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La sofferenza del Salvatore

Centinaia di anni prima della venuta di Gesù Cristo, Isaia previde la sofferenza che Egli avrebbe patito per i nostri peccati.

Isaia 53:3–5

3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare col patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4 E, nondimeno, eran le nostre malattie ch’egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s’era caricato; e noi lo reputavamo colpito, battuto da Dio, ed umiliato!

5 Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione.

Disprezzato e abbandonato

Quando Gesù Cristo venne sulla terra, alcune persone credettero in Lui, ma la maggior parte no. Lo guardavano con disprezzo e molti Lo detestavano. Alla fine, le persone scelsero di farLo torturare e uccidere (vedere 1 Nefi 19:9).

Eran le nostre malattie ch’egli portava

Gesù Cristo prese su di sé tutte le nostre pene, malattie e debolezze. Lo fece in modo da avere misericordia di noi e sapere come aiutarci (vedere Alma 7:11–13).

È stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni

Gesù Cristo soffrì per i nostri peccati. Egli lo fece affinché potessimo essere perdonati quando ci pentiamo (vedere Dottrina e Alleanze 18:11; 19:15–19).

Per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione

“Le sue lividure” sono le Sue ferite. Rappresentano tutte le sofferenze che Egli sopportò per noi, compreso lo spargimento del Suo sangue e la Sua morte. Poiché Gesù Cristo ha sofferto per noi, possiamo essere nuovamente risanati. Il Suo sacrificio rende possibile il perdono dei nostri peccati. Quando ci pentiamo e cerchiamo di tener fede alle nostre alleanze, Egli ci guarisce e ci cambia (vedere Mosia 3:7–11; Articoli di Fede 1:3).