Erbacce e parolacce
“Perché non facciamo una promessa di famiglia?”, chiese la mamma.
“Possiamo parlare?”, chiese Jonas alla mamma. Si sedette sull’erba, accanto a dove lei stava togliendo le erbacce.
“Certo. Che succede?”, chiese la mamma togliendosi i guanti da giardino sporchi.
“Oggi a scuola alcuni bambini dicevano una parola che non conoscevo. Quando l’hanno detta si sono messi a ridere”, disse Jonas. “Penso fosse una parolaccia”.
“Come ti sei sentito quando hai sentito quella parola?”, chiese la mamma.
“Non mi sono sentito bene”.
Jonas sussurrò la parola alla mamma. Lei gli disse che cosa significasse. Jonas aveva ragione. Non era una bella parola.
“Ma perché è brutta?”, chiese.
“È brutta perché è scortese e irrispettosa. Quando usiamo parole del genere diventa difficile per lo Spirito Santo stare con noi. Lo Spirito Santo ti stava dicendo che era una brutta parola. Ecco perché non ti sei sentito bene dentro di te”.
Jonas si accigliò. “Ma gli altri ragazzi sembravano divertirsi. Perché ero l’unico a sentirsi a disagio?”.
“Come fai a sapere che gli altri ragazzi non si sentivano allo stesso modo?”, chiese la mamma.
“Perché tutti ridevano e sorridevano quando qualcuno diceva quella parola”. Jonas si sentiva confuso.
“A volte le persone ridono o sorridono quando si sentono a disagio”, disse la mamma. “E a volte, quando sentono o dicono spesso parolacce, non ne sono più infastiditi. Ma resta comunque il fatto che dire quelle parole non è giusto. È come queste erbacce. Le sto togliendo per mantenere pulito il giardino e per far crescere le piante buone”.
“Sono felice di non aver detto quella parola”, disse Jonas.
“Anch’io”, rispose la mamma. “Sono fiera di te. Mi è venuta un’idea. Perché non facciamo una promessa di famiglia?”.
“Che tipo di promessa?”, chiese Jonas.
“Promettiamo di usare parole buone e non parolacce. Può essere un patto di famiglia”.
A Jonas quell’idea piacque. Lui e la mamma si strinsero la mano. Jonas si sentiva bene per la promessa che aveva fatto con la mamma.
“Ora, che ne dici di promettermi di aiutarmi a finire di togliere le erbacce?”, chiese la mamma. “Poi prometto che ti porto al parco”.
Jonas sorrise e prese una paletta. “Affare fatto”.
Mentre aiutava la mamma, Jonas si sentì molto meglio. Sapeva che promettere di non usare le parolacce era una buona scelta per la sua famiglia.