Il potere infinito della speranza
La speranza in Dio, nella Sua bontà e nel Suo potere ci ristora con coraggio nelle prove difficili.
Cari fratelli e amici, che giorno meraviglioso in cui essere testimoni dell’annuncio di cinque templi nuovi fatto dal nostro amato profeta. Che giorno bellissimo per tutti noi.
Verso la fine della seconda guerra mondiale mio padre fu arruolato nell’esercito tedesco e fu mandato sul fronte occidentale, lasciando così mia madre da sola a prendersi cura della nostra famiglia. Sebbene avessi solamente tre anni, posso ancora ricordare quel periodo di paura e fame. Vivevamo in Cecoslovacchia e, giorno dopo giorno, il fronte si avvicinava e il pericolo diventava sempre maggiore.
Alla fine, durante il freddo inverno del 1944, mia madre decise di fuggire in Germania dove vivevano i suoi genitori. Ci imbacuccò e in qualche modo riuscì a farci salire su uno degli ultimi treni per rifugiati diretto a ovest. Viaggiare in quel periodo era pericoloso. Ovunque andassimo, il rumore delle esplosioni, i volti stanchi e la fame costante ci ricordavano che eravamo in una zona di guerra.
Lungo il tragitto, il treno si fermava di tanto in tanto per rifornirsi. Una notte, durante una di queste soste, mia madre corse giù dal treno in cerca di un po’ di cibo per i suoi quattro figli. Al suo ritorno, fu terrorizzata quando si accorse che il treno e i suoi figli non c’erano più!
Afflitta dalla preoccupazione, preghiere disperate riempirono il suo cuore. Perlustrò freneticamente la grande e scura stazione, andando di corsa da un binario all’altro sperando, contro ogni ragionevole possibilità, che il treno non fosse ancora partito.
Forse non saprò mai tutto quello che passò per il cuore e la mente di mia madre mentre, quella sera scura in quella triste stazione ferroviaria, cercava i suoi figli scomparsi. Che fosse terrorizzata non ho dubbi. Sono certo che pensò che se non avesse ritrovato quel treno, forse non avrebbe più rivisto i suoi figli. Ma io so questo con certezza: la sua fede superò la sua paura e la sua speranza superò la sua disperazione. Non era il tipo di persona che si siede e piange sulle proprie disgrazie. Si mise in moto. Mise la sua fede e la sua speranza in azione.
E così corse da binario a binario e di treno in treno fino a quando alla fine trovò il nostro. Era stato spostato in un’area remota della stazione. Lì, alla fine, ritrovò i suoi figli.
Ho pensato spesso a quella notte e a ciò che mia madre deve aver passato. Se potessi tornare indietro e trovarmi seduto accanto a lei, le chiederei come riuscì ad andare avanti nonostante le sue paure. Le chiederei della fede e della speranza e di come superò la disperazione.
Sebbene questo sia impossibile, forse però oggi posso sedermi accanto a voi che forse vi sentite scoraggiati, preoccupati o soli. Oggi vorrei parlarvi del potere infinito della speranza.
L’importanza della speranza
La speranza è una delle gambe di un treppiede insieme alla fede e alla carità. Esse danno stabilità alla nostra vita a prescindere dalle strade dure e sassose che possiamo percorrere. Le Scritture sono chiare e precise sull’importanza della speranza. L’apostolo Paolo insegnò che le Scritture furono scritte affinché «noi riten[essimo] la speranza».1
La speranza ha il potere di riempire la nostra vita di felicità.2 La sua mancanza, quando questo desiderio del nostro cuore viene posticipato, può far «languire il cuore».3
La speranza è un dono dello Spirito:4 la speranza che grazie all’espiazione di Cristo e al potere della Sua risurrezione, risorgeremo a vita eterna, a motivo della nostra fede nel Salvatore.5 Questo tipo di speranza è un principio di promessa e un comandamento,6 che porta con sé la responsabilità propria di tutti i comandamenti, ossia dev’essere parte attiva della nostra vita e noi dobbiamo superare la tentazione di trascurare la speranza. La speranza nel misericordioso piano di felicità del nostro Padre celeste porta la pace,7 la misericordia,8 l’allegrezza9 e la letizia.10 È l’elmo della nostra salvezza,11 il fondamento della nostra fede12 e un’ancora per la nostra anima.13
Moroni, nella sua solitudine, anche dopo aver assistito alla completa distruzione del suo popolo, credeva nella speranza. Negli ultimi giorni della nazione nefita, Moroni scrisse che senza speranza non possiamo ricevere un’eredità nel regno di Dio.14
Ma allora perché c’è disperazione?
Le Scritture dicono che ci deve essere «un’opposizione in tutte le cose».15 Così è anche con la fede, la speranza e la carità. Il dubbio, la disperazione e il fallimento nel prenderci cura degli altri ci portano a essere tentati e questo può farci perdere benedizioni speciali e preziose.
L’avversario usa la disperazione per legare i nostri cuori e le nostre menti in un’oscurità soffocante. La disperazione risucchia via da noi tutto ciò che c’è di vivo e lascia dietro di sé resti insignificanti di quello che la vita avrebbe dovuto essere. La disperazione uccide l’ambizione, invita le malattie, inquina l’anima e tramortisce il cuore. La disperazione può sembrare come una scala che porta solamente e per sempre verso il basso.
La speranza, invece, è come un raggio di sole che si erge oltre e supera l’orizzonte delle circostanze presenti. Squarcia l’oscurità con un’alba brillante. Ci incoraggia e ci ispira a riporre la nostra fiducia nelle amorevoli cure di un eterno Padre celeste che ha preparato una via per coloro che cercano la verità eterna in un mondo di relativismo, confusione e paura.
Cos’è dunque la speranza?
Le complessità della lingua offrono molte variazioni e sfumature della parola speranza. Per esempio un bambino piccolo può sperare in un telefono giocattolo, un adolescente può sperare in una telefonata di un amico speciale, un adulto può semplicemente sperare che il telefono la smetta di squillare.
Vorrei parlare oggi della speranza che trascende le cose di poca importanza e si incentra sulla Speranza d’Israele,16 la grande speranza dell’umanità, il nostro Redentore, Gesù Cristo.
La speranza non è una conoscenza,17 ma una fiducia costante che il Signore adempirà le promesse che ci ha fatto; è fiducia che se viviamo secondo le leggi di Dio e le parole dei Suoi profeti ora, riceveremo le benedizioni desiderate in futuro;18 è credere e aspettarsi che le nostre preghiere riceveranno risposta. Si manifesta nella sicurezza, nell’ottimismo, nell’entusiasmo e nella perseveranza paziente.
Nel linguaggio evangelico, il termine speranza indica sicurezza, fermezza e attività. I profeti antichi parlano di «ferma speranza»19 e «speranza viva».20 è una speranza che dà gloria a Dio tramite le buone opere. Con la speranza vengono la gioia e la felicità.21 Con la speranza possiamo «[avere] pazienza e soppor[tare] [le nostre] afflizioni».22
Ci sono cose per cui speriamo e cose in cui speriamo
Le cose per cui speriamo sono spesso eventi futuri. Se potessimo solo vedere oltre l’orizzonte della mortalità e scorgere ciò che ci aspetta dopo questa vita. è possibile immaginare un futuro più glorioso di quello preparato per noi dal nostro Padre nei cieli? Grazie al sacrificio di Gesù Cristo non dobbiamo avere paura perché vivremo per sempre senza mai dover provare la morte di nuovo.23 Grazie alla Sua infinita espiazione, possiamo essere purificati dal peccato e ritrovarci puri e santi davanti alla sbarra del giudizio.24 Il Salvatore è l’Autore della nostra salvezza.25
E in che tipo di esistenza possiamo sperare? Coloro che vengono a Cristo, si pentono dei propri peccati e vivono con fede vivranno per sempre in pace. Pensate al valore di questo dono eterno: circondati da coloro che amiamo, conosceremo il significato della vera gioia mentre progrediremo nella conoscenza e nella felicità. A prescindere da quanto scuro possa sembrare questo capitolo della nostra vita, grazie alla vita e al sacrificio di Gesù Cristo possiamo avere speranza ed essere certi che il capitolo finale del libro della nostra vita supererà ogni nostra più rosea aspettativa. «Le cose che occhio non ha vedute, e che orecchio non ha udite e che non son salite in cuor d’uomo, son quelle che Dio ha preparate per coloro che l’amano».26
Le cose in cui possiamo sperare ci sostengono nel cammino di tutti i giorni. Ci sostengono nelle prove, nelle tentazioni e nel dolore. Ognuno ha provato scoraggiamento e difficoltà. Invero ci sono momenti in cui l’oscurità sembra insopportabile. è in questi momenti che i principi divini del vangelo restaurato in cui speriamo ci possono sostenere e portare fino a quando, di nuovo, camminiamo nella luce.
Noi speriamo in Gesù il Cristo, nella bontà di Dio, nelle manifestazioni dello Spirito Santo e nella conoscenza che le nostre preghiere vengono ascoltate e ricevono risposta. Poiché Dio è stato fedele e ha mantenuto le Sue promesse nel passato, noi possiamo sperare con fiducia che Dio manterrà le Sue promesse nel presente e nel futuro. Nei momenti di scoraggiamento, possiamo tenerci fermi alla speranza che le cose «coopereranno per il [nostro] bene»,27 se seguiremo i consigli dei profeti di Dio. Questo tipo di speranza in Dio, nella Sua bontà e nel Suo potere, ci ristora con coraggio nelle prove difficili e dà forza a coloro che si sentono minacciati dalle attornianti mura della paura, del dubbio e della disperazione.
La speranza conduce alle buone opere
Impariamo a coltivare la speranza nello stesso modo in cui impariamo a camminare, un passo alla volta. Quando studiamo le Scritture, parliamo con il nostro Padre celeste, ci impegnamo a osservare i comandamenti di Dio, come la Parola di Saggezza, e paghiamo una decima intera, otteniamo la speranza.28 La nostra capacità di «abbond[are] nella speranza, mediante la potenza dello Spirito Santo»29 cresce quando viviamo più perfettamente il Vangelo.
Possono esserci momenti in cui dobbiamo fare la scelta coraggiosa di sperare anche quando tutto attorno a noi contraddice questa speranza. Come padre Abramo, «sper[are] contro speranza».30 O, come un autore scrisse: «Nel mezzo dell’inverno [troviamo] dentro [di noi], un’invincibile estate».31
La fede, la speranza e la carità si complementano e, con il crescere di una, crescono anche le altre. La speranza viene dalla fede32 perché, senza fede, non c’è speranza.33 Similmente la fede viene dalla speranza perché la fede «è certezza di cose che si sperano».34
La speranza è fondamentale sia per la fede che per la carità. Quando disobbedienza, disappunto e procrastinazione erodono la fede, la speranza è lì a sostenerla. Quando frustrazione e impazienza sfidano la carità, la speranza sostiene la nostra determinazione e ci invita a prenderci cura del nostro prossimo senza neanche aspettarci una ricompensa. Più è luminosa la nostra speranza, maggiore sarà la nostra fede. Più è forte la nostra speranza, più pura sarà la nostra carità.
Le cose per cui speriamo ci porteranno ad avere fede, mentre le cose in cui speriamo ci porteranno ad avere carità. Queste tre qualità—fede, speranza e carità35—al lavoro insieme, ben radicate nella verità e nella luce del vangelo restaurato di Gesù Cristo, ci porteranno ad abbondare in buone opere.36
La speranza che viene dall’esperienza personale
Ogni volta che una speranza si realizza, crea fiducia e porta a maggior speranza. Posso pensare a molti casi nella mia vita in cui ho conosciuto in prima persona il potere della speranza. Ricordo bene i giorni della mia infanzia permeati degli orrori e della disperazione di una guerra mondiale, della mancanza di opportunità di istruzione, delle malattie pericolose per la vita durante la giovinezza e delle esperienze economiche difficili e scoraggianti vissute come rifugiato. L’esempio di mia madre, anche nei momenti peggiori, ad andare avanti e a mettere la fede e la speranza in azione, non solo le preoccupazioni o i desideri, sostenne la nostra famiglia e me e ci diede la fiducia che le circostanze presenti avrebbero lasciato il posto a benedizioni future.
So da queste esperienze che il vangelo di Gesù Cristo e la nostra appartenenza alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni rafforzano la fede, offrono una fulgida speranza e ci conducono alla carità.
La speranza ci sostiene nella disperazione. La speranza insegna che c’è ragione di gioire anche quando tutto sembra buio attorno a noi.
Con Geremia proclamo: «Benedetto l’uomo… la cui fiducia è l’Eterno».37
Con Gioele porto testimonianza che «l’Eterno [è] un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figliuoli d’Israele».38
Con Nefi dichiaro che «voi dovete spingervi innanzi con costanza in Cristo, avendo un perfetto fulgore di speranza e amore verso Dio e verso tutti gli uomini. Pertanto, se vi spingerete innanzi nutrendovi abbondantemente della parola di Cristo, e persevererete fino alla fine, ecco, così dice il Padre: Avrete la vita eterna».39
Questa è la qualità di speranza che dobbiamo tener cara e sviluppare. Una speranza così matura si trova nel e tramite il Salvatore Gesù Cristo perché «chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’esso è puro».40
Il Signore ci ha dato un rassicurante messaggio di speranza: «Non temete, piccolo gregge».41 Dio ci aspetterà «a braccia aperte per accoglier[e]»42 coloro che danno via i loro peccati e continuano in fede, speranza e carità.
E a tutti coloro che soffrono, a quelli che sono scoraggiati, preoccupati o soli, dico con amore e profondo interesse per voi, non abbattetevi!
Non arrendetevi.
Non permettete mai che la disperazione prenda il sopravvento sul vostro spirito.
Attaccatevi e affidatevi alla Speranza di Israele, perché l’amore del Figlio di Dio penetra ogni oscurità, smorza ogni dolore e ridà gioia a ogni cuore.
Di questo porto testimonianza e vi lascio la mia benedizione nel nome di Gesù Cristo. Amen.