito del Natale, dobbiamo cercare di amare come ha amato Lui. Le Sue parole rivolte a voi e a me sono: “Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi” 4 .

In quelle parole voi potete sentire lo spirito del Natale, come l’ho sentito io. Ho percepito la luce e l’ottimismo che giungono dall’influenza dello Spirito Santo ogni volta che ho ricordato e meditato l’esempio del Salvatore del mondo.

Per me, il ricordo più dolce è forse quello che il Signore è pronto ad aiutarci qualunque cosa ci accada. Come ha insegnato Mormon:

“Dio, conoscendo tutte le cose, essendo di eternità in eternità, ecco, egli ha mandato degli angeli a insegnare ai figlioli degli uomini per rendere manifesto ciò che riguarda la venuta di Cristo; e in Cristo sarebbe venuta ogni cosa buona.

E Dio dichiarò pure ai profeti, con la sua stessa bocca, che Cristo sarebbe venuto.

Ed ecco, vi furono diverse maniere in cui egli manifestò ai figlioli degli uomini cose che erano buone; e tutto ciò che è buono viene da Cristo; altrimenti gli uomini sarebbero decaduti e non sarebbe potuto giunger loro alcunché di buono.

Pertanto, mediante il ministero degli angeli, e mediante ogni parola che procede dalla bocca di Dio, gli uomini cominciarono ad esercitare la fede in Cristo; e così, mediante la fede, essi si attennero ad ogni cosa buona; e così fu fino alla venuta di Cristo.

E dopo che egli venne, gli uomini furono pure salvati mediante la fede nel suo nome; e con la fede essi divennero figli di Dio. E tanto sicuramente quanto Cristo vive, egli disse queste parole ai nostri padri, dicendo: Qualsiasi cosa che sia buona voi chiederete al Padre in nome mio, credendo con fede che riceverete, ecco, vi sarà fatta” 5 .

In questo periodo, molti di voi pregano per avere la forza di sopportare delle difficoltà che li mettono alla prova fino a quello che a loro potrebbe sembrare il loro limite. Rendo testimonianza che il Salvatore e il Padre hanno ascoltato le vostre suppliche nel chiedere sollievo e ciò che è buono per voi e per coloro che amate e servite.

Le risposte arriveranno come fu per il profeta Joseph Smith. Riconoscerete la preghiera in cerca di aiuto offerta da Joseph come se fosse la vostra e sentirete l’amore del Signore per lui e per voi nella Sua risposta di conforto al grido di Joseph. Joseph pregò:

“O Dio, dove sei? E dov’è il padiglione che copre il tuo nascondiglio?

Per quanto tempo fermerai la tua mano, e il tuo occhio, sì, il tuo occhio puro, guarderà dai cieli eterni i torti contro il tuo popolo e contro i tuoi servitori, e il tuo orecchio sarà penetrato dalle loro grida?” 6 .

E il Signore rispose, come potrebbe rispondere a voi e a me:

“Pace alla tua anima; le tue avversità e le tue afflizioni non saranno che un breve momento.

E allora, se le sopporterai bene, Dio ti esalterà in eccelso; tu trionferai su tutti i tuoi oppositori.

I tuoi amici ti stanno accanto e ti saluteranno di nuovo con cuore caloroso e mani amichevoli” 7 .

So personalmente che le promesse sono certe per voi, per me e per coloro che amiamo. Il Signore ha provato i nostri dolori. Scelse di farlo spinto dall’amore nei nostri confronti. Egli sa come aiutarci a provare pace nelle avversità, anche mentre la prova continua. Manderà degli amici come fossero angeli per starvi accanto “con cuore caloroso e mani amichevoli”. Il nostro cuore verrà cambiato in meglio se sopporteremo le nostre prove tramite la fede in Lui 8 e, grazie a quel cambiamento, noi stessi diventeremo degli amici che il Signore potrà mandare come angeli agli altri.

Quale Suo testimone, io attesto che il bambino nato a Betlemme è Gesù Cristo, il diletto Figlio di Dio. Vi prometto che, se chiederete al Padre Celeste in fede e nel nome di Gesù Cristo, lo Spirito porterà dei sentimenti di pace a voi e ai vostri cari.

Vi esprimo il mio affetto e il mio augurio di un gioioso periodo natalizio, quest’anno e sempre. Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.