2010–2019
Sii forte e fatti animo
Aprile 2010


13:32

Sii forte e fatti animo

[Le] guide dal libro di Giosuè si combineranno per formare la più potente sorgente di coraggio e forza che ci sia: la fede nel nostro Padre celeste e in Suo Figlio Gesù Cristo.

Spesso, quando le Autorità generali parlano ai fratelli del sacerdozio alla conferenza generale, iniziano dicendo che si sentono come se parlassero a un “potente esercito” di dirigenti del sacerdozio. Stasera io mi sento come se fossi di fronte a un “potente esercito” di figlie di Dio elette. Siete state scelte per avanzare, al fianco di questi valorosi detentori del sacerdozio, in rettitudine, in questi ultimi giorni. Siete una bella fonte d’ispirazione.

Vorrei iniziare stasera rivedendo brevemente il contesto storico del nostro tema, Giosuè 1:9: «Sii forte e fatti animo; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché l’Eterno, il tuo Dio sarà teco dovunque andrai»

Mosè era il possente profeta che condusse i figliuoli d’Israele fuori dalla terra d’Egitto, dove erano stati schiavi ed erano stati influenzati ad adorare falsi dei. Dopo quarant’anni di privazioni nel deserto, erano giunti vicino alla loro nuova patria, dove sarebbero stati liberi di adorare il Dio vero e vivente. Alla morte di Mosè, Giosuè venne chiamato da Dio per essere il profeta che avrebbe portato a compimento quel viaggio miracoloso.

Giosuè era un capo autorevole. La Guida alle Scritture lo indica come «un grande esempio di devoto profeta-guerriero» (Guida alle Scritture, «Giosuè») e sappiamo che il suo nome significa «Dio è aiuto». La sua guida ispirata era veramente necessaria, perché c’erano ancora molti fiumi da attraversare e battaglie da vincere prima che tutto ciò che il Signore aveva promesso ai figliuoli d’Israele potesse essere realizzato e ottenuto.

Il Signore sapeva che il profeta Giosuè e i figliuoli d’Israele avrebbero avuto bisogno di grande coraggio durante quel periodo. Nel primo capitolo del libro di Giosuè, il Signore ripete a Giosuè diverse volte «sii forte e fatti animo». La parola coraggio è definita come la «forza mentale o morale di perseverare e resistere al pericolo, alla paura o alle difficoltà» (Merriam-Webster’s Collegiate Dictionary, 11a edizione [2003], «courage»; corsivo dell’autore). Grazie al loro coraggio e alla loro obbedienza, Giosuè e i figliuoli d’Israele furono in grado di entrare nella terra promessa e trovare gioia nelle benedizioni del Signore.

Giosuè e i figliuoli d’Israele vissero molto, molto tempo fa. Ma ai nostri giorni, anche noi lottiamo per entrare nella “terra promessa”. Il nostro più grande obiettivo è di ottenere la vita eterna con il nostro Padre celeste. Nel primo capitolo del libro di Giosuè troviamo quattro guide sicure che ci aiutano a superare gli ostacoli, completare il viaggio e godere delle benedizioni del Signore nella nostra “terra promessa”.

Primo, nel versetto 5, il Signore promette a Giosuè: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò». Possiamo trovare coraggio e forza in questa promessa che il Signore ci sarà sempre per noi e che non ci lascerà mai sole. Ci viene insegnato che il Padre celeste conosce e ama ognuno dei Suoi figli. Essendo le sue figlie preziose, voi avete accesso alla Sua promessa e guida tramite il potere della preghiera. In Dottrina e Alleanze leggiamo: «Sii umile, e il Signore Iddio ti condurrà per mano e darà risposta alle tue preghiere» (DeA 112:10).

Io credo in queste parole e vi prometto che il Padre celeste davvero ascolta e risponde alle nostre preghiere. Ma spesso la pazienza è d’obbligo quando “aspettiamo l’Eterno”. Mentre aspettiamo, possiamo iniziare a pensare di essere state abbandonate, o che le nostre preghiere non sono state udite, o che non siamo degne di ottenere risposta. Questo non è vero. Mi piacciono le confortanti parole di re Davide: «Io ho pazientemente aspettato l’Eterno, ed egli s’è inclinato a me ed ha ascoltato il mio grido» (Salmi 40:1).

Qualunque cosa affronterete nel vostro viaggio personale, la prima guida trovata in Giosuè ci ricorda di pregare, di essere pazienti e di ricordare la promessa divina: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò» (Giosuè 1:5).

La seconda guida si trova nel versetto 7, quando il Signore dice a Giosuè: «avendo cura di mettere in pratica tutta la legge… non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai». Il Signore sta istruendo Giosuè di essere scrupolosamente obbediente ai comandamenti e di non deviare dal sentiero del Signore. Il presidente Howard W. Hunter ha insegnato: «Giosuè sapeva che la sua obbedienza lo avrebbe portato al successo e, pur non sapendo esattamente in che maniera avrebbe ottenuto successo, era ora fiducioso nel risultato… Sicuramente le esperienze dei grandi profeti [delle Scritture] sono state scritte [e preservate] per aiutarci a comprendere l’importanza di scegliere il sentiero dell’obbedienza scrupolosa» («L’impegno verso Dio», La Stella, aprile 1983, 120).

Un mese fa ho fatto visita a un gruppo di giovani donne. Ho chiesto alle ragazze più grandi quale consiglio avrebbero dato a una nuova Ape per aiutarla a rimanere fedele e virtuosa in ogni situazione in cui si possa trovare. Una giovane donna ha detto: «Quando camminate per i corridoi della scuola, potreste vedere, con la coda dell’occhio, qualcosa che cattura la vostra attenzione, qualcosa che non sembra giusto. Potreste essere curiose e voler guardare. Il mio consiglio è: non guardate. Vi assicuro che ve ne pentirete se lo fate. Credetemi, guardate dritto davanti a voi».

Mentre ascoltavo quella giovane donna, sapevo che stavo sentendo il consiglio del Signore a Giosuè: «Non te ne sviare né a destra né a sinistra» (Giosuè 1:7), applicato alla realtà di questi ultimi giorni. Giovani donne, evitate le tentazioni che vi circondano seguendo scrupolosamente i comandamenti. Guardate avanti verso il vostro obiettivo eterno. La seconda guida ci ricorda che, facendo questo, sarete protette e «prospere[rete] dovunque andr[ete]» (Giosuè 1:7).

Nel versetto 8, troviamo la nostra terza guida. Qui il Signore si riferisce a un «libro della legge» e dice a Giosuè: «meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che v’è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese». Il Signore sta istruendo Giosuè, e tutti noi, di leggere le Scritture. Lo studio quotidiano delle Scritture, soprattutto del Libro di Mormon, stabilisce un fermo sostegno per la vostra crescente testimonianza di Gesù Cristo e del Suo vangelo. Invita lo Spirito nella vostra vita. Il presidente Harold B. Lee ci ha consigliato: «Se non leggiamo le Scritture ogni giorno, la nostra testimonianza cresce meno, e la nostra spiritualità non diventa più profonda» (Insegnamenti dei Presidenti della Chiesa: Harold B. Lee [2000], 66).

Tra le pagine delle Scritture ci sono innumerevoli guide, promesse, soluzioni e promemoria che ci aiuteranno nel nostro viaggio verso la “terra promessa”. La terza guida ci porta a leggere e meditare sulle Scritture quotidianamente in modo da trovare prosperità e successo.

Dopo che il Signore termina di parlare a Giosuè, Giosuè si rivolge ai figliuoli d’Israele. Al termine del suo discorso, nel versetto 16, i figliuoli d’Israele reagiscono alle sue parole e ci forniscono la nostra quarta guida. Essi rispondono: «Noi faremo tutto quello che ci hai comandato, e andremo dovunque ci manderai».

Quali membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni abbiamo la possibilità di impegnarci in egual modo a seguire il nostro profeta, il presidente Thomas S. Monson, che è qui con noi stasera. Tramite la preghiera e la conferma dello Spirito, ognuna di noi può ottenere la propria testimonianza personale del profeta vivente. Questa testimonianza cresce mentre ascoltiamo, osserviamo e abbiamo il coraggio di applicare i suoi insegnamenti nella nostra vita quotidiana.

Ascoltare e obbedire ai consigli del nostro profeta ci permette di accedere a benedizioni speciali. Ascoltate alcune delle promesse profetiche che il presidente Monson disse durante l’ultima conferenza generale: «Possa Dio benedirvi. Possa la pace da Lui promessa essere con voi, oggi e sempre» («Discorso di chiusura», Liahona, novembre 2009, 110). «Ci attendono grandi promesse se siamo leali e fedeli» («Controlla i tuoi sentimenti, fratello mio», Liahona, novembre 2009, 69). «Invoco le benedizioni del cielo su ciascuno di voi» (Liahona, novembre 2009, 110).

La settimana prossima, durante la conferenza generale, vi invito ad ascoltare le istruzioni e le promesse dateci attraverso il nostro profeta e gli apostoli. Poi, applicate la quarta guida impegnandovi a seguire i consigli del profeta e a riaffermare che «noi faremo tutto quello che ci hai comandato e andremo dovunque ci manderai» (Giosuè 1:16).

Al momento, queste quattro guide: preghiera, obbedienza ai comandamenti di Dio, studio quotidiano delle Scritture e impegno a seguire il profeta vivente, possono sembrare cose piccole e semplici. Lasciatemi ricordare il versetto che troviamo in Alma: «Ecco, io ti dico che mediante cose piccole e semplici si avverano grandi cose» (Alma 37:6). Se applicate alla nostra vita quotidiana, queste quattro “piccole e semplici” guide dal libro di Giosuè si combineranno per formare la più potente sorgente di coraggio e forza che ci sia: la fede nel nostro Padre celeste e in Suo Figlio Gesù Cristo.

Il Padre celeste sa che il nostro percorso individuale non è facile. Ogni giorno affrontiamo situazioni che richiedono coraggio e forza. Una storia recente nel Church News afferma questo principio:

«Pochi mesi fa, una insegnante di scuola superiore iniziò la sua lezione chiedendo agli studenti che sostenevano un argomento politico di mettersi da una parte della stanza, e coloro che erano in opposizione dall’altra parte.

Dopo che gli studenti avevano formato le parti, l’insegnante si mise dal lato degli oppositori. Scegliendo una giovane donna dalla parte dei sostenitori, l’insegnante cominciò ad attaccare lei e i suoi compagni per le loro opinioni.

La giovane donna, che era una Damigella nel suo rione, assorbì l’attacco che criticava i suoi principi.

Rimase calma di fronte a un attacco pubblico perpetrato da una persona che aveva autorità» («What youth need», Church News, 6 marzo 2010, 16).

Questa giovane donna ha mostrato un notevole coraggio sul suo proprio campo di battaglia, che in questo caso era la sua classe. Dovunque voi siate, e qualunque cosa facciate, spero che approfitterete delle guide che si trovano nel libro di Giosuè, così da potervi fidare della promessa del Signore: «Sii forte e fatti animo; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché l’Eterno, il tuo Dio, sarà teco dovunque andrai» (Giosuè 1:9).

Voglio lasciarvi la mia testimonianza che il Padre celeste conosce e ama ognuna di voi. Se vi rivolgete a Lui, Egli non vi abbandonerà! Vi benedirà con la forza e il coraggio di cui avete bisogno per completare il vostro viaggio di ritorno a Lui. Sono grata per le Scritture e per i possenti esempi come quello del profeta Giosuè. Sono grata per il presidente Monson, che lotta per guidarci a tornare al nostro Padre celeste. Prego che, come i figliuoli d’Israele, raggiungeremo tutte la nostra “terra promessa” e troveremo riposo nelle benedizioni del Signore. Dico queste cose nel nome di Gesù Cristo. Amen.