“Il tempio apre al pubblico”, L’Amico, maggio 2023, 16–17.
Il tempio apre al pubblico
Svetan era felicissimo di poter entrare nel tempio!
Questa storia è accaduta negli Stati Uniti.
Svetan era emozionato. La sua famiglia si stava trasferendo dall’Argentina negli Stati Uniti ed era finalmente giunto il momento di salire su quell’aeroplano gigantesco.
Durante il decollo, Svetan guardò fuori dal finestrino. Si chiedeva come sarebbe stata la sua nuova casa. Tutto sarebbe stato diverso. Una nuova casa. Una nuova stanza da letto. Dei nuovi vicini. E nuovi amici da incontrare! Svetan era emozionato.
Inoltre sapeva che la sua nuova casa sarebbe stata vicina a un tempio appena costruito. In Argentina, il tempio era molto lontano. Fino ad allora lo aveva visto solo in fotografia.
Svetan si rivolse a Mami. “Pensi che riusciremo a vedere il tempio da quassù?”.
Mami sorrise. “Non credo. Ma lo vedremo presto”.
Svetan ricambiò il sorriso. Mami e Papi dissero che il tempio non era ancora stato aperto, ma che presto ci sarebbe stata un’apertura al pubblico. Ciò significava che le persone potevano entrare per vederlo prima che fosse dedicato. E la famiglia di Svetan avrebbe partecipato! Non vedeva l’ora di vedere il tempio dal vero.
Alcune ore dopo, Svetan e la sua famiglia erano finalmente nella loro nuova casa. Avevano moltissime cose da fare. Svetan aiutò a disfare bagagli e scatoloni e a rendere accogliente la nuova abitazione.
Il giorno prima dell’apertura al pubblico del tempio, si sedettero in soggiorno per parlare.
“Il tempio è la casa del Signore”, disse Mami. “Quando siamo dentro, dobbiamo comportarci con riverenza. Sai che cosa significa?”.
“Parlare in silenzio in modo da poter ascoltare meglio lo Spirito Santo?”, chiese Svetan.
“Esatto”, rispose Mami. “Quando siamo nel tempio possiamo imparare molto”.
Svetan annuì. Desiderava essere riverente per poter sentire lo Spirito Santo nel tempio.
Il mattino seguente, Svetan si alzò presto e si vestì con gli abiti della domenica. Presto arrivò il momento di uscire.
Una volta arrivata al tempio, la famiglia venne aiutata da alcune persone a indossare dei copriscarpe di plastica.
“Mamma, perché mi hanno messo questa specie di sacchetto sui piedi?”, chiese Svetan.
“Perché all’interno del tempio tutto è nuovo e pulito. E noi vogliamo mantenerlo così”.
Una donna diede loro il benvenuto. Lesse poi ad alta voce le parole incise sulla porta del tempio: “Santità all’Eterno – la Casa del Signore”.
Svetan teneva la mano di Mami. Finalmente entrarono. Tutto era così bello! Forse era proprio questo l’aspetto del paradiso.
“Guarda!”, sussurrò Svetan indicando un dipinto. “È Gesù!”
Quando ebbero finito la visita, Svetan si sentì felice. Era grato di essere potuto entrare nel tempio e desiderava ritornarci ancora quando sarebbe diventato più grande.
Illustrazioni di Mark Robison