2010–2019
Impariamo da Alma e Amulec
Ottobre 2016


18:33

Impariamo da Alma e Amulec

Spero che coloro che si sono allontanati dal sentiero del discepolato vedano con il proprio cuore e imparino da Alma e Amulec.

Alma il Giovane

Tra i personaggi più indimenticabili che troviamo nelle Scritture c’è Alma il Giovane. Nonostante fosse figlio di un grande profeta, si smarrì per un periodo di tempo, diventando “un uomo molto malvagio e idolatra”. Per ragioni che possiamo soltanto ipotizzare, egli si oppose attivamente a suo padre e cercò di distruggere la Chiesa. Grazie alla sua eloquenza e alle sue capacità persuasive, ebbe molto successo.

La sua vita però cambiò quando gli apparve un angelo del Signore che gli parlò con voce di tuono. Per tre giorni e tre notti Alma fu “angosciato da un tormento eterno […], sì, con le pene di un’anima dannata”. Poi, in qualche modo, un vago ricordo portò luce nell’oscurità della sua mente — una verità eterna, insegnatagli da suo padre: che Gesù Cristo sarebbe venuto per “espiare i peccati del mondo”. Molto tempo prima Alma aveva rifiutato tali concetti, ma ora la sua “mente si soffermava su questo pensiero”, e con fervore e umiltà iniziò a confidare nel potere espiatorio di Cristo.

Quando si riprese da questa esperienza, Alma era un uomo cambiato. Da quel momento in avanti, dedicò la propria vita a riparare i danni che aveva causato. Egli è un grande esempio di pentimento, di perdono e di fedeltà imperitura.

Alma alla fine fu scelto come successore di suo padre alla guida della Chiesa di Dio.

Sicuramente ogni cittadino della nazione nefita conosceva la storia di Alma. I profili Twitter, Instagram e Facebook dell’epoca sarebbero stati pieni di foto e di storie su di lui. Con ogni probabilità era regolarmente sulla copertina della Gazzetta di Zarahemla ed era il protagonista di editoriali e di speciali televisivi. Per farla breve, era forse la celebrità più popolare a quel tempo.

Tuttavia, quando vide che il suo popolo stava dimenticando Dio e si stava elevando nell’orgoglio e nella contesa, Alma scelse di rinunciare al pubblico ufficio per dedicarsi “interamente al sommo sacerdozio del santo ordine di Dio”, predicando il pentimento tra i Nefiti.

Sulle prime, Alma ottenne un gran successo — almeno fino a quando si recò nella città di Ammoniha. La gente del luogo sapeva bene che Alma non era più il loro capo politico e aveva poco rispetto della sua autorità sacerdotale. Lo insultarono, lo ridicolizzarono e lo scacciarono dalla loro città.

Col cuore spezzato, Alma voltò la schiena alla città di Ammoniha.

Un angelo, però, gli disse di tornarvi.

Pensateci: gli fu detto di tornare da persone che lo odiavano e che erano ostili nei confronti della Chiesa. Si trattava di un incarico rischioso che forse avrebbe messo in pericolo la sua vita. Alma, però, non esitò. “Ritornò rapidamente”.

Dopo aver digiunato molti giorni, Alma entrò in città e chiese a un perfetto sconosciuto se potesse dare “a un umile servo di Dio qualcosa da mangiare”.

Amulec

Quell’uomo si chiamava Amulec.

Amulec era un cittadino di Ammoniha ed era benestante e molto in vista. Pur provenendo da una famiglia di credenti da generazioni, la sua fede si era raffreddata. In seguito confessò: “Fui chiamato molte volte, e non volli udire; perciò io conoscevo queste cose e tuttavia non volevo [credere]; perciò continuavo a ribellarmi contro Dio”.

Tuttavia, Dio lo stava preparando, e quando Amulec incontrò Alma, per molti giorni diede ospitalità nella sua casa a questo servo del Signore. Durante quel periodo, Amulec aprì il cuore al messaggio di Alma e avvenne in lui un cambiamento meraviglioso. Da quel momento in avanti, non solo Amulec credette, ma divenne anche un difensore della verità.

Quando tornò a insegnare tra il popolo di Ammoniha, Alma aveva al suo fianco, come secondo testimone, uno di loro: Amulec.

Gli eventi che seguirono sono tra i più dolci ma anche tra i più amari di tutte le Scritture. Potete leggerli nei capitoli 8–16 di Alma.

Oggi vorrei chiedervi di considerare due domande.

Prima domanda: “Che cosa posso imparare da Alma?”.

Seconda domanda: “In che modo sono come Amulec?”.

Che cosa posso imparare da Alma?

Lasciate che cominci chiedendo a tutti i dirigenti della chiesa di Gesù Cristo, passati, presenti e futuri: “Cosa potete imparare da Alma?”.

Alma era un uomo straordinariamente dotato e capace. Avrebbe facilmente potuto pensare che non gli servisse l’aiuto di nessuno. Ciò nonostante, cosa fece Alma una volta tornato ad Ammoniha?

Trovò Amulec e gli chiese aiuto;

e lo ricevette.

Qualunque sia la ragione, come dirigenti a volte siamo riluttanti a cercare i nostri Amulec e a chiedere loro aiuto. Magari pensiamo di poter fare un lavoro migliore da soli oppure non vogliamo disturbare gli altri o supponiamo che gli altri non vogliano dare una mano. Troppo spesso esitiamo a invitare le persone a usare i talenti che Dio ha dato loro e a impegnarsi nella grande opera di salvezza.

Pensate al Salvatore: iniziò forse da solo a stabilire la Sua chiesa?

No.

Il suo messaggio non fu: “Fatevi da parte. Ci penso io”. Fu piuttosto: “Venite e seguitemi”. Egli ispirava, invitava, istruiva i Suoi seguaci e poi confidava nel fatto che essi avrebbero compiuto le cose che Lo avevano visto fare. In questo modo, Gesù non edificò soltanto la Sua chiesa, ma anche i Suoi servitori.

Qualunque sia la posizione nella quale state servendo attualmente — che siate presidenti del quorum dei diaconi, presidenti di palo o presidenti di area — per avere successo dovete trovare i vostri Amulec.

Potrebbe essere una persona semplice, persino invisibile, nella vostra congregazione. Potrebbe essere qualcuno apparentemente riluttante a servire o non in grado di farlo. I vostri Amulec potrebbero essere giovani o anziani, uomini o donne, inesperti, stanchi o non attivi nella Chiesa. Tuttavia, quello che potrebbe sfuggire a prima vista è la loro speranza di sentirvi pronunciare le parole: “Il Signore ha bisogno di te! Io ho bisogno di te!”.

Nel profondo, molti vogliono servire il proprio Dio. Vogliono essere uno strumento nelle Sue mani. Vogliono mettere mano alla falce e lavorare con tutte le loro forze per preparare la terra al ritorno del nostro Salvatore. Vogliono edificare la Sua Chiesa, ma sono restii a iniziare. Spesso aspettano che venga loro chiesto.

Vi invito a pensare a coloro che nei vostri rioni e rami, nelle vostre missioni e nei vostri pali, hanno bisogno di udire una chiamata all’azione. Il Signore ha lavorato con loro — preparandoli, intenerendo il loro cuore. Trovateli guardando con il vostro cuore.

Tendete loro la mano. Istruiteli. Ispirateli. Chiedete loro aiuto.

Condividete con loro ciò che l’angelo disse ad Amulec: che le benedizioni del Signore si poseranno su loro e sulla loro casa. Potreste rimanere sorpresi nel trovare un valoroso servitore del Signore che sarebbe altrimenti rimasto nascosto.

In che modo sono come Amulec?

Mentre alcuni di noi dovrebbero mettersi alla ricerca di un Amulec, per altri la domanda potrebbe essere: “In che modo sono come Amulec?”.

Forse, nel corso degli anni, siete diventati meno devoti nel vostro discepolato. Forse il fuoco della vostra testimonianza si è affievolito. Forse vi siete allontanati dal corpo di Cristo. Forse vi siete sentiti disillusi o persino arrabbiati. Come alcuni membri dell’antica Chiesa di Efeso, potreste aver abbandonato il vostro “primo amore”: le sublimi, eterne verità del vangelo di Gesù Cristo.

Forse, come Amulec, in cuor vostro sapete che il Signore vi ha “chiamato molte volte”, ma voi “non [avete voluto] udire”.

Ciò nonostante, il Signore vede in voi ciò che vide in Amulec: il potenziale di un valoroso servitore con un’opera importante da compiere e con una testimonianza da condividere. Ci sono atti di servizio che nessun altro può offrire esattamente allo stesso modo. Il Signore vi ha affidato il Suo santo sacerdozio, che detiene il potenziale divino di benedire e innalzare gli altri. Ascoltate con il cuore e seguite i suggerimenti dello Spirito.

Il percorso di un membro della Chiesa

Sono stato toccato dal percorso interiore di un fratello che si è domandato: “Quando il Signore chiamerà, presterò ascolto?”. Chiamerò questo bravo fratello David.

David si convertì alla Chiesa una trentina d’anni fa. Dopo aver svolto una missione frequentò la facoltà di Giurisprudenza. Mentre studiava e lavorava per mantenere la sua giovane famiglia, si imbatté in alcune informazioni sulla Chiesa che lo disorientarono. Più leggeva quel materiale negativo, più si sentiva turbato. Alla fine, chiese che il suo nome venisse rimosso dai registri della Chiesa.

Da allora in avanti, come Alma nei suoi giorni di ribellione, David dedicò gran parte del suo tempo a dibattere con i membri della Chiesa, partecipando a conversazioni online con lo scopo di mettere in dubbio le loro credenze.

Gli riusciva molto bene.

Uno dei membri con cui dibatteva, che chiamerò Jacob, fu sempre molto gentile e rispettoso con David, pur mantenendosi fermo nel difendere la Chiesa.

Col passare degli anni, David e Jacob svilupparono rispetto reciproco e divennero amici. Quello che David non sapeva era che Jacob pregava per lui, cosa nella quale perseverò fedelmente per più di dieci anni. Inserì persino il nome del suo amico per le preghiere nei templi del Signore, sperando che il cuore di David si intenerisse.

Lentamente, col passare del tempo, David cambiò. Cominciò a ricordare con affetto le esperienze spirituali vissute in passato e la felicità che provava quando era ancora membro della Chiesa.

Come Alma, David non aveva completamente dimenticato le verità del Vangelo che un tempo aveva abbracciato. Inoltre, come Amulec, David sentì che il Signore lo stava chiamando. In quel momento, però, era socio di uno studio legale — un lavoro prestigioso. Si era fatto una reputazione come critico della Chiesa ed era troppo orgoglioso per chiedere di essere riammesso.

Ciò nonostante, continuava a sentire il richiamo del Pastore.

Prese a cuore questo passo scritturale: “Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata”. Pregò: “Caro Dio, voglio tornare a essere un Santo degli Ultimi Giorni, ma ho bisogno di risposte alle mie domande”.

Come mai prima d’allora, cominciò a dare ascolto ai sussurri dello Spirito e alle risposte ispirate degli amici. Uno dopo l’altro, i suoi dubbi si trasformarono in fede, finché si rese finalmente conto che, ancora una volta, sentiva di avere una testimonianza di Gesù Cristo e della Sua chiesa restaurata.

A quel punto, sapeva che sarebbe riuscito a vincere il proprio orgoglio e fare tutto il necessario per essere nuovamente accettato nella Chiesa.

Alla fine, David entrò nelle acque del battesimo e poi cominciò a contare i giorni che lo separavano dalla restaurazione delle sue benedizioni.

Sono felice di comunicarvi che la scorsa estate a David sono state restaurate le sue benedizioni. Partecipa di nuovo appieno nella Chiesa e serve come insegnante di dottrina evangelica nel suo rione. Per riparare ai danni che ha causato, coglie ogni opportunità possibile di parlare agli altri della sua trasformazione e di portare la propria testimonianza del Vangelo e della Chiesa di Gesù Cristo.

Conclusione

Miei cari fratelli e miei cari amici, cerchiamo, troviamo e ispiriamo gli Amulec nei nostri rioni e pali, e facciamovi affidamento. Nella Chiesa oggi ci sono molti Amulec.

Magari voi ne conoscete uno. Forse proprio voi siete uno di loro.

Forse il Signore vi ha sussurrato qualcosa, esortandovi a tornare al vostro primo amore, a contribuire con i vostri talenti, a esercitare degnamente il sacerdozio e a servire fianco a fianco con gli altri santi avvicinandovi a Gesù Cristo ed edificando il regno di Dio.

Il nostro amato Salvatore sa dove siete. Conosce il vostro cuore. Vuole soccorrervi. Stenderà le Sue braccia verso di voi. Semplicemente apriteGli il cuore. Spero che coloro che si sono allontanati dal sentiero del discepolato — fosse anche di pochi gradi — vogliano contemplare la bontà e la grazia di Dio, vedere con il proprio cuore, imparare da Alma e Amulec e dare ascolto a queste parole del Signore che cambiano la vita: “Vieni e seguitami”.

Vi esorto a prestare ascolto alla Sua chiamata, perché riceverete certamente la ricompensa dei cieli. Le benedizioni del Signore si poseranno su di voi e sulla vostra casa.

Di questo porto testimonianza, lasciandovi la mia benedizione come apostolo del Signore, nel nome di Gesù Cristo. Amen.