Un viaggio rimandato
L’autrice vive nel Maine, USA.
E se Freddie non fosse mai riuscito a fare visita ai suoi nonni in Corea?
“Le famiglie sono eterne” (Innario dei bambini, 98).
Freddie salutò il papà con un abbraccio. “Di’ a Haraboji che stiamo pregando per lui”.
“Lo farò. Chiamerò ogni giorno per farvi sapere come sta”.
Freddie annuì con un nodo alla gola per la tristezza.
Il papà era diretto in Corea del Sud per andare da i nonni di Freddie, Haraboji e Halmoni. Sarebbe stato via per quasi un mese mentre Freddie e la sua famiglia sarebbero rimasti a casa, negli Stati Uniti.
La porta si chiuse e il papà era andato.
“Vorrei andarci anche io”, borbottò Freddie. Si asciugò una lacrima. Freddie non vedeva Haraboji e Halmoni da tanto tempo. La sua famiglia stava risparmiando denaro per trascorrere le prossime vacanze con loro in Corea del Sud. Ma Haraboji era malato e ora doveva essere operato.
“Mi dispiace, Freddie”, disse la mamma. “Vorrei che potessimo andare tutti con il papà, ma non abbiamo ancora risparmiato abbastanza denaro. E per il tuo papà è importante andare adesso che Haraboji ha bisogno di lui”.
“E se i dottori non possono aiutare Haraboji? Se muore e io non potrò più rivederlo? Dovremmo andare con il papà ora!”. Si asciugò altre lacrime. Era triste e arrabbiato.
La mamma lo strinse tra le braccia. Quando smise di piangere, la mamma gli chiese: “Facciamo un’altra preghiera per Haraboji?”.
Freddie annuì e incrociarono le braccia e pregarono insieme.
Freddie e la sua famiglia pregavano per Haraboji ogni giorno. Freddie si assicurava di ricordaglielo sempre. Cercò di fare del suo meglio per aiutare durante l’assenza del papà. Svolgeva alcuni dei compiti del papà, come portare a spasso il cane e leggere storie ai fratellini prima di andare a letto.
Le settimane passarono e Freddie non era più così triste. Ma continuava a essere preoccupato per Haraboji.
Una sera chiamò il papà al telefono e gli chiese: “E se non riuscissi mai ad andare in Corea? Se Haraboji non stesse meglio e io perdessi la mia occasione di vederlo?”.
“Freddie, vedrai che un giorno anche tu verrai in Corea. Ma, che Haraboji sia ancora vivo o meno, lo rivedrai di nuovo. La nostra famiglia è eterna”.
“Lo so”, disse Freddie. Provò un calore nel petto. Un giorno avrebbe rivisto Haraboji, qualsiasi cosa fosse successa.
“Ti voglio bene, Freddie”, disse il papà. “Tornerò a casa presto”.
“Anch’io ti voglio bene”.
Freddie sorrise riattaccando il telefono. Sapeva che un giorno sarebbero stati tutti insieme. Era felice di avere una famiglia eterna.