2010–2019
È risorto il Signor
Aprile 2018


4:56

È risorto il Signor

Questa è la domenica di Pasqua. Rendo riverente e solenne testimonianza del Cristo vivente — Colui che morì, fu sepolto, risuscitò il terzo giorno.

Cari fratelli e care sorelle, quando i nostri figli erano molto piccoli, raccontavo loro delle favole della buonanotte che parlavano di cuccioli di beagle e canticchiavo loro delle canzoni, tra cui “È risorto il Signor”. A volte, scherzosamente, cambiavo le parole e cantavo: “È ora di dormire, alleluia!”. Di solito i nostri figli si addormentavano in fretta, o almeno sapevano che se io avessi creduto che si erano addormentati, avrei smesso di cantare.

Le parole — almeno le mie — non possono esprimere i sentimenti travolgenti che sto provando dal momento in cui il presidente Russell M. Nelson ha preso amorevolmente le mie mani nelle sue e, con la mia amata Susan al mio fianco, mi ha esteso questa sacra chiamata da parte del Signore, chiamata che mi ha tolto il fiato e mi ha fatto piangere in questi ultimi giorni.

Questa domenica di Pasqua canto con gioia: “Alleluia!”. L’inno dell’amore redentore del nostro Salvatore risorto celebra l’armonia delle alleanze (che ci legano al Signore e gli uni agli altri) e l’Espiazione di Gesù Cristo (che ci aiuta a spogliarci dell’uomo o della donna naturale e a cedere ai richiami dello Spirito Santo).

Insieme, le nostre alleanze e l’Espiazione del nostro Salvatore ci rafforzano e ci nobilitano. Insieme, ci aiutano a resistere e a lasciar andare. Insieme, addolciscono, preservano, santificano, redimono.

Il profeta Joseph Smith ha detto: “Può sembrare a qualcuno una dottrina assai audace, quella di cui parliamo: un potere che registra o lega sulla terra e lega in cielo. Nondimeno, in tutte le età del mondo, ogni qualvolta il Signore ha dato una dispensazione del sacerdozio a qualche uomo mediante una reale rivelazione, o a un gruppo di uomini, è sempre stato dato questo potere”.

Ed è così anche oggi. Ordinanze e alleanze sacre, che non sono disponibili in nessun altro posto, vengono ricevute in centocinquantanove sante case del Signore, in quarantatré nazioni diverse. Le benedizioni promesse giungono a noi nella nostra generazione, per il tempo e per l’eternità, mediante le chiavi del sacerdozio, la dottrina e l’autorità restaurate, rispecchiando la nostra fede, la nostra obbedienza e le promesse del Suo Santo Spirito.

Cari fratelli e care sorelle di ogni nazione, di ogni tribù e di ogni lingua, nella nostra Chiesa mondiale, vi ringrazio per la fede, la speranza e la carità che dimostrate a ogni passo. Vi ringrazio perché state diventando un sempre più grande raduno che incarna la pienezza dell’esperienza e della testimonianza del vangelo restaurato.

Cari fratelli e care sorelle, noi apparteniamo gli uni agli altri. Possiamo avere i nostri cuori legati in unità e in amore, in ogni cosa e in ogni luogo. Secondo l’invito esteso dal Signore Gesù Cristo a tutti noi, a prescindere da dove viviamo e da quali siano le nostre circostanze, vi prego di venire a vedere.

Quest’oggi prometto umilmente di dedicare tutte le energie e le facoltà della mia anima, quali che esse siano o possano diventare, al mio Salvatore, alla mia amata Susan e alla nostra famiglia, ai miei Fratelli e a ognuno di voi, miei cari fratelli e sorelle.

Ogni cosa degna ed eterna è incentrata sulla realtà vivente di Dio, il nostro amorevole Padre Eterno, e di Suo Figlio, Gesù Cristo, e sulla Sua Espiazione, di cui lo Spirito Santo rende testimonianza. Questa è la domenica di Pasqua. Rendo riverente e solenne testimonianza del Cristo vivente — Colui che “morì, fu sepolto, risuscitò il terzo giorno e ascese al cielo”. Egli è l’Alfa e l’Omega: era con noi all’inizio e rimarrà con noi sino alla fine.

Rendo testimonianza dei profeti degli ultimi giorni, dal profeta Joseph Smith al nostro amato presidente Russell M. Nelson, che sosteniamo con gioia. Come cantano i bambini della Primaria: “Segui il profeta, egli conosce la retta via”. Come profetizzato nelle Sacre Scritture — compreso il Libro di Mormon: un altro testamento di Gesù Cristo — attesto che il regno del Signore è ancora una volta presente sulla terra, in preparazione per la seconda venuta del Messia. Nel santo e sacro nome di Gesù Cristo. Amen.