Il sentiero da Betlemme

Anziano Ahmad S. Corbitt

Membro dei Settanta

Gesù Cristo, il Bambino di Betlemme, ci porta sul sentiero dell’alleanza che conduce al tempio e nuovamente alla presenza del Padre Celeste.

Illustrazione di Corey Egbert

Lo scorso dicembre io e mia moglie abbiamo visitato Betlemme. Mentre guardavo la città e camminavo per le sue strade, cantavo tra me e me “Betlemme, piccola città” (Inni, 126). La mia mente ha fatto un salto di più di 2.000 anni nel passato, quando Maria e Giuseppe si erano recati lì per farsi registrare. Ho pensato a Maria, che aveva compiuto il viaggio in gravidanza e aveva dato alla luce un figlio in una stalla.

Abbiamo visitato la limitrofa regione rocciosa delle colline della Palestina, dove i pastori vegliavano sulle loro greggi. Ho pensato all’angelo che era apparso loro e aveva proclamato “il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà” (Luca 2:10), dicendo loro di cercare il bambino in una mangiatoia. Abbiamo visto stalle scavate nelle grotte, come quelle in cui probabilmente era nato Gesù, e mangiatoie in pietra come quelle in cui probabilmente aveva riposato.

Abbiamo visitato altri luoghi in cui Gesù aveva camminato, aveva insegnato, aveva sofferto, era morto ed era risorto. Gerusalemme, il Monte del Tempio, il Monte degli Ulivi, il Giardino del Getsemani, il Golgota e la Tomba nel giardino. Abbiamo osservato il sentiero della vita di Gesù, dalle profezie su di Lui alla Sua nascita, fino alla Sua morte e risurrezione.

È stato meraviglioso visitare questi luoghi, ma non è necessario andarci per capire e percepire veramente un legame con il Bambino di Betlemme e con il Salvatore del Calvario. Io so, così come puoi saperlo tu, mediante il potere dello Spirito Santo, che Gesù Cristo è il Figlio di Dio e il Salvatore del mondo.

E con questa testimonianza, potresti pensare alla nascita del Salvatore e al sentiero della Sua vita e chiederti: qual è il mio sentiero? In che modo posso seguire le Sue orme?

Come venire al Salvatore oggi

Per venire al Salvatore, non c’è bisogno di camminare dove ha camminato Gesù; devi sforzarti di camminare come Egli ha camminato, seguendo il Suo esempio.

Oggi non cerchiamo il Salvatore andando a Betlemme. Ci rivolgiamo alle Scritture e alle parole dei dirigenti della Chiesa. Coloro che non sono della nostra fede si rivolgono ai missionari e agli amici che sono membri della Chiesa. Scendiamo nei fonti battesimali e ci rechiamo alle riunioni sacramentali. Andiamo al tempio. In altre parole, stipuliamo sacre alleanze e vi teniamo fede.

Il Bambino di Betlemme è il motivo per cui prendiamo il sacramento. Egli è il motivo per cui andiamo al tempio. Egli è il modo in cui entriamo e rimaniamo sul sentiero dell’alleanza che ci porta nel tempio e, alla fine, alla presenza del nostro Padre Celeste. Egli è il motivo per cui cerchiamo di compiere l’opera di salvezza e di Esaltazione.

Come celebrare questo Natale

Questo “santo Figliolo Gesù” (Moroni 8:3) è anche il motivo per cui celebriamo il Natale. La Sua pace, che non è di questo mondo, è il motivo per cui ci uniamo ad altre persone in tutto il mondo nell’augurare “pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce” (vedere Luca 2:14), a tutta la famiglia umana.

La profondità del significato del Natale per tutti noi come seguaci di Gesù ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni deriva dal nostro legame di alleanza con il Salvatore e con il Padre Celeste. Deriva dal comprendere il ruolo di Gesù Cristo nella nostra vita.

Questo Natale, dedica un po’ di tempo a riflettere sulla meraviglia di ciò che avvenne nella stalla di Betlemme tanti anni fa. E ascolta lo Spirito mentre ti porta testimonianza che il Bambino nella mangiatoria è Colui che ha espiato per te, per me e per tutta l’umanità. Dopodiché ricorda ciò che Egli ci ha invitato a fare e ciò che ci ha promesso. Ricordiamoci delle nostre alleanze.

Permetti a tutto ciò che fai in questo periodo di accrescere la tua fede in Gesù Cristo e la tua fiducia in Lui. Sforzati di fare ciò che farebbe Lui. Occupati degli altri con amore. Dai l’esempio e aiuta le persone a volgere lo sguardo alla luce eterna che brillava nelle strade buie della piccola città di Betlemme.