Alziamoci e siamo forti, sorelle in Sion
Per essere convertite e fedeli alle alleanze, dobbiamo necessariamente studiare le dottrine essenziali del Vangelo e possedere una testimonianza incrollabile della loro veridicità.
Che gioia è radunarci in questo Centro delle conferenze assieme alle bambine, alle giovani donne e alle donne della Chiesa. Siamo ben consapevoli del fatto che nel mondo ci sono migliaia di altri gruppi di sorelle che assistono a questa riunione. Sono grata per l’opportunità e per gli strumenti che questa sera ci permettono di ritrovarci insieme con unità d’intento.
Nell’ottobre 2006, il presidente Gordon B. Hinckley fece un discorso il cui titolo prendeva spunto da un inno composto nel 1911, “Alzatevi, o uomini di Dio”. Si trattava di un invito per gli uomini della Chiesa ad agire, elevando e migliorando se stessi. Quel discorso mi è tornato alla mente mentre pregavo per sapere che cosa avrei potuto condividere con voi.
Sorelle, viviamo in “tempi difficili”. Le condizioni dei nostri giorni non dovrebbero stupirci. Affinché potessimo prepararci, esse sono state predette per millenni come avvertimento e ammonizione. Il capitolo 8 di Mormon offre una descrizione sorprendentemente accurata delle condizioni del nostro tempo. In questo capitolo Moroni racconta di aver visto i nostri giorni, incluse le guerre e i rumori di guerre, le grandi contaminazioni, gli omicidi, le ruberie, e persone convinte che agli occhi di Dio non esista giusto o sbagliato. Moroni descrive persone piene d’orgoglio, concentrate sulla sontuosità degli abiti da indossare, e che deridono la religione. Osserva gente ossessionata dalle cose del mondo al punto da lasciare che “gli affamati, e i bisognosi, e gli ignudi, e gli ammalati e gli afflitti passino accanto” senza essere notati.
Moroni pone una domanda molto profonda a noi che viviamo in questi tempi. Chiede: “Perché vi vergognate di prendere su di voi il nome di Cristo?”. Questa accusa descrive in maniera precisa il crescente secolarismo del nostro mondo.
La traduzione di Matteo fatta da Joseph Smith indica che negli ultimi giorni persino “gli eletti secondo l’alleanza” verranno ingannati. Tra loro ci sono le bambine, le giovani donne e le sorelle della Chiesa che sono state battezzate e che hanno stipulato delle alleanze con il loro Padre Celeste. Anche noi rischiamo di essere ingannate dai falsi insegnamenti.
Sorelle, non credo che queste condizioni andranno migliorando in futuro. Se le attuali tendenze sono indicative, dobbiamo prepararci per le tempeste in arrivo. Sarebbe facile arrendersi in preda alla disperazione ma, essendo il popolo dellʼalleanza, non dobbiamo disperare. Come ha detto l’anziano Gary E. Stevenson: “La generosa [ricompensa] elargita dal Padre Celeste per il fatto che viviamo in tempi difficili è di farci vivere nella pienezza dei tempi”. Amo il sollievo offerto da questa dichiarazione.
Un anno fa, il presidente Russell M. Nelson ci ha detto: “Gli attacchi contro la Chiesa, la sua dottrina e il nostro stile di vita aumenteranno. Per questo motivo, abbiamo bisogno di donne che possiedano una salda comprensione della dottrina di Cristo e che la utilizzino per istruire e per aiutare a crescere una generazione resistente al peccato. Abbiamo bisogno di donne in grado di individuare l’inganno in tutte le sue forme. Abbiamo bisogno di donne che sappiano come accedere al potere che Dio mette a disposizione di coloro che osservano le alleanze e che esprimono ciò in cui credono con sicurezza e carità. Abbiamo bisogno di donne con il coraggio e la visione di nostra madre Eva”.
Questo messaggio mi rincuora assicurandomi che, nonostante le condizioni dei nostri giorni, abbiamo molti motivi di gioire e di essere ottimiste. Con tutto il mio cuore io credo che, come sorelle, possediamo la fede e la forza innate che ci permetteranno di far fronte alle sfide della vita negli ultimi giorni. La sorella Sheri Dew ha scritto: “Credo che, non appena impareremo come sprigionare appieno l’influenza delle donne convertite e fedeli alle alleanze, il regno di Dio cambierà all’istante”.
Essere convertite e fedeli alle nostre alleanze richiederà uno sforzo congiunto. Per riuscirci, dobbiamo necessariamente essere ragazze e donne che studiano le dottrine essenziali del Vangelo e che possiedono una testimonianza incrollabile della loro veridicità. Ci sono tre aspetti che ritengo fondamentali per avere una forte testimonianza, e che considero essenziali da comprendere.
Primo, abbiamo bisogno di riconoscere il ruolo centrale di Dio, nostro Padre Eterno, e di Suo figlio, Gesù Cristo, nella nostra fede e salvezza. Gesù Cristo è il nostro Salvatore e Redentore. Abbiamo bisogno di studiare la Sua Espiazione e comprendere come applicarla giorno per giorno. Il pentimento è una delle benedizioni più grandi che ciascuna di noi ha a disposizione per mantenere la rotta. Abbiamo bisogno di vedere in Gesù Cristo il nostro principale modello di vita e l’esempio di come dovremmo diventare. Abbiamo bisogno di insegnare continuamente, sia nelle nostre famiglie che nelle nostre classi, il grande piano di salvezza di nostro Padre, nel quale è inclusa la dottrina di Cristo.
Secondo, dobbiamo comprendere il bisogno di una restaurazione della dottrina, dell’organizzazione e delle chiavi dell’autorità in questi ultimi giorni. Abbiamo bisogno di una testimonianza del fatto che il profeta Joseph Smith è stato divinamente scelto e incaricato dal Signore per compiere tale restaurazione, e riconoscere che il modo in cui egli ha organizzato le donne della Chiesa è plasmato sul modello presente anticamente nella Chiesa di Cristo.
Terzo, abbiamo bisogno di studiare e comprendere le ordinanze e le alleanze del tempio. Il tempio è il fulcro stesso delle nostre credenze più sacre e il Signore ci chiede di andarci, di meditare, di studiare e di trovarvi un significato e un’applicazione personali. Arriveremo a comprendere che attraverso le ordinanze del tempio il potere della divinità è manifesto nella nostra vita e che, in virtù delle ordinanze del tempio, possiamo essere rivestiti del potere di Dio e il Suo nome sarà su di noi, e la Sua gloria attorno a noi, e saremo protetti dai Suoi angeli. Mi domando se stiamo effettivamente attingendo al potere di queste promesse.
Sorelle, anche le più giovani tra noi possono alzarsi con fede e svolgere un ruolo significativo nell’edificazione del regno di Dio. I bambini cominciano a sviluppare una testimonianza personale quando leggono o ascoltano le Scritture, pregano quotidianamente e prendono il sacramento con intento reale. Ogni bambina e ogni giovane donna può incoraggiare la serata familiare e parteciparvi attivamente. Quando la vostra famiglia si riunisce in preghiera, potreste essere voi le prime a inginocchiarvi. Anche se le vostre situazioni familiari non sono ideali, il vostro esempio di fedele osservanza del Vangelo può influenzare la vita dei vostri familiari e dei vostri amici.
Le giovani donne della Chiesa hanno bisogno di vedere se stesse come partecipanti indispensabili nell’opera di salvezza diretta dal sacerdozio, e non semplicemente come spettatrici o sostenitrici. Voi avete delle chiamate e coloro che detengono le chiavi del sacerdozio vi hanno messo a parte per agire in quest’opera quali dirigenti con potere e autorità. Quando magnificate le vostre chiamate nelle presidenze delle classi, preparandovi spiritualmente, consigliandovi assieme, adoperandovi per ministrare ai membri della vostra classe e insegnandovi il Vangelo a vicenda, voi state prendendo il vostro posto in quest’opera e le benedizioni saranno riversate sia su di voi che sulle persone attorno a voi.
Tutte le donne devono vedere se stesse come partecipanti indispensabili nell’opera del sacerdozio. In questa Chiesa le donne sono presidentesse, consigliere, insegnanti, membri di consigli, sorelle e madri, e il regno di Dio non può funzionare a meno che non ci alziamo per portare a termine con fede i nostri doveri. A volte abbiamo solo bisogno di una visione più ampia in merito a cosa sia realizzabile.
Di recente, in Messico, ho conosciuto una sorella che ha capito cosa vuol dire magnificare la propria chiamata con fede. Tre anni fa, Marffissa Maldonado è stata chiamata come insegnante della Scuola Domenicale dei giovani. All’inizio aveva una classe di sette studenti, ma ora gli studenti che assistono con regolarità sono venti. Le ho chiesto, stupita, come fosse riuscita a realizzare una simile crescita. Con umiltà, mi ha risposto: “Oh, non l’ho fatto da sola. Tutti i membri della classe hanno dato una mano”. Insieme hanno notato i nomi dei meno attivi nell’elenco e poi hanno cominciato a uscire assieme a loro e a invitarli a tornare in Chiesa. Grazie ai loro sforzi c’è stato anche un battesimo.
La sorella Maldonado ha creato, solo per i membri della sua classe, un sito chiamato “Sono un figlio di Dio”, dove più volte a settimana pubblica pensieri ispirativi e passi scritturali. Per offrire incoraggiamento e assegnare compiti, manda messaggi frequenti ai suoi studenti. Per lei è importante comunicare con gli studenti nel modo a loro più congeniale, e sta funzionando. Mi ha detto semplicemente: “Amo i miei studenti”. Ho sentito quell’amore mentre mi parlava del loro impegno, e il suo esempio mi ha ricordato ciò che una persona di fede e di azione può compiere in quest’opera grazie all’aiuto del Signore.
I nostri giovani sono quotidianamente esposti a domande difficili, e molti di noi hanno persone care che faticano a trovare le risposte. La buona notizia è che alle domande che vengono poste ci sono delle risposte. Diamo ascolto ai messaggi più recenti dei nostri dirigenti. Siamo esortati a studiare e a comprendere il piano di felicità del nostro Padre Celeste. Ci sono stati ricordati i principi contenuti nel proclama sulla famiglia. Siamo incoraggiati a insegnare e a usare queste risorse come metri di valutazione per rimanere sulla via stretta e angusta.
Circa un anno fa sono andata a trovare una madre che, avendo figli giovani, ha deciso di agire proattivamente nel vaccinare i propri figli contro la miriade di influenze negative a cui sono esposti a scuola e su Internet. Ogni settimana sceglie un argomento diverso, spesso in merito a qualcosa che sta generando polemiche su Internet, e ne conversa in modo significativo con i propri figli, permettendo loro di fare domande e assicurandosi che abbiano una prospettiva giusta ed equilibrata sugli argomenti, spesso spinosi, presi in esame. Questa madre sta rendendo la propria casa uno spazio sicuro dove porre domande e ricevere un’istruzione significativa sul Vangelo.
Temo che la paura di offendere permei l’atmosfera in cui viviamo al punto da portarci, a volte, a evitare del tutto di insegnare principi corretti. Per non offendere chi non è sposato o non può avere figli, o per non dare l’impressione di soffocare le scelte future delle nostre giovani donne, manchiamo d’insegnare loro quanto sia estremamente importante prepararsi a essere madri. D’altro canto, rischiamo a volte di non dare la giusta enfasi all’importanza dell’istruzione, temendo di far passare il messaggio che sia più importante del matrimonio. Non volendo offendere coloro che provano attrazione verso persone dello stesso sesso, evitiamo di dichiarare che il nostro Padre Celeste definisce il matrimonio come l’unione tra un uomo e una donna. Inoltre, discutere questioni relative al genere sessuale o a una sana sessualità potrebbe metterci a disagio.
Sorelle, non c’è dubbio sul fatto che dobbiamo avere tatto, ma usiamo anche buon senso e la nostra comprensione del piano di salvezza per essere dirette e coraggiose nell’insegnare ai nostri figli e ai giovani i principi evangelici essenziali che devono comprendere per potersi destreggiare nel mondo in cui vivono. Se non insegniamo la vera dottrina — in modo chiaro — ai nostri figli e ai giovani, il mondo insegnerà loro le menzogne di Satana.
Amo il vangelo di Gesù Cristo e sono eternamente grata per la direzione, il potere e l’aiuto quotidiani che ricevo quale figlia di Dio nell’alleanza. Porto testimonianza che il Signore ci ha benedette, quali donne che vivono in questi tempi difficili, con tutto il potere, i doni e la forza necessari per preparare il mondo alla seconda venuta del Signore Gesù Cristo. Prego che ciascuna di noi possa riconoscere il proprio vero potenziale e alzarsi per diventare la donna fedele e coraggiosa che il nostro Padre in cielo ha bisogno che sia. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.